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Frasi, pensieri e aforismi di Jean Rostand

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Il 4 settembre 1977 moriva a Ville-d’Avray il biologo, filosofo, storico della scienza e accademico francese Jean Rostand (nato a Parigi nel 1894).

Jean Rostand è noto per i suoi contributi nel campo della biologia, cui si dedicò per tutta la vita, compiendo le sue ricerche in solitudine in un piccolo laboratorio privato vicino a casa sua.

Jean Rostand, oltre che scienziato e biologo, è conosciuto per essere un acuto scrittore di aforismi (suo padre è il famoso poeta e drammaturgo Edmond Rostand). Il libro di aforismi e forme brevi più importante di Jean Rostand è Pensieri di un biologo (Pensée d’un biologiste) pubblicato in Francia nel 1939. A questo libro sono seguiti Nuovi pensieri di un biologo (Nouvelles pensées d’un biologiste, 1947) e Note di un biologo (Notes d’un biologiste, 1954).

Presento una raccolta di frasi, pensieri e aforismi di Jean Rostand. Tra i temi correlati si veda Frasi, citazioni e aforismi sulla biologia, Gli aforismi più belli di Karl Kraus e Le frasi e gli aforismi più belli di Elias Canetti.

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Frasi, pensieri e aforismi di Jean Rostand

La scienza ci ha reso Dei, ancor prima che fossimo degni di essere uomini.
[La science a fait de nous des Dieux, avant même que nous soyons dignes d’être des hommes.]

Non esiste una felicità intelligente.

Piegarsi alla ragione degli sciocchi è l’eroismo delle persone intelligenti.

L’unica libertà che la vita ci concede è quella di scegliere il nostro rimorso.

Quanto più amiamo, tanto più avremmo bisogno di essere quello dei due che ama meno.

Non sentirti in colpa per quello che hai pensato di tua moglie. Lei ha pensato molto peggio di te.

Non vorrei un paradiso dove non si avesse il diritto di preferire l’inferno.

Dubitare di se stessi è ancora credere in se stessi.

Il matrimonio semplifica la vita e complica la giornata.

Possiamo immaginare un’umanità composta esclusivamente da donne; non potremmo immaginarne una che includa solo uomini

Laboratorio. Anche quando non troviamo nulla, annusiamo il profumo della verità che è nascosta.

Si libererà l’energia dell’atomo, si viaggerà fra gli astri, si prolungherà la vita, si guarirà la tubercolosi e il cancro, ma non si troverà il segreto di farsi governare da uomini meno indegni.

In politica, si denuncia la menzogna di ieri soltanto per incoraggiare la menzogna d’oggi.

Mi sento molto ottimista sul futuro del pessimismo.

Ambizione: una bolla di sapone che vorrebbe essere un po’ più grande quando scoppierà.

L’uomo, questa povera scimmia condannata a fare l’uomo.

È il destino dell’uomo crearsi dèi sempre più credibili ai quali crederà sempre di meno.

L’obbligo di sopportare ci dà il diritto di sapere.

Cervello umano: questa spugna sempre pronta a inzupparsi di ogni menzogna…

È meglio ammirare sinceramente un falso capolavoro che ammirare falsamente un vero capolavoro.

Chi non chiede nulla è perché si aspetta tutto.

Uno dei rischi di scrivere delle massime è che ci si mette nella condizione di essere citati.

Mille sofferenze valgono più di una sofferenza; mille pensieri non valgono sempre un pensiero.

Nello stesso tempo in cui ci rivela la particolarità di ciascuno, la biologia ci ricorda la fraternità di tutti.

L’uomo ha di fronte all’universo tutte le esigenze del figlio unico.

Essere adulto è essere solo.

Guadagniamo più dall’aver amato che dall’aver capito.

Riserviamo la nostra indulgenza ai vizi che non ci tentano.

L’unica cosa che non può essere abbellita senza perire è la verità.

Chi uccide un uomo è un assassino. Chi uccide milioni di uomini è un conquistatore. Chi li uccide tutti è un dio.

Dio, la discarica dei nostri sogni.

Una buona giornata è quella in cui il passato è rimasto relativamente tranquillo.

Lo scrittore vuole lettori che gli somiglino e che gli siano semplicemente inferiori: a sua immagine, ma più ingenui.

La debolezza delle democrazie è che troppo spesso devono rinnegare se stesse per sopravvivere.

La guerra: milioni di cadaveri per costruire ciò che v’è di più ripugnante: la storia.

