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Le frasi più celebri di Mino Raiola, il re dei procuratori

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Mino Raiola, vero nome Carmine Raiola, è nato a Nocera Inferiore il 6 novembre 1967. Mino Raiola è stato uno dei procuratori sportivi più influenti nel mondo del calcio. Sono diversi i giocatori famosi che sono stati rappresentati da lui. Mino Raiola è stato definito il “re dei procuratori”, per aver creato in pochi anni ha creato un vero e proprio impero. Ricordiamo, tra i tanti calciatori da lui assistiti, Zlatan Ibrahimovic, Gianluigi Donnarumma, Paul Pogba, Matthijs de Ligt, Marco Verratti ed Erling Haaland.

Negli ultimi mesi, Mino Raiola era ammalato ai polmoni. Provò a strappare un ultimo contratto, quello più importante, con la vita, ma non ci riuscì. Morì a Milano il 30 aprile 2022.

Molte frasi di Raiola sono diventate iconiche e oggetto di meme. Presento una raccolta delle frasi più celebri di Mino Raiola, il re dei procuratori. Tra i temi correlati Frasi, citazioni e aforismi sul calcio e i calciatori.


Le frasi più celebri di Mino Raiola – Indice dei contenuti

Frasi di Mino Raiola sull’Italia, i soldi e il calcio
Frasi di Mino Raiola sui calciatori
Frasi di Mino Raiola sulle società di calcio e la Fifa
Le ultime parole di Mino Raiola prima di morire


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Frasi di Mino Raiola sull’Italia, i soldi e il calcio

In Italia io vorrei fare il manager e il procuratore dei politici, perché allora sì che mi faccio un impero miliardario in Italia, perché i politici passano da destra a sinistra come se nulla fosse.
(Mino Raiola)

In Italia non si vive per costruire, si vive per demolire.
(Mino Raiola)

Devi essere dappertutto, ma non devono mai vederti arrivare.
(Mino Raiola, citando una frase del film L’avvocato del diavolo)

Nemmeno Gesù era amato da tutti.
(Mino Raiola)

Ho pochi amici, selezionatissimi, e nessuno sa chi sono. Mi interessa il parere della mia famiglia. E di nessun altro. Di quello che la gente pensa di me non me ne frega nulla.
(Mino Raiola)

Io lavoro per guadagnare, e ogni giorno lavoro per guadagnare più del giorno prima. Conoscete qualcuno che dica che si accontenta di guadagnare di meno? Io no, solo che io lo dico.
(Mino Raiola)

Quando io andavo a scuola in Olanda ci insegnavano che la politica non è una carriera ma è un servizio che rendi al tuo Paese, ti fai uno o due mandati e poi torni a fare il tuo lavoro. Cioè, ti immagini avere una legge così in Italia? E invece in Italia abbiamo il politico professionale e anche il figlio del politico professionale.
(Mino Raiola)

Io sono un super capitalista. Il super capitalista vuole tutti più ricchi. E io sono così. Io voglio che diventano tutti ricchi nel calcio, così posso offrire grandi contratti a grandi giocatori, il sistema diventa più ricco, diritti tv più ricchi, tutti più ricchi.
(Mino Raiola)

Per me il procuratore lo può fare pure il concierge del palazzo, è il giocatore che decide chi lo fa e di chi si fida.
(Mino Raiola)

Il mio conto corrente? Mai guardato in vita mia. Odio le banche. La mia azienda non è mai stata finanziata dalle banche, è sempre stata finanziata dal mio lavoro, dai miei investimenti; ho un fiscalista di mia fiducia che si deve occupare di tutte le cose di banca e il direttore di banca che sa che io lì non ci voglio nemmeno entrare.
(Mino Raiola)

Non sognate in piccolo, non pensate alle impossibilità ma alle possibilità; io mi arrabbio molto coi miei figli quando mi dicono “questo non si può fare”… Che cosa? Tutto si può fare. Se hanno inventato i telefoni che si toccano, che ci possiamo mandare le fotografie, che ci possiamo guardare fra uno e l’altro… tutto si può fare.
(Mino Raiola)

Più mi metti i bastoni tra le ruote e più mi diverto.
(Mino Raiola)

Vivo a Montecarlo dal ’95, la gente pensa che sono andato via per le tasse ma non è vero, è che qui la qualità è altissima. Qualità e benessere. Io quando mi arrabbio con l’Italia, con il governo, il calcio e tutto quello che è, lo faccio perché a Monaco vedo che le cose funzionano e mi chiedo: perché noi non lo possiamo fare? Perché non lo vogliamo
(Mino Raiola)

