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Jannik Sinner, la vita, i record e le curiosità di un campione

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Genio del tennis, fenomeno, unico, predestinato, Jannik Sinner (altezza 1,92 e non 1,88 come scritto su Wikipedia) è considerato il più forte tennista italiano di sempre e uno tra i più grandi campioni sportivi italiani, insieme a Valentino Rossi, Federica Pellegrini e Alberto Tomba.

Il 31 marzo 2024, dopo aver vinto nella finale ATP Masters 1000 di Miami contro il bulgaro Igor Dimitrov con 6-3, 6-1, Jannik Sinner è diventato il numero due nel ranking ATP, superando lo spagnolo Carlos Alcaraz. Nessun italiano, né a livello maschile né femminile, aveva mai raggiunto una simile posizione.

Jannik Sinner è il quarantaduesimo giocatore a raggiungere la Top 2 nell’era Open del tennis, dal 1973, da quando la classifica è diventata computerizzata. In quattordici si sono fermati al numero due, altri 28 sono poi diventati numero uno al mondo. Nel ranking ATP Sinner davanti ha solo Djokovic, che precede l’azzurro di poco più di 1000 punti (il serbo è a 9725 punti contro gli 8710 di Jannik)

Quella di Sinner è stata una scalata lunga ma costante. Dal primo ingresso nella classifica ATP, con la posizione numero 1592, in soli 6 anni, è diventato il numero 2 al mondo.

Con 13 titoli del circuito maggiore, Jannik è il più vittorioso tennista italiano dell’era Open: nel suo palmarès ci sono un titolo Slam, 2 ATP Masters 1000 (Toronto e Miami), quattro ATP 500, sei ATP 250 e una Coppa Davis. Il precedente record apparteneva ad Adriano Panatta con 10 titoli del circuito maggiore su 26 finali disputate.

Tra il 2023 e 2024 Jannik Sinner ha ottenuto una striscia di 19 vittorie consecutive, superando il precedente record che apparteneva ad Adriano Panatta con 16 vittorie consecutive. La striscia vincente di Sinner (iniziata a novembre con la Davis Cup 2023) si è interrotta il 16 marzo nella seminale di Indian Wells dove è stato battuto dallo spagnolo Carlos Alcaraz in 3 set.

Nelle prove del Grande Slam Jannik Sinner ha conquistato l’edizione 2024 degli Australian Open, quasi 48 anni dopo il trionfo di Adriano Panatta al Roland Garros nel 1976. Gli Australian Open sono primo Major vinto in singolare maschile da un tennista italiano su una superficie diversa dalla terra rossa, mentre nel 2023 è stato semifinalista a Wimbledon. Insieme a Matteo Berrettini, è l’unico atleta italiano ad aver disputato almeno i quarti di finale in tutti i Major.

Finalista alle ATP Finals di Torino nel 2023, nello stesso anno ha contribuito in maniera determinante, sia in singolare sia in doppio, alla vittoria della seconda Coppa Davis da parte della nazionale italiana, 47 anni dopo la prima vittoria in Cile nel 1976.


La famiglia e il tennis

Nato a San Candido (Bolzano) il 16 agosto 2001, in una famiglia di madrelingua tedesca, Jannik è figlio di Siglinde e Hanspeter, che lavoravano presso un rifugio in Val Fiscalina. Prima della nascita di Jannik, i genitori avevano adottato Mark, nato in Russia.

A proposito della sua altezza, in una recente intervista a La Stampa, Jannik afferma di essere “alto 1,92-1,93 e non 1,88, come scritto su Wikipedia”.

A proposito del suo essere altoatesino Jannik dice: “Sono molto orgoglioso di essere italiano: a 7 anni facevo i campionati di sci coi ragazzini italiani, a 14 in Liguria i miei compagni erano italiani. Ma poi, noi parliamo il nostro dialetto tedesco, ma anche in Sicilia parlano un dialetto che nelle altre parti d’Italia non capiscono, no?

