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Nella sezione Scrittori di aforismi su Twitter l’articolo di oggi è dedicato a @IlFuGigiBi (SlamDrunk). Nella breve nota biografica che mi ha inviato, l’autore scrive di sé: “Potrei parlare solo male di me, ma non vedrei l’ora di riderne con voi”.
@IlFuGigiBi si è iscritto a Twitter nel gennaio 2011 “Mi sono iscritto nel 2011 per curiosità e per esordire come meglio non potevo con un ‘Buongiorno mondo’. Però non ero quasi mai online. Fino a quando ho iniziato a capire il meccanismo e leggere determinate persone che mi hanno conquistato in tutto. Così volevo dire anche la mia” mi spiega l’autore che a proposito del suo nick name commenta: “Il Nick unisce due grandi passioni, il mondo dei manga slam dunk e la birra drunk. Letteralmente ultimo colpo ubriaco, per me invece, le ultime cartucce dell’ubriaco”.
Totò sosteneva che far piangere è semplice, ma far ridere è difficilissimo. E poi non basta far ridere. C’è una grandissima differenza tra comicità fine a se stessa e che non va oltre la gag, il gioco verbale, lo scherzo e una comicità che invece riesce ad avere una proiezione, che imprime una spinta verso una diversa interpretazione del mondo attraverso un punto di vista “altro” più articolato.
In @IlFuGigiBi il meccanismo è quello tipico della risata: un presupposto o un dato di fatto, poi un connettore, ovvero una parola-chiave o una immagine da usare come leva per rigirare il tutto e quindi la fase finale, la reinterpretazione, quella in cui il senso della frase cambia, e si ride per la sorpresa del capovolgimento di senso. In questo capovolgimento di senso, @IlFuGigiBi ci offre non solo una gag ma anche una lettura del mondo, una chiave di interpretazione che analizza i tic e le manie e i comportamenti tipici della nostra società per poi prenderne le distanze attraverso la risata. In uno dei suoi tweet più retwittati, il “vero amore” non è in una affinità elettiva o in un giuramento eterno, ma è “quando scendendo dalla macchina, Lei apre lo sportello contro il muro e tu non le smadonni in faccia”. Mentre in un altro tweet con poche parole l’autore tratteggia il quadro di una società dove i rapporti uomini/donne vengono completamente ribaltati, e infatti “gli uomini che si depilano tutto, usano creme per il viso e si disegnano le sopracciglia, l’assorbente lo usano con o senza ali?”. E nella comunicazione ai tempi di whatsapp, le parole – anziché essere portatrici di contenuti e autenticità – rischiano di assumere la forma di un mero contratto mostrandosi in tutta la loro incomprensibilità e vischiosità: “Ma anche voi quando su whatsapp vi scrivono un poema che supera le 6 righe, rispondete con: Sì, ho letto ed accetto le condizioni”. E che dire di questo tweet che – in modo folgorante – smaschera tutte le illusorie apparenze a cui stoltamente ci aggrappiamo: “La persona alla quale pensate prima di addormentarvi, pensa a sua volta ad un’altra.
Qualcuno doveva pur dirvelo”.
I tweet di @IlFuGigiBi si presentano come la descrizione di classiche situazioni o interazioni umane per poi capovolgerle e mostrare la percentuale di assurdo e talvolta anche di ipocrisia che c’è in esse. In @IlFuGigiBi la risata diventa anche un’analisi sociologica in 140 caratteri, una visione sul mondo con una conclusione assurda e inaspettata, difficile da prevedere, ma proprio per questo foriera di un senso nuovo.
Presento una raccolta dei migliori tweet di @IlFuGigiBi.
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IlFuGigiBi, Tweet scelti
Torno a casa ubriaco e prima di aprire la porta, faccio così tante incisioni con la chiave di casa, da disorientare i segni degli zingari.
È vero amore quando scendendo dalla macchina, Lei apre lo sportello contro il muro e tu non le smadonni in faccia.
La persona giusta per te esiste. Ma non la troverai cercando di cambiare la persona sbagliata.
Hai la certezza di aver ragione quando desideri di avere torto.
Quando andate in un ristorante e pagate carissimo piatti inesistenti per provare la nouvelle cuisin, in Calabria una nonna muore.
Ma gli uomini che si depilano tutto, usano creme per il viso e si disegnano le sopracciglia, l’assorbente lo usano con o senza ali?
Tu puoi
Egli può
Noi possiamo
Voi potete
Essi possono
Io poi.
C’è un momento nella vita in cui sei perfetto, sei pronto a tutto e puoi tutto. Quel momento è anche definito “troppo tardi”.
La persona alla quale pensate prima di addormentarvi, pensa a sua volta ad un’altra.
Qualcuno doveva pur dirvelo.
Passerò alla storia come colui che fece capire agli anziani, che alzare la mano mentre attraversano la strada, non li rende immortali.
