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Presento una raccolta di frasi, citazioni e aforismi sull’adozione e l’adottare un bambino. Tra i temi correlati si veda Frasi, citazioni e aforismi sui figli, Frasi, citazioni e aforismi sui genitori, Frasi, citazioni e aforismi sulla famiglia, Frasi, citazioni e aforismi sugli orfani e Frasi, citazioni e aforismi sulla nascita e l’essere nati.
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Frasi, citazioni e aforismi sull’adozione
L’adozione è quando un bambino cresce nel cuore della sua mamma, invece che nella sua pancia.
(Anonimo)
Sei venuto al mondo,
ma il mondo non è venuto da te.
Ha preferito metterti in un angolo,
quello degli ultimi, dei diversi, degli sfortunati.
Sei nato da un appuntamento mancato con i tuoi genitori
e con il destino.
Fatti forte allora, sei hai perso la strada,
la strada troverà te,
il miracolo dell’adozione
ti aspetterà al primo bivio della vita,
ti darà mani, volti e mondi nuovi da accarezzare.
(Fabrizio Caramagna)
C’erano due donne che non si erano mai conosciute.
Una non la ricordi, l’altra la chiami mamma.
La prima ti ha dato la vita, la seconda ti ha insegnato a viverla.
La prima ti ha creato il bisogno d’amore, la seconda era lì per soddisfarlo.
Una ti ha dato la nazionalità, l’altra il nome.
Una il seme della crescita, l’altra uno scopo.
Una ti ha creato emozioni, l’altra ha calmato le tue paure.
Una ha visto il tuo primo sorriso, l’altra ha asciugato le tue lacrime.
Una ti ha lasciato, era tutto quello che poteva fare.
L’altra pregava per un bambino e il Signore l’ha condotta a te.
E ora mi chiedi la perenne domanda: eredità o ambiente,
da chi sono plasmato?
Da nessuno dei due.
Solo da due diversi amori.
(Madre Teresa di Calcutta)
Una madre è come una sorgente di montagna che nutre l’albero alle sue radici,
ma una donna che diventa madre del bimbo partorito da un’altra donna
è come l’acqua che evapora fino a diventare nuvola
e viaggia per lunghe distanze per nutrire un albero solo nel deserto.
(Talmud)
L’adozione è l’incontro di due desideri, l’uno inconsapevole, quello del bambino, e l’altro consapevole, quello dei genitori, accomunati dal fatto di aspirare a qualcosa che non si conosce ma si sente indispensabile.
(Monica Toselli)
L’atto di adottare solitamente ripara due dolori: quello dei genitori di non aver potuto avere figli (coppia senza figli) e quello del bambino di non aver avuto una famiglia.
(Monica Toselli)
L’adozione è un’alternativa positiva all’aborto, è un modo per salvare una vita e illuminarne altre due: quelle dei genitori adottivi.
(George W. Bush)
È una crudele ironia che mentre altre donne evitano di avere figli o abortiscono, a lei il destino li negasse. Dovette rassegnarsi a non averli, perché persino il fantastico metodo di impiantarle nel ventre un ovulo estraneo fertilizzato risultò inutile, ma rimaneva la possibilità dell’adozione. C’è un’infinità di creature senza famiglia che attendono che qualcuno offra loro una casa generosa.
(Isabel Allende)
“Non vedi più i lineamenti. Vedi l’amore”. Ecco spiegata in pochissime parole l’adozione.
(Anonimo)
La nascita è un evento straordinario, di grande portata, ma anche il primo incontro col bambino adottato può toccare vette inusitate di intensità emozionale e dare inizio ad una indimenticabile esperienza emotiva.
(Anna Maria Bacherini)
Io non ti ho fatto il dono della vita, ma in cuor mio so che l’amore che provo è profondo e sincero, come se ciò fosse accaduto. Per noi, essere l’uno con l’altro è come un sogno che si avvera. No, non ti ho dato la vita, ma la vita mi ha donato te.
