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Frasi Belle

Scrittori di aforismi su Twitter, Overath

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Nella sezione Scrittori di aforismi su Twitter l’articolo di oggi è dedicato a @Overath_ (Overath). Nella breve nota biografica che mi ha inviato, l’autore scrive di sé in modo laconico: “”Mi sta andando in pappa l’anticristo.”

overath

Tema della scrittura di @Overath_ è lo smascheramento delle tante auto-illusioni che circondano l’uomo. Con una fissità quasi maniacale l’autore scava nel vuoto che ci circonda, quasi esibisce il piacere di collaborare allo scempio, di affrettare la distruzione delle ultime parvenze di ottimismo e felicità rimaste. Con la coscienza di chi ha sicuramente sbagliato pianeta (“scusate, ho sbagliato pianeta”), in un mondo di divinità assenti (“- Padre, Padre perché mi hai abbandonato? – [sta scrivendo…]”), @Overath_ non può che coltivare la lucida chiaroveggenza della disperazione (“ritenta, sarai più disperato”) in attesa che la vita passi e con essa il suo spreco (“e voi, che soluzione avete trovato per sprecare la vostra vita?”).

Di inesauribile in questo mondo c’è solo il vuoto e l’assurdo e il vano (“c’ho messo una vita ad essere vuoto dentro, non capisco perché dovrei migliorare proprio adesso” e anche “se mi dài dei colpetti secchi con la mano si sente che dentro c’è il vuoto”), mentre le poche energie rimaste bastano appena per sdraiarsi sul divano o prendere sonno (“adesso raccolgo tutte le forze e mi metto a dormire”). L’unica consolazione, l’ultimo rifugio – il barlume fuggiasco nel vuoto – resta l’ironia (a volte sottile, quasi impercettibile), grazie alla quale riusciamo a prendere le distanze dal mondo che ci circonda, un’ironia che funziona come vero e proprio antidoto contro la serietà e la convinzione di chi crede di avere facili soluzioni per la vita. Un’ironia, che nella sua lucida diagnosi della realtà, invita i colpiti dal morbo dell’illusioni e delle apparenze a guarirne, a tornare tutti con i piedi per terra (“o sottoterra” come scrive ironicamente in suo tweet).

Presento una selezione dei migliori tweet di @Overath_

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@Overath_, Tweet scelti

hai provato a piangere e riaccendere?

vado a stendermi dieci minuti sui binari.

voi che vi mettete per piangervi addosso?

quando uscite dal personaggio ricordatevi di prendere le chiavi.

scusate, ho sbagliato pianeta.

– Padre, Padre perché mi hai abbandonato?
– [sta scrivendo…]

ritenta, sarai più disperato.

caro amico ti schivo.

io vivo per sentito dire.

Descriviti in tre insulti.

Tenere lontano dalle fonti di rancore.

Cedesi personalità ben avvitata.

Disprezza il prossimo tuo comodamente da casa.
Iscriviti anche tu ai Social Network.

Disperiamoci tra la folla.

Orgoglio e precipizio.

vorrei restituire le mie braccia rubate all’agricoltura.

vorrei riportarvi un attimo con i piedi sottoterra.

io la vita la uso come sfondo.

La vita è un bagno pubblico con l’interruttore fuori dalla porta.

ciao, siete voi quelli dell’universo parallelo?

e voi, che soluzione avete trovato per sprecare la vostra vita?

è quasi commovente la dedizione con cui mi dedico al mio fallimento

I becchini fanno soldi a palate.

chissà se le altre specie hanno smaniato così tanto prima di estinguersi.

a me chiamatemi solo se si scioglie l’universo.

tra un po’ viene il pastore a contarvi.

ci facciamo un cocktail di farmaci?

Uno “Scusa ma non so perché la tua posta finiva nella spam” non lo si nega mai a nessuno.

comunque strano che ancora non trovino qualche utente twitter nel congelatore di qualche altro utente twitter.

se siete d’accordo, chiediamo il conto alla rovescia.

non disperdere il vero nell’ambiente.

intanto cerco di capire quale mezzo di trasporto sembra che mi sia passato sopra.

Lasciate stare gli hobby.
Coltivate ossessioni.

passatemi un rotolo nuovo di verità assolute, grazie.

cos’è un bacio se non uno spazio bianco tra le parole fatti curare.

Grazie, desistere.

io confido nella deriva dei continenti.

me ne farò una prigione.

io una vita ce l’ho, è che non mi ricordo dove l’ho parcheggiata.

voi nel caffè quanto LSD ci mettete?

c’ho messo una vita ad essere vuoto dentro, non capisco perché dovrei migliorare proprio adesso.

ci sedemmo dalla parte del come fai fai sbagli.

Lo sentite, oggi nell’aria si avverte quel non so che di non so che.

Rimango in linea per non perdere l’identità acquisita.

Sii te steso.

mi scusi, ma credo che si sia seduto sopra il mio progetto ambizioso.

conservare lontano da fonti di dolore.

la verità è che io non ce la faccio neppure a non farcela.

insultarsi da soli per togliere ogni elemento di argomentazione al nemico.

Enlarge your pena.

secondo me dobbiamo tornare indietro e prendere l’altra strada al bivio.

Sulla mia lapide scriveteci:
Evidentemente mi sbagliavo.

sto palpando la tensione e lei mi lascia fare.

ora uniamo i nostri pensieri negativi in un luminoso fascio di disperazione.

un minuto di silenziatore per chi non la pensa come noi.

attenti che ci vuol poco a lambire i vellutati margini del ridicolo e poi, come in sogno rapiti, attraversarli.

vorrei smentire la leggenda metropolitana secondo la quale sarei ancora vivo.

Spiriamo bene.

ho deciso di scrivere la mia autopsia.

un assorbente, presto, ché mi piange il cuore.

se mi dài dei colpetti secchi con la mano si sente che dentro c’è il vuoto.

io di mestiere voglio fare quello che aiuta i vostri capi a trovarvi su twitter.

siete solo dei pallidi replicanti dei vostri idoli di cartapesta.

ottimizziamo il nulla.

mi si stanno invertendo i poli magnetici dei coglioni.

a me sta cosa che la gallina discende dal dinosauro mi dà un senso di speranza infinito.

non so voi, ma io alle polo ci levo tutta la menta intorno e mi mangio solo il buco.

io sono lo spermatozoo che ha barato.

siamo la mappa interattiva del luogo del disastro.

voglio una pensione honoris causa.

mens vana in corpore strano.

La Storia dell’Uomo: dall’Età della Pietra all’Età del Copia & Incolla.
(Saggio)

basta, fumo l’ultima sigaretta e poi vado a fumare una sigaretta.

io nei cassetti ci tengo la fatica sprecata.

Tranquillo, è solo inconscio collettivo quello che fluisce nei social.
Non sei tu, sono Loro.

tiriamo i remi in barca e diamoceli in faccia.

i messaggi vocali solo dall’oltretomba, grazie.

adesso raccolgo tutte le forze e mi metto a dormire.

Stanotte sono uscito in terrazza, ho guardato il cosmo e gli ho detto: nun t’allargà.

fosse stato per me, adesso l’umanità starebbe decidendo se passare o meno dalla clava al bastone.

ma con tutto lo spazio disponibile nel cosmo tutti qua ci dovevamo ammassare.

Guarda come i nodi scivolano veloci verso il pettine.

corpo esci da questo sonno.

in effetti siamo dei bellissimi scarti sociali.

nella mia scala di valori io sono il sottoscala.

se vuoi veramente una persona, vai e te la compri.

Sbrighiamoci a morire che questi sono capaci di inventarsi pure la vita eterna.