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Nella sezione Scrittori di aforismi su Twitter, l’autore che presento oggi è @texxmat (Vanesio). Nella breve nota biografica che l’autore mi ha inviato, scrive di sé: “Mi chiamo Matteo, faccio l’ingegnere e vivo a Treviso. Il mio nick texxmat unisce il soprannome con cui mi chiamano gli amici ‘texx’ e le prime lettere del mio nome Matteo ‘mat'”.
@texxmat è su Twitter da marzo 2012 ed appartiene a quella schiera di “paroletariati” (di cui fanno parte anche @Egyzia, @LiaCeli, @Arcobalengo e altri ancora) che scrivono calembour acuti e sottili. “A volte i botta-e-risposta calembouristi più divertenti vengono improvvisati in DM. Se non mi credete, provate a scrivermi” afferma ironicamente Texxmat in uno dei suoi tweet.
Nei suoi calembour @texxmat opera continui cambi di senso con minimi spostamenti di una lettera, talora anche di un apostrofo (“Ieri s’era”). A volte basta inserire una virgola dentro una parola per ottenere effetti imprevisti: “- Secondo te, quello fa lo psichiatra?- Sì, cura mente”. Facendo uscire la frase dai consueti binari linguistici, l’autore apre orizzonti di significato nuovi e talora paradossali. “Il calembour per me è una leva mentale” mi scrive @texxmat. “Col minimo sforzo (aggiunta/omissione/spostamento di una lettera o apostrofo) puoi ottenere grandi cambiamenti di senso di una frase, e questa ‘leva’ la puoi usare per far ridere o magari anche per indurre a riflettere su un argomento. Ma forse il fascino vero del calembour è che ci dà l’illusione di saper padroneggiare le parole”.
Presento una selezione di tweet di @texxmat:
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Texxmat, tweet scelti
Mi dispiace dirtelo, ma tra noi è infinita.
Un giorno le persone che contano ci diranno cosa stanno contando?
Quante donne sono costrette a riporre i loro sogni in un cazzetto?
Quando mi dicono “Ti trovo bene” penso sempre che avrei dovuto nascondermi meglio.
Chissà com’era la donna preisterica.
Anch’io avrei voluto essere un poeta, ma non c’è stato verso.
Le donne si pesano in chilodrammi.
Nella vita, la differenza la fa chi non si sottrae.
Senza te sono un uomo incompleto. Torna, mi monchi.
L’ho conquistata facendole da amico, padre, amante, autista, confidente, complice…
In amore vince chi funge.
Abbiamo parlato tutta la notte di Ligabue, Tiziano Ferro, Take That e via disco orrendo.
Il mistero del silenzio è che non fa mai lo stesso rumore.
Non fatevi sfuggire le rare persone che viaggiano sulla vostra lunghezza d’onda, se vi capta di conoscerle.
Perchè preoccuparsi del passato: quel che è fatto è fatto.
Perchè preoccuparsi del futuro: quel che è fato è fato.
Occhi pieni che colmano occhi vuoti, secondo il principio dei visi comunicanti.
Avevo un sacco di buoni propositi, ma si è rotto.
Nessuno mi parla, tutti mi calpestano. Mi sento così suolo.
Non so smettere di farmi male con te. Sei il mio punto di ri-ferimento.
Wow, sei una bomba sexy. Scoppiamo?
Non ricordo più dove ho messo i sentimenti che ti ho nascosto.
Ho la bronchite, ma stasera esco come se niente tosse.
Mi piace guardarla, che sia piena o mezza. Luna vale l’altra.
Amare è curare le ferite che procuriamo a chi ci sta vicino. Medicate, gente, medicate…
Stasera cuscino io.
Adoro Trieste perchè posso pregare all’aperto, sferzato da raffiche di vento.
Ora et la Bora.
Ieri s’era.
Da domani smetterò di rimandare le cose a domani.
È come se passassi la vita in una sala t’aspetto.
L’Italia è in ginocchio. Il Paese va a rotule.
Quando me ne andrò da Twitter, spero che le bandiere vengano tenute a mezz’hashtag.
Noi s’erra. Entra anche tu a coltivare sbagli.
Diabolik è tornato single! Il posto di sua fidanzata ufficiale ora è vakant.
Senza voler sminuire il valore dell’angosciante “prova costume”, ricordo sommessamente che Venere non era magra.
Per certe ferite ci vuole tintura di odio.
Twitter è bello ma non ci vivrei.
Prima di andartene, rimetti tutto in disordine.
E intanto, in un mondo parallelo, un persiano dormiglione sta alzando le italiane.
Sanno leggersi nel pensiero, due che portano le menti a contatto.
