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Frasi, citazioni e aforismi sullo stadio

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Presento una raccolta di frasi, citazioni e aforismi sullo stadio. Tra i temi correlati si veda Frasi, citazioni e aforismi sul calcio e i calciatori, Frasi, citazioni e aforismi sullo sport e gli sportiviFrasi, citazioni e aforismi sul tifo e i tifosi e Frasi, aforismi e battute divertenti sull’arbitro.

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Frasi, citazioni e aforismi sullo stadio

Non c’è un altro posto del mondo dove l’uomo è più felice che in uno stadio di calcio.
(Albert Camus)

Lo stadio mi fa lo stesso effetto di una donna: non riesco a resistere a una curva.
(Gabriele Cirilli)

Se un marziano osservasse la Terra dallo spazio e vedesse questi enormi stadi illuminati nella notte, pieni di gente che urla, penserebbe subito che lì si svolge un rito religioso d’importanza epica
(Geoff Dyer)

Siete mai entrati in uno stadio vuoto? Fate la prova. Fermatevi in mezzo al campo e ascoltate. Non c’è niente di meno vuoto di uno stadio vuoto. Non c’è niente di meno muto delle gradinate senza nessuno.
(Eduardo Galeano)

Gli uomini. Chiedi loro come era vestita la sposa e rispondono “Di bianco”.
Di un gol in uno stadio descrivono persino il fruscio dell’erba e il sibilo del pallone nell’aria.
(Fabrizio Caramagna)

A Wembley risuona ancora il grido del Mondiale del 1966 che l’Inghilterra vinse, ma aguzzando le orecchie potete ascoltare ancora i gemiti che provengono dal 1953, quando gli ungheresi travolsero la nazionale inglese. Lo stadio del Centenario di Montevideo sospira di nostalgia per le glorie del calcio uruguagio. Il Maracanà continua a piangere per la sconfitta brasiliana nel Mondiale del 1950. Nella Bombonera di Buenos Aires trepidano tamburi di mezzo secolo fa.
(Eduardo Galeano)

Parla in catalano il cemento del Camp Nou e in euskera conversano le gradinate del San Mamès. A Milano, il fantasma di Giuseppe Meazza infila gol che fanno vibrare lo stadio che porta il suo nome. La finale mondiale del 1974, che la Germania vinse, si gioca giorno dopo giorno, notte dopo notte nello stadio Olimpico di Monaco. Lo stadio del re Fahd, in Arabia Saudita, ha palchi di marmo e oro e tribune ricoperte di tappeti, ma non possiede una memoria e non ha granchè da dire.
(Eduardo Galeano)

Una volta alla settimana, il tifoso fugge da casa sua e va allo stadio. Sventolano le bandiere, suonano le trombe, i razzi, i tamburi, piovono le stelle filanti e i coriandoli: la città scompare, la routine si dimentica, esiste solo il tempio. In questo spazio sacro, l’unica religione che non ha atei esibisce le sue divinità…
(Eduardo Galeano)

Scende l’ombra sullo stadio che si svuota. Sulle gradinate di cemento ardono qua e là alcune fiamme di fuochi fugaci, mentre le luci e le voci si spengono. Lo stadio resta solo e anche il tifoso torna alla sua solitudine di io che è stato noi. Il tifoso si allontana, si sparpaglia, si perde, e la domenica è malinconica come un mercoledì delle ceneri dopo la morte del carnevale.
(Eduardo Galeano)

Dallo stadio calcistico il tifoso retrocede ad altro stadio: a quello della sua stessa infanzia.
(Eugenio Montale)

Gli stadi di tutto il mondo sono pieni zeppi di gente che urla, fischia, inveisce, invoca, applaude. Tanto è più civile e sportivo un pubblico quanto più riesce a vedere e applaudire anche gli avversari dei suoi beniamini
(Gianni Brera)

