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Seneca - Aforisticamente

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Lucio Anneo Seneca, (in latino Lucius Annaeus Seneca), anche noto come Seneca o Seneca il giovane (Corduba, 4 a.C. – Roma, 65), è considerato uno dei più importanti filosofi e sapienti dell’antichità.

Presento una raccolta delle frasi più belle e famose di Seneca (le prima dieci hanno il testo latino accanto). Tra i temi correlati si veda Frasi, citazioni e massime di Marco Tullio CiceroneFrasi, detti e proverbi latini e Le più belle frasi di Confucio.

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Frasi belle e famose di Seneca

Seneca

Ci vuole tutta la vita per imparare a vivere e, quel che forse sembrerà più strano, ci vuole tutta la vita per imparare a morire. (Vivere tota vita discendum est et, quod magis fortasse miraberis, tota vita discendum est mori).

Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare.  (Ignoranti quem portum petat nullus suus ventus est).

Non è perché le cose sono difficili che non osiamo farle; è perché non osiamo farle che le cose sono difficili. (Non quia difficilia sunt non audemus, sed quia non audemus difficilia sunt).

È l’animo che devi cambiare, non il cielo sotto cui vivi. (Animum debes mutare, non caelum).

Ti indicherò un filtro amoroso senza veleni, senza erbe, senza formule magiche: se vuoi essere amato, ama! (Ego tibi monstrabo amatorium sine medicamento, sine herba, sine ullius veneficae carmine: si vis amari, ama!)

Nessuna cosa è bella da possedere se non si hanno amici con cui condividerla! (Nullius boni sine socio iucunda possessio est).

Abbiamo davanti agli occhi i vizi degli altri, mentre i nostri ci stanno dietro. (Aliena vitia in oculis habemus, a tergo nostra sunt).

La vergogna proibisce ciò che la legge non proibisce. (Quod non vetat lex, hoc vetat fieri pudor).

Questo è l’unico motivo per cui non possiamo lagnarci della vita: essa non trattiene nessuno.  (Hoc est unum, cur de vita non possimus queri: neminem tenet).

Non è vero che abbiamo poco tempo: la verità è che ne perdiamo molto. (Non exiguum temporis habemus, sed multum perdidimus).

La fortuna non esiste: esiste il momento in cui il talento incontra l’opportunità.

Noi dovremmo ogni notte chiamare noi stessi a rendere conto: Quale debolezza ho vinto oggi? A quale passione mi sono opposto? A quale tentazione ho resistito? Quali virtù ho acquisito?

Anche se il timore avrà più argomenti, scegli la speranza e metti fine alla tua angoscia

L’uomo più potente è quello che è padrone di se stesso.

La vita è come un racconto: ciò che conta non è la sua lunghezza, ma la sua importanza.

I mali incerti sono quelli che ci tormentano di più.

La cosa più grande è sapere quando parlare e quando stare zitti.

Se vuoi sentirti ricco conta le cose che non possiedi e che il denaro non può comprare.

Temiamo tutto in quanto mortali, ma desideriamo tutto come se fossimo immortali

La vita è divisa in tre momenti: passato, presente, futuro. Di questi, il momento che stiamo vivendo è breve, quello che ancora dobbiamo vivere non è sicuro, quello che già abbiamo vissuto è certo.

Impara a piacere a te stesso. Quello che pensi tu di te stesso è molto più importante di quello che gli altri pensano di te.

Giammai sarai felice finché un altro ti darà fastidio per il fatto che è più felice di te.

Una grande fortuna è una grande schiavitù.

Il destino accompagna chi acconsente, trascina chi resiste.

I difetti sono come nemici che ti girano intorno e ti attaccano all’improvviso, contro i quali non si può star sempre pronti come in guerra, ma nemmeno tranquilli come in pace.

Chi ti offende o è più potente o è più debole di te: se è più debole, risparmialo, se è più potente, risparmia te stesso.

Comandare non significa dominare, ma compiere un dovere.

Ecco una cosa grandiosa: avere la debolezza di un uomo e la tranquillità di un dio.

Tanti servi, altrettanti nemici.

Vivi con gli uomini come se Dio ti vedesse; parla con Dio come se gli uomini ti udissero.

