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Frasi, citazioni e aforismi sullo zafferano

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Lo zafferano fu usato come colorante per tessuti preziosi o per dipingere affreschi. Successivamente è diventato un fiore officinale ed infine un ingrediente in cucina.

Presento una raccolta di frasi, citazioni e aforismi sullo zafferano. Tra i temi correlati si veda Frasi, citazioni e aforismi sui fioriFrasi, citazioni e aforismi sul cibo e la cucina.

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Frasi, citazioni e aforismi sullo zafferano

Zafferano

Narra la mitologia greca che il bellissimo Crocus si innamorò della ninfa Smilace, favorita del Dio Ermes. La lotta era impari, l’esito scontato: Ermes lo trasformò in bulbo. Bulbo di Crocus, ovvero zafferano. Difficile immaginare un viola più sognante, né un rosso più vermiglio per disegnare petali e stimmi.
(Licia Granello)

Bisogna alzarsi all’alba e cogliere i fiori a uno a uno quando sono chiusi, per poi aprirli delicatamente ed estrarre i pistilli, da asciugare con maestria facendoli riposare in forni dedicati.
(Licia Granello)

Davanti alle distese di crocus sativus di San Gavino Monreale, dai cui stimmi si ottiene uno zafferano raffinatissimo e aromatico, l’olfatto diventa il principale dei sensi: più della meraviglia violacea dei petali ha carattere l’aroma nell’aria.
(Marcello Fois)

Ho pensato ai mercanti fenici che portavano ai progenitori nuragici il fiore dello zafferano ma ne decantavano la spezia. Invitavano cioè a munirsi di una bussola olfattiva attraverso la quale fosse possibile concepire connessioni.
(Marcello Fois)

Come descriveresti il sapore dello zafferano? E’ dolce e al tempo stesso amaro. Odora come il fieno, l’oceano, il diesel, carboni di un fuoco e mele marce. Il suo aroma è delicato ma opprimente, delicato come un chirurgo e tagliente come uno schiaffo.
(Oliver Thring)

Il croco irradia una luce dorata.
(Virginia Woolf)

Il croco aureo splendente.
(Gabriele D’Annunzio)

Silenzio! si sveglia l’Epigea!
Il Croco sbatte le palpebre –
La guancia della Rhodora è cremisi –
Sta sognando i boschi!
(Emily Dickinson)

Tu ed io il segreto
Del Croco conosciamo.
(Emily Dickinson)

Sulla scipitezza degli alimenti di base si vengono a posare i sapori straordinari delle spezie, come tanti colori vivi su una pagina bianca.
(Michel Tournier)

Le spezie sono magiche. Con esse tutti i nostri sensi fanno festa (…). Con le spezie si va alla scoperta di terre sconosciute, si intraprende un viaggio senza spostarsi di casa. In bocca ci sorprendono, incuriosendoci.
(Marie-Laurence Grézaud, Bernard Fontanille)

Il solare zafferano, la spezia dei re – due volte più cara dell’oro – dona ai piatti un bel colore giallo-arancio e il suo profumo invitante dà subito un tocco originale.
(Marie-Laurence Grézaud, Bernard Fontanille)

Se tentassero di rubarmi i sogni in stile “Inception” chissà che facce farebbero una volta scoperto che sogno piantagioni di zafferano..
(UhiAhiOhi, Twitter)

La vera ricchezza è, tra le mani, un velo arancione di pistilli di zafferano.
(Fabrizio Caramagna)

Ma i bucaneve, che erano riusciti a emergere dallo strato di foglie morte dell’anno precedente, stavano già per lasciare il posto ai delicati fiori di croco, e i lillà aspettavano solo il vento del sud per rifiorire.
(August Strindberg)

Ho scoperto che, nei supermercati, lo zafferano è sotto chiave come le lamette da barba. Ormai rasarsi mentre si mangia il risotto alla milanese è diventato un lusso.
(MyfriendGuetta, Twitter)

In Persia, dove oggigiorno si produce il 90% dello zafferano mondiale, questa spezia è da sempre considerata un potente afrodisiaco, ricercato a qualsiasi prezzo. Anche Marco Polo racconta di un mercato mediorientale dove le contrattazioni avvenivano a peso d’oro o di zafferano.
(Federico F. Ferrero)

Ho assaggiato recentemente ottimi zafferani piemontesi e lombardi. La Sardegna è da sempre luogo di sapiente coltura. Ma a Navelli, in Abruzzo, dove i bulbi giunsero con il monaco Santucci, trovarono un altopiano dal clima ideale. I migliori stigmi del Kashmir e dell’Iran sono eccezionali ma non è semplice, come per i vini, imbattersi nell’eccellenza: la passione, il territorio, la varietà e le tecniche di coltivazione e trasformazione fanno la differenza ma non sono appannaggio dei più.
(Federico F. Ferrero)