Nel rettangolo magico, sotto il grande urlo dello stadio,
un calciatore insegue un pallone,
la porta è vicina,
solo lui può salvarci con quel tiro all’incrocio prodigioso,
solo lui, come un demiurgo, può disegnare la traiettoria giusta,
ma il caso può ancora mettergli degli ostacoli, delle trappole segrete,
per un attimo c’è un silenzio irreale,
ma poi ecco, è giunto il momento,
il calciatore segna
e sui volti dei tifosi si legge un sorriso aperto,
il segno di una gioia conclusa e straripante.
(Fabrizio Caramagna)

Nel 1954 venne posata la prima pietra del Camp Nou, il grande stadio che nacque per il calciatore ungherese Kubala, perché la folla che andava a vederlo, con i suoi passaggi al millimetro e i suoi tiri mortiferi, non entrava più nel vecchio stadio.
(Eduardo Galeano)

90 minuti al Camp Nou possono essere molto lunghi.
(Pep Guardiola)

Al Santiago Bernabéu non ci sono grandi spazi verdi tra i limiti del campo e l’inizio delle gradinate. Non esistono neppure fossati o piste di atletica che distanzino i tifosi dal gioco. La gente ti sovrasta, partecipa attivamente alla partita: senza eccessi, senza gesti violenti; semplicemente con la forza di una speranza molteplice, colorita e stentorea.
(Jorge Valdano)

Ogni mercoledì europeo un carnevale fuori stagione, rumoroso e orgogliosamente mascherato di bianco, ci aspetto nel nostro feudo con una fiducia quasi irresponsabile nelle nostre possibilità.
(Jorge Valdano sullo stadio Santiago Bernabéu)

Il San Mamés è diventato La Cattedrale perché non c’è stato stadio più rispettato in tutta la Spagna e perché, al tempo stesso, nessuno stadio è stato più rispettoso delle tradizioni del calcio.
(Santiago Segurola)

La Juve è sempre stata un meraviglioso dipinto, e un meraviglioso dipinto ha bisogno di una cornice meravigliosa come questa.
(Del Piero durante la cerimonia di inaugurazione del Juventus Stadium)

Se giochi anche solo una volta allo Juventus Stadium sai che sono solamente in 40.000, ma sembra che siano in 150.000. Sono una delle migliori tifoserie del mondo.
(Sami Khedira)

Come gli stadi inglesi? No, meglio. Molto meglio. Più comodo ed economico di Wembley, più bello e “atmosferico” di Stamford Bridge e ve lo dice una tifosa del Chelsea. Per certi versi mi ricorda l’Emirates Stadium, il più moderno degli impianti inglesi, ma che è costato molto di più. Dello stadio della Juventus mi ha colpito la visuale, perché anche in alto si riesce a vedere benissimo e questa è l’essenza del calcio.
(Emma Wallis)

La pri­ma volta che vedi lo stadio Giuseppe Meazza è impossibile non avere un sussulto. Quando è illuminato, sembra una nave spaziale atterrata nella periferia milanese.
(Tony Evans)

San Siro per me significa “fútbol puro”, lo scenario che rappresenta il calcio in Italia, un simbolo. Si tratta di uno stadio eccezionale, costruito per il calcio, con la gente vicina ai giocatori e un ambiente che ti spinge, ti carica. C’è una grande acustica e sentiremo il tifo al meglio.
(Diego Simeone)

La mattina andammo a fare riscaldamento al San Paolo, Carlos mi parlava di questo stadio, ma io che ho giocato nel Barça mi dicevo, che sarà mai. Eppure quando misi piede su quel campo sentii un qualcosa di magico, di diverso. La sera quando ci fu l’inno della Champions, vedendo ottantamila persone fischiarci mi resi conto in che guaio ci eravamo messi… Qualche partita importante nella mia carriera l’ho giocata, ma quando sentii quell’urlo fu la prima volta che mi tremarono le gambe.
(Yaya Touré)

Non ho bisogno di fare la dieta. Ogni volta che entro a Marassi perdo tre chili.
(Vujadin Boškov)

