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Presento una raccolta di frasi, citazioni e aforismi sul romanzo e la narrativa. Tra i temi correlati si veda Frasi, citazioni e aforismi sui libri e la lettura, Frasi, citazioni e aforismi sulla poesia, 200 Frasi, citazioni e aforismi sull’arte e Le più belle poesie brevi.
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Frasi, citazioni e aforismi sul romanzo e la narrativa
La vita ha spesso una trama pessima. Preferisco di gran lunga i miei romanzi.
(Agatha Christie)
Non c’è dubbio: la narrativa fa un lavoro migliore della verità.
(Doris Lessing)
Un romanzo è come un arco, la cassa del violino che emette suoni è l’anima del lettore.
(Stendhal)
Il romanziere è un sonnambulo, un chiaroveggente, un visionario, un sismografo.
(Patrick Modiano)
“Scrivere romanzi non è una cosa da niente: tutti sanno scrivere, ma non tutti sono scrittori”.
“E come si fa a sapere di essere uno scrittore, Harry?”
“Nessuno sa di essere uno scrittore Marcus. Glielo dicono gli altri”.
(Joël Dicker)
Quando leggiamo un romanzo, diventiamo mentalmente folli. Crediamo nell’esistenza di persone che non ci sono, sentiamo le loro voci … La salute mentale torna (nella maggior parte dei casi) solo quando il libro è chiuso.
(Ursula K. Le Guin)
Davanti ai più bei romanzi ci si chiede: “Che cosa farà Anna Karenina? Dove andrà Werther? Quale alibi sta costruendo Zeno Cosini? Che cosa medita Raskolnikov?”. Ma in realtà , se uniamo tutte le domande, verrà sempre fuori: “Chi sono io?”
(Fabrizio Caramagna)
La stupidità della gente deriva dall’avere una risposta per ogni cosa. La saggezza del romanzo deriva dall’avere una domanda per ogni cosa.
(Milan Kundera)
Le cose che il romanzo non dice sono necessariamente più di quelle che dice, e solo un particolare riverbero di ciò che è scritto può dare l’illusione di stare leggendo anche il non scritto.
(Italo Calvino)
Una buona storia abbacina sempre più di un frammento di verità.
(Diane Setterfield)
La narrativa è nata quel giorno che Giona è tornato a casa è ha raccontato alla moglie che aveva fatto tardi perché era stato inghiottito da una balena
(Gabriel Garcia Marquez)
Il romanzo è l’unico genere letterario in divenire e ancora incompiuto
(Michail Bachtin)
Credo che la cosa più importante, quando si comincia un romanzo, sia sentire non che puoi scriverlo ma che esso esiste sull’altra sponda di un golfo che le parole non possono attraversare; e che si può trarlo a noi solo a prezzo di un’angoscia che mozza il fiato.
(Virginia Woolf)
Quelli che dicono che non ci sono certezze in quel gioco d’azzardo che è l’editoria hanno quasi ragione. In ultima analisi il successo di un romanzo dipende da quella forza mistica che si chiama passaparola.
(Martin Arnold)
Il racconto è un’operazione sulla durata, un incantesimo che agisce sullo scorrere del tempo, contraendolo o dilatandolo.
(Italo Calvino)
Leggere racconti significa fare un gioco attraverso il quale si impara a dar senso alla immensità delle cose che sono accadute e accadono e accadranno nel mondo reale. Leggendo romanzi sfuggiamo all’angoscia che ci coglie quando cerchiamo di dire qualcosa di vero sul mondo reale.
Questa è la funzione terapeutica della narrativa e la ragione per cui gli uomini, dagli inizi dell’umanità, raccontano storie. Che è poi la funzione dei miti: dar forma al disordine dell’esperienza.
(Umberto Eco)
La narrativa è arte e l’arte è il trionfo sul caos.
(John Cheever)
La scrittura narrativa è l’atto di tessere una serie di bugie per arrivare a una verità più grande.
(Khaled Hosseini)
Come stabilire il momento esatto in cui comincia una storia? Tutto è sempre cominciato già prima. La prima riga della prima pagina di ogni romanzo rimanda a qualcosa che è già successo fuori del libro. Oppure la vera storia è quella che comincia dieci pagine più avanti e tutto ciò che precede è solo un prologo.