Siamo soli. Prima o poi ci eclisseremo.
Entrare nel cuore di nonna non è scontato, devi prima superare un test d’ingrasso.
Si faceva di più quando se ne parlava di meno.
Non ho mai riso tanto. Neanche stavolta.
Strano posto, twitter.
Nessuno che aspiri a essere “per pochi”.
Chissà perchè i calci in culo si comprendono solo a posteriori.
Che vita tragicomica. Una shit-com.
I romani lo sanno. Passeggiare vicino al Colosseo al chiaro di luna è una cosa molto roma antica.
Le mie perversioni non le posso raccontare a tutti, è roba per pochi infimi.
La nostra è una storia dove il cerco non si chiude mai.
Ma no, l’acido non è pericoloso, si sfiguri…
In che senso uno sbadiglio non vale come presa di posizione?
Nel pieno possesso delle tue facoltà solo se sei rettore universitario.
È tutto QI?
Verrei, ma non passo.
Le frasi fatte le vedi che barcollano, non stanno in piedi.
– Come si chiama quel tipo laggiù?
– Boh, guarda sul tizionario.
In un mondo parallelo questo è un mondo parallelo.
La prima volta ci siamo toccati per sbaglio. A volte, il destino crea deliziosi manintesi.
– Secondo te, quello fa lo psichiatra?
– Sì, cura mente.
Il segreto è unire il futile al dilettevole.
Ormai sono un pesce fuor da qua.
Molte leggi italiane sono state scritte da gente in comma etilico.
La maleducazione è controproducente. Prima o poi i modi vengono al pettine.
Sono in gran forma. Mi alieno tutti i giorni.
Il mattino ha l’oro in moka.
Li vedi subito quelli che aprono un libro solo per darsi un tomo.
Se continuo senza sosta a soddisfare le richieste degli altri, mi verrà un esaudimento nervoso.
– Ti amo.
– Bellissimo, te lo ritwitto.
Strano, m’avvero.
Qui e Quo verranno solo se inviterai anche il terzo fratellino. Mi spiace, è una conditio sine Qua non.
Si vive una volta sola alla volta.
Quando decisi di tatuarmi, mi piacque l’idea di avere un sogno indelebile sulla pelle.
In minoranza si sta più comodi. Si è pochi, c’è meno confusione, ci si può parlare e ascoltare, conoscersi veramente.
Nella vita mo sono innamorato 3 volte: di Roberta, Renata e Raffaella.
Love is in the R?
Sarebbe più utile se nella carta d’identità ci fosse la voce: “Sogni particolari”.
Dopotutto, domani è un altro login.
Il trucco c’è se non si vede.
Ho scoperto che i greci non amano il loro formaggio nazionale. E’ proprio vero: nemo pro feta in patria.
Avete mai l’impressione di aver già visitato un sito internet? Io ho parecchi déjà www.
Le pratiche meditative (yoga) sono indicate per chi soffre di un complesso d’interiorità.
Io e te. Tu e io. Addosso o mai più.
Capisco chi preferisce parlare da solo piuttosto che con gli altri.
È puro spirito di autoconversazione.
Donne, attente ai palpeggiatori. Il mondo è pieno di manintenzionati.
Che malattia è quando stendi i panni abbinando i colori delle mollette (e guai se un panno viene steso con due mollette di colori diversi)?
Stanno per ricominciare le prove costume e i conseguenti piccoli psicogrammi esistenziali.
Non a caso il mio conto coerente è sempre in rosso.
Commedia Alitaliana.
Con la crisi, la vita di molti studi e aziende è appesa a un fido.
Non solo il lavoro, anche i rapporti umani si sono precarizzati.
Ormai ci sono solo contatti a termine.
Datevi all’epica.
Cara pioggia, presentarsi in un giorno di festa è una caduta di stille.
A Natale anche tu avrai un regalo da scartare. Perchè ne avresti desiderato un altro.
E poi arriva una carezza. Quando mano te l’aspetti.
Questa cosa che non conosciate il verso delle cicale deve frinire.
Ragazzi, lasciate perdere ingegneria e studiate per diventare autori di canzoni: c’è più bisogno. #Sanremo2014
Oggi ho provato a vivere come chi sogna: ho guardato senza vedere e ascoltato senza udire. E alla fine ho dimenticato tutto.
Sempre a inseguire qualcosa o qualcuno. Non ho ancora trovato la quadratura del cerco.
Ieri, oggi era domani.
Cornamusa. Donna scozzese ispiratrice di tradimenti.
Se vuoi che ti segua, superami.
I am not a David Bowie lookalike — but He is!