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Frasi, citazioni e aforismi sulla pastiera napoletana

Pastiera napoletana - Aforisticamente

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La pastiera è un dolce di antica tradizione e uno dei capisaldi della cucina partenopea. Immancabile nella tavola di Pasqua, con il suo inconfondibile profumo ci ricorda che la primavera è ormai arrivata. Ogni brava massaia napoletana si ritiene detentrice dell’autentica, o della migliore, ricetta della pastiera.

Presento una raccolta di frasi, citazioni e aforismi sulla pastiera napoletana. Tra i temi correlati si veda I Proverbi napoletani più belli e famosi, Frasi, citazioni e aforismi su Napoli, Le più belle frasi per gli auguri di Pasqua e Frasi, citazioni e aforismi sul panettone e il pandoro.

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Frasi, citazioni e aforismi sulla pastiera napoletana

Lo senti anche tu questo profumo di cannella, vaniglia, limoni e fiori d’arancio?
– Certo, è la primavera!
– No, è a pastiera!!
(Libellula70, Twitter)

Dite che la bellezza salverà il mondo perché non avete assaggiato la pastiera.
(Tauzio, Twitter)

Sua Maestà la pastiera.
(Eduardo De Filippo)

Io non lo so se esiste la felicità.
So però che esiste la pastiera.
(Anonimo)

Per far sorridere mia moglie ci voleva la Pastiera, ora dovrò aspettare la prossima Pasqua per vederla sorridere di nuovo.
(Maria Teresa D’Austria, consorte del re Ferdinando II° di Borbone, soprannominata dai soldati “la Regina che non sorride mai”, cedendo alle insistenze del marito, famoso per la sua ghiottoneria, accondiscese ad assaggiare una fetta di Pastiera e non poté far a meno di sorridere)

Nù bellu juorno Amelia, ‘a cammeriera
Le dicette: “Maestà, chest’è ‘a Pastiera.
Piace ‘e femmene, all’uommene e ‘e creature:
Uova, ricotta, grano, e acqua re ciure,
‘Mpastata insieme ‘o zucchero e ‘a farina
A può purtà nnanz ‘o Rre: e pur’a na Riggina!”
(Anonimo, durante il regno di Ferdinando II° di Borbone, famoso per la sua ghiottoneria)

Ci ostiniamo a cercare l’altra metà della mela.. io invece cerco l’altra metà della pastiera.
(Anonimo)

Currite, giuvinò! Ce stà ‘a pastiera!
E’ nu sciore ca sboccia a primmavera,
e con inimitabile fragranza
soddisfa primm ‘o naso, e dopp’a panza.
Pasqua senza pastiera niente vale:
è ‘a Vigilia senz’albero ‘e Natale,
è comm ‘o Ferragosto senza sole.
Guagliò, chest’è ‘a pastiera. Chi ne vuole?
Ll’ ingrediente so’ buone e genuine:
ova, ricotta,zucchero e farina
(e’ o ggrano ca mmiscato all’acqua e’ fiori
arricchisce e moltiplica i sapori).
‘E ttruove facilmente a tutte parte:
ma quanno i’ à fà l’imposto,ce vò ll’arte!
A Napule Partenope,’a sirena,
c’a pastiera faceva pranzo e cena.
(Anonimo)

Màngiat sta pastiera,e ncopp’ a posta
dimme cumm’era: aspetto na’ risposta.
Che sarà certamente”Oj mamma mia!
Chest nunn’è nu dolce: è na’ poesia!
(Anonimo)

Il grano biondo che sa di rinascita, un profumo d’arancia e antiche spezie e un’emozione infinita.
Ecco la “Pastiera Napoletana”.
(Fabrizio Caramagna)

La pastiera ha così tanti profumi che, se chiudi gli occhi, inizi a viaggiare con la mente.
(Fragmentarius)

I fiori d’arancio, la vaniglia, il burro, lo zucchero, il grano, il latte, la ricotta si trovano dovunque. Ma la pastiera dovete venire a mangiarla a Napoli.
(paradisoa1, Twitter)

Volevo dire una cosa a tutti quelli che “a me la pastiera non piace”:
Nemmeno voi piacete a lei.
(amongswit, Twitter)

C’è qualcosa che un “vuoi una fetta di pastiera” non riesca a risolvere?
(Fragmentarius)

IO DICO NO ALLA PASTIERA A PASQUA
La pastiera andrebbe mangiata 365 giorni l’anno, la pastiera è vita.
(Anonimo)

Inizia quel periodo dell’anno in cui:
– Ma che devi fare col cornetto? Ci sta la pastiera.
– Il dolce? Ci sta la pastiera!
– Lo vuoi un caffè? Ci sta pure la pastiera…
– Ambrogiooooo! – Signo’, ci sta la pastiera.
– Che hai trovato nell’uovo di Pasqua? LA PASTIERA.
(FarinaAV, Twitter)