Quando in autostrada superi i limiti consentiti, due cose sono sicure:
1. Foto dell’autovelox.
2. Nonna viene multata e perde i punti.
Puoi avere le misure di sicurezza che vuoi, ma in Italia, se qualcuno decide di entrare a casa tua, basta usare il citofono e rispondere IO.
Con tutti i refusi che leggo, sollevo un dubbio: E se Quasimodo nella sua poesia avesse in realtà voluto scrivere “Ed è sabato sera.”
È vero amore quando diventi tutte le sue password.
– Cosa fai per far impazzire una donna?
– Semplice le metto le mani tra i capelli dopo aver mangiato le patatine.
Con Instagram siamo diventati tutti fotografi.
Con Facebook, tutti stalker.
Con Twitter, scrittori affermati.
E con YouPorn, falegnami.
Siete troppo attaccati ai soldi.
Neanche immaginate che persone meravigliose potreste diventare, dandoli a me.
Ci avete fatto caso che se una cosa non volete farla sapere in giro, non la dite a nessuno e nessuno la saprà mai?
Non puoi dire di aver vissuto veramente, se non hai mai rischiato la vita per recuperare il Super Santos.
Così tante cose da fare, così tanti divani per casa.
Il segreto della vita eterna è nascosto in un Nokia 3310, conservato in uno zaino dell’Invicta.
Si da importanza alle scarpe ormai. Perché siamo la generazione degli occhi bassi, sul telefono. Niente scambi di sguardi, solo scarpe.
Ma anche voi quando su whatsapp vi scrivono un poema che supera le 6 righe, rispondete con: Sì, ho letto ed accetto le condizioni.
Studi scientifici dimostrano che sotto una terza, hanno tutte degli occhi bellissimi.
Mi piacciono quelle cose che abbiamo imparato a fare insieme, come non vederci, non sentirci e non parlarci.
Qualcuno dica all’Algida di smetterla di fare gelati sempre più piccoli, con la scusa che ci sembravano grandi perché eravamo dei bimbi.
Di tutti gli sport estremi, quello che mi riesce meglio è volere con tutte le forze ciò che non posso avere.
Tutti vicini di ombrellone esemplari che salutano sempre.
Poi prendi il pallone per fare due palleggi e ti trovi tra Rosa e Olindo.
Lei non sa ché sonno ho io.
Certo che posso farlo oggi ma così facendo creo un precedente e quindi l’aspettativa sale parecchio. Non voglio deluderti, lo faccio domani.
Come quando giochi a scopone ed hai le carte perfette per il tressette.
Ecco, questa è la vita.
Il correttore mi modifica “soldi” in “sogni” perché la realtà prima di tutto.
L’amore è quella cosa che io prendo 3 pizzette, 2 le mangio subito ed una la mangio mentre vengo da te e dico che il forno era chiuso.
Anziani che per scorrere il touch screen, si bagnano l’indice con la lingua, come quando girano la pagina del giornale.
Essere compatibili significa avere lo stesso caricabatterie per il telefono.
Ormai credo di spendere più soldi in sigarette che in preservativi.
Ed io non fumo.
Tutti signori fin quando non ci sono da sputare il più lontano possibile i semini del cocomero.
La goccia non avrebbe mai fatto traboccare il vaso se fosse stata di birra.
Ho scavato così tanto dentro me che ormai, ovunque mi trovi, ho anziani che mi fissano con interesse.
Un giorno imparerò ad accettare le critiche con la stessa umiltà di Balotelli.
Tutti connessi, tutti con lo smartphone in mano.
Passeremo alla storia come la generazione degli “inutili più reperibili”.
Il Sacro Graal non è mai stato nascosto da nessuno.
È stato semplicemente messo in ordine da una mamma che puliva la camera.
Anche il più ottimista di tutti vede il bicchiere di birra sempre mezzo vuoto.
I biscotti spezzati non saranno mai buoni come quelli interi.
Non beccano un congiuntivo neanche per sbaglio, ma scatenano guerriglie urbane per stabilire se selfie sia maschile o femminile.
Tempo fa, rientravo sbronzo a casa che ero un perfetto ninja.
Ora da sobrio, più cerco di fare piano, più mi scricchiolano le ginocchia.
– Sai cosa mi fa paura? La morte e a te?
– A me la gente che si veste a festa per andare a pranzo la domenica e poi al centro commerciale.
Per colpa di quelli che vanno nei negozi a misurare la roba che poi ordinano su internet, un giorno pagheremo l’ingresso nei negozi 10 euro.
Quella sottilissima differenza tra “scusa del ritardo” e “scusa ho un ritardo”.
Perché certe attese anche se brevi, durano una vita.
Ho passato anni a scuola nel tentativo di allungare i miei temi per superare una pagina, ed ora non mi bastano 140 caratteri.
Di voi adoro il non doverci scambiare i regali di Natale.
A quale pagina del kamasutra vi siete rotti i crociati?
La felicità è come l’area 51.
Tutti dicono che esista ma nessuno sa dove sia.
-Sei come i mattoncini LEGO.
