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Frasi, citazioni e aforismi sull’ospedale

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Presento una raccolta di frasi, citazioni e aforismi sull’ospedale. Tra i temi correlati si veda Frasi di auguri di pronta guarigione – Guarisci presto, Frasi, citazioni e aforismi sulla malattia e Frasi, citazioni e aforismi sui medici e la medicina.

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Frasi, citazioni e aforismi sull’ospedale

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Quando passi davanti a un ospedale vedi solo finestre, ma non immagini quanti sognatori ci siano dietro.
(Anonimo)

Ed ecco, l’Ospedale, grigio, silenzioso, vecchio,
Dove la vita e la morte, come amichevoli mercanti si incontrano.
(William Ernest Henley)

In ospedale puoi vivere la migliore giornata della tua vita, la peggiore giornata della tua vita, la prima della tua esistenza e anche l’ultima.
(loPshiologo, Twitter)

Questa vita è un ospedale in cui ogni paziente è posseduto dal desiderio di cambiare letto. Questo vorrebbe soffrire di fronte alla stufa, quello crede che guarirebbe accanto alla finestra.
(Charles Baudelaire)

La pazienza delle sale di attesa dell’ospedale, che ogni giorno accolgono ansie, tormenti, paure e speranze e restano sempre lì, con le loro sedie scomode ma necessarie.
(Fabrizio Caramagna)

Il principio stesso dell’ospedale non deve ruotare intorno alle esigenze del medico ma a quelle dell’ammalato.
(Umberto Veronesi)

A vedere il modo in cui i malati sono trattati negli ospedali, si direbbe che gli uomini abbiano inventato questi tristi asili non per curare gli ammalati ma per sottrarli agli occhi delle persone felici, delle quali quegli sventurati turberebbero le gioie.
(Nicolas de Chamfort)

Dal momento che la malattia, di per se stessa, deprime lo spirito, non sono mai riuscito a capire perché in tutto il mondo l’aspetto degli ospedali debba essere tale da rendere ancora più grave tale depressione.
(Janos Plesch)

Odio la puzza degli ospedali. Non quella della malattia e nemmeno l’odore alcolico dei medicinali. Quella del cibo, invece, che mi prende alla gola. Sa di purè, minestrina, tè Lipton con le fette biscottate, mela cotta e prugna cotta. Ristagna, aleggia, penetra le coperte e la pelle.
(Sandrone Dazieri)

Non vi è alcuna ragione perché la facciata di un ospedale debba essere un orribile incrocio tra il penitenziario e un tempio dell’architettura degenerata, e perché le sue linee non debbano essere piacevoli e serene; se non possiamo pretendere che i pazienti entrino con piacere in un ospedale, cerchiamo almeno di far sì che ne varchino la soglia senza repulsione.
(Janos Plesch)

Le sale d’attesa degli ospedali non indicano prudentemente che cosa dobbiamo attenderci.
(Carlo Gragnani)

La religione va bene negli ospedali. Dio gode di una certa popolarità in posti del genere.
(Charles Bukowski)

Ospedali e galere e puttane: ecco le università della vita. Ho preso diverse lauree. Chiamatemi dottore.
(Charles Bukowski)

La stanza di ospedale era fredda come la pelle morta, il corridoio affollato di anime perdute e puzzava di malattia.
(Raquel Cepeda)

Ti rinchiudono in un ospedale, ti radono, ti bloccano le mani e non ti lasciano guardare, non vogliono farti capire, vogliono farti credere che tutto dipende da loro e non da te.
(Margaret Atwood)

È un fatto che i malati, i quali negli ospedali sono in effetti in balia dei medici, non riescono mai a entrare in contatto con i medici, e tanto meno a ottenere da questi spiegazioni e chiarimenti. I medici si proteggono, erigono tra sé e i pazienti muri di incertezza, se non proprio naturali, artificiali. I medici sono incessantemente trincerati dietro l’incertezza che hanno eretto intorno a sé come un muro. Addirittura operano avvalendosi dell’incertezza. Probabilmente sono coscienti della loro connaturata inabilità e dunque della loro impotenza, e sanno che è soltanto il paziente a dover prendere l’iniziativa se vuole tenere a bada il proprio stato patologico o uscire da questo stato patologico.
(Thomas Bernhard)

