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Frasi, citazioni e aforismi sulla contemplazione

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Presento una raccolta di frasi, citazioni e aforismi sulla contemplazione. Tra i temi correlati si veda Frasi, citazioni e aforismi sulla meditazione, Frasi, citazioni e aforismi sulla fantasia e l’immaginazione e Frasi, citazioni e aforismi sulla realtà.

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Frasi, citazioni e aforismi sulla contemplazione

contemplazione

Chi agisce non ha mai coscienza; nessuno ha coscienza se non chi contempla.
(Johann Wolfgang Goethe)

Senza contemplazione io non sono un uomo.
(Peter Handke)

La contemplazione è la vita dell’anima.
(San Gregorio di Nissa)

Contemplare è più di guardare: è diventare ciò che si guarda.
(Fabrizio Caramagna)

Tu puoi, ogni volta che lo desideri, ritirarti in te stesso. Nessun ritiro è più tranquillo né meno disturbato per l’uomo che quello che trova nella sua anima.
(Marco Aurelio)

Fare le cose utili, dire le cose coraggiose, contemplare le cose belle; ecco quanto basta per la vita di un uomo.
(Thomas Stearns Eliot)

Contemplazione: l’altezza della coscienza quando si accontenta di conoscere ciò che è, senza volerlo possedere, utilizzare o giudicare.
(André Comte-Sponville)

Un’ora di contemplazione val meglio che un anno di devozione.
(Hugo von Hofmannsthal)

Nel momento in cui uno rivolge uno sguardo attento a qualsiasi cosa, anche uno stelo d’erba, questa diventa un mondo in se stesso misterioso, sorprendente, indescrivibilmente magnifico.
(Henry Miller)

Momenti in cui la luce è così perfetta fuori, così morbida e concentrata sulle cose, che vorresti zittire ogni voce e rumore e contemplarla in silenzio.
(Fabrizio Caramagna)

Questo mi dice un campo luminoso di primavera: semina la gentilezza, cogli il rispetto, coltiva la serenità.
(Fabrizio Caramagna)

La vista del cielo stellato in una notte serena, dona una specie di godimento che solo anime nobili provano. Nell’universale silenzio della natura e nella pace dei sensi, il segreto potere conoscitivo dello spirito immortale, parla una lingua ineffabile e trasmette concetti inarticolati che si sentono e che non si possono descrivere.
(Immanuel Kant)

Un innaffiatoio, un erpice abbandonato su un campo, un cane al sole, un povero cimitero, uno storpio, una piccola casa di contadini, in tutto ciò mi si può palesare la rivelazione. Ciascuna di queste cose, e mille altre consimili, su cui l’occhio suole scivolare con naturale indifferenza, può improvvisamente, in un qualsiasi momento che in alcun modo mi è possibile richiamare, assumere un colore nobile e toccante, che nessuna parola mi pare atta a rendere.
(Hugo von Hofmannsthal)

In tali momenti una qualsiasi creatura insignificante, un cane, un topo, un insetto, un melo intristito, una carrareccia che si snoda sulla collina, una pietra muscosa vengono a significare per me assai più dell’amante più bella e generosa nella più felice delle notti. Queste creature mute, talvolta inanimate si levano verso di me con una tale pienezza, una tale presenza d’amore, che il mio occhio letificato non riesce a scorgere dattorno nulla che sia morto.
(Hugo von Hofmannsthal)

Contemplare, dal latino “cum-templum” dove “cum” sta ad indicare “in sintonia” e “templum” lo spazio del cielo osservato dall’augure (l’indovino che osservava il volo degli uccelli). Dunque contemplare significa guardare con lo sguardo circoscritto da un orizzonte ma aperto sull’infinito. E’ un invito a sollevare gli occhi da terra e a levarli verso qualcosa di grande.
(Fabrizio Caramagna)

L’ultima notte della mia vita, voglio contemplare un bel tramonto, non un freddo e astratto conto bancario.
(Vasile Ghica)

Quella speciale modulazione lirica ed esistenziale che permette di contemplare il proprio dramma come dal di fuori e dissolverlo in malinconia e ironia.
(Italo Calvino)

Si tratta di addestrare l’anima alla serenità, che è la contemplazione felice del nulla.
(Roger Caillois)

Non vi è godimento più puro che quello della contemplazione.
(Carlo Maria Franzero)

A guardarlo questo vago latte delle nebulose che dolcezza! Così vago che ti stempra, così lieve che non hai più corpo.
(Giovanni Boine)

Qualunque soggetto può essere contemplato, dagli occhi profondi del fanciullo interiore: qualunque tenue cosa può a quelli occhi parere grandissima.
(Giovanni Pascoli)

Ogni uomo chiamato alla contemplazione è chiamato ad un certo grado di solitudine.
(Thomas Merton)

La solitudine significa pensieri seri, densi di contenuto, significa contemplazione, calma, saggezza.
(Michail Bulgakov)

Noi abbiamo una sola vita: se anche avessi fortuna, se anche raggiungessi la gloria, di certo sentirei di aver perduto la mia, se per un solo giorno smettessi di contemplare l’universo.
(Marguerite Yourcenar)

L’acqua fangosa, lasciata riposare, diventa chiara.
(Lao Tzu)

Cercare il volto di Dio in ogni cosa, in ogni persona, tutto il tempo. Questo è ciò che significa essere contemplativi nel cuore del mondo.
(Madre Teresa)

I piaceri che derivano dal contemplare e dall’apprendere fanno sì che si contempli e si apprenda ancor di più.
(Aristotele)

E innegabile che la musica induce in noi un senso di infinito e la contemplazione dell’invisibile.
(Victor de LaPrade)

