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George Eliot, pseudonimo di Mary Anne Evans coniugata (nata ad Arbury il 22 novembre 1819 e morta a Londra il 22 dicembre 1880), è stata una scrittrice britannica, una delle più importanti dell’età vittoriana.
Mary Anne Evans usò uno pseudonimo maschile, George Eliot, a partire dalla sua prima opera narrativa, “Scenes of Clerical Life”, come era comune a quel tempo per le scrittrici.
Presento una raccolta delle frasi più belle di George Eliot. Tra i temi correlati Le frasi più belle di Emily Brontë, autrice di Le cime tempestose, Le frasi più belle di Katherine Mansfield e Le frasi più belle di Virginia Woolf.
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Le frasi più belle di George Eliot
Non è mai troppo tardi per essere ciò che avremmo potuto essere.
Indossa un sorriso e avrai amici; indossa un broncio e avrai le rughe
Talvolta si prende come cattiva abitudine l’essere infelici.
Amo non solo essere amata, ma anche sentirmelo dire. Il regno del silenzio è già grande abbastanza nell’oltretomba.
E naturalmente gli uomini sanno tutto meglio di chiunque altro, tranne ciò che le donne sanno meglio di chiunque altro.
Per la maggior parte dei mortali esiste una stupidità insopportabile e un’altra che è del tutto accettabile – altrimenti, in verità, che cosa ne sarebbe dei legami sociali?
Certo che le donne sono sciocche. Dio Onnipotente le ha create per essere uguali agli uomini.
La conoscenza costruisce lentamente ciò che l’ignoranza abbatte in un’ora.
Mi piace la colazione più di qualsiasi altro momento della giornata. Non c’è polvere nella mente e tutti si presenta come uno specchio limpido ai raggi delle cose.
Penso che non avrei altri desideri mortali, se potessi sempre avere un sacco di musica. Essa embra infondere forza nelle mie membra e idee nel mio cervello. La vita sembra andare avanti senza sforzo, quando sono pieno di musica.
Non vi sono sentimenti, eccetto gli estremi della paura e del dolore, che non possano trovare sollievo nella musica.
C’è una grande quantità di territorio inesplorato dentro di noi.
Quale solitudine è più solitaria della sfiducia?
Mi pare impossibile di rinunziare alle aspirazioni ed ai desideri, fintanto che siamo veramente vivi. Ci sono cose che sentiamo essere belle e buone, e dobbiamo esserne affamati.
Per farsi un’idea della miseria dei nostri connazionali basta dare un’occhiata a come si divertono.
La vita non è mai stata altro che un’altalena perpetua tra la pesantezza e lo scherzo.
Era come un gallo che pensava che il sole sorgesse per ascoltarlo cantare.
Non provo compassione per i presuntuosi, perché penso che portino con sé i mezzi per consolarsi.
Il carattere non è scolpito nel marmo, non è qualcosa di solido e inalterabile. È qualcosa di vivo e mutevole, e può ammalarsi come i nostri corpi.
Qualunque codardo può combattere una battaglia quando è sicuro di vincere; ma datemi l’uomo che ha il coraggio di combattere quando è sicuro di perdere.
Gli animali sono amici così piacevoli: non fanno domande, non criticano.
Beato l’uomo che, non avendo nulla da dire, si astiene dal dare prova verbale del fatto.
Le apparenze hanno ben poco a che fare con la felicità.
Oh, il conforto, l’inesprimibile conforto di sentirsi al sicuro con una persona; non dover né soppesare i pensieri né misurare le parole, ma riversarli tutti fuori, così come sono, pula e grano insieme, sapendo che una mano fedele li prenderà e li setaccerà, conserverà ciò che vale la pena conservare e poi, con un soffio di gentilezza, spazzerà via il resto.
Noi tutti siamo portati a credere ciò che il mondo crede di noi.
Non va bene mettere i morti davanti ai vivi. Tutti noi, un giorno o l’altro, lasceremo questa terra, e sarebbe meglio che la gente ci tenesse in considerazione prima, anziché aspettare che ce ne siamo andati.
Sia la gioia che il dolore sono i miei compagni eterni, ma la gioia si chiama Passato e il dolore Presente.
Il pettegolezzo è una specie di fumo che esce dalle sporche pipe di chi lo diffonde: non dimostra altro che il cattivo gusto del fumatore.