Il primo requisito di un ospedale dovrebbe essere quello di non far del male ai propri pazienti.
(Florence Nightingale)

Guardare fuori dalla finestra di un ospedale è diverso dal guardare fuori da ogni altra finestra. In qualche modo non guardi fuori.
(Carol Matthau)

Era domenica ed eravamo nel pieno della classica frenesia notturna: incidenti domestici, infezioni eruttive, suicidi abortiti, aborti mancati, sbronze comatose, infarti, attacchi epilettici, embolie polmonari, coliche nefritiche, bambini bollenti come pentole, automobilisti in polpette, spacciatori fatti a colabrodo, barboni in cerca di alloggio, donne picchiate e mariti pentiti, adolescenti fumati, adolescenti catatonici.
(Daniel Pennac)

Se siamo entrati in ospedale, possediamo in ogni caso un documento di legittimazione per entrare nel quartiere del pensare. In questo quartiere del pensare ci è possibile raggiungere un grado di coscienza che è impossibile raggiungere al di fuori del quartiere del pensare. In questo quartiere del pensare otteniamo ciò che al di fuori di esso non è mai possibile ottenere, la coscienza di noi stessi e la coscienza di tutto ciò che è.
(Thomas Bernhard)

Chi fa le visite in ospedale, dovrebbe portare portare soprattutto una buona conversazione.
(Anonimo)

Ogni ospedale dovrebbe avere una targhetta all’ingresso della stanza del medico o del ricercatore: «Ci sono pazienti che non possiamo curare; non ce ne sono che non possiamo danneggiare».
(A. L. Bloomfield)

Un ospedale non è il posto dove ammalarsi.
(Samuel Goldwyn)

All’ospedale tutti diventano poveri. Perché sono padroni solo della malattia che si portano addosso.
(Ascanio Celestini)

Tutti gli ospedali, nel mondo cristiano, sono nati come proiezione della croce, vestiboli della morte: la Rivoluzione Francese è stato il solare chirurgo che li ha messi al servizio della vita.
(Guido Ceronetti)

Uno dei principi della nostra organizzazione, che spieghiamo al personale medico e paramedico disposto a partire con noi, è semplicissimo: “Non si va nei paesi del cosiddetto ‘Terzo mondo’ a portare una sanità da Terzo mondo. Un ospedale va bene quando tu saresti disposto, senza esitazione, a ricoverarci tuo figlio, tua madre, tua moglie.
(Gino Strada)

Più presto i pazienti possono essere allontanati dalla deprimente influenza della vita di un ospedale, più rapida è la loro convalescenza.
(Charles H. Mayo)

La medicina è soggetta a un continuo progresso e i migliori ospedali del mondo non sono quelli in cui semplicemente si applicano le nuove scoperte, ma quelli in cui le si creano.
(George W. Pickering)

Gli ospedali sono i templi della medicina.
(Henry Ernest Sigerist)

Un ospedale va bene quando tu saresti disposto, senza esitazione, a ricoverarci tuo figlio, tua madre, tua moglie.
(Gino Strada)

Un letto di un ospedale privato è un taxi parcheggiato con il tassametro.
(Groucho Marx)

Una clinica privata dovrebbe sempre avere una sala di rianimazione accanto all’ufficio del cassiere.
(Francis Walsh)

Tra le mura di un ospedale la verità viene messa a nudo. Come manteniamo i nostri segreti al di fuori dell’ospedale, beh quella è un’altra storia.
(Grey’s Anatomy)

Solo un ospedale mostra che cosa è la guerra.
(Erich Maria Remarque)

Prima di postare la foto di qualcuno in ospedale o sul letto di morte pensaci. Anche sul perché vuoi postare.
(Fabrizio Caramagna)