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Frasi, citazioni e aforismi contro il fascismo

Fascismo - Aforisticamente

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Presento una raccolta di 60 Frasi, citazioni e aforismi contro il fascismo. Tra i temi correlati si veda Frasi, citazioni e aforismi contro il razzismo, 25 aprile – Frasi, citazioni e aforismi sulla resistenza e la liberazione, Frasi, citazioni e aforismi sulla dittatura e Frasi, citazioni e aforismi sulla democrazia.

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60 Frasi, citazioni e aforismi contro il fascismo

Il fascismo non è un’opinione: è un crimine.
(Sandro Pertini)

Il fascismo per me non può essere considerato una fede politica. Sembra assurdo quello che dico, ma è così: il fascismo a mio avviso è l’antitesi delle fedi politiche, il fascismo è in contrasto con le vere fedi politiche. Non si può parlare di fede politica parlando del fascismo, perché il fascismo opprimeva tutti coloro che non la pensavano come lui.
(Sandro Pertini)

Insieme a oppressione e sangue, volgarità e cattivo gusto, la caratteristica principale di una dittatura fascista è l’ignoranza, il disprezzo per la cultura, l’analfabetismo.
(Oriana Fallaci)

I fascisti utilizzano la miseria per perpetuare la miseria, e l’uomo contro l’uomo.
(Italo Calvino)

Il fascismo si cura leggendo e il razzismo si cura viaggiando.
(Miguel de Unamuno)

Gli “ismi”, come illuminismo, romanticismo, esistenzialismo, etc, arricchiscono la realtà, facendocela vedere da diverse angolazioni. Ma ogni “ismo” che rivendica l’esclusività diventa “fascismo”.
(Fabrizio Caramagna)

Ti voglio dire questo: la cosa dannosa del fascismo è che induce gli imbecilli a credersi molto furbi. Quanto più uno è idiota, tanto più il fascismo lo fa sentire orgoglioso di sé.
(Osvaldo Soriano)

Quando tra gli imbecilli ed i furbi si stabilisce una alleanza, state bene attenti che il fascismo è alle porte.
(Leonardo Sciascia)

Il fascismo è ovunque la concentrazione di potere nega al cittadino la possibilità di esprimere ed attuare la sua volontà.
(Primo Levi)

Quello che i fascisti odiano sopra ogni altra cosa è l’intelligenza.
(Miguel de Unamuno)

Il fascismo è demagogico ma padronale, retorico, xenofobo, odiatore di cultura, spregiatore della libertà e della giustizia, oppressore dei deboli, servo dei forti, sempre pronto a indicare negli “altri” le cause della sua impotenza o sconfitta.
(Ennio Flaiano)

Il fascismo non è definito dal numero delle sue vittime, ma dal modo con cui le uccide.
(Jean Paul Sartre)

Certamente il fascismo è stato già sconfitto una volta, ma siamo ben lungi dall’aver sradicato definitivamente questo male supremo del nostro tempo: le sue radici sono infatti profonde e si chiamano antisemitismo, razzismo, imperialismo.
(Hannah Arendt)

Il fascismo è fascismo. Il terrorismo è terrorismo. L’oppressione è oppressione.
(Harry Belafonte)

Quando uscimmo dalla prigione fascista non ci potevamo godere la vita, ma ci godevamo la lotta.
(Vittorio Foa)

Mussolini stesso con grande energia ha creato una forma di governo sorretta dalla spada, dalla violenza e dal pervertimento politico. Il vigore delle sue vedute, la potenza dei suoi sradicati seguaci hanno soppresso la democrazia in Italia
(Giacomo Matteotti)

Io, il mio discorso l’ho fatto. Ora, a voi preparare il discorso funebre per me.
(Giacomo Matteotti, affermazione rivolta ai suoi compagni dopo l’accusa a Mussolini di elezioni truccate dai fascisti)

Col mio avversario politico posso avere un dialogo o uno scontro ma sarà sempre un momento di crescita per entrambi, ma col fascista non può esserci dialogo perchè il fascismo è l’annullamento dei diritti degli altri.
(Sandro Pertini)

Il fascismo è violento e antidemocratico perché non riconosce avversari con cui confrontarsi, ma solo nemici da abbattere.
(Michela Murgia)

È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista.
(XII disposizione transitoria e finale della Costituzione italiana)

Questo Paese il fascismo lo ha incubato, partorito e regalato al mondo, e come tale dovrebbe farsi qualche controllo periodico.
(Michele Serra)

