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Frasi, citazioni e aforismi sulle campane

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Presento una raccolta di frasi, citazioni e aforismi sulle campane e il campanile. Tra i temi correlati si veda Frasi, citazioni e aforismi sull’ascolto e l’ascoltare, Frasi, citazioni e aforismi sulla musica, Frasi, citazioni e aforismi sul cristianesimo e Frasi, citazioni e aforismi sulla religione.

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Presento una raccolta di frasi, citazioni e aforismi sulle campane

Campane

Anche Dio crede nella pubblicità; infatti ha messo campane in ognuna delle sue chiese.
(Sacha Guitry)

Quando in un mattino di domenica sentiamo rimbombare le vecchie campane, ci chiediamo: ma è mai possibile! Ciò si fa per un ebreo crocifisso duemila anni fa, che diceva di essere il figlio di Dio.
(Friedrich Nietzsche)

Guarda papà, guarda. La maestra dice che quando suona una campana un angelo mette le ali.
(Dal film La vita è meravigliosa)

Ho teso corde da campanile a campanile, ghirlande da finestra a finestra catene d’oro da stella a stella, e danzo.
(Arthur Rimbaud)

Mi piace la notte guardare le stelle… sono come cento miliardi di campane che festeggiano – con un suono che non arriva fin quaggiù – la presenza dell’infinito.
(Fabrizio Caramagna)

E’ sera ormai.
Tra i fiori si spengono rintocchi di campana
(Matsuo Basho)

Una campana ha appena smesso di suonare, e nel cielo c’è ancora il solco del suono che cammina nell’aria. E in quel suono c’è tutta la vibrazione dell’invisibile.
(Fabrizio Caramagna)

La fierezza di un antico campanile. Nelle prime ore del pomeriggio, è l’unico che osa sfidare la luce del sole.
(Fabrizio Caramagna)

Che hanno le campane,
che squillano vicine,
che ronzano lontane?
E’ un inno senza fine,
or d’oro, ora d’argento,
nell’ombre mattutine.
Con un dondolìo lento
implori, o voce d’oro,
nel cielo sonnolento.
(Giovanni Pascoli)

Suono di campane,
voce che trasvola sul mondo,
canto che piove dal cielo sulla terra,
nella città sorda e irrequieta,
e nel silenzio dei colli
(Gabriele D’Annunzio)

Quando spunta la luna
tacciono le campane
e i sentieri sembrano
impenetrabili.
(Federico García Lorca)

Il suono delle campane, spalancare le persiane che mi separano dal verde e dal sole. Il profumo di caffè. Respirare a fondo, a occhi chiusi.
(IoeAnnie, Twitter)

Di tanto in tanto le campane sognano di prendersi una giornata di libertà da Dio.
(Fabrizio Caramagna)

Quando si sentono parlare i politici, si intendono ben trenta o quaranta suoni di differenti campane. Che Pasqua!
(Laurent Gouze)

Canterò il tuo nome come la valle canta l’eco delle campane; ascolterò il linguaggio della tua anima come la spiaggia ascolta la storia delle onde.
(Kahlil Gibran)

Dimenticate o vituperate, le campane tendono a non suonare più e comunque quando rintoccano nessuno riesce nemmeno ad ascoltarle, soffocate come sono dal frastuono del traffico e dell’attivismo incalzante. Ma il ricordo della mia generazione va con gratitudine al suono delle campane che scandiva la vita nei paesi di campagna, ed era ascoltato come monito quotidiano.
(Enzo Bianchi)

Erano le campane a interrompere il grande silenzio della notte: al mattino, a un’ora che variava con il variare dell’alba, suonava l’Ave Maria e la gente si alzava – in inverno era ancora buio – per iniziare i lavori della stalla. Poi suonavano nuovamente a mezzogiorno, per segnare la pausa dal lavoro nei campi e il tempo del pasto frugale e infine rintoccavano ancora a sera, per richiamare ciascuno attorno al focolare, assieme ai suoi cari.
(Enzo Bianchi)

Appena posso, mi metto i tappi nelle orecchie e salgo sul campanile dove le vedo battere in vari modi. C’è quello “a tocco”, che prevede l’uso dei martelli elettronici, mentre nel caso in cui si voglia suonare in manuale, è necessario collegare le catenelle ai batacchi tramite tastiere. Quando invece le campane vengono posizionate “in piedi” a 180°, si dicono “a concerto”. E poi c’è il tipo di suono, che è “a distesa” quando le campane continuano a ciondolare.
(Filippo Rossi, La Stampa, 14 febbraio 2017)

Così le campane ritmavano il passare del tempo e avvolgevano la vita delle comunità, aiutandole nella loro identità e fornendo loro un vero linguaggio di comunicazione a distanza. Strumenti capaci di essere interpretati da tutti, parlavano una lingua universale che narrava le gioie e i dolori e scandiva l’esistenza della gente. Il loro suono aveva soprattutto la capacità di radunare l’intero paese, di chiamarlo a raccolta a qualsiasi ora.
(Enzo Bianchi)

Le campane rintoccavano in modo diverso a seconda delle circostanze e la combinazione dei loro suoni esprimeva sentimenti diversi: timbro, ritmo, numero dei colpi, durata del suono chiedevano ascolto e discernimento.
(Enzo Bianchi)

