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Frasi, citazioni e aforismi sui tulipani

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Il nome tulipano deriva dal turco “tullband” copricapo, turbante, probabilmente per la forma del fiore.

Presento una raccolta di frasi, citazioni e aforismi sui tulipani. Tra i temi correlati si veda Frasi, citazioni e aforismi sulle margherite, Frasi, citazioni e aforismi sulle rose e Frasi, citazioni e aforismi sui fiori.

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Frasi, citazioni e aforismi sui tulipani

Tulipani

Un tulipano non combatte per impressionare nessuno. Non combatte per essere diverso da una rosa. Non ne ha bisogno. Perché è diverso. E c’è spazio nel giardino per ogni fiore.
(Marianne Williamson)

Nove tulipani che scoppiano dalle risa in un vaso trasparente. Guardo il loro tremolio sotto le ali del tempo che passa. Hanno un modo radioso di essere senza difesa.
(Christian Bobin)

In un campo di tulipani i colori escono sempre dai margini e vanno a colorare il cielo.
(Fabrizio Caramagna)

I tulipani, ce lo insegnano in turchi, sono fiori bellissimi e dalla forte e affascinante personalità. (…) Ma ciò che mi attrae di più è una certa vena, delicata e ricca, di ironia che la pianta stessa emana. Portatrice di grande e arguta personalità: Può dimostrare, con forza e semplicità, di essere libera e fiera.
(Paolo Pejrone)

In aprile i tulipani cominciano gradualmente a fiorire dopo lunga (e gradevole preparazione). Quelli non ancora aperti, pieni di vigore giovanile e forti del loro colorito grigio verde occhieggiano stropicciati: un po’ pigri e sonnolenti, ammantati dalla loro indolenza orientale, indefiniti e timidi, spesso sono molto più belli di quando sono dichiarati “fioriti”.
(Paolo Pejrone)

Spesso il colore del tulipano è forte e “pulito” ed è una delle sue caratteristiche più note e antiche: le sfumature volgari che vediamo adesso le ha combinate l’uomo con il suo ben noto consumismo.
(Paolo Pejrone)

Un tulipano libero e spensierato, che occhieggia scarlatto nel mare verde dell’erba, indifferente a noi umani nella ressa di altre creature simili a lui, gioiosamente perso nella folla.
(Pia Pera)

Noi siamo il regalo che Dio si è fatto.
Ha bisogno dei nostri occhi per vedere la fioritura colorata dei tulipani.
(Fabrizio Caramagna)

Oggi dal finestrino ho visto distese di tulipani, non me la sento di essere triste.
(GinevraCardinal, Twitter)

Come certe persone. Che sanno giocare con l’incanto e la delicatezza. Così i tulipani.
(Fabrizio Caramagna)

Amo i tulipani più di qualsiasi altro fiore di primavera; essi sono l’incarnazione di una vivace allegria e di una ordinata grazia.
(Elizabeth Von Armin)

Flavia era come quei tulipani che compro per casa mia. Ho imparato a prenderli chiusi, così mi durano di più. Sono belli ugualmente, ma mi piacciono anche perché so come saranno quando si apriranno. Compro quella bellezza che ancora non si vede, ma che comunque si percepisce. Si conosce.
(Fabio Volo)

Di fronte a un campo di tulipani, respirarci pian piano.
La tua felicità in posa e questo cielo blu che scende a spiarci.
(Fabrizio Caramagna)

Il tulipano indossava un abito color carminio; non voleva tradire la fiducia dei pettirossi che saltellavano furtivi.
(Emily Dickinson)

Non ho mai visto brillare nessun poeta con la colorata energia con cui brillano i tulipani in un campo.
(Fabrizio Caramagna)

L’arte non poteva fingere una grazia più semplice
né la natura formare una linea più bella.
(James Montgomery, sui tulipani)

Stai attento se l’hai conosciuta in un giorno di primavera, i tulipani e le rose potrebbero volerla indietro.
(Fabrizio Caramagna)

Il tulipano è un fiore dalla doppia natura.
Elegante, raccolto, essenziale si dischiude scabroso e si offre allo sguardo quando inizia ad appassire.
Come se sentisse la fine vicina e sapesse di non avere più nulla da perdere.
Si lascia andare.
Si lascia corrompere.
(LaPugile, Twitter)

Che faccio oggi?
Intreccio il vento con i tulipani e creo capelli spettinati e sentieri nell’erba.
(Fabrizio Caramagna)

