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Inizialmente la parola rivoluzione venne usata nel campo astrologico/astronomico ad indicare il moto ciclico dei cieli e dei pianeti. Fu nel Settecento illuminista che il termine “rivoluzione” mutò significato. Esteso al campo politico, passò ad indicare non più una trasformazione ciclica, un perenne ritorno o ripetizione, ma un brusco cambiamento. Il concetto fu preso dai rivolgimenti politici verificatisi in Inghilterra nel Seicento (1640-1660 e 1688) e fu consacrato dalla Rivoluzione Francese
Presento una raccolta di frasi, citazioni e aforismi sulla rivoluzione e i rivoluzionari. Tra i temi correlati si veda Frasi, citazioni e aforismi sul cambiamento, Frasi, citazioni e aforismi sulla ribellione e la rivolta e Frasi, citazioni e aforismi sulla storia.
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Frasi, citazioni e aforismi sulla rivoluzione e i rivoluzionari
Siate sempre capaci di sentire nel più profondo di voi stessi ogni ingiustizia commessa contro chiunque in qualsiasi parte del mondo: è la qualità più bella di un rivoluzionario.
(Che Guevara)
Ogni movimento rivoluzionario è romantico, per definizione.
(Antonio Gramsci)
Una rivolta è in fondo il linguaggio di chi non viene ascoltato.
(Martin Luther King)
“Compagno, come si fa la rivoluzione?”
“Bisogna sognare”.
(Lenin)
La rivoluzione è il sogno asservito a una grande idea.
(Fabrizio Caramagna)
Meglio morire combattendo per la libertà che essere prigioniero per tutti i giorni della tua vita.
(Bob Marley)
Quando l’acqua inizia a bollire, è da sciocchi spegnere il fuoco.
(Nelson Mandela)
Anche le formiche, nel loro piccolo, si incazzano.
(Marcello Marchesi)
– Re Luigi XVI: È una rivolta?
– Liancourt: No, Sire, è una rivoluzione.”
(dialogo tra il re di Francia Luigi XVI e il duca di Liancourt alla notizia della caduta della Bastiglia a Parigi durante la Rivoluzione francese del 1789)
Ci scusiamo per l’inconveniente, ma questa è una rivoluzione.
(Subcomandante Marcos)
Le rivoluzioni sono come l’amore: solo l’eccesso le fa vivere.
(Fabrizio Caramagna)
La rivoluzione non è un pranzo di gala; non è un’opera letteraria, un disegno, un ricamo; non la si può fare con altrettanta eleganza, tranquillità e delicatezza, o con altrettanta dolcezza, gentilezza, cortesia, riguardo e magnanimità. La rivoluzione è un’insurrezione, un atto di violenza con il quale una classe ne rovescia un’altra.
(Mao Tse-Tung)
Che le classi dominanti tremino pure all’idea d’una rivoluzione comunista. I proletarii non hanno nulla a perdere, all’infuori delle loro catene: essi hanno un mondo da guadagnare. Proletari di tutti i paesi unitevi!
(Karl Marx)
La rivoluzione non è un qualcosa legato all’ideologia, né una moda di una particolare decade. È un processo perpetuo insito nello spirito umano.
(Abbie Hoffman)
La rabbia, è la rivolta dell’istinto. La rivoluzione, è la rivolta della coscienza.
(Fabrizio Caramagna)
La vera rivoluzione dobbiamo cominciare a farla dentro di noi.
(Ernesto Che Guevara)
Si dovrebbe prendere la società ai quattro angoli della tovaglia e buttar tutto in aria!
(Victor Hugo)
La rivoluzione è la festa degli oppressi e degli sfruttati.
(Lenin)
Quelli che rendono impossibili le rivoluzioni pacifiche rendono le rivoluzioni violente inevitabili.
(John Fitzgerald Kennedy)
Lasciatemi dire, a costo di sembrare ridicolo, che il vero rivoluzionario è guidato da grandi sentimenti d’amore.
(Che Guevara)
Hasta la victoria siempre.
(Che Guevara)
La rivolta consiste nell’amare un uomo che non esiste ancora.
(Albert Camus)
Ci sono state solo due rivoluzioni mondiali. Una nel 1848. La seconda nel 1968. Entrambe hanno fallito. Entrambe hanno trasformato il mondo.
(Marco Revelli)
Tutti gli uomini riconoscono il diritto alla rivoluzione, quindi il diritto di rifiutare l’obbedienza, e d’opporre resistenza al governo, quando la sua tirannia o la sua inefficienza siano grandi ed intollerabili.
(Henry David Thoreau)
Credo fermamente che la rivoluzione sia la fonte del diritto.
(Fidel Castro)
La rivoluzione nasce dal presente che dubita di se stesso.
