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Frasi, citazioni e aforismi sull’Italia e gli italiani

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La parola Italia deriva dal vocabolo “Italói”, termine con il quale i greci designavano i Vituli (o Viteli), una popolazione che abitava nella punta estrema della nostra penisola, la regione a sud dell’odierna Catanzaro. Fino all’inizio del V secolo avanti Cristo, con Italia si indicò solo la Calabria, in un secondo tempo il nome fu esteso a tutta la parte meridionale del Paese. Nel secolo III, dopo le vittorie riportate dai romani contro i Sanniti e contro Pirro, si estese fino al Magra e al Rubicone. Nel 49 avanti Cristo, quando anche alla Gallia Cisalpina furono concessi i diritti di cittadinanza romana, anche le regioni settentrionali della penisola presero il nome di Italia.

Presento un’ampia raccolta di oltre 100 frasi, citazioni e aforismi sull’Italia e gli italiani. Tra i temi correlati si veda Frasi, citazioni e aforismi sul cittadino e la cittadinanza, Frasi, citazioni e aforismi sulla Costituzione e Frasi, citazioni e aforismi sul mondo.

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100 frasi, citazioni e aforismi sull’Italia e gli italiani

Italiani_Italy

Gli Italiani perdono le guerre come se fossero partite di calcio e le partite di calcio come se fossero guerre.
(Winston Churchill)

Questo popolo di santi, di poeti, di navigatori, di nipoti, di cognati…
(Ennio Flaiano)

L’italiano non lavora, fatica.
(Leo Longanesi)

L’italiano ha un solo vero nemico: l’arbitro di calcio, perché emette un giudizio.
(Ennio Flaiano)

L’italiano non s’organizza: s’arrangia.
(Roberto Gervaso)

In Italia c’è una chiesa ogni 500 abitanti e un’università ogni 500.000. Confidiamo più in un miracolo che nell’istruzione.
(Fabrizio Caramagna)

L’Italia è ancora come la lasciai, ancora polvere sulle strade,
ancora truffe al forestiero, si presenti come vuole.
Onestà tedesca ovunque cercherai invano,
c’è vita e animazione qui, ma non ordine e disciplina;
ognuno pensa per sé, è vano, dell’altro diffida,
e i capi dello Stato, pure loro, pensano solo per sé.
(Johann Wolfgang Goethe)

Governare gli italiani non è difficile, è inutile.
(Benito Mussolini, attribuito anche a Giovanni Giolitti)

Gli italiani si governano da soli.
(Alberto Sordi)

I cittadini italiani si dividono in due categorie: i furbi e i fessi.
(Giuseppe Prezzolini)

Gli italiani amano le grandi parole e i fatti piccoli.
(Vilfredo Pareto)

Tra gli italiani la solidarietà non esiste. Esiste la complicità.
(Indro Montanelli)

Ho capito vivendo a Londra, che due inglesi fanno un popolo, ma 57 milioni di italiani no.
(Claudio Ranieri, su Corriere della Sera 2012)

Nessuno, come gli italiani, sa organizzare così bene le tempeste dentro ai bicchieri d’acqua.
(Paolo Sorrentino)

In Italia la linea più breve tra due punti è l’arabesco. Viviamo in una rete di arabeschi.
(Ennio Flaiano)

Italiani: dei buoni a nulla capaci di tutto.
(Leo Longanesi)

L’Italia è piena di attori, cinquanta milioni di attori, e quasi tutti bravi. I pochi cattivi si trovano sui palcoscenici e nei cinema
(Orson Welles)

L’inferno di Dante è fatto da italiani che rompono i coglioni ad altri italiani.
(Ennio Flaiano)

Gli italiani sono un popolo di credenti: a tutto.
(Gianni Boncompagni)

In Italia la questione arbitrale è più importante della questione meridionale.
(Fabio Baldas)

Strano paese il nostro. Colpisce i venditori di sigarette, ma premia i venditori di fumo.
(Indro Montanelli)

Traffico, movida, cantieri infiniti. Siamo il paese con il maggior inquinamento acustico. Infatti, giungendo dalla Svizzera, alla frontiera italiana troviamo subito il cartello: Chiasso.
(Fabrizio Caramagna)

Il sogno americano è fare soldi e riuscirci; il sogno italiano è nascere con un padre ricco.
(Matteo Molinari)

