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Karl Kraus (Jičín, 28 aprile 1874 – Vienna, 12 giugno 1936) è stato uno scrittore, saggista, giornalista e aforista austriaco.
Noto per le sue osservazioni taglienti e per le sue critiche corrosive alla cultura, alla politica e alla società del suo tempo (che egli svolgeva soprattutto attraverso la sua rivista Die Fackel – La Fiaccola, 1899-1936), Karl Kraus è considerato uno dei più importanti aforisti di tutti i tempi. I suoi aforismi si possono leggere in lingua italiana nell’edizione Detti e contraddetti curata da Roberto Calasso (editore Adelphi).
Presento una selezione degli aforismi più belli di Karl Kraus. Tra i temi correlati si veda Le frasi più belle di Friedrich Nietzsche, Le frasi più belle di Oscar Wilde e Frasi, aforismi e massime di François de La Rochefoucauld.
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Gli aforismi più belli di Karl Kraus
Detti e contraddetti (Sprüche und Widersprüche, 1909)
Per essere perfetta le mancava solo un difetto.
Ci sono donne che non sono belle, ma hanno solo l’aria di esserlo.
Piuttosto perdonare un brutto piede che delle brutte calze.
Non è vero che non si possa vivere senza una donna. E’ vero soltanto che senza una donna non si può aver vissuto.
Con le donne monologo volentieri. Ma il dialogo con me stesso è più stimolante.
Talvolta la donna è un utile surrogato dell’onanismo. Naturalmente ci vuole un sovrappiù di fantasia.
Nulla è più insondabile della superficialità della donna.
Per l’uomo lo specchio serve solo alla sua vanità; la donna ne ha bisogno per assicurarsi della propria personalità.
La cosmetica è la scienza del cosmo della donna.
Ella aveva un tale pudore che arrossiva quando non la si coglieva in peccato.
L’erotismo è superamento di ostacoli. L’ostacolo più seducente e più popolare è la morale.
L’astinenza si vendica sempre. Nell’uno produce pustole, nell’altro leggi sul sesso.
Tutta la vita dello Stato e della società è fondata sul tacito presupposto che l’uomo non pensi. Una testa che non si offra in qualsiasi situazione come un capace spazio vuoto non avrà vita facile nel mondo.
Molti desiderano ammazzarmi. Molti desiderano fare un’oretta di chiacchiere con me. Dai primi mi difende la legge.
La vita familiare è un’interferenza nella vita privata.
Sotto il sole non c’è essere più infelice del feticista che brama una scarpa da donna e deve contentarsi di una femmina intera.
I giornali hanno con la vita all’incirca lo stesso rapporto che hanno le cartomanti con la metafisica.
Una vasta cultura è una farmacia ben fornita: ma non c’è modo di avere la sicurezza che non ci venga portato del cianuro per curare un raffreddore.
Cogliere con uno sguardo un’immagine del mondo è arte. Ma quante cose entrano in un occhio!
Aver talento, essere un talento: due cose che vengono sempre confuse.
Gli artisti hanno il diritto di essere modesti e il dovere di essere vanitosi.
Bisogna leggere due volte tutti gli scrittori: i buoni e i cattivi. Si riconosceranno i primi, si smaschereranno i secondi.
Ci sono certi scrittori che riescono ad esprimere già in venti pagine cose per cui talvolta mi ci vogliono addirittura due righe.
Un aforisma non ha bisogno di esser vero, ma deve scavalcare la verità. Con un passo solo deve saltarla.
Ma dove mai troverò il tempo per non leggere tante cose?
Perché scrive certa gente? Perché non ha abbastanza carattere per non scrivere.
Ci sono imbecilli superficiali e imbecilli profondi.
L’aforisma non coincide mai con la verità: o è una mezza verità o è una verità e mezzo.
Il mondo è una prigione dove è preferibile stare in una cella d’isolamento.
Nulla è più incomprensibile dei discorsi della gente a cui il linguaggio non serve a nient’altro che a farsi capire.
Si disprezzi la gente che non ha tempo. Si compiangano le persone che non hanno lavoro. Ma gli uomini che non hanno tempo per lavorare, quelli sono da invidiare.
Che sono tutte le orge di Bacco al cospetto delle ebbrezze di colui che si abbandona sfrenatamente alla continenza!
Io e il mio pubblico ci capiamo benissimo: lui non sente ciò che io dico e io non dico ciò che lui vorrebbe sentire.
Imbriglia le tue passioni, ma guardati dall’allentare le redini alla tua ragione.
Spesso è necessario riflettere sul perché siamo allegri; ma sappiamo sempre perché siamo tristi.
La forza più grande non è pari all’energia che hanno certi nel difendere la propria debolezza.
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Pro domo e mundo (Pro domo et mundo, 1912)
Il piacere della donna, accanto a quello dell’uomo, è nella posizione dell’epos rispetto all’epigramma.