I fascisti non sono mica come i funghi, che nascono così, in una notte
(Alessandro Baricco)

Dicono che Mussolini abbia fatto anche cose buone. Ma sicuramente. Anche Stalin o Hitler, un ponte o una strada l’avranno fatta, anche il mostro di Firenze avrà detto buon giorno a qualcuno qualche volta!
(Roberto Benigni)

Dire che esiste una sola verità è grossolano, riduttivo e, se ti costringono ad accettarla, pure fascista.
(Fabrizio Caramagna)

Da Lenin a Castro, di dittatori ne sono stati giustificati parecchi. Siccome la dittatura del Duce non è evoluta al grado di totalitarismo di Hitler e Stalin, siccome era sanguinaria ma non tanto quanto qualla di Hitler e Stalin, viene naturale dire che Mussolini ha fatto anche cose buone. Il presupposto drammatico e definitivo – ha eliminato i partiti, la libertà di voto, di stampa, di associazione, ha mandato al confino e talvolta alla morte gli oppositori, cioè ha raso al suolo lo Stato Libero – passa in secondo piano. Così, in allegria: ha fatto anche cose buone. Gli italiani sono privi di una nozione di libertà, sono indifferenti al senso profondo dell’autonomia e delle responsabilità, esitano fra la rassegnazione dello schiavo e la rivolta anarchica – scriveva Carlo Rosselli nel 1930, e guarda se è cambiato qualcosa.
(Mattia Feltri, La stampa, 2019)

Sorprende sentir dire, ancora oggi, da qualche parte, che il fascismo ebbe alcuni meriti, ma fece due gravi errori: le leggi razziali e l’entrata in guerra. Si tratta di un’affermazione gravemente sbagliata e inaccettabile, da respingere con fermezza. Perché razzismo e guerra non furono deviazioni o episodi rispetto al suo modo di pensare, ma diretta e inevitabile conseguenza. Volontà di dominio e di conquista, esaltazione della violenza, retorica bellicistica, sopraffazione e autoritarismo, supremazia razziale, intervento in guerra contro uno schieramento che sembrava prossimo alla sconfitta, furono diverse facce dello stesso prisma.
(Sergio Mattarella)

Nel regime di Hitler fu costruita la prima rete autostradale in Germania. Ma chi direbbe ora, nel dibattito politico, che Hitler fece anche cose buone?
(Vladimiro Zagrebelsky)

Non c’è stato un fascismo buono e uno cattivo, anche se c’erano anime diverse all’interno del regime, ma una macchina finalizzata al furto della libertà e alla violenza. Matteotti, don Minzoni, i fratelli Rosselli. I massacri di popolo in Etiopia e Libia. E infine la tragedia della Seconda guerra mondiale. Siamo storici, e siamo anziani, conosciamo bene l’essenza intima del regime.
(Andrea Riccardi)

Potremmo dire che il fascismo fu una solenne minchiata. Una atroce minchiata. Il fascismo sarebbe stato grottesco, se non fosse stato tragico. Se non avesse comportato la morte di tanti innocenti, ricordo Matteotti e Gramsci solo per fare qualche esempio, il fascismo sarebbe stata solo una buffonata. Purtroppo invece è stato un evento tragico.
(Andrea Camilleri)

Il Fascismo è uno scherzo della natura, una perversione, un mostro se vogliamo
(Jakc Kerouac)

Desidero che al mio disinteressato insegnamento non siano poste condizioni, se non tecniche o scientifiche. Non intendo perciò prestare giuramento.
(Leone Ginzburg, rifiutandosi di prestare giuramento al regime fascista)

Le leggi razziali furono provvidenziali per me, ma anche per gli altri: costituirono la dimostrazione per assurdo della stupidità del fascismo. Si era ormai dimenticato il volto criminale del fascismo (quello del delitto Matteotti per intenderci); rimaneva da vederne quello sciocco.
(Primo Levi)

Il fascismo in Italia è una catastrofe, è un’indicazione di infanzia decisiva, perché segna il trionfo della facilità.
(Piero Gobetti)

Il mussolinismo è un risultato assai più grave del fascismo stesso perché ha confermato nel popolo l’abito cortigiano, lo scarso senso della propria responsabilità, il vezzo di attendere dal duce, dal domatore, dal deus ex machina la propria salvezza.
(Piero Gobetti)