Provare stima per chi non condivide le nostre opinioni è altrettanto impossibile quanto per un bambino piccolo muovere separatamente le braccia.

Un avvenire di cui si è parlato troppo finisce per diventare fastidioso come un passato.

Spesso due coniugi si odiano ancora di più perché non si tradiscono.

Dovremmo essere abbastanza vanitosi da godere delle lodi e abbastanza orgogliosi da farne a meno.

Due coniugi devono stare attenti a non litigare quando non si amano abbastanza per riconciliarsi.

La verità scientifica non arriva ordinariamente alla maggioranza che quando ha cessato di essere vera.

Non è grave dire sciocchezze; è grave dirle in nome dei princìpi.

Ciascuno di quelli che abbiamo amato porta con sé un po’ del nostro segreto.

Una sofferenza sola ci abbatte; molte ci possono mantenere in piedi.

I nostri morti hanno in noi, di quanto in quando, bruschi e misteriosi ritorni di vita.

Le sole cose che si possono ammirare per lungo tempo sono quelle che si ammirano senza sapere perché.

Quello che si definisce un uomo responsabile, non è altro che uno che non è irresponsabile come tutti.

Ogni uomo è mio fratello, finché non ha parlato.

Tutto quello che possiamo fare per i nostri figli è scegliere bene la loro madre.

È talvolta meritorio non trarre beneficio dai propri vantaggi.

Riflettere è disturbare i propri pensieri.

L’errore non è tanto il fare del male, quanto il farlo con così poca necessità.

L’eterno ritornello dell’umanità: ancora un piccolo massacro, e tutto andrà per il meglio…

Per ben giudicare il coraggio di un uomo, bisogna sapere dove sono le sue paure.

La debolezza della ragione è credere d’avere la qualità per convincere l’irragionevolezza.

Un buon matrimonio è quello in cui ogni sposo ha la fortuna di poter tollerare l’intollerabile dell’altro.

Un amico è un uomo che trova più credito di chiunque altro quando parla male di noi.

Troppo spesso le scelte che la realtà propone sono tali da togliere il gusto di scegliere.

Il cervello umano: mostruoso tumore dell’universo, dove, come cellule maligne, si moltiplicano senza freno le domande e le angosce.

L’universo, creando l’uomo, si è dato in una volta una vittima e un giudice.

Sono poco esigente nella vita privata, quello di cui avrei avuto bisogno è un altro universo.

Si tratti di politica, di morale o di filosofia, io dubito dei giudizi di quelli che ignorano tutto di se stessi.

Più l’umanità invecchia, più avrà bisogno dei suoi vecchi.

Non posso intendermi né con quelli che si sottraggono alla rude verità, né con quelli che troppo facilmente vengono a patti con lei.

Il divino è forse quella qualità dell’uomo che gli permette di sopportare l’assenza di Dio.

Meno si crede in Dio, più si capisce perché altri ci credano.

A forza di prevedere il futuro, lo si rende noioso come il passato.

L’energia che mettiamo nel rifiutare gli elogi denuncia l’importanza che gli attribuiamo.

Il maschile si mescola al femminile, il femminile è puro.

Un grande scrittore è un uomo che sa sorprenderci dicendo quel che conoscevamo da sempre.

Se non si scrive per sé, almeno sapere a chi ci si rivolge; non bisogna far lo strabico scrivendo.

Uno scrittore che non si contraddice lascia troppo poco da fare ai suoi commentatori.

Letteratura: proclamare di fronte a tutti ciò che si bada a nascondere ai propri conoscenti.

Scienza: il solo modo di servire gli uomini senza rendersi complici delle loro passioni.

Spesso, quando uno scienziato anticipa la propria epoca, lo fa più per ignoranza della verità attuale che per intuizione della verità futura.

Scrivere: il solo modo di commuovere gli altri senza essere turbato da un volto.

Ho paura di fallire non davanti agli altri, ma davanti a me stesso.

Il genio artistico può consistere nel far accettare l’inaccettabile.

La bellezza è ciò che attraversa impunemente la stupidità dei secoli.

Un buon matrimonio sarebbe quello in cui si dimenticasse di giorno di essere amanti, e di notte di essere sposi.

Quanto bisogna amare qualcuno per preferirlo presente anziché assente.

La verità non aiuta a soffrire meno, ma ci mostra i limiti del dolore.

La biologia ci sorprende un po’ quando ci dice che, statisticamente, le donne più belle non sono le più stupide.

