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Frasi, citazioni e aforismi su Coronavirus e Covid19

Coronavirus - Aforisticamente

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Per assicurarti di avere le informazioni ufficiali sul coronavirus (COVID-19) consulta il sito del Ministero della Salute.

Sul sito trovi anche i numeri verdi regionali attivati per rispondere alle richieste di informazioni sul coronavirus e sulle misure per il contenimento del contagio.

Presento una raccolta di frasi, citazioni e aforismi sul Coronavirus e il Covid-19. Tra i temi correlati si veda Frasi, citazioni e aforismi sui virus e i batteri, Frasi, citazioni e aforismi sulla quarantena, Frasi, citazioni e aforismi sulla peste, Frasi, citazioni e aforismi sull’epidemia e Frasi per dire Andrà tutto bene.

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Frasi, citazioni e aforismi sul Coronavirus e il Covid19

Nell’epoca contemporanea, a.C. e d.C. significa anche: avanti Covid, dopo Covid.
(Fabrizio Caramagna)

Ognuno di noi, con il suo comportamento, garantisce del tempo alla sanità per aprire nuovi letti in terapia intensiva, ai medici per trovare nuove terapie, ai ricercatori per scoprire nuovi farmaci. Nessuno si può tirare indietro.
(Roberto Burioni)

Muoio dalla voglia di sapere se ho mai avuto il virus tra le mani e l’ho ucciso con acqua e sapone.
(urfiel, Twitter)

Il disastro di Chernobyl nel 1986
il crollo del muro di Berlino nel 1989
gli attacchi dell’11 settembre 2001
il cambio moneta da lira a euro nel 2002
il coronavirus nel 2020
poi dicono che i quarantenni di oggi sono psyco.
(silviagarbe, Twitter)

Comunque un giorno potremo dire la frase “Faccio parte di quella generazione che ha vissuto i giorni del Coronavirus”.
Perché prima o poi, questa frase la pronunceremo tutti.
(masse78, Twitter)

Il coronavirus è il virus del contrappasso. Potenza invisibile nell’era della visibilità. Minaccia il respiro ma migliora la qualità dell’aria. Costringe a casa le famiglie ma riconsegna ai genitori il ruolo di educatori.
(Francesco Morace)

Homo homini virus.
(Anonimo)

Se il virus ha la caratteristica dell’evento (molto difficile negargli questo tratto), dell’evento deve avere anche la “virtù”: una forza, una vis. Gli eventi producono trasformazioni che prima del loro aver luogo non erano nemmeno possibili.
(Rocco Ronchi)

Ricordiamoci che ai nostri nonni fu ordinato di andare in guerra… A noi stanno chiedendo di stare seduti sul divano!
(Anonimo)

La vita sulla Terra è a crescente rischio di essere spazzata via da una catastrofe, come ad esempio una improvvisa guerra nucleare globale, un virus geneticamente modificato o altri pericoli a cui non abbiamo ancora pensato.
(Stephen Hawking)

Più distruggiamo gli ecosistemi, più smuoviamo i virus dai loro ospiti naturali e ci offriamo come un ospite alternativo. Siamo troppi, 7,7 miliardi di persone, e consumiamo risorse in modo troppo affamato, a volte troppo avido, il che ci rende una specie di buco nero al centro della galassia: tutto è attirato verso di noi. Compresi i virus.
(David Quammen, autore di Spillover)

Una soluzione alle pandemie? Dobbiamo ridurre velocemente il grado delle nostre alterazioni dell’ambiente, e ridimensionare gradualmente la dimensione della nostra popolazione e la nostra domanda di risorse.
(David Quammen, autore di Spillover)

Il 60% delle infezioni che ci tormentano sono di origine animale e le relazioni pericolose tra noi e gli animali ci stanno trasformando in reciproci mostri.
(David Quammen, autore di Spillover)

Covid 19 è figlio del traffico aereo ma non solo: le megalopoli che invadono territori e devastano ecosistemi creando situazioni di grande disequilibrio nel rapporto uomo-animale.
(Ilaria Capua)

Ma quelli che cercano sempre scuse per andare in giro cosa non capiscono della frase “Restate a casa”?
(Anonimo)

Il numero degli esperti di Covid19 sta superando il numero di contagiati.
(Anonimo)

A volte devi stare lontano dalle persone che ami, ma non significa che le ami di meno, a volte questo te le fa amare ancora di più.
(Nicholas Sparks)

Bisogna evitare i contatti personali. È una sorta di nuova resistenza che dobbiamo fare contro questo tiranno. Ci vuole costanza, ci vuole volontà. È un sacrificio, ma pensiamo a ciò che hanno fatto le altre generazioni. Adesso tocca a noi.
(Roberto Burioni)