Se si vuole vivere la vita contemplativa, bisogna anzitutto rientrare in se stessi, nel più profondo dell’essere, e dedicarsi al ringraziamento, alla lode e all’eterna venerazione.
(Jan van Ruysbroeck)

Chi ha per così dire dilatato la propria anima con le opere sante, deve ancora dilatarla con l’intimo esercizio della contemplazione.
(San Gregorio Magno)

La preghiera cerca, la contemplazione trova.
(Ugo di San Vittore)

Gli otto mezzi dello yoga sono: yama (autocontrollo), niyama (osservanze), asana (posizione), pranayama (controllo del respiro), pratyahara (astrazione), dharana (concentrazione), dhyana (meditazione), samadhi (contemplazione).
(Patañjali)

La bellezza delle cose esiste nella mente che le contempla.
(David Hume)

La mente umana è paragonabile ad una farfalla che assume il colore delle foglie sulle quali si posa… si diventa ciò che si contempla.
(Gustave Flaubert)

Ciò che noi contempliamo, noi siamo e ciò che siamo, noi contempliamo.
(Jan van Ruysbroeck)

Nella fiamma il tempo stesso si mette a vegliare. Sì, chi veglia davanti alla fiamma non legge più. Pensa alla vita. Pensa alla morte. La fiamma è precaria e vacillante. Questa luce basta un soffio ad annientarla, una scintilla a riaccenderla.
(Gaston Bachelard)

Quando l’uomo onesto agisce, gli è impossibile evitare la menzogna e il tradimento. L’uomo onesto è un contemplativo.
(Edmond Jaloux)

Amare è a carico del cuore.
Pensare è carico dell’intelligenza.
Contemplare è a carico dell’anima.
(Fabrizio Caramagna)

E gli uomini se ne vanno a contemplare le vette delle montagne, e i flutti vasti del mare, le ampie correnti dei fiumi, l’immensità dell’oceano, il corso degli astri, e passano accanto a se stessi senza meravigliarsi.
(Sant’Agostino)

Un capello disturba l’occhio, una piccola preoccupazione può rovinare il riposo della contemplazione.
(Giovanni Climaco)

Chiunque vuol vivere di una vita interiore e contemplativa senza preoccuparsi del prossimo, non ha né vita interiore né contemplazione.
(Jan van Ruysbroeck)

La poesia nacque la notte in cui l’uomo contemplava la luna pur consapevole che non era commestibile.
(Valeriu Butulescu)

Una descrizione di ‘arte’ datami da un bravo artista, è che ciò che egli cercava di esprimere in un quadro è ‘un’appassionata contemplazione di forme’.
(Clive Bell)

La meditazione è madre dell’amore, la contemplazione ne è figlia.
(San Francesco di Sales)

Sembra che in me ci siano due modi di esistere: l’uno completamente contemplativo, durante il quale al mio sguardo si presentano i crimini, gli errori e le follie del mondo…; e l’altro, attivo, in cui io recito la mia parte nel dramma della vita, quasi costretto da una forza che non è in mio potere controllare.
(Lord Byron)

A quanti uomini, presi nel gorgo d’una passione, oppure oppressi, schiacciati dalla tristezza, dalla miseria, farebbe bene pensare che c’è sopra il soffitto il cielo, e che nel cielo ci sono le stelle. Anche se l’esserci delle stelle non ispirasse a loro un conforto religioso, contemplandole, s’inabissa la nostra inferma piccolezza, sparisce nella vacuità degli spazi, e non può non sembrarci misera e vana ogni ragione di tormento.
(Luigi Pirandello)

Quando tutto nella vita mi sembra meschino, insignificante, allora mi rifugio nella contemplazione delle leggi immutabili ed eterne della scienza.
(Sofia Kovalevskaya)

Colui che può contemplare la bellezza del mondo, sentendone anche la sofferenza, comprendendo entrambe le meraviglie, − colui è in contatto con le cose divine e si è avvicinato al segreto di Dio per quanto è possibile.
(Oscar Wilde)

Viene sempre il momento in cui bisogna scegliere fra la contemplazione e l’azione. Ciò si chiama diventare un uomo.
(Albert Camus)

La contemplazione è un lusso.
(Henri Bergson)

La vita contemplativa è spesso miserevole. Bisogna agire di più, pensare di meno e non guardarsi vivere.
(Nicolas Chamfort)

Il mondo può essere afferrato solo dall’azione, non dalla contemplazione. La mano è la punta di diamente della mente.
(Diane Arbus)

Questo compromesso si chiama accettazione. Ma a me ripugna tale termine e voglio essere tutto o nulla. Se scelgo l’azione, non crediate per questo che la contemplazione sia per me come una terra sconosciuta.
(Albert Camus)

Davanti all’acquario si può stare delle ore assorti in fantasticherie, come quando si contemplano le fiamme del caminetto o le rapide acque di un torrente. E si impara molto durante questa contemplazione.
(Konrad Lorenz)

Gli occhi stanchi di pianto sono i più degni di riposarsi nella contemplazione del cielo.
(Ambrogio Bazzero)

Il supremo aristocratico non è il signore feudale nel suo castello, ma il monaco contemplativo nella sua cella.
(Nicolás Gómez Dávila)

Le grazie della contemplazione non ci saranno mai concesse se non ci applichiamo con la massima cura alla meditazione, alle letture quotidiane, alla preghiera e se non cerchiamo di approfondire le verità che sono alla nostra portata.
(San Gregorio Magno)

I sensi sono terrestri, la ragione sta for di quelli quando contempla.
(Leonardo da Vinci)

Chi si sente destinato alla contemplazione e non alla fede, trova tutti i credenti troppo rumorosi e importuni: si mette al riparo da loro.
(Friedrich Nietzsche)