Le campane erano una presenza eloquente al cuore della società contadina, anche se oggi è impensabile di poter sperimentare le sensazioni che esse suscitavano. Ogni campana aveva addirittura un nome diverso e molte recavano iscritte preghiere, soprattutto contro la grandine, la tempesta, i fulmini… Così, quando sul campanile veniva issata una nuova campana era un evento di grande festa: la campana veniva benedetta, unta con il crisma e si chiedeva a Dio che essa fosse capace di fugare i mali atmosferici come i mali sociali che minacciavano la gente del paese.
(Enzo Bianchi)

Ma che fine ha fatto oggi questo oggetto così amato e popolare? Povere campane: da linguaggio comune, da strumento di comunicazione eccezionale, da «difensori civici», quando non sono scomparse del tutto o ridotte al silenzio, vengono trascinate sul banco degli imputati per inquinamento acustico!
(Enzo Bianchi)

Come la gente vive, cosi suonano le campane.
(Proverbio)

Da’ borghi sparsi le campane in tanto
si rincorron coi lor gridi argentini:
chiamano al rezzo, alla quiete, al santo
desco fiorito d’occhi di bambini.
(Giovanni Pascoli)

Campane di Pasqua festose
che a gloria quest’oggi cantate,
oh voci vicine e lontane
che Cristo risorto annunciate,
ci dite con voci serene:
Fratelli, vogliatevi bene!
Tendete la mano al fratello,
aprite la braccia al perdono;
nel giorno del Cristo risorto
ognuno risorga più buono!
E sopra la terra fiorita,
cantate, oh campane sonore,
ch’è bella, ch’è buona la vita,
se schiude la porta all’amore.
(Gianni Rodari)

La morte di qualsiasi uomo mi sminuisce,
perché io sono parte dell’umanità.
E dunque non chiedere mai
per chi suona la campana:
suona per te.
(John Donne)

Il mondo è una campana che ha un’incrinatura: sbatacchia ma non suona.
(Johann Wolfgang Goethe)

Non so stabilire se il suono delle campane contribuisca alla pace dei morti. Per i vivi esso è orribile.
(Georg Lichtenberg)

Si può mettere il campanile in modalità vibrazione?
(danifeno182, Twitter)

Continuo a pensare che un campanile con un parafulmine in alto mostri una mancanza di fede.
(Doug McLeod)

Intanto gli atei hanno l’enorme pregio di non suonare le campane alle 8 del mattino.
(theaubergine, Twitter)

Il tempo non ha divisioni per segnare il suo passaggio, non c’è mai una tempesta di tuoni o squilli di trombe per annunciare l’inizio di un nuovo mese o anno. Anche quando inizia un nuovo secolo siamo solo noi mortali che suoniamo le campane e spariamo a salve.
(Thomas Mann)

La carità è una messa bassa che va celebrata senza suono di campane.
(Gino Bramieri)

A sentire una campana sola si giudica male.
(Proverbio)

Le campane non suonano se non sono tirate.
(Proverbio)

Non si sente le campane piccole quando suonano le grandi.
(Proverbio)

E c’è chi preferisce ascoltare solo una delle due campane perché il suono è più accattivante.
(Emilia974, Twitter)

Bisogna sempre sentire le 2 campane. Allora chi cavolo è Dan?
(enzapet, Twitter)

In lei una mescolanza di campane a stormo,
di pioggia a dirotto, di cannonate,
di insulti, di gemiti, di mormorii, di fantasmi…
(Evgenij Evtušenko)

Attraverso la sua gola passava il dolore, passava la fede,
passavano le stelle, passavano le campane…
(Evgenij Evtušenko)

Grandi vie di silenzio conducevano
A paesi di calma.
Non vi erano notizie né discordie
Né universo né leggi.
Gli orologi dicevano il mattino
E campane lontane chiamavano la notte,
Ma il tempo qui non aveva più base,
Era svanita ogni misura.
(Emily Dickinson)

Dovunque mi fossi trovata, sul ponte di una nave o in un caffè di Parigi o a Bangkok, sarei stata sotto la stessa campana di vetro, a respirare la mia aria mefitica.
(Sylvia Plath)

O Capitano! Mio Capitano! Il nostro viaggio tremendo è terminato, la nave ha superato ogni ostacolo, l’ambìto premio è conquistato, vicino è il porto, odo le campane, tutto il popolo esulta, occhi seguono l’invitto scafo, la nave arcigna e intrepida
(Walt Withman)

Ti regalo un addio. Che abbia il suono di mille campane a festa, e i colori dei tramonti che amerai guardare. Trattalo bene, mi appartiene.
(ilsuonovisibile, Twitter)

Dilegua l’eco della campana del tempio:
persiste la fragranza delicata dei fiori.
Ed è sera.
(Epitaffio sulla tomba di Tiziano Terzani tratto da un haiku di Basho)

Et ego campana numquam denuntio vana – Ecco io, la campana, non annuncio mai cosa vana.
(Iscrizione su una campana)

Vox mea, vox vitae; voco vos, ad sacra venite – La mia voce è la voce della vita; vi convoco, ai sacri riti venite.
(Iscrizione su una campana)

Funera plango, fulgura frango, sabbata pango; excito lentos, dissipo ven­tos, placo cruento – Piango i defunti, frantumo le tempeste, annuncio le fe­ste; stimolo i lenti, dissipo i venti, placo i violenti.
(Iscrizione su una campana)

Convoco, signo, noto, compello, concino, ploro: arma, dies, horas, fulgura, festa, rogos – Io raduno, segno, noto, stimolo, canto, compiango: le guerre, i giorni, le ore, i temporali, le feste, gli incendi
(Iscrizione su una campana)