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Frasi e citazioni celebri e famose di John Fitzgerald Kennedy

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Il 22 novembre 1963 John Fitzgerald Kennedy, trentacinquesimo presidente degli Stati Uniti d’America, viene assassinato a Dallas, in Texas, con dei colpi di fucile sparati da Lee Harvey Oswald.

John Fitzgerald Kennedy è morto più di mezzo secolo ma la sua eredità vive ancora tra noi. Le sue parole sul cambiamento, la libertà, la speranza, la giustizia e il futuro dell’umanità continuano a risuonare nelle nostre menti.

Presento una raccolta delle frasi celebri e famose di di John Fitzgerald Kennedy, noto anche come JFK, 35º presidente degli Stati Uniti d’America, carica che mantenne dal 1961 fino al 1963, anno del suo assassinio. Tra i temi correlati si veda Frasi, citazioni e aforismi di Winston Churchill, Le frasi più belle di Kamala Harris e Frasi di Donald Trump, le più sconvolgenti e famose.

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Frasi e citazioni celebri e famose di John Fitzgerald Kennedy

Se non noi, chi? Se non ora, quando?
[If not us, who? If not now, when?]

Il cambiamento è una legge della vita e coloro che si ostinano a guardare sempre solo al passato o si concentrano unicamente sul presente possono essere sicuri di perdersi il futuro.

Tutto ciò non potrà essere portato a termine nei primi cento giorni, né nei primi mille, né nel corso di questa amministrazione, e nemmeno forse nel corso della nostra esistenza su questo pianeta. Tuttavia, cominciamo.

Un uomo può morire, le nazioni possono sorgere e cadere, ma un’idea sopravvive in eterno.

Non chiedete che cosa il vostro Paese può fare per voi; chiedete che cosa potete fare voi per il vostro Paese.

Il mondo non può fare la guerra come se fosse un gigante e non può cercare la pace come se fosse un pigmeo.

L’ignoranza di un elettore in una democrazia compromette la sicurezza di tutti.

La vita non è mai facile. C’è del lavoro da fare e degli obblighi da rispettare: obblighi verso la verità, la giustizia e la libertà.

Mai prima d’ora l’uomo ha avuto una tale capacità di controllare il proprio ambiente, di porre fine alla sete e alla fame, di sconfiggere la povertà e le malattie, di bandire l’analfabetismo e la miseria umana di massa. Abbiamo il potere di fare di questa la migliore generazione dell’umanità nella storia del mondo o di farla diventare l’ultima.

Perdona i tuoi nemici, ma non dimenticare mai i loro nomi.

Il comunismo non è mai andato al potere in un paese che non fosse smembrato dalla guerra o dalla corruzione, o da entrambe.

Se la libertà vuole sopravvivere e prosperare, richiederà il sacrificio, lo sforzo e l’attenzione premurosa di ogni cittadino.

Il nostro obiettivo non è la vittoria della forza, ma la rivendicazione del diritto… non la pace a spese della libertà, ma la pace insieme alla libertà.

Questo paese non può permettersi di essere materialmente ricco e spiritualmente povero.

Un uomo fa quello che è suo dovere fare, quali che siano le conseguenze personali, quali che siano gli ostacoli, i pericoli o le pressioni. Questa è la base di tutta la moralità umana.

E se non possiamo porre fine ora alle nostre differenze, almeno possiamo contribuire a rendere il mondo un posto sicuro per la diversità.

Non disperiamo, ma agiamo. Non cerchiamo la risposta repubblicana o quella democratica, ma la risposta giusta. Non cerchiamo di addossarci la colpa del passato, accettiamo la nostra responsabilità per il futuro.

Ora la campana ci chiama ancora una volta, non per portare le armi, anche se ne abbiamo bisogno, non per una battaglia, sebbene siamo già in battaglia, ma per portare il peso di una lunga e oscura lotta, anno dopo anno, rallegrandoci nella speranza, pazienti nella tribolazione, una lotta contro i nemici comuni dell’uomo: la tirannia, la povertà, le malattie e la stessa guerra.

Saremo come una città su una collina – gli occhi di tutti saranno puntati su di noi.

Dante una volta disse che i posti più caldi dell’inferno sono riservati a coloro che in periodi di crisi morale mantengono la loro neutralità.

Le storie passate sul coraggio… possono insegnare, possono offrire speranza, possono fornire ispirazione. Ma non possono fornire il coraggio stesso. Per questo, ogni uomo deve guardare dentro la propria anima

Non ci può essere progresso se le persone non hanno fiducia nel domani.