Un tiranno ha sconvolto la nostra vita, e si chiama coronavirus. Resisteremo e combatteremo ovunque, nelle case, nei luoghi di lavoro. Aiutando i più deboli e sacrificandoci per un domani migliore. E poi ci rifaremo. Coronavirus, non vincerai. Ne abbiamo cacciati di peggiori.
(Roberto Burioni)

Che poi alla fine questo grande sacrificio richiesto è di rimanere a casa, al caldo, davanti a Netflix, mica di andare a raccogliere pomodori nei campi a ferragosto.
(Selvaggia Lucarelli)

C’è gente che da quando è arrivato il Coronavirus sono nove volte che assalta i supermercati. Tipo sentono una notizia e la moglie “Amò devi assaltare” “Minchia ma di nuovo? Abbiamo già 98 chili di cotolette e 898 pacchi di pasta” “No amò assalta, non discutere” “Ok vado”
(Ty_il_nano, Twitter)

Tu, tu che compri ventotto pacchi di pasta. Tu che cerchi l’amuchina al mercato nero. Tu che progetti la fuga di tuo figlio da una regione dove ci sono 10 positivi al coronavirus.
Tu non venire mai più a disprezzare chi fugge da guerre e fame vera.
(ManginoBrioches, Twitter)

Che tempi… Giovani ai balconi che si incazzano con gli anziani che non tornano a casa.
(Anonimo)

Siete andati a sciare, avete continuato a fare aperitivi di gruppo, a portare i bambini alle feste in ludoteca nonostante le scuole chiuse ad ammassarvi per un firmacopie.
Ecco, adesso hanno di fatto chiuso un paese per manifesta irresponsabilità dei cittadini.
Soddisfatti?
(Matteo Grandi)

Il coronavirus esiste sulla faccia della terra da pochi mesi. A tante domande non abbiamo ancora risposta, e non è neanche detto che le risposte arriveranno subito. La scienza non ha la bacchetta magica, purtroppo. Deve fare gli esperimenti, e non sempre sono facili da fare.
(Roberto Burioni)

Mentre il tampone è una fotografia attuale, la sierologia guarda indietro, quello che è successo nelle settimane precedenti.
(Roberto Burioni)

Per troppo tempo gli scienziati sono rimasti inascoltati sui pericoli che corre il nostro pianeta. Questa pandemia ha cambiato tutto, anche l’atteggiamento del pubblico nei confronti della scienza.
(Guido Tonelli)

Tutti con mascherine, tranne medici e infermieri che ne hanno un disperato bisogno, e non ne trovano più. Chi ha scorte, le dia al proprio medico! A noi non servono, a loro sì.
(RobiVil, Twitter)

Spogliamoci delle ansie, delle angosce e delle paure. Spogliamoci anche delle aspettative, che non sempre ci fanno bene. Vestiamoci solo di ciò che sappiamo fare e affrontiamo queste 12 ore col sorriso.
(AnesteTista, Twitter)

Oggi un paziente che gestiamo in reparto perché non abbiamo posto in Ria mi ha stretto forte la mano e mi ha sussurrato con la paura negli occhi “non mi lasciare”.
No che non ti lascio. Non ti lascio solo mai, cascasse il mondo.
(AnesteTista, Twitter)

Se puoi curare, cura; se non puoi curare, lenisci il dolore; se non puoi lenire il dolore, consola.
(Ippocrate)

Cerco di saltare il bollettino quotidiano dell’emergenza coronavirus. E’ fatto di numeri, ma dietro quei numeri ci sono persone, parenti, amici, lacrime, sofferenza indicibile, solitudine. Non ce la faccio.
(Roberto Renga)

Un eroe è un normale essere umano che fa la migliore delle cose nella peggiore delle circostanze.
(Joseph Campbell)

Possono separarci una porta, un balcone, una strada. Ma niente e nessuno potrà separare i nostri cuori.
(Giuseppe Conte)

Non possiamo abbassare la guardia. Stiamo combattendo la sfida più importante degli ultimi decenni, la più grave dal dopoguerra e per vincerla serve il contributo responsabile di 60 milioni di italiani.
(Giuseppe Conte)

Tutte queste rinunce ci serviranno per prendere la rincorsa e ritornare presto tra le braccia dei nostri cari, dei nostri amici. Stiamo rinunciando alle abitudini più care, lo facciamo perché amiamo l’Italia ma non rinunciamo al coraggio e alla speranza. Uniti ce le faremo.
(Giuseppe Conte)