La gelosia è un abbaiare di cani che attira i ladri.
Per l’uomo sano basta la donna. Per l’uomo erotico basta la calza per giungere alla donna. Per l’uomo malato basta la calza.
L’erotismo sta alla sessualità come il guadagno alla perdita.
Ci sono delle persone che per tutta la loro vita serbano rancore a un mendicante perché non gli hanno dato niente.
C’è della gente che preferisce perdonarti quella porcheria che ti hanno fatto piuttosto che quel beneficio che da te hanno avuto.
Non avere un pensiero e saperlo esprimere – è questo che fa di uno un giornalista.
Hanno la stampa, hanno la Borsa, ora hanno anche il subconscio!
Democratico vuol dire poter essere schiavo di tutti.
Che cos’è uno storico? Uno che scrive troppo male per poter collaborare a un quotidiano.
Quanto darei per sapere questo: cosa se ne fa tanta gente di un orizzonte allargato?
Le buone opinioni non hanno valore. Ciò che importa è chi le ha.
Cultura è quella cosa che i più ricevono, molti trasmettono e pochi hanno.
La bruttezza del presente ha valore retroattivo.
Se due hanno un pensiero, esso non appartiene a quello che lo ha avuto prima, ma a quello che lo ha avuto meglio.
Arte è ciò che il mondo diventerà, non ciò che il mondo è.
Il respiro più lungo è dell’aforisma.
Il giornalista è stimolato dalla scadenza. Scrive peggio se ha tempo.
Il diavolo è un ottimista se crede di poter peggiorare gli uomini.
Oggi un originale è chi ha rubato per primo.
L’odio deve rendere produttivi. Altrimenti è più intelligente amare.
Una delle malattie più diffuse è la diagnosi.
Chi mai vorrà cacciar via un errore che lui stesso ha messo al mondo, per sostituirlo con una verità adottata?
E se la terra avesse solo una vaga idea della paura che ha la cometa di toccarla!
Il pensiero è ciò che manca a una banalità per essere un pensiero.
Il mio linguaggio è la puttana di tutti che io rendo vergine.
Il borghese non tollera in casa sua niente di incomprensibile.
Quando uno si è comportato come una bestia dice: non sono che un uomo! Ma quando lo stesso viene trattato come una bestia dice: eppure sono anch’io un uomo!
Il linguaggio è la madre, non l’ancella del pensiero.
Uno che sa scrivere aforismi non dovrebbe disperdersi a fare dei saggi.
La vita è uno sforzo che sarebbe degno di miglior causa.
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Di notte (Nachts, 1918)
La donna prende uno per tutti, l’uomo tutte per una.
Le barbe non mi ingannano più. Ormai so bene quale sesso porta i pantaloni in casa.
Una testa perversa può risarcire la donna di tutti i peccati che dieci corpi sani non hanno commesso su di lei.
La camera matrimoniale è la convivenza di brutalità e martirio.
L’erotismo fa di un nonostante un perché.
Rossori, palpitazione, cattiva coscienza – sono cose che capitano se non si è peccato.
Sono già talmente popolare che uno che mi insulta diventa più popolare di me.
Io domino solo il linguaggio degli altri. Il mio fa di me quello che vuole.
In nessuna lingua è così difficile intendersi come nella lingua.
Una poesia è buona finché si sa di chi è.
Artista è soltanto chi sa fare della soluzione un enigma.
L’amore e l’arte non abbracciano ciò che è bello, ma ciò che proprio grazie al loro abbraccio diventa bello.
Ciò che è stato stampato in un solo giorno degli ultimi cinquant’anni ha avuto più forza nel distruggere una civiltà che non le opere complete di Goethe nel difenderla.
Alcuni condividono i miei punti di vista. Ma non io i loro.
I malati sono tanti. Ma solo pochi sanno che possono farsi delle illusioni in proposito. Sono gli psicoanalisti.
La psicoanalisi è quella malattia mentale di cui ritiene di essere la terapia.
Un buono psicologo è capace di farti immedesimare subito nella sua situazione.
Non la violenza, solo la debolezza mi mette paura.
Lo storico non è sempre un profeta rivolto all’indietro, ma ll giornalista è sempre uno che dopo sapeva tutto prima
I Tedeschi si definiscono anche il popolo di Schopenhauer, mentre Schopenhauer era così modesto da non ritenersi affatto il pensatore dei Tedeschi.
È ben nota la pretesa di avere un posto al sole. Meno noto è che il sole tramonta appena il posto è raggiunto.
Il male non cresce mai così bene come quando ha un ideale davanti a sé.
Parola e essenza – è l’unica relazione a cui ho aspirato in vita mia.
Quando gli animali sbadigliano hanno un volto umano.
Di molte cose che vivo per la prima volta ho già dei ricordi.
Si va avanti. E’ l’unica cosa che va avanti.