(Anonimo)
Se tu potessi esprimere ora il tuo desiderio… Cosa chiederesti al destino? Puoi chiedere tutto senza timori…
Io saprei cosa… Vorrei una madre per ogni bimbo che piange e un padre per ogni bimbo che trema.
(Ida Di Ciacco)
La nostra famiglia è piccola, e non ci sono giocattoli; ma se vuoi, tu puoi farne parte. Sarai il nostro bambino, e ti cresceremo con amore. [Stitch è in procinto di andarsene]. Ohana significa famiglia. Famiglia significa che nessuno viene abbandonato
(Dal cartone animato Lilo & Stitch)
L’adozione di un bambino non cambierà il mondo; ma per questo bambino, il mondo cambierà
(Anonimo)
Non può avere i miei occhi, non può avere il mio sorriso, ma ha tutto il mio cuore.
(Anonimo)
Storia di una adozione
Eri un fiore sgualcito in mano a coloro che non sapevano
o non potevano tenerti.
Adesso sorridi alla vita e splendi quando qualcuno ti sfiora.
(Fabrizio Caramagna)
In Ovidio il verbo “adoptare” viene ad assumere un nuovo significato: “fac ramumu ramus adoptet”. Con questa espressione, traducibile con “fa che un ramo ne adotti un altro” il nostro verbo assume il significato di innestare. Dal vocabolario apprendiamo che ciò vuol dire “trasportare una parte gemmifera, staccata da una pianta, su di un’altra pianta radicata al suolo, allo scopo che si saldino insieme e quella possa svilupparsi su questa.
(Monica Crotti)
I bambini adottati sono depositari almeno di due frammenti di storia che devono conciliare: la vita prima e dopo l’adozione. Gli adulti devono necessariamente tenere conto di questo elemento e armonizzarlo con il loro desiderio di essere genitori nonostante i cambiamenti, gli ostacoli e le difficoltà stesse legate all’adozione.
(Marie Rose Moro)
Voi innesterete le vostre vite sulla mia crescita selvatica
e grazie a voi io rinascerò una seconda volta.
Così sarò ricco di quattro genitori,
due lo saranno della mia carne e due del mio cuore e della mia carne cresciuta.
Voi non giudicherete i miei genitori sconosciuti
li ringrazierete e mi aiuterete a rispettarli.
Perché dovrò riuscire lo so, ad amarli nell’ombra,
se un giorno vorrò poterli amare nella luce.
(Michel Quoist)
Ciò che vi dico piano non potrò urlarlo, se non il giorno
in cui, avendomi voi adottato,
mi avrete messo in cuore tanto amore e autentica libertà,
sulle mie labbra parole sufficienti,
perché possa dire: papà, mamma, io vi scelgo e vi adotto,
allora saprete che il vostro amore è dono, e che è riuscito.
(Michel Quoist)
Ogni bambino che considerate come vostro, diventa il vostro se date voi stessi per quel bambino.
(Dale Evans)
Madre adottiva? Io sono madre.
Non ho bisogno di un altro suffisso.
(Joanne Greco)
Il bambino che verrà adottato non dovrà essere confrontato, nella mente dei genitori, con “quello che non ha potuto nascere”, che in quanto non reale, sarà sempre migliore, più tranquillo del bambino vero, in carne ed ossa.
(Monica Toselli)
I genitori che hanno adottato un bambino devono dirgli la verità sull’adozione. Una madre adottiva che lascia credere al bambino di essere la vera madre va in cerca di guai, e in molti casi li avrà veramente.
(Alexander Neill)
Dobbiamo dire al bambino che siamo i suoi genitori adottivi? Certamente, sì. Se il vostro bambino ha ricevuto il vostro affetto fin dall’infanzia, avete poco da temere.