Dal cielo la grandezza del Maracanà è subito evidente. E’ come un gigantesco buco nel terreno. Il numero dei settori dove i tifosi possono essere ammassati sembra non finire mai.
(Franklin Foer)

C’è un solo posto dove vorrei essere e questo è Wembley, Old Trafford o Anfield.
(Mike Channon)

Nel 1909 un giornale italiano riferiva allarmato delle muraglie umane che circondavano gli incontri finali della Football Association Cup: “si è arrivati alla cifra quasi incredibile di centoventimila persone, tutta una città considerevole, pigiate sugli scaglioni e sulle grate immense”.
(Antonio Papa e Guido Panico)

Non appena entrai nello stadio rimasi a bocca aperta. Davanti ai miei occhi gli spalti erano gremiti da migliaia di persone, ammucchiati come tanti piccoli chicchi di riso. Pensai che tutta la popolazione del Giappone si fosse radunata in quel luogo.
(dal novel La malinconia di Haruhi Suzumiya)

Lo stadio del primo mondiale di calcio in Uruguay si chiamò “Centenario”, per celebrare quella costituzione che un secolo prima aveva negato i diritti civili alle donne, agli analfabeti e ai poveri. Lo stadio era un mare di cappelli di feltro. Anche i fotografi usavano cappelli e le macchine fotografiche erano montate su treppiedi. I portieri portavano il berretto e l’arbitro faceva bella mostra di pantaloni a campana neri che gli coprivano le ginocchia.
(Eduardo Galeano)

Amici sportivi vi parlo dallo stadio del Partito in Roma dove sta per disputarsi l’incontro finale di questa seconda Coppa del Mondo. Sono di fronte Italia e Cecoslovacchia. E’ presente il Duce! Stadio gremito all’inverosimile. In tribuna oltre 250 giornalisti convenuti da ogni parte del mondo. I posti in tribuna sono esauriti da alcuni giorni benché costassero ben 60 lire! A quanto ci ha confermato Pozzo pochi minuti fa gli azzurri scenderanno in campo nella seguente formazione: Combi, Monzeglio, Allemandi, Ferraris IV, Monti, Bertolini, Guaita, Meazza, Schiavio, Ferrari, Orsi.
(Nicolò Carosio)

Il Filadelfia. Uno stadio dove il Torino non aveva mai perduto per quasi sei anni, dove in cinque campionati le squadre ospiti erano riuscite a portare via appena otto punti. Un vecchio stadio da trentamila posti, gradinate e tribune a un metro dal terreno. Quando i granata battevano la fiacca, succedeva anche a loro, c’era un trombettiere che suonava la carica e capitan Valentino si rimboccava le maniche. Allora il Toro si scatenava, sembrava che in campo ci fosse un’invasione di maglie granata e i gol fioccavano.
(Giorgio Tosatti)

Oggi come oggi lo stadio è un gigantesco studio televisivo. Si gioca per la televisione che ti offre la partita in casa.
(Eduardo Galeano)

Lo stadio è per gli spettatori. Noi runners abbiamo la natura, ed è molto meglio
(Juha Väätäinen)

Un essere che si chiama “stadio”, per forza che non è del tutto evoluto.
(Fabrizio Caramagna)

È per questo che amo tanto questo sport, e che il tennis funziona così bene in televisione. Per questo è così palpitante vissuto dal vivo, perché gli stadi non sono immensi, c’è dell’atmosfera, c’è tanta gente ma è insieme intimo.
(Roger Federer)

Qual è la definizione di una serata romantica per un uomo? Uno stadio di calcio illuminato da tante candele.
(Anonimo)

Lo stadio è l’ultimo posto dove mi sento innocente.
(Albert Camus)

A seconda che l’onore o il denaro siano il premio della gara, l’erba dello stadio cambia luce e riflesso.
(Fabrizio Caramagna)

Fede è andare allo stadio quando puoi vedere la partita in televisione.
(Dino Risi)