Io: sono a dieta, domani mangerò poco.
La nonna: AHAHAHAHA
La Pasqua: AHAHAHAHA
La pastiera: AHAHAHAHA
(Anonimo)

È Pasqua. Stringiamoci intorno ai tradizionali valori della nostra società. Casatiello e pastiera.
(Anonimo)

Ciao pastiera, ti va di posizionarti sui miei fianchi insieme alla pizza mangiata stasera, così vi fate compagnia?
(Valedinotte, Twitter)

Sport estremo: rifiutare un altro pezzo di pastiera.
(Dudek_kvar, Twitter)

A Napoli la pastiera è così importante che un mese prima esce pure l’anteprima: il migliaccio
(Anna Trieste)

Che voglia di sbagliare treno, prenderne uno per Napoli e andare a mangiare la pastiera.
(callmebiondina, Twitter)

Oggi sono un leone da pastiera.
(Anonimo)

Questo dolce prettamente napoletano, a base di grano ammollato precedentemente e poi cotto in latte e zucchero, ricotta, uova, latte, odore di fiori d’aranci (sì proprio così), è senz’altro il capolavoro dell’arte dolciaria napoletana. Di per se stesso potrebbe essere un pranzo ed il suo torto è proprio quello di arrivare quando si è già mangiato troppo, ma mangiatela verso mezzogiorno, una bella fetta di pastiera morbida bionda, cremosa, profumata di primavera e di vainiglia e non avrete mai commesso più bel peccato di gola.
(Vittorio Gleijeses)

Narra la leggenda che la sirena Partenope, simbolo della città di Napoli, dimorasse nel Golfo tra Posillipo ed il Vesuvio, e che da qui ogni primavera emergesse per salutare le genti felici che lo popolavano, allietandole con canti di gioia. Una volta la sua voce fu così melodiosa e soave che tutti gli abitanti ne rimasero affascinati e rapiti, accorsero verso il mare commossi dalla dolcezza del canto e delle parole d’amore che la sirena aveva loro dedicato e, per ringraziarla, sette fra le più belle fanciulle dei villaggi furono incaricate di consegnarle i doni della natura: la farina, la ricotta, le uova, il grano tenero, l’acqua di fiori d’arancio, le spezie e lo zucchero. La sirena depose le offerte preziose ai piedi degli dei, questi riunirono e mescolarono con arti divine tutti gli ingredienti, trasformandoli nella prima Pastiera, che superava in dolcezza il canto della stessa sirena.
(Anonimo)

La leggenda narra che la pastiera, se conservata in un luogo fresco ed asciutto della casa, lontano da fonti di calore, si mantenga pure fino a 5/6 giorni dopo averla sfornata.
ma in realtà nessuno ha mai visto una pastiera campare così tanto.
(DarioBallini, Twitter)

La decisione andava presa.
Non era più rimandabile.
Anzi, ci ho messo pure troppo.
Oggi faccio la pastiera.
(DarioBallini, Twitter)

Se vivi a Napoli, circondata dalle cose più buone del mondo, pizza, calzone ripieno, parmigiana, mozzarella di bufala, fiori di zucca fritti e con la ricotta, sfogliatelle, babà al rhum, pastiera, zeppole di S.giuseppe, la prima cosa che impari è l’autocontrollo.
(paradisoa1, Twitter)

È vero noi napoletani siamo un poco sfurtunati però Iddio ci ha dato gli strumenti per sopportare ogni cosa: la pazienza, il mare, la pastiera
(Anna Trieste)

– Pandoro o Panettone?
– Pastiera!
(Anonimo)

La vita è troppo corta per chiedere perché a quelli che dicono: «non mi piace la pastiera»
(Ester Viola)

Mi hanno portato la ricotta, il grano secco c’era già e niente, ho impastato una pastiera a volo.
(ciccirocki, Twitter)

Quando qualcuno o qualcosa ti delude, incanala questa delusione, questa rabbia, nella pastiera.
E la pastiera ti ripagherà.
(Anonimo)

E, venuto lo juorno destenato, oh bene mio: che mazzecatorio e che bazzara che se facette! Da dove vennero tante pastiere e casatielle? Dove li sottestate e le porpette? Dove li maccarune e graviuole?
(Giambattista Basile)

Portate pazienza. E anche la pastiera, che è domenica.
(Anonimo)

Voglio morire a Napoli dentro una pastiera!!
Ricoperta da una sfogliatella!
(BarbaraHammer1, Twitter)

Se volevo piacere a tutti nascevo pastiera.
(Anonimo)

In che senso non posso fidanzarmi con la pastiera napoletana?
(Anonimo)