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In un genere riservato e talora intimo come l’aforisma non sono pochi gli autori che nello scrivere i loro libri si sono nascosti dietro uno pseudonimo. Per restare in ambito italiano Salvatore Pinna pubblica le Effimeridi con lo pseudonimo di Sardonicus e Antonio Castronuovo Rovi e Quilismi per un bambino ucciso con lo pseudonimo di Roberto Asnicar. In alcuni casi lo pseudonimo serve all’autore a costruire una identità fittizia, permettendogli di non rivelare la sua vera identità. Nessuno sa, ad esempio, chi si nasconda dietro Learco Pignaioli, scrittore immaginario (sarebbe nato a San Giovanni Persiceto, nella provincia di Bologna), autore di epigrammi, aforismi e racconti brevi e paradossali, note autobiografiche, materiale che poi è stato raccolto da Daniele Benati, che si presenta come curatore della sua opera. Un altro autore – anzi autrice immaginaria – è Ilma Derini, che secondo la sua biografia, sarebbe nata a Santa Vittoria di Gualtieri, nella provincia di Reggio Emilia (curioso notare come Learco Pignaioli e Ilma Derini siano nati in due piccoli comuni dell’Emilia Romagna).
Ilma Derini, l’autrice di cui ci occupiamo in questo articolo, nata ottant’anni fa da una famiglia di cooperatori, “studiò – come recita la quarta di copertina – con molti sacrifici presso il Ginnasio Romagnosi di Parma, e poi si iscrisse al primo anno del liceo femminile. Fu presa ancor giovinetta dall’amore per il maturo Achille Campanile, affascinante scrittore degli anni Venti e Trenta. Abbandonata durante il viaggio in Versilia, per una furibonda lite sull’etimologia del lemma ‘sesso’, questa sua esperienza fu sublimata nella raccolta di poesie Versi di Versilia“. La vita leggendaria di questa Ilda Derini (il cui nome suona stranamente simile ad Alda Merini) si arricchisce di altri particolari. Secondo Telereggio “un altro libro dell’autrice non fu mai pubblicato: si tratta del saggio sulle stratificazioni sociali dei primi dell’ottocento nel ducato di Modena e Reggio. Una riflessione di grande rigore scientifico e di straordinaria laicità, sostiene chi ha avuto modo di scorrerne le bozze. Ma il manoscritto, titolato Caste di Castellarano, nel 1962 scivolò di mano all’editore, tipografo sassolese, e cadde nel bucone del Secchia appena a monte di Roteglia, andando irrimediabilmente perduto. Ilma Derini, nonostante le suppliche, si rifiutò di riscriverlo”.
Nel 2011 Ilma Derini pubblica, con Aliberti Editore, Ciliegie sotto spirito, aforismi di una ottuagenaria emiliana che raccoglie gli aforismi e i pensieri di una vita, mentre nel 2012 pubblica Spirito Postumo con la casa editrice di self-pubblishing “Ilmiolibro” (dai pochi dati sembrerebbe che l’autrice “che viveva in povertà a Reggio Emilia negandosi qualsiasi contatto con il mondo” sia recentemente scomparsa). Presento qui di seguito una breve selezione tratta dal libro Ciliegie sotto spirito (il libro è accompagnata da una brillante prefazione di Enrico Aime che definisce Ilma Derini “la più provocatoria delle nonne che abbiamo sperato di incontrare”). Chi si nasconda veramente dietro Ilma Derini lo lascio alla curiosità dei lettori.
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Ilma Derini, Ciliegie sotto spirito, Aforismi di una ottuagenaria
Favole
Solo i bambini capiscono le favole
perché gli adulti
sono troppo impegnati ad ascoltarle
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Difesa
Si discolpa la moglie colta sul fatto:
“Ha fatto sesso solo lui!”
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Millantatore
Raccontava
che lui era stato felice
ancor prima d’essere concepito
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Solitudini
Lasciami alla mia solitudine
mi implorava,
e se ne andò in compagnia
di una solitudine più giovane
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Compensazioni
Lui era povero di spirito
ma ricco di famiglia.
Lei aveva un quoziente basso
ma un culo alto
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Riconoscenza
I figli ci sono riconoscenti
anche se ci ricordano sempre
che siamo noi
che li abbiamo voluti
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Autostrada
Il nostro amore
avrebbe potuto durare anni
se non fosse stato colto
da un blocco autostradale
che ci costrinse a convivere
per alcune ore
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Solitudine
La tua solitudine
cercava nella mia solitudine
la compagna della vita
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Affari
Gli affari di cuore
quasi mai sono un affare
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Dubbio
Nella mia vita ho frequentato
molte persone
ma non sono sicura che loro
abbiano frequentato me
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Scelta
Il dubbio “lavorare per vivere
o vivere per lavorare?”
lascia i disoccupati
disorientati
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Sesso e crisi
La crisi economica
aumenta la produttività sessuale
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Crisi
Oggi il lavoro più diffuso
è cercare un lavoro
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Peccati
E’ un peccato che tu abbia
brillantemente completato
gli studi perché così
brillerà di più la tua precarietà
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Un uomo di potere
In pubblico preferiva restare in ombra
per potere apparire privatamente
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Stalking
L’amore che rovina la vita degli altri
dopo averla rovinata a noi stessi