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Frasi Belle

Frasi, citazioni e aforismi sulla favola e la fiaba

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Presento una raccolta di frasi, citazioni e aforismi sulla favola e la fiaba. Tra i temi correlati si veda Frasi, citazioni e aforismi sulla fantasia e l’immaginazione, 100 Frasi, citazioni e aforismi sui libri e la lettura e Frasi, citazioni e aforismi sui bambini.

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Frasi, citazioni e aforismi sulla favola e la fiaba

Le favole non dicono ai bambini che i draghi esistono. Perché i bambini lo sanno già. Le favole dicono ai bambini che i draghi possono essere sconfitti.
(GK Chesterton)

Ho lasciato le favole in una stanza della scuola materna, e da allora non ho trovato nessun libro così sensato.
(G.K. Chesterton)

In ogni istante della nostra vita abbiamo un piede nella favola e l’altro nell’abisso.
(Paulo Coelho)

Potremmo sempre incontrarci in un bosco pieno di fate, unicorni e cascate colorate: cosa importa se sarà solo un’illusione. Non lo vedi come è distratta la vita? Dai, vieni, prendiamoci per un attimo gioco di lei.
(Fabrizio Caramagna)

Ognuno ha una favola dentro che non riesce a leggere da solo. Ha bisogno di qualcuno che con la meraviglia e l’incanto negli occhi, la legga e gliela racconti.
(Pablo Neruda)

Credo che le fiabe, quelle vecchie e quelle nuove, possano contribuire a educare la mente. La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo.
(Gianni Rodari)

Le favole dove stanno?
Ce n’è una in ogni cosa:
nel legno del tavolino,
nel bicchiere e nella rosa.
(Gianni Rodari)

Delle fiabe della buonanotte ricordo solo il finale…
Dicevano “dormi” e non c’era sonno più sereno.
(Fabrizio Caramagna)

La vita di ogni uomo è una favola scritta da Dio.
(Hans Christian Andersen)

I bambini non ricorderanno se la casa era lustra e pulita, ma se leggevi loro le favole.
(Betty Hinman)

Se vuoi che i tuoi figli siano intelligenti, leggi loro delle fiabe. Se vuoi che siano più intelligenti, leggi loro più fiabe.
(Albert Einstein)

Che strana macchina è l’uomo. Gli metti dentro lettere dell’alfabeto, formule matematiche, leggi, e doveri ed escono favole, risate e sogni
(Fabrizio Caramagna)

Io lo so come si raccontano le favole ai bambini: in ginocchio e guardandoli a uno a uno durante le pause. Significa: ci credo, come voi.
(OldStevenson, Twitter)

Per quanto tu possa essere razionale, ci sarà sempre una favola alla quale finirai per credere.
(And72Rea, Twitter)

Oggi sono un coniglio bianco, disteso sotto un albero, a contare i quadrifogli e a ridere di voi che non credete alle favole.
(Fabrizio Caramagna)

Da bambina credevo non tanto alle favole, ma a chi me le leggeva.
Tuttora è così.
(io_Animor, Twitter)

Ho smesso di credere alle favole ma mi piace ancora ascoltarle.
(DavideMapelli, Twitter)

Perché si raccontano fiabe ai bambini? Perché rappresentano uno dei più bei giochi che bambini e adulti possano giocare insieme. Un gioco che non ha bisogno di oggetti (giocattoli) o di spazi (il cortile, il bosco) per essere svolto. Si sta seduti. Si gioca con le parole, con la mente, con le immagini, con i sentimenti.
(Gianni Rodari)

I bambini, ascoltando, riconoscono nelle situazioni delle favole situazioni che hanno fatto parte o che fanno parte della loro esperienza, consapevole o no: Pollicino abbandonato nel bosco è il bambino che teme di essere abbandonato ogni volta che la madre o il padre escono di casa, o dalla porta della sua stanza, fino a quando non abbia realizzato che la loro sparizione è temporanea.
(Gianni Rodari)