Date a un italiano un titolo, un grado e una divisa e lo farete felice.
(Beppe Severgnini)

Quello che si dovrebbe insegnare nelle scuole è quella che io chiamo “decenza” o”pulizia del carattere”. Si dovrebbe imparare fin da piccoli a non vantarsi, a non voler comparire più di quanto non si sia in realtà, insomma a non essere cafoni. Questo è il maggior difetto degli Italiani. Basta che uno sappia guidare un’auto per sentirsi autorizzato a dire che corre la Millemiglia.
(Dino Buzzati)

[Sull’Italia] Conosci la terra dei limoni in fiore,
dove le arance d’oro splendono tra le foglie scure,
dal cielo azzurro spira un mite vento,
quieto sta il mirto e l’alloro è eccelso,
la conosci forse?
(Johann Wolfgang Goethe)

Spesso mi sentivo avvolto dal profumo degli aranci e dei limoni che spirava da quei monti, carezzevole e pieno di lusinghe, come un invito ad andare in Italia. Anzi, una volta, nella luce d’oro del crepuscolo, vidi lui in persona, sulla cima di un monte il giovane dio della primavera, col capo glorioso coronato di fiori e di alloro, gli occhi ridenti: e la sua bocca fiorita gridò: «Ti amo, vieni da me, in Italia».
(Heinrich Heine)

Difficile capire un Paese, scrisse un libellista, dove la stessa cosa è chiamata al Nord uccello e al Sud pesce.
(Enzo Biagi)

L’Italia, dove il diritto è nato, è fra i paesi più incivili del mondo: vi manca, cioè, il senso del diritto.
(Curzio Malaparte)

Gli Italiani sono famosi nel mondo per due cose: il Diritto romano, e il diritto d’infischiarsene.
(Stellario Panarello)

L’Italia è quel paese dove, se aggiungi dieci cittadini a dieci altri cittadini, non fai una addizione, ma venti divisioni.
(Fabrizio Caramagna)

L’Italia: culla del diritto e del rovescio.
(Curzio Malaparte)

In Italia gli aggettivi “obbligatorio” e “facoltativo” formano un sinonimo.
(Fabrizio Caramagna)

L’unico modo per farsi capire in Italia è non chiamare le cose con il loro nome.
(Fabrizio Caramagna)

In Italia non si può ottenere nulla per le vie legali, nemmeno le cose legali. Anche queste si hanno per via illecita: favore, raccomandazione, pressione, ricatto ecc.
(Giuseppe Prezzolini)

L’unica trasgressione possibile nel nostro paese è l’obbedienza alle regole.
(Pino Caruso)

È ora che gli italiani scendano in piazza a protestare contro se stessi.
(Aldo Busi)

L’italiano confonde facilmente la libertà con i propri comodi. Anzi, con i propri comodacci.
(Roberto Gervaso)

L’Italia è il paese dei più furbi. Ieri ero a Roma, sono salito su un autobus e ho timbrato il biglietto: tlic-tlac. Il guidatore si è girato di scatto e ha detto: «Cosa c… è questo rumore?».
Beppe Grillo)

Se c’è una cosa che in Italia funziona è il disordine.
(Leo Longanesi)

Gli italiani guadagnano netto, ma vivono lordo.
(Giuseppe Saragat)

Il paradiso è un poliziotto inglese, un cuoco francese, un tecnico tedesco, un amante italiano: il tutto organizzato dagli svizzeri. L’inferno è un cuoco inglese, un tecnico francese, un poliziotto tedesco, un amante svizzero e l’organizzazione affidata agli italiani.
(Anonimo)

– Il genio inglese rende grossolano e naturale tutto ciò che riceve;
– Il genio francese diluisce, semplifica, logicizza, orna;
– Il genio tedesco mescola, media, imbroglia, moralizza;
– Il genio italiano ha usato nel modo di gran lunga più libero e fine ciò che ha preso a prestito e ci ha messo dentro molto di più di quello che ne ha ricavato, essendo il genio più ricco, che più poteva donare.
(Friedrich Nietzsche)

L’italiano è un popolo straordinario. Mi piacerebbe tanto che fosse un popolo normale.
(Altan)

S’è fatta l’Italia, ma non si fanno gli italiani.
(Massimo d’Azeglio)

Fare gl’Italiani doveva rivelarsi impresa molto più difficile che fare l’Italia. Tant’è vero che vi siamo ancora impegnati.
(Indro Montanelli)