A tre anni e mezzo Sinner inizia a cimentarsi con lo sci e il tennis a San Candido con il maestro Andreas (Ando) Schönegger.
Dai tre anni ai 12 anni Jannik imperversa sulle discese innevate, vincendo e facendo la differenza, lasciando intravedere la possibilità di una carriera che avrebbe potuto diventare importante anche lontano ai campi di tennis. Alberto Tomba dirà di lui: “Era un bimbo e mi ricordo che gareggiava al trofeo Fila sprint sugli sci. Ero lì per premiare i piccoli e mi ricordo benissimo di questa folta massa di capelli rossi ricci“.
Sul suo rapporto con lo sci Jannik, in una intervista all’Equipe, dice: “In Italia del nord ci sono delle bellissime montagne, dei bellissimi inverni e delle ottime stazioni sciistiche, quindi tutti sciano. Casa nostra a Sesto si affaccia proprio sulle piste. Ho iniziato a sciare a tre anni e mezzo, passando poi all’attività agonistica con gli allenamenti“.

Nel tennis Jannik comincia ad allenarsi con maggiore intensità dal 2008, presso il circolo ATC Bruneck. Il primo a individuarne le qualità è il maestro Heribert (Hebi) Mayr che lo segnala all’altro coach Andrea Spizzica. A 13 anni Sinner opta definitivamente per il tennis, a causa della lunghezza degli allenamenti sciistici, che considera sproporzionati rispetto alla brevità delle competizioni alpine, e delle maggiori possibilità di recuperare nelle situazioni di svantaggio. “Una discesa di sci dura due minuti al massimo, ti lanci dal cancelletto e solo al traguardo scopri la classifica. Se poi inforchi una porta, in un attimo butti via la quantità industriale di lavoro che ti ha sfiancato; il minimo errore ti trascina giù al decimo posto e manda all’aria l’intera gara. In un match di tennis, invece, guardi negli occhi l’avversario, un doppio fallo non compromette il risultato, hai a disposizione continue occasioni per recuperare. E vincere“.

Su suggerimento di Massimo Sartori, viene quindi inviato a Bordighera. A proposito del trasferimento da San Candido a Bordigher Jannik racconta in un’intervista a Vanity Fair: “Sono andato via di casa a 13 anni, costretto a crescere velocemente: ho imparato da solo a fare la lavanderia, a cucinare, a fare la spesa“. E ancora: “È stata tosta anche per i miei genitori. Avevo 13 anni e mezzo, e la verità è che appena sono arrivato lì mi sono messo a piangere. Li ho chiamati dopo due ore, e loro avranno pensato: ‘Ecco, dobbiamo andare a riprenderlo’. E invece gli ho detto di stare tranquilli, che andava tutto bene. Ho avuto la fortuna di stare in una famiglia fantastica, quella di Luka Cvjetkovic: c’erano due figli e anche un cane. Ero felice, io non l’avevo mai avuto un cane…”

Dopo la vittoria agli Australian Open, ottenuta contro Daniil Medvedev, nelle dichiarazioni post partita, davanti a tutto il pubblico presente, Jannik, un po’ emozionato, dirà:
Vorrei che tutti avessero dei genitori come quelli che ho avuto io, mi hanno permesso di scegliere quello che volevo, anche da giovane. Non mi hanno mai messo sotto pressione. Auguro a tutti i bambini di avere la libertà che ho avuto io“.

Jannik a Bordighera si allena prima al Lawn Tennis Club e poi, dal 2018, al Piatti Tennis Center, sotto la guida di Riccardo Piatti. Proprio in quell’anno dice: “Il mio sogno è diventare numero 1 al mondo e vincere tanti Slam“.
Jannik Sinner termina la collaborazione con l’allenatore Riccardo Piatti, decidendo di affidarsi a Simone Vagnozzi. Da Wimbledon 2022 al team si è aggiunto l’australiano Darren Cahill.
Vagnozzi e Cahill sono stati votati dai coach Atp come “Allenatori dell’anno”.
Simone Vagnozzi, a proposito del tennista italiano, dice: Conosco Jannik da quando aveva 14 anni, l’ho incontrato la prima volta quando giocava contro uno junior che allenavo. Allenarlo è facile, ha un bel carattere e vuole migliorare sempre molto“.
Mentre Sinner commenta la sua scelta di cambiare allenatore: “Ho avuto la fortuna le persone giuste al momento giusto, che mi hanno indirizzato sulla strada giusta. Mi hanno aiutato a crescere, a conoscere meglio me stesso, il mio corpo“.