Il mio sogno è di far fare la pace a Israele e Palestina. Vorrei esser dentro una trattativa così. Perché se avessi risolto questo problema 30 anni fa oggi non avremmo il terrorismo.
(Mino Raiola)

Guarda, io sono così anche a tavola: o mangio tutto o niente. O faccio sport per essere il migliore o non faccio niente.
(Mino Raiola)

Credo in una potenza più forte di noi, ma non mi interessa come devo morire.
(Mino Raiola)

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Frasi di Mino Raiola sui calciatori

I calciatori devono essere aiutati, ma soprattutto compresi. Alcuni hanno un disperato bisogno di essere guidati. E non parlo di soldi. Ma di vita quotidiana.
(Mino Raiola)

Il rapporto con i miei giocatori? Dipende… Pavel Nedved ti chiamava una volta ogni tre mesi, Zlatan può chiamarmi anche cinque volte al giorno, Mario Balotelli mi può chiamare tre volte in 10 minuti, poi se le cose vanno come dice lui non ti chiama per tre settimane e poi quando lo chiami tu, ti fa: “Che e? successo?”
(Mino Raiola)

[Su Balotelli] Un giorno mi chiama Zlatan e mi dice: qui all’Inter c’è un fenomeno, è un ragazzo di colore, con la palla fa quello che vuole, devi venire a vederlo. Andai e conobbi Mario. Gli parlai. Dopo due anni mi telefonò e mi disse che mi voleva come procuratore. Mi chiedete se oggi è contento? Così e così. Ma su di lui c’è un piano: gli ho promesso che diventerà tre volte Pallone d’oro e lui si fida di me.
(Mino Raiola)

Con me certe stronzate non le può fare. E lo sa. Dunque non le fa
(Mino Raiola, commentando Balotelli)

Il prezzo di Pogba lo ha fatto Florentino Pérez, acquistando Gareth Bale per cento milioni. A questo punto, Pogba vale almeno il doppio. Non sono io, sia chiaro, che faccio la valutazione: è stato il Real Madrid e la legge del mercato a dire che Pogba oggi vale duecento milioni.
(Mino Raiola)

Se Balotelli è la Gioconda, Paul Pogba è un Salvador Dalì.
(Mino Raiola)

Paragono Haaland a Munch.
(Mino Raiola)

[Su Gianluigi Donnarumma] Lo paragono a un Modigliani. Vale 170 milioni. Ha un grande avvenire, è un ragazzo straordinario e si fa ben volere da tutti. È già un piccolo campione, ma potrà diventare un grande campione.
(Mino Raiola)

È facile fare il contratto a Donnarumma, è più difficile consigliarlo bene per il futuro… Se oggi faccio il contratto a Donnarumma per una società in declino totale, che faccio, mi sparo? Io a Gigi devo dargli l’assoluta certezza che lui sta in un club di un certo spessore o che se non è di un certo spessore, sappiamo che non è di un certo spessore e scegliamo di esserci o no.
(Mino Raiola)

Zeman, era molto esigente. Non gli andava mai bene un giocatore, e io ero spinto dal trovargli qualcuno su cui non poteva dirmi niente… E lo trovai. Era Nedved. Quando glielo dissi quasi gli cade la sigaretta dalla bocca. Rispose: “Io non vado nel mio Paese con un procuratore, se voglio un giocatore del mio Paese me lo prendo da solo”. Non l’ho ascoltato e dopo 3 mesi ho preso Pavel e…lui m’ha insegnato tanto. Nessuno mi ha dato tanto come Pavel. Se non hai conosciuto o lavorato con Pavel, non puoi avere la mia fortuna
(Mino Raiola)

[Sul ritorno di Paul Pogba alla Juventus] Sognare è gratis, chi non sogna è morto. Io i sogni non li proibisco a nessuno, li faccio anche io ogni giorno quindi sogniamo pure. Poi vediamo se diventano realtà. E’ ancora presto, vediamo che succede.
(Mino Raiola)

Zlatan somiglia a Brad Pitt quando interpreta Benjamin Button, l’uomo che ringiovanisce giorno dopo giorno […]. Ha un’energia incredibile, migliora col tempo. E quando può va a fare pure caccia estrema. È disumano, nel senso che fa cose che gli umani neanche s’immaginano.
(Mino Raiola)