(Italo Calvino)
C’è una relazione che si stabilisce tra il lettore e lo scrittore che è molto strana e molto complicata e difficile da spiegare. Per me un grande brano di narrativa può riuscire o meno a trascinarmi e farmi dimenticare che sto qui, seduto in poltrona. (…) Mi sento non più solo — intellettualmente, emotivamente, spiritualmente. Mi sento umano e non più in solitudine e in una profonda conversazione piena di significato e con un’altra coscienza in narrativa e in poesia, in un modo che non credo sia possibile con altre arti.
(David Foster Wallace)
Questo è ciò che per me rappresenta il romanzo. Arrivare alla verità quando la verità non è sufficiente per la verità.
(Tim O’Brien)
Un buon lavoro narrativo consiste nel confortare ciò che è disturbato e disturbare ciò che è confortevole
(David Foster Wallace)
Le storie sono fra tutte le cose le più selvagge. Le storie inseguono, predano e mordono.
(Patrick Ness)
A volte la narrativa è più facilmente comprensibile di fatti realmente accaduti. La realtà è spesso patetica.
(Young-Ha Kim)
La letteratura e la narrativa sono due cose completamente diverse. La letteratura è un lusso, la narrativa una necessità.
(G.K. Chesterton)
Una bugia, a volte, può essere più vera che la verità, ed è per questo che romanzo viene scritto.
(Tim O’Brien)
Un romanzo che non scopra un segmento di esistenza finora sconosciuto è immorale. La conoscenza è l’unica moralità del romanzo.
(Milan Kundera)
“Harry, perché gli scrittori sono persone così sole? Hemingway, Melville… Sono gli uomini più soli del mondo!”
“Non so se sono gli scrittori a essere soli, o se sia la solitudine a spingerli a scrivere…”
“E perché tutti gli scrittori si suicidano?”
“Non è vero che si suicidano tutti. Solo quelli di cui nessuno legge i libri”.
(Joël Dicker)
Se tu, come scrittore, soccombi all’idea che il pubblico è troppo stupido, allora ci sono due pericoli. Il pericolo numero uno è l’avanguardia, dove decidi che stai scrivendo per gli altri scrittori. e non ti preoccupi di essere accessibile o rilevante. Ti preoccupi di essere strutturalmente e tecnicamente al livello più avanzato: involuto nel giusto modo, facendo gli appropriati riferimenti intertestuali, cercando di sembrare intelligente. Non curandoti se stai o no comunicando con un lettore che si interessa di quei sentimenti elementari, “di pancia”, che sono la ragione per cui noi tutti in realtà leggiamo. Dal lato opposto ci sono quei crassi, cinici, pezzi commerciali di narrativa che sono fatti con lo stampino – essenzialmente sono televisione su pagina — che manipolano il lettore, utilizzando un materiale grottescamente semplificato, ma così profondamente avvincente in un modo spesso infantile.
(David Foster Wallace)
La narrativa è l’unico modo per riscattare la mancanza di forma della vita.
(Martin Amis)
Vi sono tre regole fondamentali per scrivere un romanzo. Per sfortuna nessuno sa quali siano.
(William Somerset Maugham)
Il fine della fiction non è la correttezza grammaticale ma mettere il lettore a proprio agio e poi raccontargli una storia
(Stephen King)
Il romanziere non deve render conto a nessuno, tranne che a Cervantes.
(Milan Kundera)
Se ha intenzione di scrivere romanzi, una donna deve possedere denaro e una stanza tutta per sé.
(Virginia Woolf)
I romanzieri, sottoscritto compreso, non capiscono molto di quel che fanno, non sanno perché funziona quando va bene, non sanno perché non funziona quando va male.
(Stephen King)
Le donne e la narrativa rimangono, per quanto mi riguarda, problemi irrisolti.
(Virginia Woolf)
Scrivi con la porta chiusa, riscrivi con la porta aperta.
Si dovrebbe mantenere la privacy tra voi ed il vostro lavoro. La prima stesura è allo stato grezzo, il genere di cosa che mi sento libero di buttar giù con la porta chiusa. È la storia svestita, messa lì in calzini e mutande.
(Stephen King)
Ricordati che la prosa è architettura, non decorazione di interni.
(Ernest Hemingway)
La cattiva scrittura è molto più di una questione di pessima sintassi e imperfette osservazioni: la cattiva scrittura di solito nasce da un’ostinato rifiuto di raccontare storie su ciò che fanno effettivamente le persone. Per affrontare questo fatto, diciamo che talvolta gli assassini aiutano le vecchiette ad attraversare la strada.