Le fiabe aiutano a ricordare, a rivivere, a esplorare il mondo, a classificare persone, destini, avvenimenti. Aiutano a costruire le strutture dell’immaginazione, che sono le stesse del pensiero. A stabilire il confine tra le cose vere e le cose inventate. Insomma, se le fiabe non esistessero bisognerebbe inventarle.
(Gianni Rodari)

Gli occhi debbono scegliere fra due cornici: le infrangibili lenti della monotonia o gli arabescati legni zecchinati dell’oro delle favole
(Tommaso Romano)

“In un certo reame, in un certo Stato c’era una volta”: è in questo modo tranquillo ed epico che comincia la fiaba. La formula “in un certo reame” indica l’indeterminatezza spaziale del luogo dell’azione. “in un certo reame” è un topos della fiaba di magia e in un certo senso mette in chiaro che l’azione si compie al di fuori del tempo e dello spazio
(Vladimir Propp)

E’ facile credere nella magia quando si è giovani. Tutto ciò che non si poteva spiegare era magico allora. Non importava se era scienza o una favola. Elettricità e elfi erano entrambi infinitamente misteriosi e altrettanto possibili – gli elfi probabilmente di più.
(Charles de Lint)

Penso che le persone che non riescono a credere nelle fate, non vale la pena conoscerle.
(Tori Amos)

Credo in ogni cosa fino a quando non si dimostra il contrario. Quindi credo nelle fate, nei miti, nei draghi. Tutto esiste, anche se è nella nostra mente. Chi ci dice che i sogni e gli incubi non sono reali come il qui e ora?
(John Lennon)

Un fruscio nel vento ci ricorda una fata è vicina.
(Anonimo)

Oggi sul prato ho letto fiabe ai bambini del fiordaliso, sono entrato nei castelli del regno delle margherite e ho sognato di sposare la figlia del sultano delle iris. E il biancospino più bello rideva di tanta meraviglia.
(Fabrizio Caramagna)

Ogni volta che qualcuno dice “Io non credo nelle fate” da qualche parte c’è una fata che cade morta.
(Peter Pan)

Ho lasciato che il desiderio mi accompagnasse ai confini del sogno, dove tu mi hai preso per mano per portarmi dentro ad una favola.
(Fabrizio Caramagna)

Vorrei che tu venissi da me in una sera d’inverno e, stretti insieme dietro i vetri, guardando la solitudine delle strade buie e gelate, ricordassimo gli inverni delle favole, dove si visse insieme senza saperlo.
(Dino Buzzati)

Leggila come se fosse una biografia
Baciala come se fosse una poesia
Amala come se fosse una favola.
(Fabrizio Caramagna)

Questa è una storia semplice, eppure non è facile raccontarla, come in una favola c’è dolore, e come una favola, è piena di meraviglia e di felicità.
(Dal film La vita è bella)

“E vissero sempre infelici e scontenti.” Così, per non ingannare il suo bambino termina le favole.
(Ennio Flaiano)

Ho iniziato a dubitare dell’Amore Eterno quando ho notato che a quel “E vissero per sempre felici e contenti” mancava la parola “Insieme”.
(Valemille, Twitter)

Cambio di aggettivo nel lieto fine delle favole: “vissero flessibili e contenti”.
(Dino Basili)

Norvegia. Il paese delle fiabe e delle leggende.
Si dice che in queste terre, per tenere buoni i draghi, gli venissero offerte delle giovani vergini. Ma nessuno crede più che certe creature esistano. Nemmeno i draghi.
(Leo Ortolani)

Se dopo il bacio il principe azzurro avesse detto “vabbè ma mica stiamo insieme” ci saremmo risparmiate un sacco di complicazioni crescendo
(kikka75f, Twitter)

Noi siamo stati avvelenati dai racconti di fiabe.
(Anaïs Nin)

La vita è una favola narrata da uno sciocco, piena di strepito e di furore ma senza significato alcuno.
(William Shakespeare)

La vita ha le parole che può, la fiaba le parole che deve.
(Aldo Busi)

Le favole dovrebbero essere insegnate come favole, i miti come miti, e i miracoli come fantasie poetiche. Insegnare le superstizioni come verità è la più terribile delle cose. La mente del bambino le accetta e ci crede, e solo attraverso un grande dolore e forse una tragedia può esserne, negli anni a venire, liberato.
(Ipazia di Alessandria)

