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Frasi, citazioni e aforismi sul consumismo

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Presento una raccolta di frasi, citazioni e aforismi sul consumismo. Tra i temi correlati si veda Frasi, citazioni e aforismi sulla pubblicità, Frasi, citazioni e aforismi sul capitalismo e Frasi, citazioni e aforismi sulla televisione.

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Frasi, citazioni e aforismi sul consumismo

I consumatori moderni possono etichettare sé stessi con questa formula: io sono = ciò che ho e ciò che consumo.
(Erich Fromm)

Nei Paesi ricchi il consumo consiste in persone che spendono soldi che non hanno, per comprare beni che non vogliono, per impressionare persone che non amano.
(Will Rogers)

Le persone sono state create per essere amate. Le cose sono state create per essere usate. Il motivo per cui il mondo è nel caos è che si amano le cose e si usano le persone
(John Powell)

Sgobbano, corrono per comprarsi quello che credono di desiderare; in realtà quello che al padrone piace che si desideri.
(Luciano Bianciardi)

Se tutti chiedessero la pace invece di un altro televisore, allora ci sarebbe pace.
(John Lennon)

Un sacco di gente è così attirata da ciò che non può avere che non pensa nemmeno per un secondo se lo vuole davvero.
(Lionel Shriver)

La società dei consumi ci ha detto che la felicità consiste nell’avere le cose, e non è riuscita a insegnarci la felicità di non avere le cose.
(Elise Boulding)

Una società dei consumatori non può che essere una società dell’eccesso, del superfluo e dello scarto abbondante.
(Zygmunt Bauman)

E’ un tempo dove si consuma tutto rapidamente, come dominasse una voracità che distrugge.
Si consumano non solo oggetti, ma anche idee. Quanto dura un pensiero su internet? Neanche una giornata.
E i sentimenti? Basta un clic e si rescinde un legame che durava anni. Con un semplice “blocca utente”.
(Fabrizio Caramagna)

Per permettere alla società dei consumi di continuare il suo carosello diabolico sono necessari tre ingredienti: la pubblicità, che crea il desiderio di consumare, il credito, che ne fornisce i mezzi, e l’obsolescenza accelerata e programmata dei prodotti, che ne rinnova la necessità.
(Serge Latouche)

In una società di consumo ci sono inevitabilmente due tipi di schiavi: i prigionieri delle dipendenze da consumo e i prigionieri dell’invidia.
(Ivan Illich)

Oggi il consumatore è la vittima del produttore, che gli rovescia addosso una massa di prodotti ai quali deve trovar posto nella sua anima.
(Mary McCarthy)

Consumiamo ogni giorno senza pensare, senza accorgerci che il consumo sta consumando noi e la sostanza del nostro desiderio. E’ una guerra silenziosa e la stiamo perdendo
(Zygmunt Bauman)

Un consumatore soddisfatto sarebbe una catastrofe perla società dei consumi, per la quale invece i bisogni devono essere sempre risorgenti, non devono avere mai fine; i consumatori devono essere insaziabili, alla perenne ricerca di nuovi prodotti, avidi di nuove soddisfazioni in un mercato che sforna continuamente prodotti nuovi e inediti
(Zygmunt Bauman)

Dèi delle carte di credito e delle autostrade, di Internet e del telefono, della radio e dell’ospedale e della televisione, dèi fatti di plastica, di suonerie e di neon. Dèi pieni di orgoglio, creature grasse e sciocche, tronfie perché si sentono nuove e importanti.
(Neil Gaiman)

In tempi di consumismo eccessivo, il piacere di rimettersi una vecchia camicia, di riascoltare un vecchio disco, di scrivere una lettera a un vecchio amico.
(Fabrizio Caramagna)

L’unica ragione per cui un gran numero di famiglie americane non possiedono un elefante è che non è non è stato ancora offerto un elefante al prezzo di un dollaro con facili pagamenti rateali.
(Mad Magazine)

Noi non siamo definitivi rispetto agli oggetti che scegliamo di consumare ma sono loro in effetti a definire il nostro essere soggetti. Chi non consuma gli oggetti prescritti rischia in ogni momento di essere estromesso dalla società.
(Zygmunt Bauman)

Oggi il mito del consumo illimitato sostituisce la fede nella vita eterna.
(Ivan Illich)

Il consumatore viene portato in paradiso dalle pause pubblicitarie, dagli slogan perfetti, dalle voci di scena che gli sussurrano parole suadenti, e offrono alla sua estasi il prodotto divino.
(Fabrizio Caramagna)

Sono sempre più facilmente disgustato dal fatto che stiamo vivendo in questa società impegnata a farci spendere più di quanto abbiamo, o più di quanto dovremmo, per cose di cui non abbiamo realmente bisogno o che vogliamo, e che inoltre ci sta uccidendo lentamente mentre ci riempie tutte le discariche e fa cantare sempre meno gli uccelli.
(John Updike)

La prossima volta che ti viene voglia di lamentarti per qualcosa, ricordati che il tuo bidone dell’immondizia probabilmente è nutrito meglio del trenta per cento della popolazione mondiale.
(Robert Orben)