L’americano, per natura, è ottimista. Egli è sperimentale, un inventore e un costruttore che costruisce meglio quando viene chiamato a costruire in grande.

Una nazione si rivela non solo attraverso gli uomini che produce, ma anche attraverso gli uomini che onora, gli uomini che ricorda.

Quelli che rendono impossibili le rivoluzioni pacifiche rendono le rivoluzioni violente inevitabili.

Con la coscienza pulita come unico premio, con la storia come giudice finale dei nostri atti, continuiamo a guidare la terra che amiamo, chiedendo a Dio la sua benedizione e il suo aiuto, ma consapevoli che qui sulla Terra il progetto di Dio deve essere anche il nostro.

È il momento di una nuova generazione di leader, per affrontare nuovi problemi e cogliere nuove opportunità. Perché là fuori c’è un nuovo mondo da conquistare.

L’umanità deve porre fine alla guerra, o la guerra porrà fine all’umanità.

La parola crisi, scritta in cinese, è composta di due caratteri, uno rappresenta il pericolo e l’altro rappresenta l’opportunità.

Tre cose esistono veramente: Dio, la follia umana e il riso. Le prime due sono oltre la nostra comprensione, quindi dobbiamo accontentarci della terza.

Se non siamo noi a distruggere le armi, saranno le armi a distruggere noi.

Se una società libera non può aiutare i molti che sono poveri, non dovrebbe salvare i pochi che sono ricchi.

I bambini sono la risorsa più preziosa del mondo e la sua migliore speranza per il futuro.

Possiamo affermare con una certa sicurezza che, sebbene i bambini possano essere vittime del destino, non saranno vittime della nostra negligenza.

Nessun paese può andare avanti, nessuna società libera può sostenersi, a meno che non abbia una cittadinanza istruita le cui qualità di mente e cuore le consentano di prendere parte alle decisioni complicate e sempre più sofisticate che ricadono non solo sul Presidente e sul Congresso, ma su tutti i cittadini che esercitano il potere supremo.

La vera misura di una nazione è il suo successo nel realizzare la promessa di una vita migliore per ciascuno dei suoi membri. Che questa sia la misura della nostra nazione.

La nostra profonda fiducia spirituale che questa nazione sopravviverà ai pericoli odierni – che potrebbero benissimo accompagnarci per decenni a venire – ci spinge a investire nel futuro della nostra nazione, a considerare e rispettare i nostri obblighi nei confronti dei nostri figli e delle innumerevoli generazioni che seguiranno.

Le biblioteche dovrebbero essere aperte a tutti − eccetto i censori.

Cinici e scettici moderni non vedono nulla di male nel pagare a coloro cui affidano le menti dei loro figli uno stipendio inferiore a quello pagato a coloro i quali affidano la manutenzione del loro impianto idraulico.

Dobbiamo utilizzare il tempo come uno strumento, non come un divano.

Se i politici si occupassero un po’ più di poesia e i poeti un po’ più di politica, forse si vivrebbe in un mondo migliore.

Quando il potere porta l’uomo verso l’arroganza, la poesia gli ricorda i suoi limiti. Quando il potere restringe la sfera di interesse dell’uomo, la poesia gli ricorda la ricchezza e la diversità dell’esistenza. Quando il potere corrompe, la poesia rigenera.

Facciamo sapere a ogni nazione, che ci auguri il bene o il male, che pagheremo qualsiasi prezzo, sopporteremo qualsiasi fardello, affronteremo qualsiasi difficoltà, sosterremo qualsiasi amico, ci opporremo a qualsiasi nemico per assicurare la sopravvivenza e il successo della libertà.

Gli statisti sono responsabili dei loro errori soltanto nel settore in cui sono preposti, cioè quello del governo, e non vanno giudicati responsabili della nazione nel suo complesso. Una delle manchevolezze della democrazia, è di cercare capri espiatori per la sua debolezza.

I cittadini del mondo rispettano una nazione in grado di vedere al di là dei suoi propri confini.

Il conformismo è il carceriere della libertà e il nemico dello sviluppo.

Il grande nemico della verità molto spesso non è la menzogna: deliberata, creata ad arte e disonesta; quanto il mito: persistente, persuasivo e irrealistico.

L’uomo è ancora il più straordinario dei computer.

