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Dizionario

Amarcord – Significato e uso della parola

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Significato e uso della parola Amarcord
Amarcord significa rievocazione nostalgica del passato.
La parola deriva dal titolo dell’omonimo film di Fellini, che viene dalla locuzione romagnola “a m’arcord” (in italiano “io mi ricordo”).

“Amarcord” è uno dei film più noti di Fellini ed è uscito nei cinema italiani nel 1973. Il film – che è stato selezionato tra i 100 film italiani da salvare e che ha vinto un Premio Oscar come miglior film in lingua straniera – narra la vita che si svolge nell’antico borgo di Rimini da una primavera all’altra, nei primi anni trenta. Un anno esatto di storia in cui Fellini rievoca con malinconia e nostalgia il suo paese, la sua giovinezza, i suoi amici e tutte le figure che gli giravano attorno (la provocante parrucchiera Gradisca, la sciocca Volpina, una tabaccaia mastodontica, un ampolloso avvocato dalla facile retorica, un emiro dalle cento mogli, il matto Giudizio, il motociclista esibizionista e ovviamente l’adolescente Titta).

Fellini rievoca il passato con un tono a metà tra l’ironia e la malinconia, sempre attento a non gonfiare troppo le cose, cercando ogni volta di ammorbidire, sfumare, attenuare, alla ricerca dell’anima delle cose.

Sicuramente il suono affascinante di “amarcord” è uno dei motivi per cui il titolo ha subito conquistato gli spettatori, tanto da affermarsi nel giro di poco tempo come neologismo.
Amarcord viene usato nella lingua italiana in diversi modi. Ad esempio: “Oggi è proprio un momento amarcord” , “In tutto noi c’è un po’ di amarcord”, “vedi un luogo ed è subito amarcord”, “oggi mi è scesa una lacrimuccia, modello amarcord”.

Secondo il poeta Tonino Guerra, co-sceneggiatore del film insieme al regista, il titolo Amarcord non fa riferimento solo all’espressione dialettale romagnola “a m’arcord” (“io mi ricordo”).
Tutti pensano che sia solo il riferimento al dialetto mi ricordo: è vero, ma solo per assonanza, perché in realtà deriva dalla comanda dei ricchi che entravano al bar chiedendo l’amaro Cora. Da amaro, amaro Cora, è nato Amarcord“.