[Su Zlatan] E’ il migliore. Sa trattare come nessun altro. Ha una prospettiva che va molto al di là del contratto e del campo, è un visionario, un precursore. Gli chiesi se voleva diventare il calciatore migliore o quello più ricco. Mi rispose che voleva diventare il migliore. E io di rimando… “bravo, così posso farti diventare anche il calciatore più ricco”.
(Mino Raiola)

[Zlatan Ibrahimovic dopo il suo addio al calcio] Se c’era Mino Raiola forse mi avrebbe spinto a continuare, perché lui voleva la commissione (ride, ndr). Scusa Mino (guarda verso il cielo commosso, ndr) anche se é la verità.
(Mino Raiola)

[Paul Pogba su Mino Raiola] Quando ero giovane al Manchester United, Ferguson voleva farmi firmare il rinnovo. Arriva Mino, guardò il contratto e mi disse: “Questo contratto non lo farei firmare neanche al mio cane. Paul, alzati e andiamo via…”
(Mino Raiola)

Non c’è bisogno di tutta la partita per vedere certe cose. Capisco dopo 20 minuti se un mio giocatore giocherà bene o male.
(Mino Raiola)

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Frasi di Mino Raiola sulle società di calcio e la Fifa

Il calcio, oggi il calcio non è solo il calcio. Ci sono due partite da giocare: calcio industria e calcio giocato. Nessuno può avere il cento per cento di know how di tutti e due. Quindi hai bisogno di specialisti.
(Mino Raiola)

Pensate ai quadri di maggior valore al mondo, come la Gioconda o l’Urlo. La gente sta lì, a guardarli a distanza e sembra stupida. Il Psg e il Manchester City possono permettersi di sognare questi quadri. Con l’acquisto di Zlatan Ibrahimovic, il Paris Saint-Germain può coronare un sogno.
(Mino Raiola)

La FIFA è come un dittatore comunista che dice alla gente cosa fare in ogni momento. La gente ha già capito di cosa si tratta. Lavoriamo con un’associazione svizzera perché vogliamo combatterla da qui, esattamente da dove si trova la Federazione. (…) La FIFA oggi vuole essere tutto: il governo, la parte commerciale, quella legale… non è possibile. Vogliono organizzare qualsiasi cosa, sia sportiva che relativa agli affari. È un gioco di potere ed è per questo che vogliamo dire basta
(Mino Raiola)

Cruijff? Può andare al diavolo. Sta diventando vecchio e non ha avuto la forza di continuare la sua carriera da allenatore. Credo che lui e Guardiola possano andare in un ospedale psichiatrico, seduti a giocare a carte, farebbero un favore al Barcellona.
(Mino Raiola)

Non sono juventino però devo dire che la Juve è una società gioiello. È molto più organizzata la Juve del Real o del Barcellona. Il management della Juventus è di più alto livello di tante società che io vedo fuori Italia. Io dico: non si vince per caso.
(Mino Raiola)

Ho portato De Ligt, che volevano tutti. Ma lui vuole diventare il miglior difensore al mondo e allora mi fa: ‘Mino, io devo andare all’Harvard della difesa, al Mit dei difensori’. Perciò abbiamo scelto la Juve: per prendere la laurea.
(Mino Raiola)

Galliani fa gli interessi della Fininvest, quindi io non posso chiedere a lui certe cose. E comunque con lui c’è un rispetto reciproco. La gente non sa che su ogni trattativa litighiamo di brutto. Tant’è che alla prima o seconda presentazione di Balotelli al Milan, io non c’ero. Perché lui è fatto come me: il suo vero amore è il Milan. Per me il vero amore sono i miei figli, però i miei giocatori li tratto come tali. Perciò ci andiamo giù duro uno contro uno, ma sappiamo che non è una cosa personale: è una cosa di due pugili che vanno sul ring e dopo si rispettano.
(Mino Raiola)

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Le ultime parole di Mino Raiola prima di morire

Stato di salute attuale per chi se lo chiede: incazzato! Per la seconda volta in quatttro mesi mi uccidono. Sembrano anche in grado di resuscitare.
[Current health status for the ones wondering: pissed off second time in 4 months they kill me. Seem also able to ressuscitate.] (Su Twitter, 28 aprile, 2022, commentando il suo stato di salute)