Fra 30 anni l’Italia sarà non come l’avranno fatta i governi, ma come l’avrà fatta la televisione.
(Ennio Flaiano)

L’Italia è fatta, ora facciamo gli affari nostri.
(Federico De Roberto)

Se gli italiani possedessero l’etica del lavoro dei giapponesi, potrebbero essere i padroni del pianeta. Grazie al cielo non ce l’hanno.
(Bill Bryson)

La nostra bandiera nazionale dovrebbe recare una grande scritta: Ho famiglia.
(Leo Longanesi)

L’umiltà è una virtù stupenda. Il guaio è che molti italiani la esercitano nella dichiarazione dei redditi.
(Giulio Andreotti)

Forse noi italiani
per gli altri siamo solo
spaghetti e mandolini.
Allora qui mi incazzo
son fiero e me ne vanto
gli sbatto sulla faccia
cos’è il Rinascimento.
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.
(Giorgio Gaber)

Il rinvio, simbolo della vita italiana: non fare mai oggi quello che potresti fare domani. Tutti i difetti e forse tutte le virtù del costume italiano si riassumono nella istituzione del rinvio: ripensarci, non compromettersi, rimandare la scelta; tenere il piede in due staffe, il doppio giuoco, il tempo rimedia a tutto, tira a campa’.
(Piero Calamandrei)

Gli italiani hanno solo due cose per la testa: l’altra sono gli spaghetti.
(Catherine Deneuve)

Qui lo dico e qui lo nego. C’è tutta l’Italia.
(Giuseppe Pontiggia)

Una qualità degli italiani è quella di volare in soccorso dei vincitori.
(Ennio Flaiano)

In Italia nulla è stabile, fuorché il provvisorio.
(Giuseppe Prezzolini)

Se tutti gli italiani pagassero le tasse saremmo fritti: non ci resterebbe più nulla in cui sperare.
(Altan)

Gli italiani e l’Italia hanno sempre avuto un rapporto conflittuale, ma la colpa non è certo dell’Italia, ma degli italiani.
(Giorgio Gaber)

L’Italia? Un paradiso abitato da diavoli.
(Sir Henry Wotton)

Qui è tutto ammirevole, fatta eccezione per il clima morale che fa rammentare di non considerare tutto questo il paradiso.
(Madame de Staël)

Gli italiani, generosissimi in tutto, non sono generosi quando si tratta di pensare.
(Carlo Emilio Gadda)

L’italiano, le leggi, le subisce, non le rispetta.
(Roberto Gervaso)

Più che in Dio, l’italiano crede nei miracoli.
(Roberto Gervaso)

L’Italia confina col paradosso. E sconfina nell’incredibile.
(Stellario Panarello)

In Italia le norme non vengono rispettate come in altri Paesi: accettando una regola generale, ci sembra di far torto alla nostra intelligenza. Obbedire è banale, noi vogliamo ragionarci sopra. Vogliamo decidere se quella norma si applica al nostro caso particolare.
(Beppe Severgnini)

In italia le automobili non soltanto parlano: commentano, insultano, insorgono, insinuano, tengono corsi universitari. Sussurrano, gridano, protestano, chiedono, piangono, esprimono ogni sfumatura dell’animo umano. E noi le capiamo.
(Beppe Severgnini)

In italia tutti si sentono qualcuno e, giustamente, reclamano attenzione.
(Beppe Severgnini)

Novanta italiani su cento, rivela un sondaggio inglese, preferiscono la cucina nazionale a tutte le altre: nessun stomaco, in Europa, è altrettanto patriottico.
(Beppe Severgnini)

L’italiano: totalitario in cucina, democratico in Parlamento, cattolico a letto, comunista in fabbrica.
(Leo Longanesi)

L’italiano non crede a nulla. Non per cinismo, ma per puro senso pratico. Una concessione edilizia, una prenotazione ospedaliera, un posto all’asilo per i bambini. Chi segue le procedure non ha speranze. È un ingenuo, un ritardato mentale oppure uno straniero o un libero pensatore che non ha ancora capito. L’italiano è sempre all’erta, sempre in cerca della scorciatoia, del favore, della telefonata alla persona giusta. Non lo fa per delinquere o perché è un cattivo cittadino. Si adegua alla legge del più forte e del più furbo. Il codice civile, il codice penale, le leggi, i regolamenti comunali, il codice della strada, la Costituzione sono sovrastrutture inutili. Nessun italiano le tiene veramente in considerazione. Molti non ne conoscono neppure l’esistenza. Non sono letture interessanti
(Beppe Grillo)

