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Frasi, aforismi e citazioni sul piercing

Piercing - Aforisticamente

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Far diventare il corpo, maschile o femminile, qualcosa di “Altro” è una pratica diffusa da secoli in molte culture e rientra in quella volontà di “mettersi al mondo da soli” trasformando l’identità del corpo (“Il proprio corpo non è la norma, come dire che il corpo, così come è, non basta. E’ troppo poco, non significa abbastanza” scrive uno studioso di semiologia).

Una delle pratiche contemporanee più diffuse di trasformazione del corpo è il piercing. Praticato solo da pochi decenni (“negli anni settanta, le persone con body piercing di cui ero a conoscenza in tutti gli Stati Uniti erano solo sette” scrive il guru del modernismo tribale Fakir Musafar), in questi ultimi anni il piercing (dal lobo dell’orecchio a quello all’ombelico, al capezzolo e alla zona genitale) sta diventando un fenomeno sempre più di moda.

Qui di seguito propongo una selezione di frasi, citazioni e aforismi sul piercing. Tra i temi correlati Frasi, citazioni e aforismi sui tatuaggi, Frasi, citazioni e aforismi sulla pelle e 400 frasi per i tatuaggi.

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Frasi, aforismi e citazioni sul piercing

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Come per i tatuaggi, le giacche borchiate e le chiome colorate, il piercing è passato da simbolo di ribellione sociale ad accessorio di moda comune.
(Carole Hallac)

Nel proporre un piercing tengo in considerazione le caratteristiche fisiche del cliente, ma anche come è vestito, le scarpe che porta, il suo stile. Il piercing deve essere complementare al look di una persona.
(J. Colby Smith)

Un tempo si parlava di gioventù “bruciata”, adesso di gioventù “bucata”
(Barbara Stefanelli)

Usando il vostro corpo, modificando il vostro corpo, bucando il vostro corpo si può entrare in diversi stati di coscienza e scoprire la vera natura della vita e di se stessi.
(Fakir Musafar)

Portare l’anello al naso è favoloso.
(Andy Warhol)

Il piercing appartiene al mondo delle ferite, dei vetri rotti, del dolore.
Qualcosa si buca perché qualcosa possa rinascere.
(Fabrizio Caramagna)

Riguardo al significato del termine piercing, il verbo inglese to pierce vuol dire forare, bucare, trafiggere, infilzare, straziare (anche in senso emotivo), lacerare (detto di un suono), e (usato intransitivamente) penetrare, addentrarsi in una nuova interiorità.
(Eleonora De Conciliis)

La popolarità del piercing è dovuta ad una maggiore offerte di gioielleria, più attraente di un tempo.
(J. Colby Smith)

Attraverso il dolore, la prima cosa che impari è che puoi separare la coscienza dal corpo, vale a dire la parte di te che pensa e sente può distaccarsi dalle sensazioni corporee. Sarà così possibile prendere un ago e infilarlo nella pelle perché non sei tu a sentire il dolore ma solo il tuo corpo, mentre la mente osserva il corpo che prova le sensazioni e le registra. .
(Fakir Musafar)

Siamo capitati su questa Terra in un tempo di disordine mondiale, l’unica cosa che possiamo ancora controllare è il nostro corpo: bucarne la pelle significa assumere un controllo totale su ciò che siamo. Significa entrare e uscire da quella membrana che delimita la nostra individualità
(Sharon)

Nel piercing l’anima buca la carne per farla più sua.
(Fabrizio Caramagna)

Piercing e tatuaggio non sono esattamente la stessa cosa. Il piercing è una sorta di protesi dalla comunicazione immediata e primitiva: serve a farsi vedere e a suscitare emozioni. Però, si può sfilare quando si vuole. Il tatuaggio, invece, è indelebile o difficilmente asportabile.
(Anonimo)

Non accetto che una persona richieda più piercing alla volta, lo scoraggio vivamente. Chiedo di farne uno e tornare dopo qualche mese. Non è come comprare un vestito in un negozio, è una scelta semi-permanente.
(J. Colby Smith)

Nel piercing scorre il desiderio di tornare ribelli e infrangere un tabù tra i più oscuri della tradizione giudaico cristiana, quello del Levitico della Bibbia: “Non farai alcun taglio alla tua carne, né tatuerai un segno sulla tua pelle”.
(Anonimo)

Nella nostra cultura la differenza fisica spaventa le persone più di ogni altra cosa. Si può essere aberranti come l’inferno, mentalmente, politicamente, socialmente, ma basta un leggero cambiamento fisico – come mettere un osso nel naso – e sei nei guai!
(Fakir Musafar)