I rifiuti mandano un doppio crudele messaggio: ci dicono che le cose vengono usate con economica brutalità, senza comprensione e sintonia, e che tutto ciò che non conserva l’abbagliante luccichio del ‘nuovo di zecca’ è semplicemente da buttare: che terribile oracolo: l’usa e getta come canone fondamentale della nostra società!
(Alexander Langer)

Considerati nell’insieme noi consumiamo non perché vogliamo ma perché dobbiamo consumare per mantenere il meccanismo produttivo che ha necessità di esprimersi a livelli sempre più alti (le crescite esponenziali) per non crollare su se stesso. Siamo al servizio di un sistema di cui costituiamo i terminali passivi.
(Massimo Fini)

Tu sei il consumista perfetto. Il sogno di ogni gerarca o funzionario della presente dittatura, che per tenere in piedi le sue mura deliranti ha bisogno che ognuno bruci più di quanto lo scalda, mangi più di quanto lo nutre, illumini più di quanto può vedere, fumi più di quanto può fumare, compri più di quanto lo soddisfa.
(Michele Serra)

La scelta del partner obbedisce allo stesso criterio che interviene nell’acquisto di un prodotto. Si cerca una persona adeguata alle proprie esigenze con la stessa preoccupazione che accompagna la scelta di un elettrodomestico. La ricerca del partner è calcolata, fredda, distaccata, priva di emozioni. Se qualcosa non funziona, al pari di qualsiasi prodotto d’acquisto, allora si mette da parte, si scarta la persona trovata e si passa ad altro.
(Zygmunt Bauman)

La felicità dell’uomo moderno: guardare le vetrine e comprare tutto quello che può permettersi, in contanti o a rate.
(Erich Fromm)

L’atteggiamento implicito nel consumismo è quello dell’inghiottimento del mondo intero.
(Erich Fromm)

La vera ragione per cui ci viene versato uno stipendio non è l’equità o l’apprezzamento per il nostro lavoro, ma la speranza di vederci spendere quei soldi in una nuova auto o in un nuovo computer, prima che gli operai sfruttati per produrli dall’altra parte del globo pretendano stipendi più dignitosi e orari di lavoro più umani.
(Lia Celi)

Voi occidentali siete troppo attaccati alle cose. Siete fissati sulle cose. Uno perde, ad esempio, la sua penna e da allora non fa che pensare alla penna persa, senza dirsi che la penna non ha alcun valore, che si può scrivere anche con un lapis. In Occidente vi preoccupate troppo delle cose materiali.
(Tiziano Terzani)

I poveri si trovano giocoforza in una situazione in cui sono costretti a spendere lo scarso denaro o le poche risorse per procurarsi oggetti di consumo privi di senso, anziché sopperire a bisogni fondamentali, al fine di allontanare da se una totale umiliazione sociale e la prospettiva di essere molestati e derisi.
(Zygmunt Bauman)

– Siamo… siamo consumatori…
– Tyler: Esatto, siamo consumatori. Siamo i sottoprodotti di uno stile di vita che ci ossessiona. Omicidi, crimini, povertà, queste cose non mi spaventano… Quello che mi spaventa sono le celebrità sulle riviste, la televisione con 500 canali, il nome di un tizio sulle mie mutande, i farmaci per capelli, il viagra, poche calorie…
(Dal film Fight club)

Non passate dalla schiavitù del regime comunista alla schiavitù del consumismo.
(Papa Giovanni Paolo II)

Ci deve essere qualcosa di più nella vita che avere tutto!
(Maurice Sendak)

Ci rendiamo conto che non possiamo avere tutto, e così inizia la folle corsa ad avere tutto il resto.
(Robert Brault)

Noi non viviamo la vita. Noi la consumiamo.
(Vicki Robin)

Il consumismo ti consuma.
(Anonimo)

In questo nuovo Regno l’uomo ha ancora una parte, ma come sottoprodotto. Non è più propriamente un uomo, ma un «consumatore». È un tramite. È il tubo digerente, il lavandino, il water attraverso cui deve passare il più velocemente possibile ciò che altrettanto rapidamente produce.
(Massimo Fini)

Un’economia basata sul consumo non può che criminalizzare il risparmio, il caro vecchio saggio risparmio al quale eravamo sollecitati fino agli anni sessanta. Di qui la tendenza delle banche a punire i risparmiatori puri, che non mettono il loro denaro in investimenti a rischio, ma preferiscono conservarlo per il futuro. L’attesa della soci età dei consumi è che il denaro, merce tra le merci, sia continuamente acquistato e venduto
(Zygmunt Bauman)

In una società dove tutto è diventato merce, e dove chi ha soldi può comperare e stare meglio, occorre la riabilitazione del «gratuito», di ciò che si può usare ma non comperare.
(Alexander Langer)

La formula della felicità, fino a questo momento, è consistita nell’eseguire l’operazione consumi fratto desideri. Ma questa è stata una ricetta per il consumismo. Se invece si azzerano i desideri, la felicità tende all’infinito.
(Paul Samuelson)