(Fabrizio Caramagna)
Gli inferiori si ribellano per poter essere uguali e gli uguali per poter essere superiori. È questo lo stato d’animo da cui nascono le rivoluzioni.
(Aristotele)
Non sempre i ribelli possono cambiare il mondo. Ma mai il mondo potrà cambiare i ribelli.
(Alain de Benoist)
Una rivoluzione non è un letto di rose. Una rivoluzione è una lotta tra il futuro e il passato.
(Fidel Castro)
Cominciare una rivoluzione è facile, è il portarla avanti che è molto difficile.
(Nelson Mandela)
Finché il suddito aspira a regnare, l’oppresso a opprimere, il debole a comandare, le rivoluzioni non cambieranno nulla. Sarà solo un inutile girare della ruota. Bisognerebbe che nessuno trovasse interessante regnare, opprimere, comandare. Allora sì che sarebbe una vera rivoluzione.
(Fabrizio Caramagna)
Tornare a prendersi cura dell’altro è l’unica rivoluzione silenziosa che io conosca.
(Fabrizio Caramagna)
Prima di fare la rivoluzione, riforma il tuo cuore.
(Proverbio cinese)
Il guerrigliero è un riformatore sociale il quale impugna le armi per rispondere all’irata protesta del popolo contro l’oppressore e lotta per cambiare il regime sociale colpevole di tenere i suoi fratelli inermi nell’ombra e nella miseria.
(Che Guevara)
Quando la dittatura è un dato di fatto, la rivoluzione diventa un diritto.
(Victor Hugo)
In una rivoluzione, se è vera, si vince o si muore.
(Che Guevara)
Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica.
(Salvador Allende)
Tutto è relativo in questo mondo, dove solo il cambiamento dura.
(Leon Trotsky)
Oggi essere rivoluzionari significa togliere più che aggiungere,
rallentare più che accelerare,
significa dare valore al silenzio, alla luce,
alla fragilità, alla dolcezza.
(Franco Arminio)
Hai tutta una rivoluzione dentro i tuoi occhi,
qualcosa che trema fino all’altra parte del mondo.
(Fabrizio Caramagna)
È un errore doloroso e crasso la distinzione che i rivoluzionari stabiliscono tra borghesi e popolo, o nobili e popolo, o governanti e governati. La distinzione è tra adattati e disadattati: il resto è letteratura e cattiva letteratura.
(Fernando Pessoa)
Le masse non si ribellano mai in maniera spontanea, e non si ribellano perché sono oppresse. In realtà, fino a quando non si consente loro di poter fare confronti, non acquisiscono neanche coscienza di essere oppresse.
(George Orwell)
I libri sulle rivoluzioni iniziano di solito con un capitolo dedicato alla corruzione del potere in declino, alla miseria e alle sofferenze del popolo. Dovrebbero invece cominciare con un capitolo di analisi psicologica dove si spieghi il processo per cui un uomo oppresso e in preda al terrore vince improvvisamente i propri timori e smette di avere paura. È un processo insolito, che talvolta si compie in un attimo come per una specie di choc liberatorio: l’uomo si sbarazza della paura e si sente libero. Senza questo processo, non ci sarebbe alcuna rivoluzione.
(Ryszard Kapuscinski)
Le rivoluzioni non le fanno né individui né società segrete. Nascono in certa misura automaticamente; le producono la forza delle cose, la corrente degli eventi e dei fatti. Si vanno preparando a lungo nelle profondità dell’oscura coscienza delle masse; poi esplodono improvvisamente, non di rado per cause in apparenza insignificanti.
(Mikhail Bakunin)
È sempre il potere a provocare la rivoluzione. Non certo di proposito. Tuttavia il suo stile di vita e di governo finisce per diventare una vera e propria provocazione. Ciò avviene quando tra i personaggi dell’élite si instaurano il senso dell’impunità e la convinzione di poter fare qualunque cosa, di potersi permettere tutto.
(Ryszard Kapuscinski)
Siamo rivoluzionari proprio perché sappiamo che l’alternativa che il futuro riserva all’umanità intera è tra la rivoluzione per una società senza classi e una nuova guerra imperialistica, guerra in cui sarebbe perpetuato lo stato di cose presente come è già stato in passato.
(Karl Marx)
Il rivoluzionario è un uomo condannato in partenza. Non ha interessi personali, né affari, né sentimenti, né affetti, né proprietà, neppure un nome. Tutto in lui è assorbito da un solo interesse, un solo pensiero, una sola passione: la rivoluzione.
(Michail Bakunin)
Una piccola insurrezione, di tanto in tanto, è una cosa buona e così necessaria nel mondo politico come i temporali in quello fisico. Previene la degenerazione del governo e alimenta una generale attenzione per la cosa pubblica.