La vita privata e i Social

Nel 2020 Jannik ha trasferito la propria residenza anagrafica e fiscale nel Principato di Monaco. “Perché non ho la residenza in Italia? A Montecarlo sto bene, mi posso allenare con tanti tennisti forti, le strutture e le palestre sono perfette, lì sto bene e faccio una vita normale, riservata“.
Sulla sua vita privata Jannik rivela: “Mi piace giocare alla PlayStation. Andare a cena, una volta ogni tanto. Anche se il più delle volte preferisco stare a casa tranquillo, a Montecarlo”. E ancora: “Non sono mai stato in discoteca, non mi piace andare a dormire tardi. Preferisco giocare a carte con un amico. Ne ho pochi, ma veri. Mi conoscono da quando ero ragazzino e non gli importa di cosa ho vinto o di quanto sono famoso“.

Sulla propria vita sentimentale Jannik Sinner è sempre stato molto riservato. Recentemente in una intervista a Vanity Fair rivela: “Penso che sia una bellissima cosa quando si trova un amore giusto. Come per tutti. I migliori tennisti al mondo hanno tutti moglie e figli“.
Secondo alcuni gossip la fidanzata di Jannik Sinner si chiama Maria Braccini, influencer, residente a Montevarchi, che è stata vista anche recentemente a Miami durante lo svolgimento del torneo.

Sul suo rapporto con il denaro Jannik dice: “Prima di comprare qualcosa guardo sempre il prezzo, sempre. Se vado al ristorante e la pasta al ragù costa molto più di quella al pomodoro, prendo quella al pomodoro. Non perché sia tirchio, ma perché rispetto il denaro. Se mi sono tolto qualche sfizio? L’unico regalo che mi sono fatto è la macchina. È una bella macchina, ma non pensate a una Ferrari, una Lamborghini o una Maserati“.
Jannik ha anche un profilo social che però usa pochissimo: “Li uso poco, pochissimo. Ti fanno vedere le cose da un lato spesso finto: magari oggi sono triste e metto sui social una foto in cui sorrido ma non è reale, non è sincera. Ho rispetto per i social ma provo a usarli molto molto poco, vivo felice e meglio senza, quindi continuerò a fare così“.
E sull’uso del cellulare: “Tra i segreti per ottenere alte prestazioni ci sono l’allenamento fisico e mentale, il buon cibo, andare a dormire presto e cercare di usare il meno possibile il cellulare. È importantissimo. Preferisco usarlo per chiamare le persone a cui voglio bene“.
Invitato da Amadeus a Sanremo 2024, Sinner, confermando il suo ruolo di antidivo, ha rifiutato: “Faccio il tifo da casa. È un evento bello, però sto facendo due giorni qua a Roma per me, ma poi tornerò a lavorare, è quello che mi piace fare, quindi non andrò a Sanremo“.


14 curiosità e aneddoti su Jannik Sinner

1) Tennista preferito: Roger Federer (“Da bambino la mia più grande ispirazione è stato Roger Federer, per il modo in cui si comportava in campo e il garbo fuori. È un rimpianto non averlo sfidato”).
2) Squadra del cuore: Jannik è tifoso del Milan, come Novak Djokovic. Nel dicembre 2021 Sinner è stato a Milanello a far visita alla squadra.
3) Giochi di carte: Jannik ama giocare a Burraco. Il suo team dice: “Nelle lunghe pause durante i tornei facciamo interminabili tornei. E’ bravo e non vuole mai perdere!
4) Playstation. L’allenatore Darren Cahill ha detto: “Ogni tanto dimostra la sua età. A Indian Wells ha passato giorni e giorni seduto sul divano a urlare mentre giocava alla Playstation. Non ricordo a che videogame stesse giocando, ma ci ha giocato per ore. Per me lui è un normalissimo ragazzo di 22 anni che a volte sbaglia, ma che sorride sempre mentre commette i propri errori e si diverte con quello che gli ha donato la vita“.
5) Piatto preferito: tra i piatti preferiti del tennista altoatesino ci sono i “maccheroni chef”, preparati dal padre Hanspeter, che per 20 anni ha lavorato come cuoco in un rifugio in Val Fiscalina. I maccheroni chef sono preparati con sugo di ragù della casa, speck, zucchine, melanzana, funghi e panna fresca. Un altro piatto che Jannik ama è il pollo fritto e gelato alla vaniglia con frutti di bosco. Jannik ha anche la passione per i fornelli tanto che il padre dice: “Cucina meglio di come gioca a tennis“. A San Candido è stata ideata una pizza in onore di Jannik, mentre il barman Danilo De Rinaldis ha realizzato un drink chiamato “We Are Sinners” basato su un liquore al caffè creato ad hoc.
6) Auto guidata: Jannik guida un Audi RS6 (“ma la sono fatta modificare”) e ha le passione per la Ferrari. A dicembre 2023 ha fatto visita alla fabbrica di Maranello per provare alcuni modelli.
7) Musica preferita: da “Lose yourself” di Eminem fino al rapper tedesco Sido, passando per un grande classico come “We are the champions” dei Queen. Sinner dice che a volte ascolta “Lose yourself” di Eminen perché lo carica e gli infonde fiducia, soprattutto quando deve giocare qualche match importante.
8) Animale preferito: il leone, che è anche il suo segno zodiacale.
9) Aereo: Jannik non ha paura dell’aereo e riesce sempre ad addormentarsi bene.
10) Mare o montagna? Ovviamente Jannik preferisce la montagna, anche se vive a Montecarlo.
11) Fobie: ragni e serpenti.
12) Soprannome. Il soprannome di Sinner è Fox (volpe), nato ai tempi della scuola. Fox è anche diventato il suo logo.
13) Prima partita di tennis vista dal vivo: “Da piccolo non seguivo il tennis. Il primo match che ho visto dal vivo è stato uno di Seppi a Ortisei.
14) Dove dorme Sinner durante le trasferte: “A indian Wells ero in appartamento, a Miami in hotel. Sono stato bene lo stesso”.


