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Nel centocinquantenario dell’Unità d’Italia vorrei citare un grande aforista del nostro Risorgimento, Niccolò Tommaseo, autore che con forte generosità si è profuso nell’affermazione di una compiuta identità nazionale.
Gli aforismi di Niccolò Tommaseo che presento qui di seguito sono tratti da una bellissima edizione anastatica del Dizionarietto morale del 1867, ristampato da Le Monnier nel 2001 e curato da Dino Basili, uno dei maggiori aforisti italiani contemporanei.
Come scrive l’editore nella premessa: “Nel Dizionarietto morale affluisce un distillato, più che una selezione organica, dei pensieri e delle impressioni di un protagonista che, più ancora che “vedere”, “sente” il Paese unito in realtà e modi difformi da quelli sognati e non si stanca di spronarlo secondo le linee della propria cultura e della propria sensibilità etica. Il traguardo? Un Italia di uomini onesti, policentrica, il cui dovere solidale compete più ai singoli che alle strutture istituzionali, capace di guadagnare il “ben essere” partendo dal “buon essere”.
Niccolò Tommaseo, autore di oltre 233 volumi e 163 opuscoli, è un autore poco letto e poco studiato nelle nostre scuole italiane. Pressoché sconosciuto è poi il Dizionarietto morale, nonostante – a mio parere – esso costituisca uno dei libri più importanti della letteratura italiana dell’800 (nel Dizionarietto accanto ad alcuni pensieri nuovi se ne trovano molti desunti da opere precedenti del Tommaseo, soprattutto da Pensieri morali). Se dovessi andare nella solita isola deserta, e dovessi scegliere un solo libro da leggere e rileggere, e la scelta fosse tra I promessi sposi e il Dizionarietto morale, io sceglierei il Dizionarietto morale senza alcun indugio.
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Niccolò Tommaseo, Dizionarietto morale, Le Monnier, 1867
Abbassare
I poveri si umiliano per un pane, i ricchi si abbassano per un ciondolo.
Accorto
Gli accorti disfano con non fare, parlano colle reticenze. Tutto quel che dicono in segreto, è stampabile, tranne gli accenti e le virgole; e lì sta il veleno.
Amare
L’amore, che è passione, si fonda nell’ignoranza. L’amore che è affetto, nella conoscenza.
Amico
Per giudicare un amico, aspettate di essergli più a carico che a vantaggio o ad onore o a diletto.
Avvertimento
Date le vostre ammonizioni sotto forma di consigli, i consigli sotto forma di avvertimenti, gli avvertimenti sotto forma di avvisi; e faranno effetto migliore.
Bello
C’è la bellezza che scuote, c’è quella che commuove, c’è quella che appaga: meglio la seconda.
Bene
Il male stesso non si fa senza lo strumento del bene.
Biblioteca
Facciansi biblioteche speciali, acciocchè le biblioteche non diventino paesi difficili a viaggiare come terre inesplorate; e più tempo non si perda a cercare un libro e prenderlo dal suo ripostiglio, che a scorrerlo.
Brama
Certi beni tormentano bramati, e più tormenterebbero conseguiti.
Carcere
I carcerati abbiano scuola: e i più colti d’ingegno tra loro, sotto la vigilanza non d’aguzzini ma di cittadini, ammaestrando gli altri, vengano educando se stessi.
Impariamo della carcere a fare scuola, se non vogliamo che la scuola sia carcere.
Colonna
La testa di molti è come le colonne a cui s’attaccan gli avvisi: si straccia il primo per attaccare il secondo; e di tutti rimane qualche parola o qualche brano di lettera.
Complimento
Tristi le punture che cominciano da un complimento
Concordia
Per discernere i veri buoni, metteteli insieme. Se non s’accordano, la virtù loro è apparenza.
Conflagrazione
Di questa voce nel traslato abusano i giornalisti, che tutti i dì annunziano a freddo conflagrazioni.
Consigliare
Chi consiglia quanda trattasi di aiutare, è più crudele e superbo ch’ e’ non si pensa.
Contento
Non potete voi dire: sono contento? Dite: mi contento; e finitela.
Conoscere
Si conoscono una, due, trenta donne: ma non si conosce la donna. L’uomo, più.