La sensibilità delle parti del corpo che vengono forate (tradizionalmente ci si limitava ai capezzoli, alla lingua, all’ombelico e agli organi genitali) viene enormemente potenziata, e di conseguenza ciò accresce il piacere sessuale. Vi è un legame inscindibile fra esibizione del corpo, dolore fisico e godimento erotico,
(Eleonora De Conciliis)

È come se non ci si potesse più accontentare in alcun modo del corpo che ci ritroviamo: bisogna modificarlo in un modo o nell’altro, come se questi cambiamenti ci facessero prendere realmente possesso del nostro corpo. È un’intenzione che ricorre spesso nelle interviste che ho realizzato: “Ho fatto questo piercing per riappropriarmi del corpo”.
David La Breton)

Il tatuaggio e il piercing sono la forma più elementare e banale, se vogliamo, della volontà di mettersi al mondo da soli segnandosi il corpo.
(David La Breton)

Mi piace la sensazione di farmi bucare. Inoltre amo bucare altre persone. E’ come se l’avessi fatto in altre vite precedenti. E quando ho cominciato a fabbricare gioielli e manipolare metalli, ho capito che avevo fatto anche queste cose in una vita precedente.
(Raelyn Gallina)

Vedo il piercing al capezzolo come una aureola.
(Anonimo)

Il piercing al capezzolo è popolare perché lo puoi condividere solo con chi vuoi, come il tuo compagno. E’ facile da coprire.
(Brian Keith)

Il corpo – ogni corpo – contiene, virtualmente, innumerevoli altri corpi. Il tatuaggio e il piercing hanno a che fare con la ricerca di queste nuove forme.
(David La Breton)

Se mi mettessi a interrogare tutti quelli che vengono da me per un piercing, forse novantacinque su cento finirebbero per dirmi che si tratta di un atto spirituale.
(Raelyn Gallina)

Un piercing preme sulla pelle. Sembra farla vibrare. E quel centimetro di pelle è così diverso dagli altri. Lì c’è qualcosa di sacro.
(Fabrizio Caramagna)

Senti una specie di… trionfo quando alla fine l’ago arriva dall’altra parte.
(Shere Rose)

La cosa dei piercing genitali è che senti sempre stimolazioni da quelle parti. C’è sempre una qualche piccola sorpresa. Il kamasutra raccomanda che l’uomo abbia un “ampallang”, che è un piercing che passa completamente in senso verticale attraverso la testa del pene.
(Shere Rose)

Il nudo, in piena luce, è sempre disadorno e sgraziato; sia chi la osserva, sia chi la incarna per l’occhio altrui, sente allora la nudità come qualcosa di incompleto, di povero, di misero – non certo di potente o animalesco. Il corpo completamente nudo sembra insopportabile, impossibile da lasciar essere come tale, così come agli uomini è impossibile guardare a lungo un cadavere. Si potrebbe persino sostenere che il nudo assoluto, senza ornamenti o disegni, va rimosso perchè cadaverico
(Eleonora De Conciliis)

Sembra che nelle tribù antiche, credendo che il metallo fermasse gli spiriti malvagi, perforassero le orecchie cosicché tali spiriti non potessero entrare nel corpo attraverso le orecchie.
(Anonimo)

I primi piercing all’ombelico rimontano ai tempi delle antiche piramidi. Solo il potente faraone e la sua famiglia potevano godere di questo privilegio. I sudditi che non rispettavano questa regola venivano immediatamente uccisi.
(Anonimo)

Per gli sciamani e i grandi sacerdoti, bucarsi la lingua era parte di un rituale per comunicare con i loro dei.
(Anonimo)

Quando cominciai i miei seminari negli anni settanta, le persone con body piercing di cui ero a conoscenza in tutti gli Stati Uniti erano solo sette
(Fakir Musafar)

Ricerchiamo quelle emozioni tribali da cui ci hanno separato solo pochi secoli di alfabetizzazione. Ricerchiamo quello che lo scrittore Conrad chiama la nostra “Africa interiore”.
(Marshall McLuhan)

Quando si apre la carne, si lascia qualcosa dentro
(Alex Binnie)

La pelle è un sottile foglio di tessuto che avvolge il corpo. Fisiologicamente essa è un organo piuttosto semplice; dal punto di vista sociale e psicologico, invece, è un organo altamente complesso.La pelle è un confine tra il mondo esterno e quello interno, tra l’ambiente e il proprio sé.
(David Le Breton)

Ciò che c’è di più profondo, è la pelle.
(Paul Valery)