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Frasi Belle

Frasi e aforismi sulla disabilità

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Il 3 dicembre di ogni anno si celebra la Giornata internazionale delle persone con disabilità, con lo scopo di promuovere i diritti e il benessere dei disabili.

Presento una raccolta di frasi, citazioni e aforismi sulla disabilità. Tra i temi correlati si veda Frasi, citazioni e aforismi sulla diversità e la differenza e Frasi, citazioni e aforismi sull’abilità.

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Frasi, citazioni e aforismi sulla disabilità

Le mie abilità sono più forti della mia disabilità.
(Robert Hensel)

Disabilità non significa inabilità. Significa semplicemente adattabilità.
(Chris Bradford)

Credo che le persone disabili dovrebbero concentrarsi sulle cose che il loro handicap non impedisce di fare e non rammaricarsi di quelle che non possono fare.
(Stephen Hawking)

Quando mi sono risvegliato senza gambe ho guardato la metà che era rimasta, non la metà che era andata persa.
(Alex Zanardi)

Non ho una disabilità, ho una diversa abilità.
(Robert M. Hensel)

Noi persone cosiddette disabili siamo portatori di messaggi molto importanti per gli altri, noi portiamo la luce. La disabilità non è l’assenza di qualcosa, ma una diversa presenza.
(Matteo Nassigh)

Per me, la disabilità è un modo per affrontare qualche ostacolo in più, una sorta di situazione molto difficile, che getta una luce interessante sulle persone.
(Mark Haddon)

È il contesto che determina la disabilità, non un pugno di cellule in meno
(Michele Mele)

La disabilità non può essere un handicap.
(Stephen Hawking)

Una volta che accettiamo i nostri limiti, li superiamo.
(Albert Einstein)

La paura è la disabilità più grande di tutte. E ti paralizzerà più che stare su una sedia a rotelle.
(Nick Vujicic)

Tutti abbiamo delle disabilità, solo che alcune sono più visibili di altre. Tutti abbiamo delle sfide, tutti abbiamo degli ostacoli.
(Amy Purdy)

Ci sono uomini con una disabilità evidente in mezzo a tanti uomini con disabilità che non si vedono.
(Ezio Bosso)

La gente presume che la mia disabilità abbia a che fare con l’essere un amputato, ma non è così; le nostre insicurezze sono le nostre disabilità, e io lotto contro di esse come fanno tutti.
(Aimee Mullins)

Dovete sapere che esiste una teoria, che non è nostra ma che abbiamo fatto nostra, in base alla quale le persone con disabilità si dividono fra rancorosi e solari. I primi sono quelli arrabbiati col mondo per quello che gli è successo, i secondi sono quelli che hanno deciso di viverla come una nuova opportunità.
(Bebe Vio)

Spesso un handicap, proprio perché impedisce ai sensi d’intromettersi, finisce col dare più spazio all’immaginazione. Valgono per tutti gli esempi di cantanti non vedenti quali Ray Charles o Steevie Wonder, o di musicisti immensi, come Beethoven, che era addirittura sordo quando si accinse a comporre la Nona sinfonia.
(Luciano De Crescenzo)

Solo perché a un uomo manca l’uso dei suoi occhi non significa che gli manchi la vista.
(Stevie Wonder)

Vogliamo che le persone con disabilità siano cittadini di un Paese inclusivo.
(dalla lettera aperta della Federazione italiana per il superamento dell’handicap)

Molte volte il disabile è commiserato e con ciò discriminato proprio da quelli che hanno paura di riconoscersi in lui, direttamente o indirettamente.
(Giuseppe Pontiggia)

Attaccare le persone disabili è la più bassa dimostrazione di potere cui riesco a pensare.
(Morgan Freeman)

Essere disabile non è una scelta.
Essere stronzo, sì
(PamelaFerrara, Twitter)

La minorazione è sempre una carta ingiuriosa da giocare al momento opportuno.
(Giuseppe Pontiggia)

Proporrei più delicatezza con l’handicap, più riguardo. Ci ricambierà.
(Giuseppe Pontiggia)

La mia disabilità esiste non perché mi sposto su una sedia a rotelle, ma perché l’ambiente esterno non è accessibile.
(Stella Young)

La stupidità non è considerata una disabilità. Parcheggia altrove.
(Cartello in un parcheggio per disabile)

La mia disabilità è che non posso usare le gambe. Il mio handicap è la tua percezione negativa di quella disabilità, e quindi di me.
(Rick Hansen)

Riconoscimi per le mie capacità, non per la mia disabilità.
(Robert M. Hensel)

Utilizzare l’auto è l’unico modo per arrivare a destinazione in tempo, senza fatica e peripezie logistiche, preservando anche la mia salute. Prendere il treno, infatti, sarebbe complicato se non impossibile: stazioni piene di barriere architettoniche ( o con strumenti spesso guasti, come gli ascensori) e servizi di assistenza non sempre garantiti, senza contare che i mezzi pubblici adatti alle persone con disabilità hanno orari e corse prestabilite, per questo è necessario adeguarsi organizzandosi di conseguenza ( o addirittura prenotare con largo anticipo il servizio).
(Iacopo Melio)

Il montascale non è contemplato, qualche chiodo nel corrimano provocherebbe formalmente un danno al patrimonio culturale, così non resta che affidarsi al buon vecchio metodo: “ ti prendiamo e ti solleviamo in due”. A mio rischio e pericolo, ovviamente. Non è cambiato nulla da quella volta che, nello stesso luogo, dovetti intervenire qualche anno fa in una conferenza, proprio per raccontare l’importanza della Giornata Internazionale delle persone con disabilità. Persone, appunto, e non categorie da celebrare un giorno all’anno come qualcuno pensa di fare.
(Iacopo Melio)