Rinunciamo a ciò che abbiamo più facilmente più di quanto ci asteniamo dall’invidiare ciò che ci manca.

L’ideale senza dubbio cambia, ma i suoi nemici, purtroppo, sono sempre gli stessi.

Non si deve eludere l’incomprensibile, ma nemmeno servirsene come spiegazione.

Le nostre speranze sono solo pretesti per il nostro entusiasmo?

La mente più alta non ha forse la prerogativa per comprendere l’universo; ma l’ultimo dei cuori che soffrono ha il diritto di accusarlo.

Se bisogna seguire le orme degli imbecilli, tanto vale precederli.

Per quanto sia vasto il campo del possibile, non lo è ancora abbastanza per dare all’uomo il poco di cui sarebbe pago.

Vale la pena di preoccuparsi tanto di essere trasparenti per tanta gente che ha gli occhi torbidi?

Se si potesse trar beneficio dalla sofferenza umana, non ci sarebbe bisogno di nessun’altra fonte di energia.

L’abbondanza è, alle volte, l’unica risorsa di quelli che non hanno niente da dire.

La sola cosa di cui sono veramente sicuro è che noi siamo della stessa stoffa delle altre bestie; e se abbiamo un’anima immortale, bisogna che ve ne sia una anche negli infusori che stanno nel retto delle rane.

Poca gente è degna di non credere a niente.

Non credo che il pessimismo sia dannoso: un’infelicità non si comunica agli altri, e può venire in aiuto a un’altra miseria.

Le verità consolanti si devono dimostrare due volte.

Esistono capolavori così noiosi che sorprende che si sia trovato qualcuno per scriverli.

Ammiro il libro che mi obbliga a leggerlo.

La poesia non si trova sempre nei poeti né la verità nei sapienti.

Perché desiderare la gloria, che disprezziamo non appena l’abbiamo? Ma è questo che vuole l’ambizioso: averla per poterla disprezzare.

Alla prima crepa nell’ideale, tutta la realtà irrompe.

Gli uomini che dicono di dormire come bambini di certo non ne hanno mai avuto uno.

Mentiamo non appena alziamo la voce.

Avere una mente aperta non significa essere ciechi davanti a tutte le sciocchezze.

Alle volte è sulla parte più debole di se stessi che ci si deve appoggiare per andar più lontano.

C’è un tempo per scrivere, e un tempo per diventare colui che scriverà.

Quante morti ci sarà necessario vivere per capire che moriremo?

La vita è sempre meschina nella gioia, generosa nel dolore.

Può esservi una sorta di piacere nel soffrire di qualcosa di cui non si soffre ordinariamente.

Ciò che temi non succederà, succederà di peggio.

Vivere è spesso sforzarsi verso fini che ci si guarderebbe bene dal voler raggiungere.

Il più spaventoso dei colpevoli non è meno innocente dell’universo.

La virtù che apprezziamo maggiormente è quella che ha in sé dei motivi per non essere virtù.

Vivere è giocare ai quattro cantoni con le proprie angosce.

Pochissimo mi sarebbe bastato se fosse stato puro.

Ci sembra che gli altri non abbiano niente di più importante da fare che tentar d’essere felici.

È più facile morire per ciò che si crede che credervi un po’ meno.

La sciocchezza, l’esagerazione, la vanità, la crudeltà, l’iniquità, la malafede, la menzogna, tutto questo non lo vediamo quando riguarda la nostra stessa parte.

Ci si può intendere con quelli che non parlano la stessa lingua, ma non con quelli per cui le stesse parole non hanno lo stesso senso.

C’è nella tolleranza un grado che confina con l’insulto.

Una menzogna può essere meno menzognera di una verità ben scelta.

In che cosa può consistere la fortuna, se non nell’essere meno infelici nelle avversità!

L’immaginazione ha i suoi limiti, è la realtà che è inesauribile.

Odiare stanca.

Chi domanda troppo poco alla vita, sarà sempre deluso da essa.

Ho compreso poche parole nel corso della mia vita, non a sufficienza per formare una frase.

Certe frasi brevi sono impareggiabili nella loro abilità di dare ad una persona la sensazione che nulla rimane da dire.

Un uomo non è vecchio finché è alla ricerca di qualcosa.

L’uomo può permettersi tutte le speranze, anche quella di scomparire.

È l’inerte che prevale nell’universo, e non ciò che vive. Morire è passare dalla parte del più forte.