La guerra non ci si propone più come un’alternativa razionale.

Cari americani, facciamo il primo passo. Facciamo… un passo indietro dall’ombra della guerra e cerchiamo la via della pace . E se quel viaggio è lungo mille miglia, o anche di più, che la storia prenda atto che noi, in questa terra, in questo momento, abbiamo fatto il primo passo.

Non vedo l’ora di vivere in un’America che non avrà paura della grazia e della bellezza… un’America che premierà i successi nelle arti come premiamo i successi negli affari o nell’arte di governare.

Non concentriamoci solo sulle nostre differenze, ma pensiamo anche ai nostri interessi comuni e a come superare tali differenze. E se le nostre divergenze non possono essere risolte oggi, almeno possiamo cercare di rendere il mondo un luogo sicuro per le diversità. Perché, in fin dei conti, il nostro più elementare legame è che tutti noi abitiamo questo piccolo pianeta, respiriamo la stessa aria, ci preoccupiamo per il futuro dei nostri figli, e siamo tutti mortali.

Non dobbiamo mai negoziare per paura, ma non dobbiamo mai aver paura di negoziare.

Davvero non so perché tutti noi siamo così legati al mare; penso che sia perché siamo stati originati dal mare. E’ un fatto interessante della biologia che tutti noi abbiamo nelle nostre vene la stessa percentuale di sale che esiste nell’oceano. Abbiamo il sale nel sangue, nel sudore, nelle lacrime. Siamo legati all’oceano. E quando torniamo al mare, per navigare o semplicemente per assistere a una regata, torniamo al posto da cui veniamo.

Sono giunto alla conclusione che il fascismo è fatto per la Germania e l’Italia, il comunismo per la Russia e la democrazia per l’America e l’Inghilterra.

La vittoria ha moltissimi padri, la sconfitta è orfana.

Nel passato, chi ha cercato stupidamente di ottenere il potere cavalcando la tigre ha finito per esserne divorato.

Un bambino educato male è un bambino perso.

C’è sempre ingiustizia nella vita. Alcuni uomini vengono uccisi in guerra e alcuni vengono feriti, e alcuni altri non lasciano mai il paese, e alcuni uomini vengono dislocati nell’antartico ed alcuni vengono dislocati a San Francisco. È davvero dura nella vita militare o personale garantire la completa uguaglianza. La vita è ingiusta.

Gli Stati Uniti hanno bisogno di muoversi molto velocemente anche solo per stare fermi.

Il momento di riparare il tetto è mentre il sole sta splendendo.

Mentre esprimiamo la nostra gratitudine, non dobbiamo mai dimenticare che il più alto apprezzamento non consiste nel mormorare parole, ma nel viverle.

I nostri problemi vengono creati dall’uomo, perciò possono essere risolti dall’uomo. Perché in ultima analisi, il legame fondamentale che unisce tutti noi è che abitiamo tutti su questo piccolo pianeta. Respiriamo tutti la stessa aria. Abbiamo tutti a cuore il futuro dei nostri figli. E siamo tutti solo di passaggio.

La guerra contro la fame è in realtà una guerra di liberazione dell’umanità intera.

Washington è una città di efficienza meridionale e di fascino settentrionale.

Il futuro non è un regalo, è una conquista.

Dobbiamo affrontare il fatto che gli Stati Uniti non sono né onnipotenti né onniscienti, che noi siamo solo il sei per cento della popolazione mondiale, che non possiamo imporre la nostra volontà al restante 94 per cento del genere umano, e che quindi non ci può essere una soluzione americana ad ogni problema.

Andiamo nello spazio perché qualsiasi cosa l’umanità debba intraprendere, gli uomini liberi devono condividerla pienamente… Credo che questa nazione dovrebbe impegnarsi a raggiungere l’obiettivo, prima della fine di questo decennio, di far atterrare un uomo sulla luna e riportarlo sano e salvo sulla terra.

La libertà senza istruzione è sempre in pericolo; imparare senza libertà è sempre invano.

Non penso che tutti i rapporti dei servizi segreti siano scottanti. Alcuni giorni apprendo di più dal New York Times.

Adesso sì che posso ritirarmi dalla politica, dopo che una ragazza dolce e pura come Marilyn Monroe mi ha augurato buon compleanno!

[Nel 1962] Non… rischieremo una guerra nucleare mondiale… in cui anche i frutti della vittoria sarebbero cenere nella nostra bocca.