Skip to main content
Dizionario

Inciviltà – Significato e uso di questa parola

Annunci

Il termine inciviltà, sostantivo femminile, viene dal latino incivilitas, da incivilis “incivile”, dove il suffisso “in” nega la civilitas, cioè la civiltà.

L’inciviltà è la condizione di un popolo o di un gruppo sociale poco evoluto che vive in modo incivile.
L’inciviltà oggi è così diffusa che “inciviltà” è uno dei termini della lingua italiana con più sinonimi. Sinonimi di inciviltà sono infatti parole come cafonaggine, grossolanità, maleducazione, inurbanità, malacreanza, rozzezza, villania, volgarità, zotichezza, malagrazia, scortesia, sgarbatezza.
L’inciviltà è il contrario della buona educazione, delle buone maniere, dell’educazione, della creanza, della garbatezza, del garbo, del tatto, del senso civico e dell’urbanità.
In altre parole l’inciviltà è tutto ciò che non gentilezza, attenzione, cura, sensibilità, premura e rispetto del prossimo.

L’inciviltà è una specie di virus che, come in una pandemia, si sta diffondendo in ogni contesto e in ogni ambito sociale.
E’ incivile un cittadino, un condomino, ma anche un gruppo sociale, un follower, un politico, un manager, un opinionista. Chiunque può essere un incivile, vale a dire un cafone arrogante egoista senza nessun rispetto per l’ambiente e per il prossimo. A volte l’inciviltà rasenta il disumano, e ci colloca fuori dall’umanità.

Leonardo Boff scrive: “Sono scomparse le buone maniere, la deferenza, l’educazione civica, il rispetto che è alla base dei diritti umani e i diritti della natura e della Terra. In una parola, c’è una dolorosa mancanza di gentilezza“. Verrebbe da aggiungere che, da un altro punto di vista, c’è invece una dolorosa pienezza di inciviltà.
John Zimmerman scrive: “L’inciviltà è il massimo dell’orgoglio; si fonda sul disprezzo dell’umanità“. Ed Henry Furst scrive: “Uomo senza civiltà, lumaca senza guscio“.
Abbiamo perso il guscio della nostra civiltà. Lo abbiamo perso nel malcostume, nel menefreghismo, nell’arroganza, nella volgarità e persino nella violenza. E’ ora di guardare dentro il nostro cuore e di ritrovare questo guscio prezioso.