L’italiano sale sempre sul carro del vincitore, ma è prontissimo a scendere in corsa, se si accorge di avere sbagliato carro.
(Cesare Marchi)

Sospetto, anzi credo che gli italiani siano gli uomini più affascinanti del mondo. I più capaci di sedurre una donna, perché capiscono in ogni caso, sempre, che alla donna piace essere sedotta con le parole oltre che con il contatto fisico. E queste parole gli uomini italiani li conoscono da secoli, fino dai tempi dei trobadour. Sanno parlare, parlare, parlare…
(Erica Jong)

Noi italiani siamo straordinari. Se ci mettiamo d’impegno, riusciamo ad insegnare l’inglese agli inglesi.
(Beppe Severgnini)

Basta verdammt nochmal!, italiani sempre rumore, sempre cantare chitarra e mandolino!
(un campeggiatore tedesco rivolgendosi a Fantozzi e Filini che fanno rumore montando la tenda)

Un italiano è un latin lover, due italiani sono un casino, tre italiani fanno quattro partiti.
(Beppe Grillo)

Gli italiani, quando tre si incontrano, due di loro formano ciascuno un partito, e il terzo fa subito una scissione.
(Antonio Caprarica)

Se riuscissero a tacere per dieci secondi consecutivi, e a riflettere per i successivi dieci, molti italiani vorrebbero sprofondare per la vergogna. È per questo che amano così tanto fare casino.
(Michele Serra)

Essere italiani è un lavoro a tempo pieno.
(Beppe Severgnini)

Nulla al mondo è tanto mutevole come un italiano.
(Indro Montanelli)

Gli italiani quando sono in due si confidano segreti, tre fanno considerazioni filosofiche, quattro giocano a scopa, cinque a poker, sei parlano di calcio, sette fondano un partito del quale aspirano tutti segretamente alla presidenza, otto formano un coro di montagna.
(Paolo Villaggio nel film Fantozzi)

Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di provincie, ma bordello!
(Dante Alighieri, Purgatorio)

L’Italia è una repubblica fondata sulla tragedia che si poteva evitare
(LucaMagmo, Twitter)

In Italia la corruzione ce l’abbiamo nel sangue, anche se non ci piace. Siamo cattolici, per la madonna. Pecca e confessa e fatti perdonare e ripecca, e alla fine tutti sono contenti.
(Andrea De Carlo)

Quando soffia il vento del cambiamento, l’italiano mette su le doppie finestre.
(lddio, Twitter)

L’italiano non si siede né della parte del torto, né da quella della ragione. Sta in piedi, basta che il buffet sia gratis
(m4gny, Twitter)

È un Paese così diviso, l’Italia. Così fazioso, così avvelenato dalle sue meschinerie tribali! Si odiano anche all’interno dei partiti, in Italia. Non riescono a stare insieme nemmeno quando hanno lo stesso emblema, lo stesso distintivo. Gelosi, biliosi, vanitosi, piccini, non pensano che ai propri interessi personali.
(Oriana Fallaci)

L’Italia è un Paese di auspicanti, Paese di attese perfette dove ci si augura, anzi ci si illude che succeda qualcosa senza muovere un dito.
(Mauro Corona)

In Italia la lotta alla mafia non sarà mai vinta, perché la mafia non è altro che la versione truculenta del costume diffuso, dove la parentela, la conoscenza, lo scambio di favori, in una parola, la rete “familistica” ha il sopravvento sul riconoscimento dei valori personali e sui diritti di cittadinanza.
(Umberto Galimberti)

L’italiano rispetta la legge soprattutto se coincide con i suoi interessi.
(Roberto Gervaso)

Il problema dell’Italia non è tanto non avere padri fondatori, quanto essere ricca di figli affondatori.
(Sergio Marongiu)

Come si sente meglio l’italiano dopo aver parlato male dell’Italia! Quasi come sta bene il francese dopo aver parlato bene della Francia o l’americano dopo aver elogiato gli Stati Uniti.
(Franco Ferrucci)

Gli italiani danno spesso il meglio di sé nel peggio.
(Roberto Gervaso)