(Thomas Jefferson)
I popoli ben governati e contenti non insorgono. Le insurrezioni, le rivoluzioni, sono la risorsa degli oppressi e degli schiavi e chi le fa nascere sono i tiranni.
(Giuseppe Garibaldi)
Il rivoluzionario crede nell’uomo, negli esseri umani. Chi non crede nell’essere umano, non è rivoluzionario.
(Fidel Castro)
Cos’è un uomo in rivolta? Un uomo che dice no.
(Albert Camus)
Io non sono contrario a Cristo. Era una personalità umana in tutto e per tutto e se vivesse ai nostri tempi, si unirebbe certamente ai rivoluzionari e, forse, avrebbe anche un ruolo di spicco fra di loro… Non c’è dubbio su questo.
(Fëdor Dostoevskij)
Fra la rivoluzione di Gesù e quella di certi casinisti nostrani c’è una bella differenza: lui combatteva per una realtà integrale piena di perdono, altri combattevano e combattono per imporre il loro potere.
(Fabrizio De André)
La storia è una rassegna di rivoluzioni.
(Saul Alinsky)
La Rivoluzione? Una strega a cavallo della scopa della storia.
(Nicolae Petrescu Redi)
Le rivoluzioni – diceva Marx – sono le locomotive della storia.
(Lenin)
Una rivoluzione rimandata di un giorno non si fa più per sempre.
(Denis Diderot)
Un’idea che non trova posto a sedere è capace di fare la rivoluzione.
(Leo Longanesi)
Ogni opinione rivoluzionaria attinge parte della sua forza alla segreta certezza che nulla può essere cambiato.
(George Orwell)
La rivoluzione è uno sport con degli spettatori. La maggioranza siederà in tribuna e guarderà le fazioni combattere. Alla fine sceglierà di stare a fianco della squadra che sta vincendo.
(George Lincoln Rockwell)
Non c’è rivoluzione che non ci faccia rimpiangere quella precedente.
(Nicolás Gómez Dávila)
Ogni rivoluzione evapora, lasciando dietro solo la melma di una nuova burocrazia.
(Franz Kafka)
Il rivoluzionario più radicale diventerà un conservatore il giorno dopo la rivoluzione.
(Hannah Arendt)
Una volta fatta la rivoluzione gli oppressi prendono il potere e cominciano a comportarsi come gli oppressori: da quel momento diventano irraggiungibili al telefono.
(Woody Allen)
Le rivoluzioni: se ne discute molto e se ne fanno poche.
(Fabrizio Caramagna)
Cercava la rivoluzione e trovò l’agiatezza.
(Leo Longanesi)
Il rivoluzionario che ha successo è uno statista, quello che non ha successo un criminale.
(Erich Fromm)
Il miglior sedativo per le smanie rivoluzionarie consiste in una poltrona ministeriale, che trasforma un insorto in un burocrate.
(Giovanni Giolitti)
Dopo ogni rivoluzione il rivoluzionario ci avvisa che la vera rivoluzione sarà la rivoluzione di domani. Un miserabile – spiega il rivoluzionario – ha tradito la rivoluzione di ieri.
(Nicolás Gómez Dávila)
La rivoluzione è come Saturno: divora i suoi propri figli.
(Georg Büchner)
Salvo eccezioni, i rivoluzionari, più che migliorare il mondo, vogliono cambiario; più che cambiario, conquistarlo; più che conquistarlo, asservirlo.
(Roberto Gervaso)
Il ribelle di oggi è il tiranno di domani.
(Will Durant)
La sorte di chi si è ribellato troppo è di non aver più energie se non per la delusione.
(EM Cioran)
I movimenti rivoluzionari attirano i migliori e i peggiori elementi di una determinata società.
(George Bernard Shaw)
Durante le rivoluzioni vi sono solo due specie di uomini: coloro che le fanno e coloro che ne approfittano.
(Honoré de Balzac)
Io detesto i rimorsi, che legano l’uomo al passato. Ritengo giusto rivoltarsi davanti all’ingiustizia ed infatti ci sono i martiri, ma detesto i collezionisti di rivolte, che amano la rivolta in sé: è una tremenda catena.
(Guido Piovene)
I rivoluzionari sono più formalisti dei conservatori.
(Italo Calvino)
La maggioranza dei rivoluzionari sono per lo più nemici della disciplina e della fatica.
(Joseph Conrad)
Rivoluzione. In campo politico viene così chiamato il brusco passaggio da una forma a un’altra di malgoverno.
(Ambrose Bierce)
L’uomo è passato attraverso l’evoluzione e la rivoluzione.
Nella prima ha perso la coda, e nella seconda la testa.