Combattevamo Mussolini come corruttore, prima che come come tiranno; il fascismo come tutela paterna prima che come dittatura; non insistevamo sui lamenti per mancanza della libertà e per la violenza, ma rivolgemmo la nostra polemica contro gli italiani che non resistevano, che si lasciavano addomesticare.
(Piero Gobetti)

Dietro il milite delle Brigate nere più onesto, più in buonafede, più idealista, c’erano i rastrellamenti, le operazioni di sterminio, le camere di tortura, le deportazioni e l’Olocausto; dietro il partigiano più ignaro, più ladro, più spietato, c’era la lotta per una società pacifica e democratica, ragionevolmente giusta, se non proprio giusta in senso assoluto, chè di queste non ce ne sono.
(Italo Calvino)

Non dimenticare mai
che i meno fascisti
tra i fascisti
sono sempre
fascisti.
(Roque Dalton)

Oggi le scuole sono piene di ragazzi, di militanti, dei movimenti neofascisti o di estrema destra ai quali se tu dici che il fascismo è un male, loro ti dicono: “Perché? Dimostramelo”.
(Antonio Scurati)

Minimizzare il fascismo è irresponsabile.
(Giorgio Napolitano)

Dire che il fascismo è un’opinione politica è come dire che la mafia è un’opinione politica; invece, proprio come la mafia, il fascismo non è di destra né di sinistra: il suo obiettivo è la sostituzione stessa dello stato democratico.
(Michela Murgia)

La differenza tra fascista e delinquente sta in questo, che mentre il delinquente è isolato e solitario – e questa solitudine è il suo dramma, il suo eroismo, la sua poesia – il fascista è un delinquente collettivo e ‘sociale’.
(Alberto Savinio)

Ogni epoca ha la sua malattia, alla quale risponde un’altra (ma è probabilmente la stessa) nel campo morale. L’Ottocento ebbe la tubercolosi e gli sdilinquimenti sentimentali; il Novecento ha il cancro e il fascismo.
(Umberto Saba)

Il fascismo si è presentato come l’anti-partito, ha aperto le porte a tutti i candidati, ha dato modo a una moltitudine incomposta di coprire con una vernice di idealità politiche vaghe e nebulose lo straripare selvaggio delle passioni, degli odi, dei desideri. Il fascismo è divenuto così un fatto di costume, si è identificato con la psicologia antisociale di alcuni strati del popolo italiano.
(Antonio Gramsci)

La Liberazione fu veramente come la crisi acuta di un morbo che finalmente si spezzava dentro il nostro petto, come lo strappo risoluto con cui il popolo italiano riuscì con le sue stesse mani a svellere dal suo cuore un groviglio di serpi che per venti anni lo aveva soffocato.
(Piero Calamandrei)

Se Mussolini si risente perché qualcuno le ricorda in pubblico che il nonno, fondatore del fascismo e principale ispiratore di Hitler, non merita rispetto, è perché in decine, centinaia, migliaia di dibattiti, per anni, per rassegnazione o per ignavia o per cinismo, nessuno ha ritenuto importante dirglielo. In Germania un eventuale nipote Otto Hitler andrebbe in televisione a dire che il nonno fu una brava persona? O condurrebbe una vita ritirata, intagliando orologi a cucù?
(Michele Serra, su la Repubblica, 2013)

Il fascismo non era soltanto un malgoverno buffonesco e improvvido, ma il negatore della giustizia; non aveva soltanto trascinato l’Italia in una guerra ingiusta ed infausta, ma era sorto e si era consolidato come custode di un ordine e di una legalità detestabili, fondati sulla costrizione di chi lavora, sul profitto incontrollato di chi sfrutta il lavoro altrui, sul silenzio imposto a chi pensa e non vuole essere servo, sulla menzogna sistematica e calcolata.
(Primo Levi)

Il fascismo non era un ideologia monolitica, ma piuttosto un collage di diverse idee politiche e filosofiche, un alveare di contraddizioni. Si può forse concepire un movimento totalitario che riesca a mettere insieme monarchia e rivoluzione, esercito regio e milizia personale di Mussolini, i privilegi concessi alla chiesa e una educazione statale che esaltava la violenza, il controllo assoluto e il libero mercato?
(Umberto Eco)

Il ventennio fascista non fu, come oggi qualche sciagurato immemore figura di credere, un ventennio di ordine e di grandezza nazionale: fu un ventennio di sconcio illegalismo, di umiliazione, di corrosione morale, di soffocazione quotidiana, di sorda e sotterranea disgregazione morale.
(Piero Calamandrei)