(Alexander Neill)
Si deve dire la verità a un bambino adottato, senza tener conto dell’età a cui è stato adottato. Se si dice a una bambina di sei anni che è adottiva, con dei bravi genitori affettuosi è probabile che dimentichi la cosa… se i genitori sono buoni ed affettuosi; se si evita di dire la verità, lo shock di una scoperta tardiva può avere gravi conseguenze.
(Alexander Neill)
Alcuni genitori adottivi pensano: « Il bimbo è stato adottato a sei settimane. Non può assolutamente saperne nulla. Non è il caso di dirglielo. » Questa via può essere pericolosa, poiché i bambini hanno tutti i mezzi ed i modi per scovare i segreti. Ho conosciuto un ragazzo che aveva sedici anni quando scoprì la verità. I suoi genitori adottivi mi dissero che dopo quello shock era diventato freddo e riservato nei rapporti verso di loro. Molto più sicuro dire la verità.
(Alexander Neill)
Alcuni dei miei allievi che erano stati adottati hanno cercato di incontrare la madre naturale per stabilire un rapporto personale; l’esperimento non ha mai avuto successo. La madre che vedevano era un’estranea, non la madre affettuosa e piena di calore dei loro sogni infantili.
(Alexander Neil)
I bambini adottati inventano se stessi perché non hanno altra scelta; c’è un’assenza, un vuoto, un punto di domanda all’origine delle nostre vite. Una parte fondamentale della nostra storia è scomparsa, con violenza, come se una bomba avesse squarciato l’utero.
(Jeanette Winterson)
Ho visto bambini che stavano bene nelle famiglie adottive, ma che non sapevano di essere adottati. Glielo dicevano il giorno della maturità o del matrimonio. Che choc! Penso che sia terribile che i genitori adottivi non gli abbiano mai consentito di conoscere il loro passato.
(Françoise Dolto)
Se gli si nasconde la sua storia, il bambino lo scoprirà tutto in una volta attraverso l’anagrafe quando richiederà l’atto di nascita o quando, un bel giorno, una vecchia zia si lascerà sfuggire una parola per sbaglio.
(Françoise Dolto)
Un padre adottivo è più coinvolto di un padre naturale. L’attesa lo rende più premuroso. Questa bambina è arrivata nello stesso modo a me e a lui. Una mamma che porta nel grembo un bambino per nove mesi ha la sensazione di conoscerlo già; mentre per il padre è una novità. Nell’adozione non è così, si è entrambi allo stesso livello, quando io ho guardato Lucia per la prima volta lui era con me. Il coinvolgimento è stato lo stesso per tutti e due.
(Anna Oliviero Ferraris)
Si adotta anche per se stessi, per costruire una famiglia, perché si aspira a diventare genitori.
(Anna Oliviero Ferraris)
Siamo figli di un destino che ci ha chiesto di essere forti quando ancora non avevamo la capacità di camminare, e per questo non potendoci donare ali ci hanno regalato una nuova famiglia dove imparare a volare.
(Anonimo)
I bambini persi
Nelle notti nei boschi
i bambini persi chiamavano per essere trovati. Non c’erano le stelle?
Le stelle erano gli occhi dei lupi. Non c’era la luna?
La luna era le fauci dei lupi. I bambini persi erano spaventati?
Sì, chiamavano tanto.
Svegliavano gli animali addormentati.
(Vivian Lamarque)
L’abbandono, in modo inconsapevole, è sentito come prova di un rifiuto subito perché non si è una persona degna di amore e, quindi, di appartenere a quella famiglia, a quei genitori. Come se il ragazzo pensasse: “Non posso essere stato abbandonato se non per la ragione che nessuno, i miei genitori naturali per primi, pensava che valesse la pena occuparsi di me”. Il bambino (…) può parlare con la mamma adottiva e dire cosa pensa molto presto. Quanti ragazzi adottivi invece non trovano lo spazio per porre simili domande? Parlare può essere interdetto non apertamente, ma inconsapevolmente, dal messaggio implicito dei genitori adottivi: “Se mi fai queste domande significa che desidereresti abbandonarmi! Di questo non si deve parlare, perché distruggerebbe i tuoi genitori.” Possiamo sperare che l’apertura di un dialogo continuo tra figlio e genitori nasca e si sviluppi come una consuetudine duratura, accompagnando l’avvio e lo sviluppo del rapporto adottivo e permettendo così un migliore assorbimento del trauma dell’abbandono.