C’ è un luogo dove in autunno si può ammirare uno dei più straordinari spettacoli della natura: alla luce radente i campi sembrano incendiati, invece sono ricolmi di milioni di fiori violacei ognuno dei quali ha uno stimma dal colore rosso incandescente, sullo sfondo si scorgono le cime austere di alte montagne. Sembra di essere in Asia, in Arabia, invece basta darsi un pizzicotto per accorgersi di essere nel cuore dell’ Italia, in provincia dell’ Aquila, sull’altopiano di Navelli, a una ventina di chilometri dal capoluogo. È lo splendore della coltivazione dello zafferano, la spezia cioè il cibo più prezioso del mondo, un oro vegetale che al grammo costa quanto e più dell’ oro vero
(Francesco Arrigoni)

La raccolta è finita. E anche la lavorazione: fino a pochi giorni fa un centinaio di famiglie di Navelli e Civitaretenga passavano i pomeriggi chine sui tavoli di marmo, nelle grandi cucine scaldate dai camini su cui viene essiccato il fiore, a estrarre il loro tesoro da montagne di delicati petali. Sono trent’anni che pastori e contadini sopravvivono in queste terre povere grazie allo zafferano. Eppure c’ è stato un periodo in cui il crocus ha rischiato di scomparire dall’altopiano. A portarcelo era stato, nel XIII secolo, il monaco Santucci, dominicano inquisitore al Tribunale di Toledo, originario di Navelli. Dalla Spagna aveva contrabbandato i bulbi del prezioso fiore. Cent’ anni dopo la produzione locale era già rinomata nel mondo come «Zafferano dell’ Aquila». La spezia era così preziosa che con le gabelle sul suo commercio si pagò la costruzione della basilica di San Bernardino (1454) a L’ Aquila.
(Luca Zanini)

Il segreto sta nella tecnica di coltivazione. Mentre altrove i bulbi del crocus vengono coltivati perennemente, a Navelli ogni anno, in agosto, i bulbi vengono cavati e selezionati e reimpiantati. Tra ottobre e novembre, lo zafferano fiorisce. Si raccolgono uno a ad uno gli stimmi di colore rosso acceso. Per produrre un chilo di zafferano servono circa 200 mila fiori e cinquecento ore di lavoro manuale. Gli stimmi, per potersi conservare, vanno essiccati sulla brace e si riducono a un sesto del loro peso originario, poi macinati e ridotti in polvere. Il migliore è comunque quello che resta sotto forma di stimmi interi, e costa al dettaglio circa nove euro al grammo, da qui «oro rosso».
(Luca Zanini)

Il risotto allo zafferano che prepariamo oggi è molto differente da quello che si cucinava 40 o 50 anni fa, con una grande abbondanza di burro e di midollo di manzo che fanno salire vertiginosamente l’apporto di grassi. Un piatto che difficilmente oggi sarebbe apprezzabile tale quale e che quindi è stato oggetto di numerose rielaborazioni. Studiando un piatto nuovo non so se tra vent’anni sarà diventato un “classico”; ma so per certo che trasmette il momento in cui è stato ideato e le esigenze dei consumatori di oggi.
(Carlo Cracco)

In essa sarà stato disciolto lo zafferano in polvere, vivace, incomparabile stimolante del gastrico, venutoci dai pistilli disseccati e poi debitamente macinati del fiore. Per otto persone due cucchiaini da caffè. Il brodo zafferanato dovrà per tal modo aver attinto un color giallo mandarino: talché il risotto, a cottura perfetta, venti ventidue minuti, abbia a risultare giallo-arancio: per gli stomaci timorati basterà un po’ meno, due cucchiaini rasi, e non colmi: e ne verrà un giallo chiaro canarino
(Carlo Emilio Gadda)

Tra il risotto e lo zafferano è stato amore a prima vista.
(Anonimo)

Il giallo dell’ottone, il giallo della pasta di curcuma e del riso cotto con lo zafferano, l’arancione delle calendule, l’opaca foschia aranciata del pulviscolo del tramonto sopra i campi, rosso henné, rosso passiflora, rosso sangue secco, rosso fango: tutti i colori della luce del sole durante il giorno.
(Urrsula K Le Gun)

O pallido croco,
nel vaso d’argilla,
ch’è bello, e non l’ami,
coi petali lilla
tu chiudi gli stami
di fuoco.
(Giovanni Pascoli)

Quando muoio crematemi e mischiate le mie ceneri allo zafferano in polvere così starò per sempre col mio vero amore
(_theoo, Twitter)