La rivalità Sinner-Alcaraz

La rivalità tra Sinner e Alcaraz sta diventanto un evento monopolizzante del tennis quanto lo è stata quella tra Federer, Nadal e Djokovic e, andando più indietro nel tempo, quelle tra Andre Agassi e Pete Sampras, Boris Becker e Stefan Edberg, Ivan Lendl e John McEnroe, Bjorn Borg e Jimmy Connors.

Giuseppe Bertolucci commenta: “Alcaraz è nato sulla terra e Sinner no, questo conta sicuramente. Carlos è più a suo agio da questo punto di vista. Poi come completezza tecnica lo spagnolo si fa preferire sulla punta del rendimento di una giornata o di un torneo. Lui, utilizzando una metafora ciclistica, è da ‘classica’, ovvero da Milano-Sanremo, mentre Sinner è da Giro d’Italia“.


Il ritmo di Jannik Sinner

Giuseppe Bertolucci afferma: “È partita la caccia a Sinner, perché se adesso lo batti è come mettere una tacca sulla racchetta. Per un anno stai a posto perché hai battuto lui. Tutti vanno in campo e danno il massimo dei massimi. Molte volte per mezz’ora o 40 minuti, magari giocatori che sono nei primi 40 del mondo, sono in grado di reggere e di stare lì. Magari vanno 6-6 o vincono anche un set, ma poi alla lunga non sono in grado di tenere il ritmo che ti impone Sinner e alla fine vedrai che vincono il primo, perdono 6-4 il secondo e il terzo incassano 6-1“.


La gentilezza di Jannik Sinner

Jannik Sinner è noto per essere uno sportivo gentile, nei modi e nei comportamenti, ben lontano da certi sportivi sbruffoni, presuntuosi e arroganti.
Sulla sua gentilezza Jannik dice: “Io tratto tutte le persone allo stesso modo: se ho davanti a me il numero 1 della classifica o chi pulisce gli spogliatoi, io mi comporto sempre ugualmente, con educazione“.
Ha fatto il giro di tutto il mondo l’immagine di Jannik che a Indian Wells, nella semifinale con Alcaraz, interrotta per la pioggia improvvisa, ha tenuto l’ombrello alla raccattapalle Caroline, conversando amabilmente con lei, mentre dall’altra parte il suo avversario Alcaraz si faceva tenere l’ombrello dalla sua raccattapalle.

Nel torneo di Miami, in seguito al malore di uno spettatore per un colpo di calore, Jannik si è attivato subito per cercare del ghiaccio nella sua borsa e lanciarlo ai soccorritori.
Questi gesti, come tanti altri, testimoniano la grande gentilezza e attenzione che il campione ha nei confronti delle altre persone.

A proposito della sua gentilezza Jannik Sinner dice: “A me sembra di fare cose normali. Vedi uno che non sta bene, lo aiuti. Incontri un bambino, c’è una palla, fai due tiri. Non sto nemmeno a pensarci. E’ il mio modo di vivere“.