Lei mi chiede se il fascismo possa tornare: la sola domanda mi fa paura. Forse può tornare in altre forme, spero di no. Certo ho visto quaranta milioni di italiani gridare: A noi! E dal conformismo difficilmente un popolo si libera.
(Vittore Bocchetta)

Non occorre essere forti per affrontare il fascismo nelle sue forme pazzesche e ridicole: occorre essere fortissimi per affrontare il fascismo come normalità, come codificazione, direi allegra, mondana, socialmente eletta, del fondo brutalmente egoista di una società.
(Pier Paolo Pasolini)

In Italia a fare la dittatura non è tanto il dittatore, quanto la paura degli italiani e una certa smania di avere un padrone da servire. Lo diceva Mussolini: “Come si fa a non diventare padroni di un paese di servitori?”
(Indro Montanelli)

Mussolini capì una cosa fondamentale: che per piacere agli italiani bisognava dare a ciascuno di essi una piccola fetta di potere col diritto di abusarne. Questo era il fascismo. Il fascismo aveva creato una gerarchia talmente articolata e complessa che ognuno aveva dei galloni: il capofabbricato, il caposettore… tutti avevano una piccola fetta di potere, di cui naturalmente ognuno abusava, com’è nel carattere degli italiani.
(Indro Montanelli)

Il fascismo è il governo che si merita un’Italia di disoccupati e di parassiti ancora lontana dalle moderne forme di convivenza democratiche e liberali.
(Piero Gobetti)

“Sei un comunista?”.
No, sono un antifascista”.
“Da molto tempo?”
“Da quando ho capito il fascismo”.
(Ernest Hemingway, Per chi suona la campana)

Quando il fascismo arrivò al potere, la maggior parte della gente era impreparata, sia teoricamente che praticamente. Non riusciva a credere che l’uomo potesse manifestare tali disposizioni al male, una tale brama di potere, un tale sprezzo per i diritti dei deboli, o una tale sete di sottomissione.
(Erich Fromm)

Un fascista è colui il cui desiderio di denaro o potere è combinato con una tale intolleranza verso altre razze, partiti, classi, religioni, culture, regioni o nazioni da renderlo spietato nell’uso dell’inganno e violenza per raggiungere il suo fine.
(Henry A. Wallace)

La paura e la distruttività sono le principali fonti emotive del fascismo.
(Theodor Adorno)

Il fascismo è capitalismo più omicidio.
(Upton Sinclair)

La mentalità fascista è la mentalità dell’«uomo della strada» mediocre, soggiogato, smanioso di sottomettersi ad un’autorità e allo stesso tempo ribelle.
(Wilhelm Reich)

Il fascismo e il nazismo concedono alla massa un unico diritto di espressione che è riassumibile nella contemplazione adorante della riproduzione spettacolarizzata che la massa offre di se stessa. Il fine ultimo di questo processo di estetizzazione è la guerra.
(Walter Benjamin)

[Riguardo le spedizioni punitive dei fascisti] Aspettavano – erano degli eroi! – di essere in venti o in trenta per aggredire gli antifascisti quando si trovavano isolati. Se eravamo in tre, allora non ci aggredivano più!
(Sandro Pertini)

Il nuovo fascismo non distingue più: non è umanisticamente retorico, è americanamente pragmatico. Il suo fine è la riorganizzazione e l’omologazione brutalmente totalitaria del mondo.
(Pier Paolo Pasolini)

Il ventre che partorisce il fascismo è sempre gravido.
(Gina Lagorio)

L’Ur-Fascismo può ancora tornare sotto le spoglie più innocenti. Il nostro dovere è di smascherarlo e di puntarel’indice su ognuna delle sue nuove forme – ogni giorno, in ogni parte del mondo.
(Umberto Eco)

Così inizia il fascismo. Non dice mai il suo nome, striscia, galleggia, quando mostra la punta del suo naso, diciamo: È lui? Ma no, dai! Non esageriamo! E poi un giorno l’abbiamo dentro di noi ed è troppo tardi per espellerlo.
(Françoise Giroud)

Il fascismo è un virus, come il virus della peste, del colera e del tifo.
(Bertholt Brecht)

Il fascismo è un virus mutante. Non è mai morto. Non l’abbiamo mai ucciso. Ed ora è tornato, mutato.
(Andrea Camilleri)

Il fascismo è un pericolo reale per tutto il mondo.
(Michael Moore)

Tutti i democratici sono antifascisti, ma non tutti gli antifascisti sono democratici.
(Anonimo)