Siamo di fronte ad un trauma collettivo. Nessuna difesa era possibile. L’evento che ci ha travolti – come avviene in ogni trauma – è stato un evento inatteso, imprevedibile, ingovernabile. Ci ha fatto sentire tutti inermi. Ma questo trauma non si può sconfiggere se non insieme. Il virus segna la morte definitiva dell’ideologia individualista. La libertà non è una proprietà individuale. Nessuno si salva da solo. La libertà nella sua cifra più alta è solidarietà. Questa è la lezione traumatica di questo virus.
(Massimo Recalcati)

Bisogna essere audaci, non solo prudenti. Audaci nell’immaginare un mondo nuovo. Terribile sarebbe non trarre nessun insegnamento da quello che è accaduto. Bisogna ricominciare ma in un altro modo.
Insomma bisognerebbe immaginare l’inimmaginabile, rendere l’impossibile possibile… Dobbiamo ripartire ma non come se nulla fosse successo.
(Massimo Recalcati)

“Convertitevi”, ovvero “cambiate vita” (Mt 4,17), perché è iniziato un modo nuovo di vivere. È finito il tempo di vivere per sé stessi, è cominciato il tempo di vivere con Dio e per Dio, con gli altri e per gli altri, con amore e per amore.
(Papa Francesco)

Il coronavirus non è un meteorite che si sta arrivando in testa. E’ come essere in un’auto che sta andando contro un muro, basta premere il freno e siamo salvi. Ma il pedale dobbiamo premerlo tutti insieme, in 60 milioni di italiani. Nessuno alzi il piede!
(Roberto Burioni)

I decreti, le ordinanze, sono importanti, ma ancora di più lo sono i comportamenti di ognuno di noi. Sappiamo di chiedere sacrifici molto seri, ma sono indispensabili per battere finalmente questo virus.
(Roberto Speranza)

Ho fatto un patto con la mia coscienza. Al primo posto ci sarà sempre la salute degli italiani. L’Italia rimarrà sempre unica.
(Giuseppe Conte)

Mai come adesso l’Italia ha bisogno di essere unita. Sventoliamo orgogliosi il nostro Tricolore. Intoniamo fieri il nostro Inno nazionale. Uniti, responsabili, coraggiosi.
(Giuseppe Conte)

La scemenza più acuta che si sente -dopo “è solo un’influenza” che ormai è stata smentita dalla dura realtà – è “non è morto per il coronavirus ma con il coronavirus”.
(Roberto Burioni)

Cosa si può fare per le persone che soffrono e muoiono senza nemmeno la presenza accanto o la comunicazione con i propri cari, se non pregare per loro?
(Christian Raimo)

Restate a casa! È durante la quarantena, in piena epidemia di peste, che Shakespeare scrisse il Re Lear e Newton scoprì la forza di gravità.
(Anonimo)

E comunque non è vero che stare chiusi in casa provoca problemi di stabilità mentale.
Ne parlavo giusto oggi con il mio frigorifero.
(Anonimo)

Comunque, arrivata alla mia età, mi sarei aspettata di tutto tranne che uscire di casa con la giustificazione.
(Anonimo)

Ma da quando siamo in quarantena? Quando è iniziato tutto sto casino?
A volte sembra un giorno, a volte sembra un anno. Non ci si capisce più niente, sono saltate tutte le certezze, non esiste più la vita di prima. Esiste solo la speranza.
(masse78, Twitter)

È un mese che l’impensabile ha fatto irruzione nelle nostre vite. Proprio come il virus, così insidioso perché capace di raggiungere le ramificazioni più sottili dei polmoni, l’impensabile si manifesta già in ogni piega del nostro quotidiano. Non ci saremmo mai aspettati di aver bisogno di una giustificazione per buttare le immondizie. Non ci saremmo aspettati di regolare le nostre giornate intorno al bollettino della Protezione civile. Non ci saremmo aspettati — noi, qui — che qualcuno potesse morire senza le persone che ama accanto. Che anche il suo funerale dovesse essere silenzioso e deserto. Eppure.
(Paolo Giordano)

Leggo ancora chi fa sofismi e polemiche sulla limitazione delle nostre libertà personali.
Una volta per tutte: non è un esame di diritto costituzionale, è una fottuta emergenza sanitaria da cui dipende il nostro futuro!!
State a casa e smettetela di rompere.
(Matteo Grandi)

La quarantena non è uguale.
Dipende dai metri quadri, da balconi e terrazze, dai computer disponibili per le lezioni dei figli, dagli abbonamenti streaming e dalla capacità di tenere il frigo pieno non lavorando.
Ché persino ingannare il tempo a far torte è lusso non per tutti.
(anna_salvaje, Twitter)

Odio avere paura.
Quella paura viscida che s’impossessa della tua gola e del tuo petto, quella che scende nella pancia come una pietra fredda.
Quella che paralizza e ti rende inerme.
Poi c’è una paura giusta.
Quella che è bene rammentare.
Quella che salva.
(LaPugile, Twitter)