Una delle eterne regole italiane: nel settore pubblico, tutto è difficile; la buona volontà è sgradita; la correttezza, sospetta. Per questo, le persone capaci continueranno a tenersi a distanza di sicurezza dalla “cosa pubblica”, lasciando il posto ai furbastri (magari bravi) e alle mezze cartucce (magari oneste). Così, purtroppo, vanno le cose in questo bizzarro paese.
(Indro Montanelli)

C’è un ideale assai diffuso in Italia: guadagnar molto faticando poco. Quando questo è irrealizzabile, subentra un sottoideale: guadagnar poco faticando meno.
(Giuseppe Prezzolini)

Molti italiani conducono una vita doppia: fanno niente per due.
(Robert Lembke)

L’Italia è una vera democrazia! Non possiamo decidere chi entra in Parlamento, ma possiamo decidere chi esce dalla casa del Grande Fratello!
(Leonardo Manera)

In Italia, per governare, non serve vincere le elezioni, ma i processi.
(SatirSfaction, Twitter)

Ho la nausea: o sono incinta o sono italiana.
(Altan)

Non è la libertà che manca in Italia.
Mancano gli uomini liberi.
(Leo Longanesi)

Siamo un paese cattolico, che nella provvidenza ci crede o almeno ne è affascinato. Il pericolo è questo: gli italiani sentendo aria di provvidenza sono sempre pronti a mettersi in fila speranzosi.
(Indro Montanelli)

Sciatti, burocrati, incoscienti: così ci vedono gli altri. Allarme: l’Italia è in mano agli italiani! Sono anni che i giornali stranieri battono e ribattono su questa «emergenza».
(Sergio Rizzo)

Il mio paese è l’Italia. A ovest a sud e a est è bagnato dal mare, a nord dalle montagne: i mari stan fermi immoti, le montagne ogni tanto scivolano. Il mio paese ha dei problemi interni ed esterni. Al sud ci sono le autobombe; a est le alghe, a nord le tangenti, a ovest gli incendi e al centro Antonello Venditti.
(Paolo Rossi)

Ormai l’Italia convive con il crimine. Dopo tanti anni non è escluso che si arrivi al matrimonio.
(Gabriella Ruisi)

All’estero quando un politico è coinvolto in un reato sparisce lui, in Italia sparisce il reato o sparisce il processo; una volta spariva anche il magistrato.
(Marco Travaglio)

L’italiano è mosso da un bisogno sfrenato d’ingiustizia.
(Ennio Flaiano)

L’Italia resta la terra della revolutio interrupta, dove gli aspiranti rivoltosi lanciano sassi, pubblicano febbrili volantini, ammazzano qualche disgraziato assurto a simbolo del momento cercando di colpire quel «cuore dello Stato» che solo dopo i massacri compiuti gli autori scoprono non esiste, essendo l’Italia una gelatina nella quale si possono conficcare coltelli senza mai raggiungere il cuore.
(Vittorio Zucconi)

In realtà questo Paese è invece il più governabile che esista al mondo: le sue capacità di adattamento e di assuefazione, di pazienza e persino di rassegnazione sono inesauribili. Basta viaggiare in treno o in aereo, entrare in un ospedale, in un qualsiasi ufficio pubblico, avere insomma bisogno di qualcosa che abbia a che fare con il governo dello Stato, con la sua Amministrazione, per accorgersi fino a che punto del peggio sia governabile questo Paese, e quanto invece siano ingovernabili coloro che nei Governi lo reggono: ingovernabili e ingovernati non dico soltanto nel senso dell’efficienza; intendo soprattutto nel senso di un’idea del governare, di una vita morale del governare.
(Leonardo Sciascia)

Da noi, non si è mai semplicemente qualcuno. Si è sempre figli, fratelli o nipoti di qualcun altro.
(Antonio Caprarica)

La situazione politica in Italia è grave ma non è seria.
(Ennio Flaiano)

Italiani: un grande popolo costretto a tutt’oggi a vivere in Italia.
(Corrado Guzzanti)

Gli usi e i costumi in Italia si riducono generalmente a questo, che ciascuno segua l’uso e il costume proprio, qual che egli si sia.
(Giacomo Leopardi)

Qui non c’è nulla: né destra né sinistra. Qui si vive alla giornata, fra l’acqua santa e l’acqua minerale.
(Leo Longanesi)