Se un bambino disabile viene immesso inaspettatamente in un gruppo di bambini, tutti lo guarderanno dapprima con curiosità o stupore o sgomento, secondo l’inesorabilità dei punti di vista. Gli unici che conserveranno una attenzione concentrata, una partecipazione ambigua e un occhio torbido saranno quelli che cercano in lui uno specchio. Alcuni, avvinti quanto sopraffatti dalla paura di riconoscersi, reagiranno addirittura con la fuga o l’aggressività.
(Giuseppe Pontiggia)

Non è una società degna dell’uomo quella che discrimina i disabili e non sa accettare i diversi.
(Papa Francesco)

In ogni fratello e sorella c’è la presenza di Cristo stesso. Oggi, tuttavia, si constata la presenza della cultura dello scarto e molte persone con disabilità sono discriminate ed escluse e sentono di esistere senza appartenere e senza partecipare.
(Papa Francesco)

Ogni persona è unica e irripetibile e con forza e tenerezza bisogna farsi carico delle situazioni di marginalità e disabilità.
(Papa Francesco)

Occorre sviluppare gli anticorpi contro una cultura che considera alcune vite di serie A e altre di serie B. Un vero peccato sociale che è presente in molti Paesi e dove si stenta e riconoscere i disabili come persone di pari dignità, fratelli e sorelle in umanità.
(Papa Francesco)

Esistono nelle nostre case tanti esiliati nascosti. Penso a persone di ogni età soprattutto anziani che, anche a motivo della disabilità sono sentite a volte come un peso, come ‘presenze ingombranti’, e rischiano di essere scartate, di vedersi negate concrete prospettive lavorative per partecipare alla costruzione del proprio avvenire
(Papa Francesco)

Non basta fare buone leggi e abbattere le barriere fisiche: bisogna cambiare mentalità. In questi anni si sono messi in atto e portati avanti processi inclusivi, ma non è ancora sufficiente, perché i pregiudizi producono, oltre alle barriere fisiche, anche limiti all’accesso all’educazione per tutti, all’occupazione e alla partecipazione.
(Papa Francesco)

C’è differenza fra dire “disabile” e “persona con disabilità”? Sì, c’è una grossa differenza, perché nel primo caso si identifica la persona con la sua disabilità, nel secondo si mette l’attenzione sulla persona a prescindere dalla sua disabilità.
(Bebe Vio)

E’ tempo che i genitori insegnino presto ai giovani che nella diversità c’è bellezza e c’è forza. (Maya Angelou)

Lo sguardo del mondo è terrorizzante per molti, ma quello che dico sempre io è: «Ti guardano, e allora?». È normale che ti guardino la prima volta, la seconda ti guarderanno di meno e la terza non ci faranno più caso.
(Bebe Vio)

Ringrazio Dio per i miei handicap, perché attraverso di essi ho trovato me stessa, la mia occupazione e il mio Dio.
(Helen Keller)

È stato detto che la vita mi ha trattato duramente; e a volte mi sono lamentata nel mio cuore perché molti piaceri dell’esperienza umana mi sono stati nascosti. Ma se mi è stato negato molto, molto mi è stato dato…
(Helen Keller)

Se cambiamo lo sguardo sulla disabilità, cambiamo anche il modo di vedere chi è diverso da noi, non come uno che deve essere come noi vogliamo, ma libero di essere se stesso. Perciò noi vogliamo essere il motore di una rivoluzione che riguarda tutti, non solo quelli che vedono il disabile come un diverso, ma anche coloro che vedono il diverso come un disabile, come uno che non è uguale a loro e che non corrisponde ai loro schemi
(Matteo Nassigh)

Anche noi disabili siamo perfetti, se ci lasciate liberi di essere come siamo, diversi, e di non dover diventare simili a voi.
(Matteo Nassigh)

Essere disabile mi ha aiutato a capire che la propria unicità è, invece, la cosa più bella che ci sia, io non devo fingere perché io mostro sempre le mie fragilità e difficoltà e così posso essere sempre me stesso e non devo essere una persona diversa da ciò che sono veramente. Ma non voglio dire che bisogna essere disabili per essere se stessi, ma la mia diversità mi ha aiutato in questo e sarebbe molto bello se tutti potessero vivere senza paura di mostrarsi deboli o fragili o sensibili.
(Matteo Nassigh)

Non solo le persone fisicamente disabili hanno esperienze che non sono accessibili ai normodotati, ma sono anche in una posizione migliore per trascendere i miti culturali sul corpo, perché non posso fare le cose che i normodotati sentono di dover fare per poter essere felici, ‘normali’ e sani… Se i disabili fossero davvero ascoltati, avrebbe luogo un’esplosione di conoscenza del corpo e della psiche umani.
(Susan Spencer-Wendel)

Forse non era un caso che fosse stato il minorato Efesto a creare macchine ingegnose; un uomo normale non era costretto a puntellarsi o sollevarsi sopra gli ostacoli mediante manovelle, catene e pezzi di metallo.
(Saul Bellow)

La vita è tutta basata sull’equilibrio. Dato che ho solo una gamba, lo capisco bene.
(Sandy Fussell)

La disabilità è un rapporto sociale, tra le caratteristiche delle persone e la maggiore o minore capacità della società di tenerne conto; la disabilità non è una condizione soggettiva delle persone, ma dipende da fattori ambientali e sociali.
(Rapporto dell’Oms)

Ho una disabilità, sì è vero, ma tutto ciò che realmente significa è che devo prendere una strada leggermente diversa dalla tua.
(Robert M. Hensel)

Sono solo un uomo in missione, per dimostrare che la mia disabilità non ha vinto.
(Robert M. Hensel)