Da un uomo grande c’è qualcosa da imparare anche quando tace.

Nessuno è tanto vecchio da non poter sperare in un altro giorno di vita. E un solo giorno è un momento della vita.

Chi è amico ama, ma chi ama non sempre è un amico; e pertanto l’amicizia giova sempre, l’amore, invece, può a volte anche nuocere.

Mentre perdiamo il nostro tempo tra indugi e rinvii, la vita passa.

Non è libero chi è schiavo del proprio corpo.

Mi chiedi cos’è la libertà? Non essere schiavi di nessuno, di nessuna necessità, di nessun accidente e conservare la fortuna a portata di mano

La persona cara che crediamo estinta non è morta, ci ha solo preceduto.

Chi accoglie un beneficio con animo grato paga la prima rata del suo debito.

Sono più le cose che ci spaventano di quelle che ci minacciano effettivamente, e spesso soffriamo più per le nostre paure che per la realtà.

È veramente felice e padrone di sé, chi aspetta il domani senza preoccupazione; chi dice ogni giorno: “Ho vissuto” e il poter alzarsi al mattino gli appare come un guadagno

Io sono troppo grande e troppo superiore è il destino per cui sono nato, perché io possa rimanere schiavo del mio corpo.

La filosofia non respinge né preferisce nessuno: splende a tutti.

Con un amico decidi tranquillamente di tutto, ma prima decidi se è un amico: una volta che hai fatto amicizia, ti devi fidare; prima, però, devi decidere se è vera amicizia.

L’ira: un acido che può provocare più danni al recipiente che lo contiene che a qualsiasi cosa su cui venga versato.

Sono più le cose che ci spaventano che quelle che fanno effettivamente male, e siamo travagliati più per le apparenze che per i fatti reali.

Mi chiedi qual è stato il mio progresso? Ho cominciato a essere amico di me stesso.

Parte del tempo ce lo strappano di mano, parte ce lo sottraggono con delicatezza, e parte scivola via senza che ce ne accorgiamo.

Solo il saggio è contento delle cose sue; gli sciocchi, invece, sono tormentati dal disgusto di se stessi.

Cesserai di temere, se avrai cessato di sperare.

Le passioni non sono capaci né di servire né di comandare.

Di gran lunga la cosa più difficile è vincere se stessi.

Perdona molte cose agli altri; nulla a te stesso.

Non temiamo la morte, ma il pensiero della morte.

Non credere che si possa diventare felici procurando l’infelicità altrui.

Bisogna vivere con questa convinzione: non sono nato per stare nel mio cantuccio, la mia patria è il mondo intero.

Ciò che vuoi che un altro taccia, tacilo tu per primo.

L’uomo è un animale sociale. Le persone non sono fatte per vivere da sole.

Ecco il nostro errore: vediamo la morte davanti a noi e invece gran parte di essa è già alle nostre spalle: appartiene alla morte la vita passata.

La religione è considerata dalle persone comuni come vera, dalle persone sagge come falsa, e dai governanti come utile.

Se guardiamo un pezzo di legno perfettamente diritto, immerso nell’acqua, ci sembra curvo e spezzato. Non ha importanza che cosa guardi, ma come guardi: la nostra mente si ottenebra nello scrutare la verità.

Crea intorno a te solo pensieri e azioni positive.

L’applauso della folla è la prova dell’empietà di una causa.

Nessuna spesa è più nobile di quella che si fa per l’acquisto dei libri, ma nessuna spesa è meno giudiziosa di quella fatta per l’acquisto di troppi libri. A che serve una enorme quantità di volumi, dei quali, nella brevità della vita, si abbia appena il tempo di leggere i titoli? Meglio leggere e rileggere pochi autori eccellenti che leggicchiarne migliaia.

Cosa è, dunque, il bene?
La conoscenza della realtà.
Cosa è il male?
L’ignoranza.

Povero non è chi ha poco, ma chi vuole di più.

L’unico bene è l’onestà, gli altri sono beni falsi e fittizi.

Chi è temuto teme: non può starsene tranquillo chi è oggetto della paura altrui.

Un popolo affamato non ascolta ragioni, né gl’importa della giustizia e nessuna preghiera lo può convincere.