Mettiamola così: non è soltanto un virus.
È uno stress test per mettere alla prova la nostra intelligenza e il nostro senso civico. Se non capiamo che vanno rispettate misure e restrizioni vince lui. Se lo capiamo vinciamo noi.
(Matteo Grandi)

Un 31enne di Como è stato fermato per strada dai carabinieri.
Gli hanno chiesto l’autocertificazione.
C’era scritto che era uscito “per andare a caccia di Pokémon”.
C’è una cosa che mi chiedo da anni, senza avere risposta:
Esiste un limite alla stupidità umana?
(Pietro Raffa)

Guarda che ti ho visto che metti la spazzatura nei sacchetti piccoli per uscire più spesso!
(Anonimo)

Sto insegnando al gatto a dire “bau” per poterlo portare fuori
(Zziagenio78, Twitter)

Non spendevo € 0,00 tra venerdì e sabato sera da quando avevo 4 anni.
(StefWillard, Twitter)

Avete dato un milione al mese ai calciatori e 1300 euro ai biologi ricercatori.
Adesso fatevi curare dai calciatori.
(Anonimo)

I NUOVI COMANDAMENTI:
1) Lavati spesso le mani
2) Non toccarti la faccia
3) Stai ad un metro di distanza
4) Tossisci nel gomito
5) Non dare la mano
6) Evita posti affollati.
7) Usa la mascherina
8) Utilizza gel disinfettanti
9) NON USCIRE
10) STAI A CASA.
(masse78, Twitter)

Mia figlia sta suonando da due ore il flauto.
Mettete nel decreto che non si può suonare il flauto, vi prego.
(Swanito75, Twitter)

Appello alle ragazze:
Quest’estate ricordatevi che gli uomini con la pancia sono quelli seri che hanno rispettato la quarantena.
(ioconsigliere, Twitter)

Noi, in quarantena, senza animali domestici non sappiamo a chi donare affetto, questo pomeriggio ho fatto una carezza al telecomando, ma non è la stessa cosa.
(Tremenoventi, Twitter)

Avete a disposizione libri, smartphone, Tv, piattaforme streaming, videochiamate, ricette culinarie, palestra in casa, svaghi di ogni tipo… e davvero non sapete come passare il tempo? A mia nonna bastano lana e uncinetto ed è felice. Prendiamo esempio.
(VirginiAvve, Twitter)

Siamo passati dal sentirci soli stando in mezzo alla gente, al sentirci uniti stando ognuno per conto suo.
(Matteo Grandi)

Ogni tanto un uccello si posa sul davanzale e ci guarda compassionevole, si vede che vorrebbe aprirci la gabbietta ma sa che fuori non ce la caveremmo.
(Olli_gu, Twitter)

Siamo tutti fragili in questo momento. Ognuno usa gli strumenti che ha. Non irridete gli altri, non è il momento. L’empatia va coltivata in questi giorni, ce ne servirà tanta.
(kabara79, Twitter)

Ci sono decenni in cui non succede nulla
e ci sono settimane in cui accadono decenni.
(Lenin)

Oh mi raccomando, appena i contagi saranno in calo tutti a festeggiare fuori per far ripartire un secondo picco. Perché si sa che gli idioti si devono far sempre riconoscere.
(masse78, Twitter)

Quando tutto questo sarà finito, una sola domanda non mi darà pace: DOVE AVEVO PARCHEGGIATO LA MACCHINA???
(cicciogia, Twitter)

Ma ve lo ricordate quando stava letteralmente andando a fuoco l’Australia e abbiamo pensato “peggio di così non si può”?
(Caranellevigne, Twitter)

Il 2019 non era poi così male. Non si potrebbe riaverlo indietro?
(Anonimo)

Io proverei a spegnere e a riavviare il 2020.
(micatwitto, Twitter)

A un certo punto, «dopo» il Coronavirus, avrà inizio la ricostruzione. E dobbiamo osare riflettere, da ora, su ciò che non vorremmo ritornasse uguale.
(Paolo Giordano)

La primavera riempie di carezze gli alberi e i fiori.
Saremo ancora capaci di farci abbracciare, quando usciremo di qui?
(Fabrizio Caramagna)

Quando finirà tutto questo avrò solo voglia di starmene un po’ tranquillo a casa.
(Anonimo)

Il dolore del distacco non è nulla in confronto alla gioia di incontrarsi di nuovo.
(Charles Dickens)

Non posso perdere l’unica cosa che mi mantiene vivo:
la speranza.
(Paulo Coelho)

Anche se il timore avrà sempre più argomenti, scegli la speranza.
(Lucio Anneo Seneca)