Eppure dev’esserci stato un giorno, in un villaggio sull’Inn, in cui un bambino di nome Adolf si commosse fino alle lacrime ascoltando la favola di Cappuccetto Rosso e del Lupo.
(Gesualdo Bufalino)

– Ma l’unicorno è una menzogna? E’ un animale dolcissimo e altamente simbolico. Figura di Cristo e della castità, esso può essere catturato solo ponendo una vergine nel bosco, in modo che l’animale sentendone l’odore castissimo vada ad adagiarle il capo in grembo, offrendosi preda ai lacciuoli dei cacciatori.
– Così si dice, Adso. Ma molti inclinano a ritenere che sia una invenzione favolistica dei pagani.
– Che delusione,” dissi. “Mi sarebbe piaciuto incontrarne uno attraversando un bosco. Altrimenti che piacere c’è ad attraversare un bosco?
– Non è detto che non esista. Forse è diverso da come lo rappresentano questi libri.
(Umberto Eco)

Noi siamo l’enigma che nessuno decifra. Siamo la favola racchiusa nella propria immagine. Siamo ciò che continua ad andare avanti senza arrivare mai a capire.
(Jostein Gaarder)

Non esistono fiabe non cruente. Tutte le fiabe provengono dalla profondità del sangue e dell’angoscia.
(Franz Kafka)

Quel che la favola ha inventato, la storia qualche volta lo riproduce.
(Victor Hugo)

Quante cose soltanto ieri ci servivano da articoli di fede, che oggi consideriamo soltanto favole?
(Michel de Montaigne)

È sbagliato raccontare le favole ai bambini per ingannarli, bisogna raccontarle ai grandi per consolarli.
(Marcello Marchesi)

Solo i bambini capiscono le favole
perché gli adulti
sono troppo impegnati ad ascoltarle
(Ilma Derini)

Se abbiamo bisogno di leggende, che queste leggende abbiano almeno l’emblema della verità! Mi piacciono le favole dei filosofi, rido di quelle dei bambini, odio quelle degli impostori.
(Voltaire)

Anche le favole immorali hanno la morale della favola.
(Zarko Petan)

Avete voi riso della favola della volpe e dell’uva? Io no, mai. Perché nessuna saggezza m’è apparsa più saggia di questa, che insegna a guarir d’ogni voglia disprezzandola.
(Luigi Pirandello)

Chiedo scusa alla favola antica,
se non mi piace l’avara formica.
Io sto dalla parte della cicala
che il più bel canto non vende, regala.
(Gianni Rodari)

Ti ho raccontato una fiaba bellissima mentre dormivi.
Non c’erano gnomi e fate.
C’eri tu che mi ascoltavi.
C’eri tu che mi capivi.
(Anonimo)

La strega incarna i desideri, i timori e le altre tendenze della nostra psiche che sono incompatibili con il nostro io.
(Carl Gustav Jung)

La moderna Cappuccetto Rosso, allevata a suon di pubblicità, non ha nulla in contrario a lasciarsi mangiare dal lupo.
(Herbert Marshall McLuhan)

Quando vi sembra di vivere in una favola senza lupo, siete già nel suo stomaco.
(lilaschon, Twitter)

L’orco passava di favola in favola, cambiando ogni volta nome, epoca e luogo. Terrificato dall’avvicinarsi dell’espressione “e vissero tutti felici e contenti”, scivolava nelle pagina della favola vicina pensando, prima o poi, che il male avrebbe vinto.
(Fabrizio Caramagna)

Capita di non vivere una favola per paura della morale.
(osmin_, Twitter)

– Mi racconti una favola? – C’eri una volta. Ci sei sempre stata. Ci sarò sempre.
(Vinkweb, Twitter)

In principio era la Favola. E vi sarà sempre.
(Paul Valéry)

2 Comments

  • cristiana ha detto:

    grazie e tutti vissero felici e contenti e soprattutto leggendo tutto ma proprio tutto di te caro aforisticamente…. ti voglio bene <3

  • fabriziocaramagna ha detto:

    Cristiana, grazie!! 🙂