I segreti del talento di Jannik Sinner

Jannik Sinner ha dei colpi, sia di dritto che di rovescio, che pochi altri tennisti del circuito hanno. Il suo allenatore Darren Cahil qualche tempo fa ha detto: “Il suono della palla quando colpisce è sorprendente. Tre anni fa lo avevo visto mentre ero a bordocampo per Espn e ho pensato potesse diventare il futuro numero 1. Agassi colpiva la palla così. Ma anche altri campioni: Rafa, Roger, Novak. Non colpiscono come le persone normali, anche se tutti loro producono un suono diverso e lo stesso vale per Jannik“. Recentemente l’ex tennista Venus Williams, una delle più grandi campionesse del tennis, incontrando a Miami Jannik gli ha detto: “Vorrei avere il tuo diritto. No sul serio, la velocità della racchetta, la potenza… Sei impressionante“.

Dietro il grande talento di Sinner c’è una forte etica del lavoro, grande impegno e dedizione. Dopo la recente vittoria al Masters 1000 di Miami Sinner ha detto: “Se uno è predestinato al lavoro, otterrà grandi risultati“. Di solito uno è predestinato al successo, ma Jannik ha fatto capire che prima del successo viene la parola “lavoro”.
Il talento per me non esiste, bisogna guadagnarselo. Puoi avere capacità leggermente migliori, ma solamente se lavori andrai più in alto. Chi lavora è quello che ha talento“. E ancora: “Tutte le partite che si vincono, non si vincono nel giorno in cui si disputano. Si vincono preparandosi per mesi, forse anni, lavorando per quella partita“. E sul suo senso del dovere dice: “Ho un senso del dovere molto forte, che mi hanno insegnato i genitori. Mamma cameriera e papà cuoco in un rifugio, entrambi hanno fondato il loro mestiere sulla disciplina ferrea e mi hanno educato a portare a termine con impegno e onestà ciò che inizio. Costi quel che costi“.


Australian Open 2024

Dopo essere stato sotto per 2 set (3-6, 3-6) contro il tennista russo Daniil Medvedev, Jannik Sinner riesce a ribaltare completamente l’esito della partita vincendo gli ultimi 3 set 6–4, 6–4, 6–3.
A fine gara Jannik Sinner dirà: “Mi sono sdraiato, ho guardato su nel cielo e non ho neanche pensato al trofeo. Mi sono detto che ho fatto una grande partita oggi perché ero in difficoltà e mi sono tirato fuori“.


I Carota boys

I Carota boys sono sei ragazzi amici con un bizzarro vestito da carota e una passione smisurata per Jannik Sinner. Sono sei amici di Revello, in provincia di Cuneo, che ormai si sono sono fatti conoscere in tutto il mondo grazie ai loro vestiti da carota durante le partite di Sinner. Sul loro sito raccontano come sono diventati famosi: “per dimostrargli il nostro sostegno in un modo davvero stravagante, abbiamo deciso di andare a Roma per gli Internazionali d’Italia vestiti da carote. Sorprendentemente, siamo stati subito notati dai media, e da lì è iniziata la nostra incredibile avventura”.
Perché si vestono proprio da carote? Si potrebbe pensare che il loro look sia mutuato dal colore dei capelli di Sinner: in parte è così ma non è l’unica spiegazione. Il nome deriva da un episodio avvenuto durante una partita del torneo Atp di Vienna del 2019, quando il loro idolo Sinner mangiò una carota, anziché la classica banana.
I Carota boys sono addirittura finiti sulle pagine del quotidiano New York Times. “Sinner ha una cosa che Alcaraz non ha: un fervente gruppo di fan vestiti da carote che lo sostengono nei vari tornei”.