(Stephen King)
Il romanziere come lo scienziato deve essere insieme osservatore e sperimentatore, considera l’arte come una riproduzione oggettiva del reale governata dalle leggi della natura, rivendica l’impegno morale dello scrittore che, mettendo in luce le cause dei fenomeni sociali deve indurre la società stessa a intervenire per modificarli e migliorarli.
(Emile Zola)
Avete seppellito il vostro romanzo sotto un cumulo di dettagli che sono scritti bene, ma assolutamente superflui.
(J. Carter, critico letterario nel 1857, parlando del romanzo di Flaubert, Madame Bovary)
La curiosità del lettore deve sorgere fin dall’inizio, fin dalle prime – critiche – cinque pagine. La suspense introdotta nelle primissime righe della fiction si chiama hook (uncino, amo) e serve ad “avvinghiare” a voi il lettore, renderlo vostro “schiavo”.
(Renato Di Lorenzo)
Con la parola suspense intendiamo una concatenazione degli eventi e delle parole tale da far sì che il lettore non smetta mai di domandarsi cosa succederà dopo. Se questo non avviene, il romanzo è un fallimento.
(Renato Di Lorenzo)
Stai scrivendo per i tuoi contemporanei, non per i posteri. Se sei molto fortunato, i tuoi contemporanei diventeranno posteri.
(Joyce Carol Oates)
Il dialogo è cruciale nel definire i personaggi, e dev’essere sempre reale e mai artificioso artefatto: “scrivere bene i dialoghi è arte oltre che mestiere”
(Stephen King)
Quando non sai come finire un capitolo, porta in scena un uomo armato di pistola – questo è un consiglio di Raymond Chandler, io non lo farei.
(Joyce Carol Oates)
Ho riscritto i miei romanzi, o i miei racconti, almeno tre volte: una per comprenderli, la seconda per migliorarne lo stile, e la terza per costringerli a dire ciò che ancora dovevano dire.
(Bernard Malamud)
Il coraggio è l’unica virtù che ogni romanziere deve possedere in abbondanza.
(David Leavitt)
Tutti i romanzieri, forse, non scrivono che una sorta di tema (il primo romanzo) con variazioni.
(Milan Kundera)
Un buon romanzo ci racconta la verità sul suo eroe; ma un cattivo romanzo ci racconta la verità sul suo autore.
(G.K Chesterton)
Leggere un certo tipo di romanzi è un po’ come spiare dal buco della serratura per vedere cosa fa e pensa il vicino di casa – ha anche lui lo stesso complesso di inferiorità, gli stessi vizi, le stesse tentazioni? È questo che il lettore cerca nell’opera d’arte. Credo che oggi siano aumentate le persone insicure in cerca di sé.
(Georges Simenon)
È perfettamente inutile sforzarsi di rendere simile alla vita una storia bene immaginata, giacché la vita s’ingegna in ogni modo di assomigliare a una storia bene immaginata
(Isaac Babel)
La vita assomiglia a un romanzo più spesso di quanto un romanzo assomigli alla vita.
(George Sand)
Tutte le storie sono vere. Ma alcuni di loro non sono mai successe.
(James A. Owen)
Il bambino comprende intuitivamente che, anche se queste storie sono irreali, non sono false…
(Bruno Bettelheim)
La narrativa non ci dice qualcosa che non sappiamo, ci dice qualcosa che sappiamo, ma non sappiamo di conoscerlo.
(Walker Percy)
Il romanzo si distingue da tutti gli altri generi letterari, e forse da tutte le altre arti, per la sua capacità non tanto di riprodurre la realtà come viene naturale pensare, quanto per la sua capacità di smuovere la vita per ricreare costantemente nuove condizioni e ridistribuire gli elementi
(Marthe Robert)
In un’epoca come la nostra, così fondata sulla velocità della comunicazione, i romanzi “lenti” come quelli tanto amati di Proust o di Musil hanno ceduto il passo a un ritmo diverso.
(Raffaele La Capria)
Temeva ogni volta di non riuscire più a scrivere e cercava di riprodurre sempre le condizioni in cui era nato il primo romanzo. Ecco allora un rituale fatto di matite particolari, di tende tirate, di sveglie alle cinque del mattino, di whisky e di tè. Scriveva sempre secondo lo stesso ritmo, impiegando lo stesso tempo per ogni romanzo. Un capitolo al giorno, per otto giorni. E dopo un breve riposo, tre giorni per le correzioni. Il giorno in cui non è più riuscito a riprodurre il miracolo, ha smesso di scrivere
(Pierre Assouline a proposito di Georges Simenon)
Mentre lavoro a un romanzo, non vedo nessuno, non parlo con nessuno, non rispondo al telefono – faccio la vita di un monaco. Per tutto il giorno io sono uno dei miei personaggi. Sento quello che sente lui.