(Jovo Nikolic)
È dalla presa della Bastiglia che l’Occidente vive nella bugia chiamata rivoluzione. È da allora che questa parola equivoca ci ricatta come una parola santa, in quanto tale ci viene imposta come sinonimo di libertà-uguaglianza-fraternità, simbolo di riscatto e progresso, speranza per gli oppressi. È da allora che le stragi compiute in suo nome vengono assolte, giustificate, accettate, che i suoi figli vengono macellati dopo aver macellato: convinti che essa sia la cura di ogni cancro, la panacea di ogni male.
(Oriana Fallaci)
Le rivoluzioni costano carissime, richiedono immensi sacrifici e perlopiù finiscono in spaventose delusioni.
(Tiziano Terzani)
Non si può fare una rivoluzione portando i guanti di seta.
(Josif Stalin)
Le rivoluzioni non si fanno con l’acqua di rose.
(Edward Bulwer-Lytton)
La rivoluzione si fa a sinistra, i soldi si fanno a destra.
(Marcello Marchesi)
Il suo sorriso avrebbe fermato una rivoluzione.
(Neil Gaiman)
Ti svegli un mattino e decidi di cambiare.
C’è un sortilegio dentro il cuore,
un sussurro nei polmoni,
una chiamata alle armi della pancia,
una formula magica nella mente,
quel genere di cambiamento
che si chiama rivoluzione.
(Fabrizio Caramagna)
Istruzioni per costruire oggi la rivoluzione:
un vestito nuovo, un fiore sul balcone,
una bomba di sorriso, un raggio di sole,
fare l’amore senza moderazione.
E guardare le nuvole, pieni di stupore.
(Francesca Genti)
La bellezza, senza dubbio, non fa le rivoluzioni. Ma viene un giorno in cui le rivoluzioni hanno bisogno della bellezza.
(Albert Camus)
L’arte è o plagio o rivoluzione.
(Paul Gauguin)
Il Italia, rivoluzionario vero è chi va in ufficio la mattina alle otto e mezza e fa tutt’intero il suo dovere per il resto della giornata.
(Gianni Brera)
Se volete davvero che gli italiani facciano la rivoluzione, date loro almeno un arbitro con cui prendersela
(marcosalvati, Twitter)
La vita potrebbe essere divisa in tre fasi: Rivoluzione, Riflessione e Televisione. Si comincia con il voler cambiare il mondo e si finisce col cambiare i canali.
(Luciano De Crescenzo)
Rivoluzione e Rivolta non devono essere presi per sinonimi. La prima consiste in un rovesciamento dello stato di cose esistente, dello statuto dello Stato o della Società: essa è dunque un atto politico o sociale. La seconda, pur comportando inevitabilmente una trasformazione dell’ordine costituito, non ha in questa trasformazione il suo punto di partenza. Essa deriva dal fatto che gli uomini sono scontenti di sé stessi e di ciò che li circonda. Essa non è una levata di scudi, ma un sollevamento di individui, una ribellione che non si preoccupa assolutamente delle istituzioni che potrà produrre.
(Max Stirner)
La rivoluzione è un fatto sociale, collettivo; la rivolta è individuale.
(Osho)
È un bene che il popolo non comprenda il funzionamento del nostro sistema bancario e monetario, perché se accadesse credo che scoppierebbe una rivoluzione prima di domani mattina.
(Henry Ford II)
La rivoluzione più grande è, in un paese, quella che cambia le donne e il loro sistema di vita. Non si può fare la rivoluzione senza le donne. Forse le donne sono fisicamente più deboli ma moralmente hanno una forza cento volte più grande.
(Oriana Fallaci)
Le grandi rivoluzioni nella storia dell’uomo possono essere individuate nella scoperta del fuoco ed in quella della ruota. La prossima sarà quando imparerà ad usare la logica.
(Antonino Zichichi)
Nel tempo dell’inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario.
(George Orwell)
Le rivoluzioni più clamorose non fanno rumore.
(Alessandro Morandotti)
Siamo ancora nei primi minuti del primo giorno della rivoluzione di Internet.
(Scott Cook)
Ogni idea rivoluzionaria – in campo scientifico, artistico o altro – provoca tre stadi di reazione, riassumibili nelle seguenti frasi:
1. “E’ impossibile; non farmi perdere tempo”.
2. “E’ possibile, ma non val la pena di farlo”.
3. “L’ho sempre detto, io, che era un’ottima idea”.
(Arthur Bloch, Legge di Clarke sulle idee rivoluzionarie)
Non c’è una fine; le rivoluzioni sono infinite.
(Yevgeny Zamyatin)
La sera del 14 luglio 1789 (giorno storico della Rivoluzione Francese), Luigi XVI di Francia sul suo diario giornaliero scriveva: “Oggi, niente di nuovo”.
(Anonimo)
Avete fatto una raccolta encomiabile!
BRAVI/E… 😉
Vorrei che questa preziosa raccolta, potesse servire a Cambiare il MONDO!
D’altronde quest’anno è il ’17.
(:
Fabio Ferri