In Italia, tutti sono estremisti per prudenza.
(Leo Longanesi)

Italia, la terra dei geni troppo compresi.
(Marcello Marchesi)

I giapponesi dicono che siamo una nazione di stupidi, il “Figaro Magazine” che siamo dei casanova. Non hanno capito niente. Noi siamo la nazione del ma.
(Cesare Marchi)

La violenza costante della battaglia politica è una conferma della faziosità dell’italiano, del suo perenne dividere il mondo in bianco-e-nero, guelfo-e-ghibellino, imperiale-e-repubblicano, e per venire a tempi più moderni cavouriani e mazziniani, laici e clericali, repubblichini e antifascisti, Don Camillo e Peppone.
(Antonio Caprarica)

Il Nord è dove ho lavorato anni e ho amici, ed è casa mia; come il Sud, dove sono nato; o il Centro, dove abito. Gl’italiani vanno al Nord in cerca di soldi; al Sud in cerca dell’anima. All’estero smettono di essere meridionali o settentrionali e diventano solo italiani (indistintamente, nel pregiudizio altrui, geni e farabutti).
(Pino Aprile)

Queste due malattie italiane: l’avvocato e il professore.
(Filippo Tommaso Marinetti)

L’Italia è una repubblica democratica che è affondata sul lavoro.
(Anonimo)

Il coraggio intellettuale della verità e la pratica politica sono due cose inconciliabili in Italia.
(Pier Paolo Pasolini)

L’Italia non è democratica né aristocratica. È anarchica.
(Giuseppe Prezzolini)

Non si viene in Italia in cerca di cose gradevoli. Ci si viene in cerca della vita.
(Edward Morgan Forster)

L’Italiano è di tanto inferiore al giudizio che porta di se stesso di quanto è superiore al giudizio che ne danno gli stranieri. Le sue qualità migliori sono le ignorate e i suoi difetti peggiori sono i pubblicati da tutta la fama.
(Giuseppe Prezzolini)

L’Italia è un posto dove le cose stanno sempre per succedere. Di solito, sono cose insolite: la normalità, da noi, è eccezionale.
(Beppe Severgnini)

Chiunque ha un sogno dovrebbe andare in Italia. Non importa se si pensa che il sogno è morto e sepolto, in Italia, si alzerà e camminare di nuovo.
(Elizabeth Spencer)

L’Italia non fallirà. La mafia non se lo può permettere.
(Vukic)

In Italia per trecento anni sotto i Borgia ci sono stati guerra, terrore, criminalità, spargimenti di sangue. Ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo, il Rinascimento. In Svizzera vivevano in amore fraterno, avevano 500 anni di pace e di democrazia. E cosa hanno prodotto? L’orologio a cucù.
(Orson Welles)

La cultura è il petrolio d’Italia, e deve essere sfruttata.
(Gianni De Michelis)

L’Italia è un paese pronto a piegarsi ai peggiori governi. È un paese dove tutto funziona male, come si sa. È un paese dove regna il disordine, il cinismo, l’incompetenza, la confusione. E tuttavia, per le strade, si sente circolare l’intelligenza, come un vivido sangue.
(Natalia Ginzburg)

L’Italia in fatto di scienza filosofica e di cognizione matura e profonda dell’uomo e del mondo è incomparabilmente inferiore alla Francia, all’Inghilterra, alla Germania considerando queste e quella generalmente. Ma contuttociò è anche certissimo, benché parrà un paradosso, che se le dette nazioni son più filosofe degl’italiani nell’intelletto, gl’italiani nella pratica sono mille volte più filosofi del maggior filosofo che si trovi in qualunque delle dette nazioni.
(Giacomo Leopardi)

L’Italia rappresenta nel mondo una specie di minoranza genialissima tutta costituita di individui superiori alla media umana per forza creatrice innovatrice improvvisatrice.
(Filippo Tommaso Marinetti)

A voi, uomini nati in Italia, Dio assegnava, quasi prediligendovi, la Patria meglio definita dell’Europa. In altre terre, segnate con limiti incerti e interrotti, possono insorgere questioni che il voto pacifico di tutti scioglierà un giorno, ma che hanno costato e costeranno forse ancora lagrime e sangue: sulla vostra, no. Dio v’ha steso intorno linee di confini sublimi, innegabili: da un lato, i più alti monti d’Europa: l’Alpi; dall’altro: il Mare, l’immenso Mare. […] Sino a quella frontiera si parla, s’intende la vostra lingua: oltre quella, non avete diritti. […] e il giorno in cui […] pianterete la vostra bandiera tricolore su quella frontiera, l’Europa intera acclamerà, sorta e accettata nel consorzio delle Nazioni, l’Italia. A quest’ultima prova dovete tendere con tutti gli sforzi.
(Giuseppe Mazzini)

