
Annunci
Il termine stacanovista (altre grafie meno corrette: stachanovista e stakanovista) viene riferito scherzosamente a chiunque dimostri un esagerato attaccamento al lavoro, o chi lavori con un’intensità esasperata e fuori dal comune.
Sinonimi di stacanovista sono: secchione, sgobbone, lavoratore.
I contrari di stacanovista sono: cialtrone, poltrone, scansafatiche, fannullone, sfaccendato, parassita.
Origine del termine stacanovista
Il termine deriva dal movimento Stacanovista nato negli anni trenta in Russia e spinto dalla propaganda stalinista per portare a una maggiore efficienza del lavoro e aumentarne la produttività tramite l’emulazione reciproca dei lavoratori.
Il movimento prende il nome dal minatore Aleksej Grigor’evič Stachanov (si scrive anche Stakanov) che, il 30 agosto 1935, nella regione del Donbass (ora Ucraina) stabilì il record di estrazione di carbone effettuato da una sola persona: estrasse 102 tonnellate di carbone, pari a quattordici volte la quota prevista, in cinque ore e quarantacinque minuti per celebrare la Giornata della Gioventù.
Stakanov lasciò le miniere l’anno successivo per diventare amministratore di miniere e insegnare il suo metodo di produzione basato sull’organizzazione e la divisione del lavoro.
Nel 1970 viene insignito dell’Ordine di Lenin per l’impresa e viene nominato Eroe del lavoro socialista. In suo onore nel 1978 la città ucraina di Kadiïvka ha preso il nome di Stachanov (Stakanov).
Soltanto di recente le autorità sovietiche hanno riconosciuto che Stachanov fu aiutato da altri minatori. Ciò non toglie il grande apporto che l’ex minatore diede nella razionalizzazione del lavoro in Unione Sovietica.
**
Frasi con uso della parola stacanovista
Oggi mi sono svegliata talmente con una voglia di non fare un caxxo, che in confronto ieri sembravo una stacanovista.
(Anonimo)
Ho oziato talmente tanto ieri, che già il solo fatto di essermi alzato stamattina, mi ha reso uno stacanovista.
(Ilphirlosopho, Twitter)
Quando ti svegli di domenica alle 8.00 e carichi subito una lavatrice.
O è un nuovo tipo di stacanovismo o l’end stage della depressione.
(lechatnoit_89, Twitter)
Lavorare 14 ore al giorno non è stacanovismo, è masochismo.
(Fragmentarius)
Ammiro lo stacanovismo di certi account tutti i giorni e metti le autoreggenti tacchi pizzi merletti prova foto sul letto divano sedia tavolo poltrona finestra balcone parete, gamba su gamba giù, vai su motore di ricerca, trova frase adatta copia incolla, nà faticaccia
(Myllarossi, Twitter)
Quella stacanovista della fantasia.
(misteroettam, Twitter)
Sono una stacanovista delle passioni. Voglio assaporarne essenza, odori, piaceri e dolori. Decidere se uscirne se non mi piacciono più, o restare se mi stimolano ancora.
Perché è vero che a buttarsi di testa a volte ci si fa male. Ma a non farlo, si rischia di non essere felici.
(valemille, Twitter)
Quel che aveva fatto Stakhanov, poteva farlo ogni minatore! E quel che facevano i minatori, avrebbero potuto farlo anche tutti gli altri lavoratori! Questo, grosso modo, il nocciolo del dogma della nuova dottrina. Gli increduli erano votati al diavolo e si sarebbe provveduto ad inviarli da lui, senza ulteriore indugio! Quanto ai tecnici che osassero avanzare delle obiezioni pratiche su questa meraviglia dell’attività umana, non poteva trattarsi che di disfattisti e di nemici dello ‘stakhanovismo’. L’operaio che si dimostrasse incapace di eguagliare il rendimento del meraviglioso minatore del Donez non sarebbe stato che un fannullone!
(Viktor Andrijovyč Kravčenko, diplomatico e dissidente russo)
Tutta Mosca risuonò ben presto dei nuovi slogans sullo stakhanovismo e il telegrafo cominciò a trasmetterci, senza interruzione, istruzioni categoriche provenienti da Karkov o addirittura dalla capitale: e si trattava di minacce appena appena velate. Venne l’ordine di costituire immediatamente delle squadre di stakhanovisti che servissero di stimolo ai tardi e agli inetti: e tutti gli ingegneri e capitecnici che avessero opposto obiezioni di qualsiasi genere contro il nuovo procedimento, sarebbero stati giudicati sabotatori e trattati come tali.
(Viktor Andrijovyč Kravčenko, diplomatico e dissidente russo)