Record di Jannik Sinner

12 vittorie nei Tornei ATP del circuito maggiore
14 novembre 2020: Sofia Open (cemento), contro il canadese Vasek Pospisil: 6–4, 3–6, 7–6(3)
7 febbraio 2021 : Ocean Road Open a Melbourne (cemento) contro l’Italiano Stefano Travaglia: 7–6(4), 6–4
8 agosto 2021: Washington Open (cemento) contro lo statunitense Mackenzie McDonald: 7–5, 4–6, 7–5
3 ottobre 2021: Sofia Open (cemento) contro il francese Gaël Monfils: 6–3, 6–4
24 ottobre 2021: European Open di Anversa (cemento) contro l’argentino Diego Schwartzman: 6–2, 6–2
31 luglio 2022: Croatia Open Umag (terra rossa) contro Carlos Alcaraz: 6(5)–7, 6–1, 6–1
12 febbraio 2023: Open Sud de France di Montpellier (cemento) contro lo statunitense Maxime Cressy: 7–6(3), 6–3
13 agosto 2023: Canadian Open Toronto ATP Masters 1000 (cemento) contro l’australiano Alex de Minaur: 6–4, 6–1
4 ottobre 2023: China Open, Pechino ATP 500 (cemento) contro il russo Daniil Medvedev: 7–6(2), 7–6(2)
29 ottobre 2023: Vienna Open ATP 500 (cemento) contro il russo Daniil Medvedev: 7–6(7), 4–6, 6–3
28 gennaio 2024: Australian Open, Grande Slam (cemento) contro il russo Daniil Medvedev: 3–6, 3–6, 6–4, 6–4, 6–3
18 febbraio 2024: Rotterdam Open ATP 500 (cemento) contro l’australiano Alex de Minaur: 7–5, 6–4
31 marzo 2024: Miami Masters ATP 1000 (cemento) contro il bulgar Igor Dimitrov: 6-3, 6-1

Coppa Davis
Coppa Davis 2023 a Malaga in Spagna: Australia-Italia 0–2

Finali perse nei Tornei ATP del circuito maggiore
4 aprile 2021: Miami Open ATP Masters 1000 (cemento) contro il polacco Hubert Hurkacz: 6(4)–7, 4–6
19 febbraio 2023: Rotterdam Open ATP 500 (cemento) contro il russo Daniil Medvedev: 7–5, 2–6, 2–6
2 aprile 2023: Miami Open ATP Masters 1000 (cemento) contro il russo Daniil Medvedev: 5–7, 3–6
19 novembre 2023: ATP Finals Torino (cemento) contro il serbo Novak Đoković: 3–6, 3–6

Tornei del Grande Slam: quarti di finale, semifinali, finali e vittorie
Roland Garros 2020, quarti di finale persi contro lo spagnolo Rafael Nadal: 6-7, 4-6, 1-6
Wimbledon 2022, quarti di finale persi contro il serbo Novak Đoković: 7-5, 6-2, 3-6, 2-6, 2-6
Wimbledon 2023, semifinale persa contro il serbo Novak Đoković: 3-6, 4-6, 6-7
Us Open 2022, quarti di finale persi contro lo spagnolo Carlos Alcaraz: 3-6, 7-6, 7-6, 5-7, 3-6
Australian Open 2022, quarti di finale persi contro il greco Stefanos Tsitsipas: 3-6, 4-6, 2-6
Australian Open 2024, finale e vittoria contro il russo Daniil Medvedev: 3–6, 3–6, 6–4, 6–4, 6–3

Record di vittorie consecutive
Record di vittorie consecutive: 19 vittorie consecutive da Davis Cup, novembre 2023 fino al 16 marzo nella semifinale di Indian Wells dove è stato battuto da Carlos Alcaraz in 3 set.
Il precedente record che apparteneva ad Adriano Panatta con 16 vittorie consecutive.

Accoppiata Australian Open e primo Masters 1000 di stagione
Jannik è uno dei pochi giocatori del 21esimo secolo che è riuscito a iniziare vincendo l’Australian Open e uno tra Miami e Indian Wells. Prima di lui c’erano riusciti solo Andrè Agassi, Roger Federer, Novak Diokovic e Rafael Nadal.

4 semifinali Australian Open e Masters 1000 da inizio anno
Jannik Sinner è uno dei pochi tennisti ad aver centrato, da inizio anno, 4 semifinali consecutive nell’Australian Open e nei primi 3 Masters 1000 (Indian Wells, Miami e Montecarlo).
Prima di lui c’erano riusciti solo:
Roger Federer (2006)
Rafael Nadal (2008, 2012)
Novak Djokovic (2012, 2015)

3 vittorie contro il numero 1 Novak Đoković
2023: ATP Finals Torino (round robin): 7-5, 6-7, 7-6
2023: Coppa Davis (semifinale): 6-2, 2-6, 7-5
2024: Australian Open (semifinale): 6-1, 6-2, 6-7, 6-3

Primo Grande Slam conquistato dopo quasi 48 anni
Nelle prove del Grande Slam Jannik Sinner ha conquistato l’edizione 2024 degli Australian Open, quasi 48 anni dopo il trionfo di Adriano Panatta al Roland Garros nel 1976. Gli Australian Open sono il primo Major vinto in singolare maschile da un tennista italiano su una superficie diversa dalla terra rossa