(Georges Simenon)
Victor Hugo, impaziente di avere notizie del suo romanzo ‘I Miserabili’ appena pubblicato, mandò all’editore una lettera con un semplice punto interrogativo. L’editore, per comunicargli che il libro riscuoteva un grande successo, rispose con un foglio su cui c’era soltanto un grande punto esclamativo.
(Anonimo)
La Francia ha perso un grande romanzo stanotte.
(Victor Hugo, La mattina dopo aver dormito con la sua amante)
Molti romanzi odierni, come contenuto, sono novelle più o meno abilmente diluite in trecento e più pagine, a furia di descrizioni e di pretesa analisi psicologica.
(Luigi Capuana)
Tra i romanzi-fiume, sono pochi i navigabili.
(Jean Mistler)
La lettura di un bruto romanzo trasforma il finale tragico del libro in un lieto fine.
(Fabrizio Caramagna)
In un pessimo romanzo poliziesco il colpevole non è mai troppo lontano, è l’autore.
(Fabrizio Caramagna)
Certi romanzi sono così anonimi che ci si chiede perché l’autore abbia voluto mettere il proprio nome in copertina.
(Fabrizio Caramagna)
A volte il romanzo è costituito da quattro arcate più o meno ardite, che collegano cinque aforismi
(Dino Basili)
Un bestseller è la tomba dorata d’un talento mediocre.
(Logan Pearsall Smith)
In molti romanzi, la trovata letteraria più geniale è l’avvertimento che i personaggi sono puramente immaginari.
(Franklin Pierce Adams)
Non che dai romanzi la mente tragga molto nutrimento. Il piacere che forse essi offrono lo si paga a carissimo prezzo: essi finiscono per guastare anche il carattere più solido. Ci s’abitua ad immedesimarsi in chicchessia. Si prende gusto al continuo mutare delle situazioni. Ci si identifica con i personaggi che piacciono di più. Si arriva a capire qualunque atteggiamento. Ci si lascia guidare docilmente verso le mete altrui e si perdono di vista le proprie.
(Elias Canetti)
Quando non vedremo più un romanzo nelle vetrine delle librerie, un passo sarà stato fatto – forse in avanti, forse indietro… Se non altro tutta una civiltà fondata sulla ricerca del futile sarà finita.
(EM Cioran)
La lettura di un romanzo da quattro soldi, privo di qualità artistiche, è una sorta di sogno a occhi aperti: non permette risposte produttive; il testo viene ingurgitato come uno spettacolo televisivo o come le patatine fritte che si masticano seduti davanti al televisore.
(Erich Fromm)
Scrivere romanzi è un buon affare quando si è ammogliati con la critica.
(Christian Friedrich Hebbel)
Romanzo. La grande forma della prosa in cui l’autore, attraverso degli io sperimentali (i personaggi), esamina fino in fondo alcuni grandi temi dell’esistenza.
(Milan Kundera)
L’unica ragione che abbia un romanzo di esistere è che cerca di rappresentare la vita.
(Henry James)
La memoria è qualcosa di simile a un romanzo, o forse un romanzo è qualcosa di simile alla memoria.
(Haruki Murakami)
Tra memoria e romanzo c’è una somiglianza. In entrambi i casi, ci si sforza di mettere tutto in ordine, ogni cosa al suo posto, ma il contesto tende a sfuggire, e alla fine si dilegua.
(Haruki Murakami)
Un romanzo è uno specchio che percorre una strada maestra. A volte riflette l’azzurro del cielo, a volte il fango delle pozzanghere.
(Stendhal)
I romanzi lunghi scritti oggi forse sono un controsenso: la dimensione del tempo è andata in frantumi, non possiamo vivere o pensare se non spezzoni di tempo che s’allontanano ognuno lungo una sua traiettoria e subito spariscono.
(Italo Calvino)
I racconti li uso come palestra, come esercizi, e mi ci diverto anche molto, devo dire, perché puoi scriverli in un tempo circoscritto, mentre il romanzo è veramente una distesa sconfinata in cui devi capire da solo le geometrie, le proporzioni.
(Paolo Giordano)
Un romanzo non è una confessione dell’autore, ma un’esplorazione di ciò che è la vita umana nella trappola che il mondo è diventato.