Ben di senso è privo
chi ti conosce, Italia, e non t’adora.
(Vincenzo Monti)

Provo un incanto, in questo paese di cui non mi posso rendere conto: è come nell’ amore; e tuttavia non sono innamorato di nessuno.
(Stendhal)

Ci sono tutte le piccole, infinite, innumerevoli città-stato delle quali si compone l’Italia; e quindi è un Paese unico al mondo, di una bellezza e di una molteplicità e varietà incredibile. L’Italia è il Paese che ha consentito al mondo, che era antico, di diventare moderno. L’Italia è il Paese dove è accaduto il Rinascimento, cioè il ripensamento critico del mondo antico; quindi attraverso una operazione di questo tipo, il mondo che era antico è diventato moderno.
(Giorgio Bassani)

E come si potrebbe non amare Italia? Io credo che ogni uomo abbia due patrie; l’una è la sua personale, più vicina, e l’altra: Italia
(Henryk Sienkiewicz)

L’Italia è il solo paese dove si gusta ancora la gioia di vivere. Ci fa credere nella gioia di vivere, anche quando essa stessa non ci crede.
(Roger Peyrefitte)

Dagli italiani ho imparato qualcosa ma è difficile dire che cosa. Perché da loro si può imparare soltanto dopo avere buttato via ogni idea che ci siamo fatti prima. Non sono le bellezze, né gli alberi di aranci, nemmeno la splendida architettura, ma il modo di vivere. Qui ho imparato a vivere.
(Ingeborg Bachmann)

L’Italia, un paese adorabile che meriterebbe d’essere meglio abitato.
(Guido Morselli)

Anni di viaggi e di mestiere mi hanno portato a incontrare italiani in tutti gli angoli del mondo: credo di sapere cosa ci ha danneggiati e cosa ci ha aiutati. Ci hanno danneggiato l’intelligenza (asfissiante), l’inaffidabilità, l’individualismo, l’ideologia e l’inciucio. Ci hanno aiutato la gentilezza, la generosità, la grinta, il gusto e il genio. Soprattutto il genio di trasformare una crisi in una festa – ed è quello che potremmo fare anche stavolta, se saremo determinati e fortunati.
(Beppe Severgnini)

Viva l’Italia, l’Italia liberata,
l’Italia del valzer, l’Italia del caffè.
L’Italia derubata e colpita al cuore,
viva l’Italia, l’Italia che non muore.
Viva l’Italia, presa a tradimento,
l’Italia assassinata dai giornali e dal cemento,
l’Italia con gli occhi asciutti nella notte scura…
(Francesco de Gregori)

Quando un italiano viene al mondo non solo è già gravato, in culla, di oltre 20.000 euro di debito pubblico, la sua parte di bancarotta statale, ma pure di una quota equivalente di stereotipo nazionale.
(Antonio Caprarica)

Quando si vive in Italia, più di una volta accade di domandarsi perché non si prende il primo piroscafo che parte per il nuovo mondo, dove, molto lontani, attraverso il velo della poesia, e senza alcun contatto con i cattivi campioni della madre patria, tutto quello che c’è di bello e di sano può tornare in mente e destar persin nostalgia. Sì, siamo ridotti a questo, qualche volta: a prendere idealmente un piroscafo e guardarla da lontano, questa nostra Italia, per poterla amare davvero…
(Giuseppe Prezzolini)

E quest’Italia, un’Italia che c’è anche se viene zittita o irrisa o insultata, guai a chi me la tocca. Guai a chi me la ruba, guai a chi me la invade.
(Oriana Fallaci)

L’Italia sta in piedi perché non sa da che parte cadere.
(Roberto Gervaso)

L’Italia riapparirà un giorno, lo sento, e sarà calma e gentile sotto un cielo celeste, come qualche secolo fa. Ci saranno giardini, boschi, belle città. Una popolazione rada e mite vivrà in questi posti benedetti, e le parole di questo tempo saranno favole.
(Anna Maria Ortese)