Curiosità
Quel che a taluni pare rispetto, è sospetto: quello che ammirazione, è curiosità.
Distinguere
Dividere impicciolisce, distinguere ingrandisce la mente; perchè il distinguere è un associare.
Distribuire
Chi nel distribuire non attribuisce a ciascuno quel che gli è debito, è forse non meno colpevole di chi ruba.
Documento
Certi uomini sono messi al mondo per attestare del vero, certi altri per attestare degli altri uomini; uomini docenti e uomini documenti.
Donna
Le donne o convertono, o divertono, o pervertono.
Dovere
Il dovere non s’adempie se non facendo più del dovere.
Educazione
L’educazione si fa nelle case, non nelle scuole; nelle chiese, non nelle piazze; ne’ campi non ne’ tribunali; nella parola parlata, non nella scritta.
Egoismo
In secolo d’egoismo doveva nascere la soggettività: parole tutte e due, grazie a Dio, nate fuori d’Italia.
Esame
Par che si studii non per imparare ma per fare gli esami, cioè per mettersi nella memoria un peso che faccia poi sentire soave il sollievo della dimenticanza.
Etichetta
L’etichetta è nel commercio del mondo moneta che rappresenta tutti i valori, e non ne ha sovente nessuno.
Frantendere
Nel colloquio de’ due più concordi uomini della terra, sempre qualche parola o d’una parte o d’altra è frantesa.
Furberia
I furbi s’accorgono dell’odio; i semplici, dell’amore.
Generosità
Il Cristianesimo ha creata, tra le altre, una parola di cui nè Omero nè Virgilio potevano intendere il senso: Generosità.
Gioia
Ad altri la gioia è fremito, ad altri è tremito, ad altri è gemito: quali migliori?
Giureconsulto
Non sai quale sia disgrazia maggiore all’umanità: veder moltiplicarsi le ballerine, o i giureconsulti.
Non deve la giurisprudenza vivente essere mera erudizione storica, il codice cronaca, il fòro archivio, il giudice mummia.
Governare
Il governo non può tanto insegnare ai privati, quanto imparare da essi: non tanto è diritto suo il comandare, quanto è dovere e dignità l’ubbidire.
Guadagnare
Spesso guadagnasi più a spendere, che a guadagnare.
Illusione
Il disingannarsi richiede sovente più forza di fantasia che l’illudersi.
Immaginazione
Le passioni crescono talvolta più per immaginazione che per affetto.
Imbecille
Se l’imbecillità non avesse i suoi vantaggi, gli imbecilli non sarebbero tanti
Imputabilità
L’imputabilità civilmente dovrebbesi misurare dalla morale reità: ma non tutte le leggi giudicano più imputabili gli atti più rei, e nessun giudizio umano può commisurare per l’appunto la pena all’imputabilità, che è un arcano dell’intima coscienza.
Interrogare
Più difficile interrogare bene, che bene rispondere.
Ironia
Gli imbecilli pigliano l’ironia per davvero; i tristi, il vero per ironia.
Italia
L’Italia è un bel paese diviso da un monte più alto delle Alpi; e circondato da monti più bassi degli Appennini.
Leggere
Non basta che un popolo sappia leggere: convien che abbia buone cose da leggere. Nè saper leggere è rilevare le lettere, ma sentire il senso, e col senso proprio giudicarlo: insomma saper scegliere.
Libertà
In fatto di politica e di educazione, il più difficile è liberarsi dai liberatori.
Lode
Lodare certi potenti, gli è come buttare fìori in fiume; l’acqua li sciupa, li porta via, senza sentirne l’odore nè farlo sentire.
Maestro
Più cura e più lusso da molti si pone in razze di cavalli e di pecore, che in iscuole. Un cavallo costa più che un maestro.
Male
Voler farsi centro, mentre che siam tutti uniti per volgerci intorno a un centro; ecco il male. Applicare a sè il sistema tolemaico.
Mandra
Mandra, in origine, è il luogo dove il bestiame s’accoglie; e per estensione, il bestiame stesso; come (per dono alla comparazione) diconsi camera i deputati, e gabinetto i ministri.
Matrimonio
Il matrimonio è come la morte; pochi ci arrivano preparati
Medicina
Il medico dovrebb’essere sacerdote e magistrato e oratore e milite nel suo ministero; pietà, sapienza, coraggio, eloquenza.