(Milan Kundera)
Il romanzo, creatura di tempi più calmi, può portare qualcosa dell’antica calma nella nostra attuale precipitazione. Per molte persone potrebbe servire come un rallentatore; potrebbe incitare a perseverare; potrebbe rimpiazzare le vuote meditazioni dei loro culti.
(Elias Canetti)
Romanzo. Racconto gonfiato. Un genere di composizione che ha con la letteratura lo stesso rapporto delle vedute panoramiche nei confronti dell’arte. Dal momento che è troppo lungo per essere letto in una sola volta, le impressioni che si ricevono leggendo via via le singole parti vengono successivamente cancellate, proprio come le immagini della lanterna magica. Raggiungere unità o totalità di effetto risulta impossibile; infatti, oltre alle poche pagine lette per ultime, tutto quello che si ricorda è soltanto la trama di quanto precede. Rispetto alla fantasia e al “romance”, il romanzo realistico è quello che è la fotografia rispetto alla pittura. Il suo principio costitutivo, la probabilità, corrisponde a quello che in fotografia è la riproduzione meccanica del reale, e lo confina per sempre nella categoria dei resoconti giornalistici, mentre la libertà di ispirazione dell’autore di “romances” gli permette di librarsi a ben diverse altezze, dato che i tre elementi essenziali nell’arte letteraria sono fantasia, fantasia e fantasia. L’arte di scrivere romanzi, in ogni caso, è defunta da tempo in ogni luogo, tranne che in Russia, dove incomincia adesso. Pace alle sue ceneri, alcune delle quali hanno una buona quotazione sul mercato.
(Ambrose Bierce)
Il romanzo è la storia degli uomini, e la storia il romanzo dei re.
(Alphonse Daudet)
Ritengo che il romanziere sia lo storico del presente, mentre lo storico è il romanziere del passato.
(Georges Duhamel)
La storia è il romanzo che è stato; il romanzo è storia che avrebbe potuto essere.
(Edmond e Jules de Goncourt)
L’unica cosa che possiamo chiedere a priori a un romanzo, senza esporci a un’accusa di arbitrarietà, è di essere interessante.
(Henry James)
Il romanziere è, fra tutti gli uomini, quello che più somiglia a Dio: è la scimmia di Dio.
(François Mauriac)
I romanzi finiscono col matrimonio dell’eroe con l’eroina. Bisognerebbe invece cominciare da questo, e finire che si sono separati, cioè liberati l’uno dell’altro.
(Lev Tolstoj)
Qualsiasi sia il tipo di divertimento che ci procura la lettura di un romanzo puramente moderno, raramente si prova lo stesso piacere nel rileggerlo. E questa è probabilmente la miglior prova sommaria per distinguere ciò che è letteratura da ciò che non lo è. Se non si gode nel leggere e rileggere un libro, tanto vale non leggerlo affatto.
(Oscar Wilde)
Non c’è niente di più distante dalla vita delle persone che lo scrivere romanzi. Per questo fanno bene al cuore.
(Banana Yoshimoto)
I romanzi sono organismi troppo grossi, gonfi di cose troppo pesanti e troppo inutili.
(Raffaele La Capria)
L’aforisma è un breve spreco di tempo. La poesia è un completo spreco di tempo. Il romanzo è un monumentale spreco di tempo.
(Don Paterson)
Quando non si sa scrivere, un romanzo riesce più facile di un aforisma.
(Karl Kraus)
Già il fatto che un libro sia un romanzo non depone a suo favore, è un connotato lievemente losco, come i berretti dei ladruncoli, i molli feltri dei killers, gli impermeabili delle spie.
(Giorgio Manganelli)
Chiunque può scrivere un romanzo di tre volumi. Richiede semplicemente una totale ignoranza della vita e della letteratura.
(Oscar Wilde)
Non capisco perché una persona ci metta un anno o due per scrivere un romanzo quando può facilmente comprarne uno per pochi dollari.
(Fred Allen)
Quando ho voglia di leggere un romanzo, ne scrivo uno.
(Benjamin Disraeli)
Un romanzo o si scrive o si vive.
(Luigi Pirandello)
Non c’è miglior modo per custodire un segreto che un romanzo incompiuto.
(Italo Calvino)
Chissà se il romanzo non sarà una realtà più perfetta e una vita che Dio crea attraverso noi, e se noi – chissà – esistiamo soltanto per creare?
(Fernando Pessoa)