(Claudia Artoni Schlesinger)
Nell’adozione il piccolo sopraggiunge dal di fuori, per una decisione che il corpo non ha ratificato. Occorre ammettere che il bimbo adottato non è immediatamente figlio ma lo diventa poco per volta per una convergenza del desiderio di maternità della donna con quello di filiazione del bambino. Il riconoscimento reciproco però richiede tempo e lavoro interiore. Quando la fretta di concludere non permette il lutto per la maternità naturale e l’accettazione della mancanza, l’adottato si confronta immediatamente con il fantasma dell’altro e ne esce perdente perché l’ideale è, per definizione, irraggiungibile.
(Silvia Vegetti Finzi)
Attraverso l’adozione andiamo oltre le nostre cerchie immediate e, per giunta, troviamo un inaspettato senso di appartenenza con gli altri.
(Isabella Rossellini)
In qualche modo entra in gioco il destino. Dei bambini finiscono con te e tu vai a finire con loro. È qualcosa di magico.
(Nicole Kidman)
Il momento più bello della nostra storia è stato quando lui ha firmato le carte per l’adozione congiunta di Maddox e Zahara.
(Angelina Jolie)
La mia vita è stata plasmata dalla decisione presa da due persone 24 anni fa. Hanno deciso di adottare un bambino. Mi hanno adottato, e ho avuto la possibilità di avere quel tipo di vita che ogni bambino merita.
(Karen Fowler)
Ho sempre saputo che avrei adottato un bambino. In realtà non sognavo di farlo come mamma single, ma è successo.
(Charlize Theron)
Non lo so perché sia stato così importante per me farlo prima di avere un figlio biologico, ma mi sembra di aver atteso e sognato mia figlia Naleigh per molto tempo.
(Katherine Heigl riferendosi alla sua adozione)
Due anni dopo il matrimonio ci siamo sentiti pronti per affrontare l’iter per le adozioni. All’inizio con la bimba non è stato facile, parlava un’altra lingua… Ci siamo studiate molto e ora sono una mamma apprensiva ma felice.
(Katherine Heigl)
Il loro matrimonio durava nel tempo, nonostante la dolorosa assenza di un figlio. Qualche volta lei gli aveva parlato di una adozione, ma lui si era rivoltato scandalizzato; «Il sangue di un altro, la carne di un altro, le memorie ataviche magari di un’altra cultura, no non se ne parla!». E chiudeva rancoroso la questione.
(Dacia Maraini)
La biologia è l’ultima cosa che rende qualcuno una madre.
(Oprah Winfrey)
In ogni famiglia umana un figlio o una figlia o vengono procrati oppure vengono adottati Per definizione, non possono essere entrambe le cose. Ma con Dio è diverso: siamo nati e siamo stati adottati da Lui.
(Jerry Bridges)
E di tutto questo rimango solo io, un povero bambino abbandonato, che nessun Amore
ha voluto come figlio adottivo e nessuna Amicizia come compagno di giochi.
(Fernando Pessoa)
Il termine abbandono è stupido (…) Dare di che vivere è abbandonare? E’ proprio perché una madre ama suo figlio che lo dà ad altri, se lei non può allevarlo. Lo ama nel suo immaginario. Nei fatti, la maternità è incompatibile con la sua realtà.
(Françoise Dolto)
Non ci sono bambini non voluti, ma solo famiglie non ancora trovate.
(The National Adoption Center)