Spesso l’anima raggiunge una maturità di perfezione, quando la vecchiaia ha già guastato l’involucro che la contiene:
vi sono sempre due opinioni: quella che un uomo ha di se stesso e quella che gli altri hanno di lui. Ci sarebbero due opinioni su di una campana fessa, se la campana potesse udirsi.
Noi mortali, uomini e donne, fra l’ora di colazione e quella di cena, ingoiamo molte delusioni; tratteniamo le lacrime e ci facciamo un po’ pallidi attorno alle labbra, e per tutta risposta a chi ci chiede qualcosa diciamo: «Oh nulla!»
Il fuoco migliore non è quello che brucia più in fretta.
Il bene crescente del mondo è parzialmente dipendente da atti ignorati dalla storia; e se le cose non vanno così male per te e per me come avrebbe potuto essere, si deve in parte al numero di persone che vissero fedelmente una vita anonima, e riposano in tombe dimenticate.
Dio è inconcepibile, l’immortalità incredibile ma il dovere è perentorio e assoluto.
Affidiamo la gente alla misericordia di Dio, ma noi non ne dimostriamo alcuna.
Il desiderio di conquista è di per sé una specie di assoggettamento.
Ci sono molte vittorie peggiori di una sconfitta.
È una mente ristretta quella che non riesce a considerare un argomento da più punti di vista.
In ogni addio c’è un’immagine della morte.
Un pugno è sarcasmo diventato stupido.
L’ignoranza dà a una persona una vasta gamma di probabilità.
I nostri morti non sono mai morti per noi, finché non li abbiamo dimenticati.
Ci sono due modi di parlare che piaceranno sempre al pubblico: uno è dire al pubblico ciò che non capisce; l’altro è dire al pubblico ciò a cui è abituato.
L’università rende le persone come le vesciche, buone solo a contenere la roba che vi viene versata dentro.
La ricompensa per chi adempie ad un dovere è la capacità di adempierne un altro.
La crudeltà, come tutti i vizi, non richiede altro motivo che se stessa: ha bisogno soltanto di un’occasione.
Nessun male ci condanna senza speranza tranne il male che amiamo, e quello nel quale desideriamo perseverare, e a cui non facciamo alcun tentativo di sfuggire.
La rinuncia rimane dolore, quantunque dolore volontariamente sostenuto.
L’impresa difficile di conoscere un’altra anima non è fatta per dei giovanotti la cui coscienza è per lo più composta dai loro desideri.
Decidi su ciò che pensi sia giusto, e persevera.
Il fallimento dopo un lungo perseverare è molto più splendido che non aver mai fatto uno sforzo degno di essere chiamato un fallimento.
Non esiste disperazione più assoluta di quella che accompagna i primi momenti del nostro primo grande dolore, quando non abbiamo ancora saputo cosa voglia dire aver sofferto ed essere guariti, aver perso la speranza e ritrovata la disperazione.
Le donne più felici, come le nazioni più felici, non hanno storia.
Uno deve essere povero per conoscere il lusso del donare.
La profezia è la forma più gratuita di errore.
I grandi sentimenti talvolta assumono le apparenze dell’errore, e la grande fede, le apparenze dell’illusione.
I nostri propositi ci determinano, tanto quanto noi determiniamo loro.
L’orgoglio non è male quando ci spinge soltanto a nascondere le nostre ferite – e a non ferire gli altri.
La madre troppo spesso sta alle spalle della figlia come una brutta profezia: “Quale io sono, tale lei lo sarà in breve”.
Le biografie solitamente sono una malattia della letteratura Inglese.
Quale solitudine è più sola della diffidenza?
I momenti d’oro della nostra vita si allontanano veloci e, innanzi a noi, non rimane che sabbia; gli angeli ci fanno visita e noi, ci accorgiamo di loro quando sono partiti per sempre.
I bambini sono anche il simbolo del matrimonio eterno tra l’amore e il dovere.
A poco a poco diventeremo un mucchio di essere sgangherati! Ma non importa: più diventiamo brutti per gli altri, più simpatici ci troveremo tra di noi!
Sono convinto che l’eccessiva produzione letteraria sia un’offesa sociale.
L’importante lavoro di mandare avanti il mondo non aspetta di essere fatto dagli uomini perfetti.
Il viaggio migliore è quello che si può fare accanto al proprio focolare. Nella memoria o nell’immaginazione.