~Perché stiamo costruendo qualcosa insieme?
-Perché mi finirai sotto il tallone ed io soffrirò atrocemente.
Sono senza dubbio in possesso del peggiore tra tutti i talenti possibili:
Il talento sprecato.
Mi sveglio, metto la tuta da corsa, le scarpe da corsa e vado di corsa al bar che c’è l’offerta cornetto più caffellatte a 1 euro e 50 cent.
Se ti cerca meno del tuo gestore telefonico, non è quella giusta.
Quella voglia sfrenata di commentare su Facebook:
“conosco tutte le persone che hanno scritto i tweet con cui ora vi state bullando!”
Da grande farò il raschiatore di parmigiano sul fondo di un piatto di tortellini in brodo.
– Hai sempre detto che aspettavi il principe azzurro, Eccomi!
– Sì, ma tu non sei un principe.
– Però ho il letto a castello 😉
Quella sottile differenza tra carenza d’affetto e carenza d’affettato.
Sei entrata nella mia vita in punta di piedi ed ora occupi ogni spazio disponibile tra i miei pensieri.
Mi stai dicendo che sono grassa?
Ho più soldi tra i cuscini del divano che sul conto in banca.
Le tre Utopie storiche:
3. Viaggiare nel tempo.
2. Teletrasporto.
1. Gelataio che rispetta l’ordine dei gusti desiderati.
L’eleganza e la classe infinita con cui stoppo con il piede la caduta a terra del mio iPhone è da pallone d’oro.
Ragà scusate, ho mangiato la pasta al pomodoro, due cotolette e un po’ di peperoni arrostiti, secondo voi lo posso fare il bagno nel 2015?
Coppie che non scopavano da una vita, riprendono l’attività, solo per postare una foto aftersex su instagram.
Evoluzione umana:
. Australopithecus
. Homo Habilis
. Homo Erectus
. Homo Sapiens
. Homo Sapiens Sapiens
. Homo Braccio Erectus Pro Selfie
La fila per il posto
La fila per andare a bere
La fila per andare in bagno
Ed io che avevo capito “esci che c’è figa ovunque.”
Da quanti episodi di serie tv che segui è composta la domenica?
L’ultima volta che la fortuna mi ha baciato ho preso la mononucleosi.
A.A.A cercasi ragazza senza social network e con al massimo un 3310 Nokia. Scopo relazione duratura e dialogo fluido senza notifiche.
Ogni giorno, un pensiero geniale viene imbozzato per insicurezza.
Non commettere anche tu questo omicidio della fantasia, scrivi cazzate.
Siamo nel 2014 ed ancora non abbiamo una tasca porta cellulare, cucita sulle tovaglie.
Non avevo grosse ambizioni quando creai l’account Twitter, ma grazie alle vostre stelline ora sono una costellazione.
Ho due storie bellissime io. La relazione tra me e il piumone fino a tarda mattina e il rapporto tra me e il divano il resto del giorno.
Oggi non posso uscire, devo fare i crash test al mio cuscino.
Fanno tutti gli amici e mai nessuno che ti vesta a prima mattina mentre ancora dormi, come faceva mamma quando andavi alle elementari.
Come sarebbe a dire che fissando il suo profilo intensamente lei non mi scriva un messaggio?
Sono troppo lontano dal computer per fare sesso oggi.
In doccia per regolare la temperatura dell’acqua, divento meticoloso come Lupin III mentre cerca la combinazione della cassaforte.
Non devi mai abbatterti, viviamo in un mondo dove ci sono infinite possibilità che ciò che tu voglia lo ottenga qualcun altro.
Incubi comuni dei ragazzini:
2014
. Screenshot di una conversazione e pubblici insulti
1990
. Vecchia che taglia il pallone col coltello
Ricordiamo a quelli con i risvoltini ai pantaloni che le sarte esistono da secoli e sono utilissime e accessibili a tutti.
Ogni volta che devo fare il quadro della situazione ricordo perché al liceo avevo 2 in educazione artistica.
Ormai solo Facebook mi chiede il numero di telefono.
La mia vita è appesa ad un frigo.
E pensare che una volta ero magrissimo. Pesavo appena 3 chili ed 800 grammi. Appena nato.
La vera differenza non la fai fissando delle priorità nella tua vita, ma diventando la priorità di qualcuno.
Volate basso e siate più umili che in fondo siamo stati tutti dei semplici schizzi.
La bella stagione non arriverà, perché si vergogna di vedervi uscire in infradito.
Come quella maglietta strappata e sgualcita che non vuol saperne di rompersi e non butterai mai. Così le amicizie adolescenziali.
Tutti toccano il fondo, in pochi riescono anche a farsi denunciare per molestie.
Vorrei solo essere quella persona che realizza il vostro sogno e vi esulta in faccia come Pippo Inzaghi dopo un gol.
Semplicemente fantastico!!!!!:) Grande! Finalmente una bella giornata!:)… era davvero tanto che non ridevo cosi! ..:)))). ho voglia di dire grazie!..