Meglio
Certi uomini si appigliano talvolta al partito migliore, perchè il peggiore è occupato.
Morale
In morale, più che in letteratura, abusasi de’ sinonimi.
Notte
Ascoltate i pensieri, i presentimenti della notte, perchè, in quella pace come sommesso rumore lontano, si fa la coscienza sentire.
Odio
Taluni tanto più detestano il colpevole quanto meno odian la colpa.
Offesa
L’offesa è dardo invisibile che corre, volando, rimbalzato da mille bande, sinchè non torni nel petto di chi l’ha vibrato
Onore
Prima di pigliare per voi gli onori che paiono a voi fatti, guardatevi dentro, guardatevi intorno.
Opinione
L’opinione è il più amato de’ tiranni.
Parlare
Talvolta costa più dire una parola, che scrivere dieci lettere.
Pazienza
La pazienza c’insegna a portare non solo con forza ma con grazia, il peso della vita: la pazienza è bellezza.
Pensione
Ancora un annetto, e avrà la sua poco sudata pensione; beato del poter dirsi inutile, dopo essere stato sospirosamente disutile.
Perchè
Cercando il perchè delle idee, troverete altre idee e altre immagini insieme. Il perchè crea i filosofi e i poeti, il cioè fa pullulare i retori. Il mondo odierno è pieno di cioè.
Piacere
Il piacere misto al dolore, è l’unica felicità sulla terra. Piacere mero fa l’anima stupida e dura.
Politica
La politica è l’arte dell’acquistare autorità, fingendo d’averla.
Professore
Professori che ripetono le medesime lezioni per una ventina o trentina d’anni, tant’è che si intitolino ripetitori, tant’è che prendano per supplente il bidello, il quale risica d’avere voce meno stridula, e faccia meno saturnina, e panneggiamenti di toga più pittoreschi. Una macchina laureante, una cavità echeggiante, renderebbe lo stesso servizio
Progresso
Il progesso è l’arte di dividere l’intero in frazioni per farlo comparire di più.
Ragione
Facile trovar le ragioni d’una risoluzione già presa: il difficile sta nel trovarle prima di prenderla.
Ridere
Chi sorride sempre, e non ride mai; badatevene
Ridicolo
Il ridicolo nelle nazioni guaste diventa più orribile dell’infamia, la più seria faccenda della vita.
Riformare
Chi non riforma, sforma. Ma spesso chi dice di riformare, deforma.
Scienza
La scienza delle proprietà sarà infante sinchè non cresca la scienza degli usi.
Scuola
La scuola sia tempio per religione d’amore e di raccoglimento, non d’immobilità e di paura.
Silenzio
Poter tacere è il più sovente la più desiderabile libertà.
Simulazione
Un girar d’occhi smentisce la simulazione e la dissimulazione di giorni ed anni.
Società
Più cose in società conviene disimparare che imparare: e è più difficile il primo.
Speranza
Il fiore fa allegria più che il frutto: la speranza è più lieta e spiritual cosa che il godimento.
Stima
La stima profonda teme persin d’onorare.
Sventure
Le grandi istituzioni tutte, o quasi tutte, nascono da qualche sventura.
Tema
Quando leggonsi certi temi proposti da certi maestri de’ maestri, non in privato ma nella luce di questo sole d’Italia, per cui tanto inchiostro nelle scuole si secca; c’è da domandare se il sole stesso d’Italia oramai più non sia che una figura retorica.
Timidità
Amore che non teme, o sta per finire, o non è mai cominciato.
Umiltà
Chi vuole specchiarsi in acqua limpida, convien che si chini. Senza umiltà non si conoscon le anime pure.
Unità
Uomini fatti, idee disperse: ecco il male di questo secolo. Vuolsi la meditazione che condensi le idee, la fede che unifichi le opere e le raffittisca, il dolore che associi gli uomini.
Vanto
Se mai fosse lecito vantarsi, converebbe aspettare passato il pericolo: ma quando mai son passati i pericoli?
Vile
Il vile conosce il fremito, non l’indegnazione
Villeggiatura
Le villeggiature di certi ricchi sono un oltraggio fatto alla natura nel suo stesso seno.