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Data storica il 13 luglio a Wimbledon, dove un italiano per la prima volta nella storia vince il torneo più prestigioso del tennis.
Come ha fatto Jannik Sinner a vincere a Wimbledon, raggiungendo il “sogno dei sogni”, contro quella che sembrava la sua bestia nera, Carlos Alcaraz? A parte un primo set in cui ha un po’ sbandato perdendo per 6-4, dal secondo set Jannik Sinner ha preso in mano le redini del gioco e ha vinto 3 set consecutivi per 6-4, 6-4, 6-4.
Ma qual è il segreto? Vediamo di guardare i dati della partita. Nei colpi vincenti l’italiano e lo spagnolo sono quasi equivalenti: 40 vincenti di Sinner contro 38 di Alcaraz. E addirittura negli errori non forzati Sinner ha un numero più alto: 40 errori non forzati contro i 36 di Carlos Alcaraz.
E allora dove è che Carlos Alcaraz ha perso l’incontro? Nell’intervista post-partita lo spagnolo, tra le tante cose dette, ha ammesso di non aver servito come avrebbe voluto (“Ho avuto una bassa percentuale di prime di servizio“).
E forse la chiave dell’incontro, su una superficie come Wimbledon, è stata proprio questa: la percentuale di prime palle. Se andiamo a vedere le statistiche, nelle partite precedenti Alcaraz ha avuto una percentuale di prime molto alta (67% contro Andrej Rublev negli ottavi), (72% contro Cameron Norrie nei quarti), (65% contro Taylor Fritz in semifinale).
In finale, per la tensione o per la stanchezza accumulata nelle partite precedenti, la percentuali di prime di Alcaraz è scesa di oltre 10 punti percentuali, toccando un misero 53%. Per contro Sinner ha lievemente abbassato la sua percentuale di prime palle al 62%, rispetto a una media del 65% vista durante tutto il torneo.
Vincere a Wimbledon con una percentuale di prime così basse (53%) è quasi impossibile, e Carlos Alcaraz lo sapeva. Se non metti la prima di servizio in campo, fai fatica a comandare gli scambi, rischi la ribattuta di Sinner (il più forte al mondo in questa specialità) e sei costretto a una lunga serie di scambi da fondo campo che ti impediscono di fare le tue proverbiali variazioni di gioco con drop shot, back, volee e tanto altro (tanto che a un certo punto della partita Alcaraz si è lamentato con il suo team di essere costretto a scambiare da fondo campo e gli è stato sentito dire: “E’ incredibile quanto tiri più forte di me“).
Come sarebbe andata la partita se Alcaraz avesse mantenuto la media di prime delle precedenti partite? Forse Sinner avrebbe vinto lo stesso, ma sarebbe stata molto ma molto più dura.
Per approfondire la vita e i record di Sinner puoi anche visitare questa pagina. Chi è Jannik Sinner, i record, la vita e le curiosità di un campione.