Impareggiabili sono la purezza affascinante dei bellissimi tulipani di Sprenger, rossi, del più bel rosso delle ciliegie, o la chiara, bianca, leggermente verde presenza del tulipano Purissima. E China Pink? Vecchio ibrido robusto e terribilmente per bene? Cosa dire dei nuovi un po’ verdognoli? Affascinanti gli Iceberg o i Grenland. E i classici, altissimi, grandissimi e rossissimi chiamati giustamente Holland Glory?
(Paolo Pejrone)

Ma l’orgoglio del suo giardino era un’aiuola di tulipani che facevano un meraviglioso colpo d’occhio. V’erano alcuni tulipani rosa, altri rossi, gialli, bianchi o color porpora. Erano alti, dritti sullo stelo e fiorivano abbondantemente.
(J. Reeves)

La sua testa è sul guanciale di piume infinitamente largo
le sue mani sono sulla coperta come tulipani bianchi
nei suoi capelli gli uccelli cominciano a cantare.
(Nazim Hikmet)

Ti lascio questo bouquet.
Ci sono tulipani colorati, con tracce di magia, e rose piene di promesse che so che manterranno.
(Fabrizio Caramagna)

L’arancione è il sole del mattino che attraversa il cielo e il colore di un tizzone ardente nel mezzo di un falò sulla spiaggia. E’ la foglia in autunno, le carote in una zuppa di verdure in una fredda giornate di inverno, i tulipani in primavera e le coccinelle in un parco erboso in un caldo pomeriggio d’estate. L’arancione è la vita. E’ ciò che è inaspettato ma bello.
(Aly Martinez)

In ogni piana ove è un giardino di tulipani,
quei tulipani sbocciano dal sangue di un re
(Omar Khayyam)

Dormi sepolto in un campo di grano
non è la rosa non è il tulipano
che ti fan veglia dall’ombra dei fossi
ma sono mille papaveri rossi.
(Fabrizio De André)

I tulipani sono troppo eccitabili, è inverno qui.
Guarda com’è tutto bianco, tutto quieto e innevato.
Sto imparando la pace, sdraiata qui da sola
mentre la luce si posa quieta
su questi muri bianchi, su questo letto, su queste mani.
(Sylvia Plath)

Ad un tratto essa si chinò e colse un tulipano rosso.
Guardando il ragazzo con occhi sognanti, con gesto quasi inconscio, si pose il fiore fra i capelli sopra l’orecchio.
(Géza Gárdonyi)

Thérèse trova un signore che si interessa a lei, fenomeno altrettanto improbabile di un tulipano su Marte.
(Daniel Pennac)

Un campo di tulipani ha per noi olandesi qualcosa di umano. Soprattutto quando, mossi dal vento, sembrano tante piccole teste che annuiscono. Lo hai mai notato? Ecco perché da noi non c’è giardino che non abbia i suoi tulipani.
(Mary Mapes Dodge)

Nel 1636 la domanda di bulbi di tulipano era cresciuta a un livello tale che si cominciò a scambiare bulbi in diverse Borse olandesi. Si racconta che un birraio di Utrecht arrivò al punto di scambiare la propria fabbrica di birra con tre bulbi di tulipano.
(Lars Tvede)

Oggi un contadino ha acquistato un singolo bulbo del raro tulipano chiamato Viceré, pagando per esso: otto maiali, quattro buoi, dodici pecore, due carichi di grano, quattro carichi di segale, due botti di vino, quattro barili di birra, due barilotti di burro, mille libbre di formaggio, un letto completo di accessori, un calice d’argento e un vestito, per un valore totale di 2500 fiorini.
(Hrispijn Munting, cronista della “Gazzetta di Harlem, 1635, sulla bolla dei tulipani)

Ciascuno era convinto che la passione per i tulipani sarebbe durata per sempre e che i ricchi di ogni parte del mondo avrebbero trasmesso i loro ordini in Olanda e avrebbero pagato qualsiasi prezzo fosse stato loro chiesto. […] Persone di ogni ceto convertirono le loro proprietà in contante per investirlo in fiori. Case e terre erano offerte in vendita a prezzi rovinosamente bassi o dati in pagamento di contratti conclusi al mercato dei tulipani. Gli stranieri furono colpiti dalla stessa frenesia e il denaro affluì in quella terra da tutte le direzioni
(Charles Mackay)

Nel settembre e nell’ottobre del 1636 cominciò a diffondersi una sensazione abbastanza prevedibile: l’insinuante tarlo del dubbio. Come si poteva essere certi che tre tulipani valessero una fabbrica di birra?
(Lars Tvede)

Fu una speculazione sfrenata. Tutti guadagnavano. L’età dell’oro sembrava discesa sulla Terra. E poi improvvisamente tutti perdettero e il Paese si ridusse come Giobbe sul letamaio.
(Hrispijn Munting, cronista della “Gazzetta di Harlem, 1635, sulla bolla dei tulipani)