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Frasi Belle

Frasi, citazioni e aforismi sull’accidia

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L’accidia è il più misterioso dei sette vizi capitali: non è solo pigrizia, ma anche tristezza, noia, indifferenza e depressione.

Presento una raccolta di frasi, citazioni e aforismi sull’accidia. Tra i temi correlati si veda Frasi, citazioni e aforismi sulla pigrizia, Frasi, citazioni e aforismi sull’apatia, Frasi, citazioni e aforismi sulla depressione e Frasi, citazioni e aforismi sulla noia.

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Frasi, citazioni e aforismi sull’accidia

Accidia

Chi non riesce più a provare stupore e meraviglia è già come morto e i suoi occhi sono incapaci di vedere.
(Albert Einstein)

E’ un brutto peccato, il peccato dell’accidia… è peggio che avere il cuore tiepido, peggio ancora. E’ vivere ma perché vivo e non avere voglia di andare avanti, non avere voglia di fare qualcosa nella vita, aver perso la memoria della gioia.
(Papa Francesco)

L’accidia paralizza il cuore dell’uomo e lo porta a vivere come un albero dalle radici secche.
(Papa Francesco)

L’accidia è una tristezza opprimente che produce nell’animo dell’uomo una depressione tale per cui non si ha più voglia di fare nulla.
(San Tommaso d’Aquino)

Al pari degli altri sei peccati capitali, l’accidia era considerata al pari progenitrice di un’intera famiglia di peccati minori, o veniali, tra i quali l’ozio, la pigrizia, l’irrequietezza del corpo, l’instabilità e la verbosità.
(Thomas Pynchon)

Chi soffre di accidia vive sempre nella fase “in un’altra vita magari”.
(Fabrizio Caramagna)

Indifferenza, disgusto per la vita, ozio da snob: l’accidia infastidisce anche il vocabolario. Una parola sfuggente che indica una massa un po’ grigia, quella di chi non ha voglia, di chi (secondo l’origine greca del termine) non ha cura del bene. E non sa che farsene del lavoro, della carriera, dello studio, ma non sa che farsene neppure del tempo inerte: una sigaretta sul divano, un po’ di zapping, lo sguardo fisso sulla casella di posta elettronica o sullo schermo del cellulare, in attesa di un bip
(Eleonora Barbieri)

L’Accidia! Ragazzi, se c’è uno più pigro di Dio! E’ proprio la pigrizia in persona, è stato un’eternità senza far niente! Prima di fare il mondo non ha fatto niente! Ma non un giorno, un’eternità! Poi, un giorno, sdraiato, decide di fare il mondo. E il settimo giorno: riposo! Da allora non l’ha visto più nessuno! Fosse venuto a fare un ritocco! Ce ne sarebbe anche bisogno! Niente, proprio!
(Roberto Benigni)

In ognuno di noi vive un piccolo Oblomov, che implora di esser lasciato a languire per il resto della sua vita, liberato da ogni preoccupazione e responsabilità, di essere – sì! – parassita e felice di esserlo. Oblomov sa che i suoi possedimenti lontani sono in cattive acque, che è necessario occuparsi dei relativi problemi finanziari, che dovrebbe, ma davvero, farsi un viaggio di migliaia di chilometri per affrontarli. E invece no! Come Bartleby, il suo discendente americano, preferisce di no. Non solo: anche se è innamorato, e di una giovane deliziosa, Olga, e anche se sarebbe proprio il caso di sposarla, rinvia la decisione finché non è lei a prenderla e a rompere il fidanzamento.
(Salman Rushdie)

Ah, Oblomov signore dell’ozio e della stasi, maestro svogliato d’indolenza. A che vale spostarsi, sposarsi, spossarsi. Meglio ripararsi dal vivere, come ci si ripara dalla pioggia e dal sole; e schivare le sue chiamate, stendersi nel proprio trono, il letto, e regnare pigramente sui due mondi, la veglia e il sogno.
(Marcello Veneziani)

Il campo dell’accidia è pieno d’ortiche.
(Proverbio)

Dove l’accidia attecchisce ogni cosa deperisce.
(Proverbio)

L’accidia è come la muffa per le cose:
uccide l’anima.
(oppyum, Twitter)

La miscela di due colori primari come la delusione e il dolore, può dare origine a un colore grigio e secondario che si chiama accidia.
(Fabrizio Caramagna)

L’accidia è tipica di chi non ama il proprio lavoro, di chi alimenta il vuoto del senso di esistere, di chi è stanco ancora prima di iniziare, di chi si riposa senza averne necessità, di chi dissipa il talento e smette di migliorarsi.
(Consuelo Casula)

Passare troppo tempo nello studio è accidia.
(Francis Bacon)

L’accidia è quest’inferno appiccicoso, indefesso,
che non so lavarmi dai polpastrelli gialli.
(Selene Scanu)