Nessuno può vivere felice se bada solo a se stesso, se volge tutto al proprio utile: devi vivere per il prossimo, se vuoi vivere per te.

La via per imparare è lunga se si procede per regole, breve e efficace se si procede per esempi.

Non è bella la donna di cui si lodano le gambe o le braccia, ma quella la cui bellezza nel suo insieme distoglie dall’ammirare le singole parti.

Molto potente è chi ha se stesso in proprio potere.

Per fare ciò che si vuole bisogna nascere re o stupidi.

Ciò che il cuore conosce oggi, la testa comprenderà domani.

Chi domanda timorosamente, insegna a rifiutare.

È naturale ammirare più le cose nuove che le cose grandi.

Ogni piacere ha il suo momento culminante quando sta per finire.

Occorre che la legge sia breve, in modo che l’inesperto possa comprenderla facilmente.

Tutti sanno fare il timoniere col mare calmo.

Se vuoi avere la vera libertà devi farti servo della filosofia.

Comandare a se stessi è la forma più grande di comando.

Non è mai poco quello che è abbastanza.

Non si soffre, in effetti, per la mancanza di questi beni, ma per il pensiero della loro mancanza. Chi ha il possesso di sé non ha perso niente: ma quanti hanno la fortuna di possedere se stessi?

Estremamente breve e travagliata è la vita di coloro che dimenticano il passato, trascurano il presente, temono il futuro: giunti al momento estremo, tardi comprendono di essere stati occupati tanto tempo senza concludere nulla.

Ricordati di spogliare gli avvenimenti dal tumulto che li accompagna e di considerarli nella loro essenza: capirai che in essi non c’è niente di terribile se non la nostra paura.

Se il corpo non assolve più le sue funzioni, non è meglio liberare l’anima dalle sue sofferenze? E forse bisogna agire un po’ prima del dovuto perché, arrivato il momento, non ci si trovi nell’impossibilità di farlo; il pericolo di vivere male è maggiore del pericolo di morire presto.

Non abbiate paura del dolore, o finirà o vi finirà.

Quello che non poté guarire la ragione, l’ha spesso guarito il tempo.

La principale e la più grave punizione per chi ha commesso una colpa sta nel sentirsi colpevole.

I dolori leggeri fanno parlare: i grandi dolori rendono muti.

Noi dovremmo dare come vorremmo ricevere, allegramente, rapidamente, e senza esitazione; perché non c’è grazia in un beneficio che si attacca alle dita.

Ritirati in te stesso per quanto puoi; frequenta le persone che possono renderti migliore e accogli quelli che puoi rendere migliori. Il vantaggio è reciproco perché mentre s’insegna si impara.

Il saggio non provocherà mai l’ira dei potenti, anzi la eviterà, come in navigazione si evitano le tempeste.

Spesso nel giudicare una cosa ci lasciamo trascinare più dall’opinione che non dalla vera sostanza della cosa stessa.

Nulla è più contrario alla guarigione che cambiare spesso rimedi.

Proprio come sceglierò la mia nave quando mi accingerò ad un viaggio, o la mia casa quando intenderò prendere una residenza, così sceglierò la mia morte quando mi accingerò ad abbandonare la vita.

La vita è breve: evitiamo, dunque, programmi troppo estesi: ogni giorno, ogni ora ci mostra la nostra nullità e ricorda a noi smemorati, con qualche nuovo argomento, la nostra fragile natura. Allora noi, che facciamo programmi come se la nostra vita fosse eterna, siamo costretti a pensare alla morte. Si volge, infatti, ad attendere il futuro solo chi non sa vivere il presente.

Se mi offrissero la saggezza alla condizione di tenerla per me, senza comunicarla a nessuno, non la vorrei.

Ho vissuto abbastanza; ora, sazio, aspetto la morte.

One Comment

  • pierangelo ha detto:

    Molto belle ed interessanti queste citazioni di Seneca. Nel leggerle mi domandavo come abbiate fatto ad elencarle tutte d’un fiato. Forse che nel morire nel 65 d.c. a Roma ha lasciato un intero carteggio con queste ed altro? Pazzesco! A volte però mi domando se sono originali. Grazie di tutto, comunque.
    Alla prossima. P.a.c. 03-01-2016