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Nella sezione Scrittori di aforismi su Twitter l’articolo di oggi è dedicato a @keziq (KEZIQ). Nella breve e laconica nota biografica che mi ha inviato, l’autore scrive di sé: “Mi sopravvaluto a intervalli regolari”.
@keziq si è iscritto a Twitter nel aprile 2011 “Scrivo su Twitter perché non c’è finzione più reale” mi confessa l’autore.
La scrittura di @keziq si presenta come un lavoro di correzione continua di quelli che sono gli schemi rassicuranti della realtà. Ogni tweet nasce come una correzione, un distinguo, un emendamento, ovvero un rovesciamento, un capovolgimento paradossale di quello che è un significato tradizionale e garantito dal beneplacito dell’ipocrisia corrente. Ognuno di questi tweet si può davvero definire una sfida continua contro la nostra sicurezza di manipolatori che cerchiamo di occultare la verità delle cose.
All’interno di una scrittura spietata e tagliente, la vanità (“la gente non ama, la gente ha bisogno di trofei”), l’incomunicabilità (“non sai quante cose ho da dirti che non capiresti” e anche “come ti permetti di ignorare il mio disinteresse?”), il vuoto dei sentimenti (“interessante questa rabbia giovanile che con gli anni si trasforma in apatia”), l’inettitudine (“il piano A era: fare la scelta giusta. Prontamente sostituito dal piano B: adattarsi alla scelta sbagliata”), il fallimento e la rinuncia (“rifarei tutto esattamente così come non ho fatto”) diventano la misura di tutte le cose, la vera realtà, pietra di paragone con la quale si confronta il mondo falsamente rassicurante. Che ovviamente, privato delle sue tante maschere, va in mille frantumi.
In questo lavoro di disvelamento dello “schifo” che ci circonda, (“ho bisogno di una certa dose di schifo per sentirmi vivo”), l’autore non risparmia neppure se stesso. E anzi l’ego dell’autore è uno dei bersagli preferiti in questa opera di demolizione. Così @keziq si autorappresenta – con una sottile autoironia — nella sua accidia (“se non fosse per tutte queste barriere architettoniche andrei in giro per il mondo sul mio letto nella sua”), nelle sue tante e instabili identità (“sono al quinto divorzio con me stesso”), nella sua perdita di senso del reale (“sei la cosa più bella che mi sia mai inventato”), nella sua misantropia (faccio cose, evito gente”), nella sua insicurezza (“vivo nel terrore di sapere cosa voglio”). Così, in questa galleria delle nostre umane debolezze, persino il più romantico dei tramonti diventa solo il segnale – pavloviano – di una delle nostra mediocri e quotidiane abitudini (“i tramonti li trovo romantici perché vuol dire che a breve si cena”)
Presento una selezione dei migliori tweet di @keziq
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@keziq, Tweet scelti
la gente non ama
la gente ha bisogno di trofei
sei la cosa più bella che mi sia mai inventato
non vi stancate mai di appassionarvi tutti alle stesse cose e nello stesso momento?
voi che avete il coltello dalla parte del manico me lo fate un trito per il soffritto?
racconterò questo periodo storico a mio figlio con “c’avevamo tutto. ce mancava solo la voja”
i tramonti li trovo romantici perché vuol dire che a breve si cena
con un po’ di impegno e buona volontà si riesce a rovinare qualsiasi cosa
il piano A era: fare la scelta giusta
prontamente sostituito dal piano B: adattarsi alla scelta sbagliata
interessante questa rabbia giovanile che con gli anni si trasforma in apatia.
diventare adulti vuol dire scegliere accuratamente le proprie dipendenze
da grande voglio essere come me ma più ricco
se la vita ti sorride, ce l’ha con quello dietro
sono passato dal “ti seguirei anche in capo al mondo” a “vabbè il numero mio ce l’hai, fatte sentì”
“odio tutti tranne te”
è di un romanticismo inarrivabile
ci siamo così sopravvalutati da usare solo il 10% del nostro cervello
nessuna persona felice si domanda se è felice
il vero problema della campagna è che il gallo non si può posporre
degli zombie mi piace il senso d’aggregazione
sarete la prima generazione di nonne che non sanno cucinare
la vita non ha neanche la metà dell’ironia della morte
io con chi stira le mutande non ci parlo
del tracollo mi piace la rapidità
risparmiatemi i doppi sensi
che io già non capisco i primi
ti va di rovinarci le aspettative a vicenda?
– da quanto non scopi?
