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Frasi, citazioni e aforismi sui guanti

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Presento una raccolta di frasi, citazioni e aforismi sui guanti. Tra i temi correlati si veda Frasi, citazioni e aforismi sulle scarpe, Frasi, citazioni e aforismi sulla borsa da donna e Frasi, citazioni e aforismi sui vestiti e l’abbigliamento.

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Frasi, citazioni e aforismi sui guanti

Guanti

Guarda come appoggia la guancia alla sua mano: Oh, potessi essere io il guanto di quella mano e poter così sfiorare quella guancia!
(William Shakespeare, Romeo e Giulietta)

Sotto i guanti si nasconde l’attesa di qualche rivelazione. C’è qualcosa di magico e di intimo. Si tocca un guanto sapendo che, là sotto, la mano è piena di sorprese.
(Fabrizio Caramagna)

Io penso – disse Anna, giocando con un guanto che si era tolto – io penso… se è vero che ci sono tante sentenze quante teste, così pure tante specie d’amore quanti cuori.
(Lev Tolstoj, Anna Karenina)

Lo faceva con un gesto lento e sfinito, come per ritardare la nascita della luce del giorno della sua mano translucida…. una mano che si è appena tolta il guanto si offre, sembra con più trasparente fiducia giocava con i suoi guanti in un modo tale da attirare gli sguardi sulla sua mano.
(Gustave Flaubert, Madame Bovary)

Pieni di memoria e di pazienza,
ogni volta i guanti si mettono a ricopiare
le forme meravigliose della mano.
(Fabrizio Caramagna)

Secondo la leggenda, la dea Venere, un giorno, mentre correva nel bosco sul Monte Olimpo, cadde con le mani su un cespuglio di rovi e se le graffiò, allora le Grazie cucirono delle sottilissime bende intorno alle sue mani: nacquero così i guanti. Meno affascinante, ma ugualmente interessante è la vera storia di questo splendido accessorio. I Barbari furono i primi ad usarli e poi diffonderli in tutta Europa. Inizialmente la loro forma era quella di un sacchetto legato ai polsi, solo in seguito si aggiunse lo spazio per il pollice così da consentire la presa, per poi aggiungere anche le altre quattro dita.
(Stella De Matteo)

Non so cosa ho percepito di così spaventosamente e meravigliosamente definitivo al pensiero che il guanto potesse lasciare per sempre quella mano.
(André Breton)

Zio William diceva sempre che una signora la si riconosce dai guanti e dalle scarpe.
(Virginia Woolf)

Il guanto: un involucro in cui la donna ripone le sue mani e i suoi segreti.
(Fabrizio Caramagna)

Il guanto non si sfila da solo dalla mano, non ha indipendenza. Eppure niente sembra più indipendente di un guanto quando si avvicina a un altro mano e mostra i suoi riflessi e le sue pieghe misteriose tra un dito e l’altro.
(Fabrizio Caramagna)

Vi sono creature, che, chiuse in un busto, in un paio di scarpe, in un paio di guanti, hanno la forma di una donna, come l’acqua ha la forma della bottiglia che la contiene. Ma levate busto, scarpe e guanti: le succederà come all’acqua se rompete la bottiglia.
(Jean-Baptiste Alphonse Karr)

Di tratto in tratto, i suoi occhi dalle dita della sonatrice andavano ai lunghi guanti che pendevano di sul leggío conservando l’impronta di quelle dita, conservando una inesprimibile grazia nella piccola apertura del polso ove dianzi appariva appena appena un po’ della cute feminile.
(Gabriele D’Annunzio)

Donna Maria si levò, circondata d’elogi. Non riprese i guanti; s’allontanò. Invase allora Andrea la tentazion d’involarli. ― Li aveva ella forse lasciati là per lui? Ma egli ne voleva uno solo. Come diceva finamente un fino amatore, un par di guanti è tutt’altro che un guanto solo.
(Gabriele D’Annunzio)

L’Adultera si sfilò i guanti mettendo a nudo le mani peccatrici, abbronzate dalla complicità del sole: aveva un cerchio pallido intorno all’anulare sinistro
(Jacques Lemarchand)

L’atto di mettere i guanti di pelle o lattice, o di lasciar scivolare fuori le mani, per il feticista sono gesti ricchi di carica erotica, esattamente come un nudo di donna
(Richard Von Krafft-ebing)

Ma la durezza del suo sguardo d’acciaio era compensata dalla dolcezza dei suoi guanti di filo.
(Marcel Proust)

Il guanto è l’oggetto che fa la differenza nell’eleganza.
(Laura Lusuardi)

L’ombra è così silenziosa e sinuosa che sembra portare dei guanti.
(Fabrizio Caramagna)

Cenerentola, che meraviglia i suoi: bididi bodidi bu e grazie alla fatina eccoli apparire lunghi e sottili, come maniche. Provare per credere accoppiata manica corta e guanti lunghi, ed è subito chic. Lo choc (piacevole) è venuto subito dopo quando Rita Hayworth in Gilda fece sognare mentre si sfilava solo quel lunghissimo guanto.
(Paola Pollo)

I guanti. Nella tomba di Tutankhamon ne trovarono cinque paia: di lino, alcuni a cinque dita e altri a uno solo. Servivano al grande re egizio per condurre i cocchi o per assistere alle processioni.
(Paola Pollo)

Dai guanti di una donna si possono capire molte cose. Ancora più cose si possono capire se la città è sottozero e la donna non ha i guanti: probabilmente li ha persi; ciò vuol dire che è un tipo distratto e molto occupato. Se invece non li perde, e porta guanti lana con applicazioni civettuole se non ponpon, mostra una femminilità risolta seppur non troppo assertiva. Se assolutamente non li perde – con quel che costano – e sono di pelle, la femminilità è comunque accertata; sul versante dominatrice però. Ancora femminili ma con un tenero tocco di infantilismo sono le affezionate al guanto-manopola, caldo ma scomodo. Nei casi migliori trovano uomini che maneggiano le cose per loro; nei peggiori non fanno quasi nulla, per non togliersi i guanti.
(Teresa Diaz)

Non si può fare una rivoluzione portando i guanti di seta.
(Josif Stalin)

All’aeroporto.
Si corrono incontro a braccia spalancate,
esclamano ridendo: Finalmente! Finalmente!
Entrambi indossano abiti invernali,
cappelli caldi,
sciarpe,
guanti,
scarpe pesanti,
ma solo ai nostri occhi.
Ai loro – sono nudi.
(Wislawa Szymborska)

Vivo dentro di me come un dito in un guanto troppo largo.
(Gesualdo Bufalino)

Il gatto coi guanti non acchiappa topi.
(Benjamin Franklin)

Non butti i guanti chi ha le mani sporche.
(Stanisław Jerzy Lec)

La vita non è raffinata. La vita non si prende con i guanti.
(Romain Rolland)

Certuni si lascerebbero prima tagliare la mano che perdere un guanto.
(Niccolò Tommaseo)