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Se mi chiedessero quali scrittori di aforismi prediligo tra quelli del mio blog, direi tutti. Alcuni li conoscevo già, molti li ho scoperti per caso, dopo lunghe ricerche in giro per il mondo (nessun genere letterario è più nascosto di quello aforistico). Tutti comunque mi hanno regalato qualcosa di nuovo.
Così quando Booksblog (il blog di riferimento nel settore della letteratura) mi ha chiesto di consigliare tre libri di aforismi da regalare a Natale, mi sono trovato di fronte al classico dilemma: quale libro consigliare e per quali ragioni? Trattandosi di un regalo, ho scartato sia i libri di aforismi editorialmente fuori catalogo (tanti, troppi!) sia quelli non tradotti in italiano (ahimè, ancora di più). Avrei consigliato tutti gli altri, ma ho dovuto fare delle scelte vincolate al numero limitato di autori da consigliare.
Tra i diversi nomi che ho fatto ci sono alcuni autori che il lettore del mio blog già conosce Lec, Butulescu, Longanesi, Flaiano, etc) e altri autori che invece non conosce come il triestino Francesco Burdin che a mio parere è uno dei più brillanti e sottovalutati scrittori italiani di aforismi (il suo libro, una sorta di diario aforistico che va dal 1960 al 1999, si intitola Un milione di giorni ed è curato da Gino Ruozzi). Nel mese di gennaio ho intenzione di scrivere degli articoli sull’aforistica italiana e uno di essi sarà proprio dedicato a Francesco Burdin, con una ampia selezione dei suoi aforismi.