– più di un mese
– più di un mese quanto?
– 7 anni
la sottile differenza fra cose che rendono felici e cose che non fanno pensare all’infelicità
riconosco i miei limiti
e li trovo cresciuti
chiaramente ti seguo per le tette
ma se scrivi qualcosa di intelligente ti avverto
se non fosse per tutte queste barriere architettoniche andrei in giro per il mondo sul mio letto
ti odio
ma non come avrei voluto
scusa ora non ho tempo
ho un sacco di cose da rimandare
a voi piace essere rincorsi e a me piacciono le infradito
è un problema ortopedico
volevo ringraziarti per la bellissima serata che ho passato io a casa mia e tu a casa tua
più è chiusa la mentalità
più è aperta la bocca
paure non corrisposte
mi scontro spesso con la realtà e mai una volta che si sia scusata
il centro della terra è pieno di smarties
se hai 6000 follower su ig che ti seguono per le tette e il culo non è che puoi pubblicare le foto di tua nonna così a tradimento
vi imbucate nelle conversazioni come nelle file alle mense
giochiamo a chi ha l’amore meno corrisposto?
uso twitter per mantenere costante il mio livello di sfiducia verso la razza umana
io e te siamo come i crackers e l’apparecchio fisso
qualcuno deve avervi convinto che i vostri drammi sono interessanti
che carino il mio cervello quando se ne va in roaming
è la serata perfetta per fare i gargarismi col cianuro
non sai quante cose ho da dirti che non capiresti
si è verificato un errore imprevisto nel tuo lobo frontale
come si fa pace fra uomini
– scusa se ti sei offeso
– scusa un cazzo
– ma vaffanculo
– ma vaffanculo tu
– namo che te offro un caffè
– namo
sentimenti sessualmente trasmissibili
sincerità: dire le cose in faccia
sincerità intelligente: dire le cose in faccia nel momento giusto e con i modi giusti
di twitter mi piace che nessuno si vergogna di essere un disturbato
Dio chiedo la sostituzione
sono al quinto divorzio con me stesso
vivo nel terrore di sapere cosa voglio
– ah si?
– e già
– e insomma
– e quindi
– e vabbè
– e niente
– de che?
– cosa?
– boh
– grazie della bella chiaccherata
– ma grazie a te
se non hai intenzione di oltrepassare il limite, hai sbagliato persona.
Dio richiamami
è urgente
imparate a volervi bene perché morirete soli
che voglia di mettere il parquet in macchina
ne ha uccisi di più “ad agosto mi sposo non devi mancare” dell’eroina
faccio cose, evito gente
il bello di te sono io riflesso nei tuoi occhiali
– sto per morire
– hai provato a spegnere e riaccendere?
solo fingendo impari a capire chi finge
mi ricordi qualcuno che non ricordo
la vita è una mutanda messa al contrario
la strategia vincente quando non sai qualcosa è rispondere “ora mi informo” e sparire nella steppa siberiana per un paio di anni
chissà se quelli con le sopracciglia ad ali di gabbiano si cagano sul naso
che è tutta sta confidenza?
abbiamo mai vomitato insieme?
da quando ti conosco il mio pisello ha ripreso vita
#romanticismopasquale
se le spunte diventano rosse vuol dire che l’ha letto pure il fidanzato rugbista
aspetto sempre la fine del discorso per quantificare esattamente quanto non me ne frega un cazzo
ho smesso di crearmi problemi
tanto ci pensano gli altri
sei proprio il fallimento che fa per me
adoro il sesso post-sesso
i sentimenti non si spengono
si declassano
come ti permetti di ignorare il mio disinteresse?
la miglior difesa è l’attacco di panico
forse a volte non mancano le persone
ma solo il ruolo che rivestivano
rifarei tutto esattamente così come non ho fatto
prima di scendere a compromessi informatevi di quanti piani sottoterra stanno parlando
gli addii veri non si dicono mai
sopra le 5 personalità scatta il torneo alla PS4
proveremo a starci simpatici la prossima volta
al quinto tentativo si chiama ossessione
è stato bello finché l’ho immaginato
possiamo tornare
a ruttare nelle caverne
a parlare a gesti
a cagare in mezzo ai cespugli
a mangiare animali vivi
e a morire a 30 anni?
arriverà il messia e avrà il profilo verificato
anche lo schifo ha una sua perfezione
se con 60.000 tweet scritti hai ancora 200 follower prova a girare la tastiera
una felice e serena decadenza esistenziale a tutti