Accidia: le cento cose che vogliamo fare non valgono quella che abbiamo appena smesso di fare.
(Fabrizio Caramagna)

L’accidioso raduna tutte le sue forze, poi non sa loro cosa dire e le rimanda a casa.
(Fabrizio Caramagna)

L’accidia è pigrizia, negligenza nel fare il bene, nel compiere i propri doveri verso se stessi e verso la collettività.
(Cesare Marchi)

L’accidia è la pigrizia che ha rinunciato al piacere del proprio vizio.
(Roberto Gervaso)

Il peccato più grave del giornalismo moderna è l’accidia.
(MarkThompson)

Colui che non si alza quando è tempo di alzarsi, che, sebbene giovane e forte, è pieno di accidia, la cui volontà e pensieri sono deboli, questo pigro e inutile uomo non troverà mai il percorso verso la conoscenza.
(Buddha)

Non provo il piacere di nessun peccato; pagherò cara questa accidia.
(LilaSchon, Twitter)

Salvatore Natoli, nel Dizionario dei vizi e delle virtù, ci presenta l’accidia come una sorta di qualunquismo, di disfattismo. L’ozio pervicace ci permetterebbe la critica, la maldicenza, la verbosità sterile. In pratica, il contrario del famoso motto sessantottino: I care.
(Margaret Collina)

La parola più accidiosa di tutto il vocabolario è: boh.
(Anonimo)

Nessuno ha mai fatto l’elogio dell’accidia, e non sarà ora di cogliere la grazia, la sottile allusività di un vizio che consiste essenzialmente nell’astenersi dal fare, nel disamare il fare, l’essere, amare il disessere?
(Giorgio Manganelli)

L’accidia richiede uno sforzo maggiore che l’entusiasmo.
(Miguel Ángel Arcas)

Talvolta, anche in una vita quieta, siamo inquieti! Ed ecco perché dobbiamo essere stimolati ad occuparci in qualche bella attività tutte le volte che ci tormenta un’accidia insofferente di sé.
(Lucio Anneo Seneca)

L’accidia tiene gli uomini così inebriati e oscuri, come il fumo tiene quelle parti alle quali egli si avvolge.
(Giovanni Boccaccio)

Gola, accidia, lussuria: queste sono le tre virtù cardinali, le virtù della festa. Il paradiso sulla terra.
(Jean-Louis Bory)

All’ombra dei monasteri una sorda tristezza faceva nascere nell’anima dei monaci quel vuoto che il Medioevo chiamava acedia. Questo disgusto, scaturito dal deserto del cuore e dalla pietrificazione del mondo, è lo spleen religioso. Non disgusto di Dio, ma tedio in Dio. Acedia è il pomeriggio delle domeniche vissuto nel silenzio pesante dei monasteri.
(EM Cioran)

L’estasi, nei suoi primi slanci, crea a sé stessa un paesaggio; l’accidia lo sfigura, rende esangue la natura, insipida l’esistenza, e genera un tedio velenoso che solo il nostro stato di mortali privati della grazia ci permette di capire.
(EM Cioran)

Gli scrittori sono considerati gli esperti dell’accidia. Vengono interpellati di continuo per parlare su questo tema, e non solo per consigli gratuiti, ma anche per dissertarne ai simposi, per capeggiarne le varie unità operative, per rendere competenti testimonianze in udienze sull’accidia. Forse il futuro dell’accidia risiede nei peccati contro ciò che oggi pare connotarci sempre di più – la tecnologia.
(Thomas Pynchon)

Fitti nel limo, dicon: “Tristi fummo
ne l’aere dolce che dal sol s’allegra,
portando dentro accidioso fummo:
or ci attristiam ne la belletta negra”.
Quest’inno si gorgoglian ne la strozza,
ché dir nol posson con parola integra.
(Dante Alighieri, Canto VII, Inferno)

Io sarò tra gli accidiosi, a fare bolle per sempre sotto l’acqua dello Stige.
(Fragmentarius)

Accidia
In un giardino, un vagabondo dorme
accucciato per terra, arinnicchiato,
che manco se distingueno le forme.
Passa una guardia: – Ahò! – dice –
Cammina!
Quello se smucchia e j’arisponne: –
«Bravo!
Me sveji propio a tempo!
M’insognavo
che stavo a lavorà ne l’officina!»
(Trilussa)

Tutto questo non sarebbe valso che a ripiombarlo, non ne aveva il più piccolo dubbio, in fondo a quel medesimo cupo pozzo di tristezza accidiosa da cui a un certo punto aveva creduto di essere emerso definitivamente.
(Giorgio Bassani)

oggi sono più accidioso dell’inventore della cannuccia.
(Bon1z, Twitter)

Serbare rancore? Per me un sorbetto all’accidia, grazie
(la_peau_douce, Twitter)