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Anna Kullick Lackner è nata a Monterrey, Nuevo León, nel 1960. Poetessa, traduttrice e scrittrice di aforismi, ha pubblicato i seguenti libri: Anaforismos (Ed. Verdehalago, 1996), Háblame en la lengua de la ausencia (Ed. Libros de la Mancuspia, 1996) y Las palabras no nacidas (Ed. Verdehalago/Conarte, 1999). E’ presente nell’antologia International Poetry Festival (Edición Bilingüe, University of Texas/UANL, 1999) e Maratones de Poesía (Ed. Tunastral, Toluca, Estado de México, 2002). Ha pubblicato anche nelle seguenti riviste letterarie: Tierra Adentro, Salamandra, Cantera Verde, Papeles de la Mancuspia, El Correo Chuan, El Cocodrilo, Himen y Resonancia, così come nel supplemento culturale del periodico El Norte, de Monterrey. Attualmente è cordinatrice del “Programa Vocalizar”, presso la Casa de la Cultura di Nuevo León.
Presento una selezione di aforismi tratti da Anaforismos (1996) e da Annaforismos (raccolta inedita). Ringrazio Hiram Barrios, scrittore e studioso del genere aforistico in Messico, per avermi messo in contatto con l’autrice.
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Anna Kullick Lackner, Aforismi scelti
¿Cómo estar abiertos al misterio de la muerte, si nuestros sentidos permanecen cerrados al misterio de la vida?
Come essere aperti al mistero della morte, se i nostri sensi restano chiusi al mistero della vita?
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Es tan corta la vida y son tan grandes las bibliotecas…
E’ così corta la vita e sono così grandi le biblioteche…
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Alguna vez leí que conocer, en hebreo, es sinónimo de amar. Tú me conoces en español, yo lo hago en hebreo.
Ho letto una volta che conoscere, in ebraico, è sinonimo di amare. Tu mi conosci in spagnolo, io lo faccio in ebraico.
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No hay conciencia más poderosa que los ojos de tu hijo mirándote desde el abismo.
Non c’è coscienza più forte degli occhi di tuo figlio che ti guardano dall’abisso.
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Mañana iré al café. Escribiré, leeré, conversaré… ¡Ah!, olvidé limpiar la casa, mejor sacudo mi altar de muertos.
Domani andrò al caffè. Scriverò, leggerò, converserò … Oh, dimenticherò di pulire la casa, meglio spolverare il mio altare di morti!
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Cuando he terminado de reír, respiro hondo. Logré burlar al destino por un instante.
Quando hai terminato di ridere, respira profondo. Sei riuscito a burlare il destino per un istante.
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Amarro sobre mi cuello las cuerdas del mandil de carnicero: Me dispongo a escribir.
Annodo al collo le stringhe del grembiule da macellaio: sto per scrivere.
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Amo profundamente lo que veo y desconozco. Temo en cambio a lo que conozco y no puedo ver.
Amo profondamente ciò che vedo e non conosco. In cambio ho paura di ciò che conosco e non posso vedere.
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Cuando los huesos tienen frío, el alma salta sobre la hoguera de los recuerdos.
Quando le ossa hanno freddo, l’anima si butta sopra il falò dei ricordi.
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Mi niño me besa. Deja el azúcar de su boca sobre el hielo de mi nariz. La hogaza de pan humea bajo una escarcha de nieve.
Mio figlio mi bacia. Lascia lo zucchero della sua bocca sul gelo della mia narice. Fumiga la pagnotta sotto una brina di neve.
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Una línea delgada de lápiz. Tuvo que ser el niño. Sobre el poema recién escrito, parece un pelo en la sopa.
Una linea sottile di matita. Deve essere del bambino. Sopra la poesia appena scritta, sembro un pelo nella zuppa.
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De la envidia a la admiración hay un paso: la honestidad.
Dall’invidia all’ammirazione c’è un passo: l’onestà.
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El placer es el instante en que huye el escepticismo.
Il piacere è l’istante in cui fugge lo scetticismo.
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En mi etapa adulta, la felicidad es una antología de los no´s de la infancia traducidos a los sí´s de la vejez.
Nella mia vita adulta, la felicità è una antologia dei no dell’infanzia tradotti nei sì della vecchiaia.
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En la tarde de hoy me basta el mañana. Mañana me bastará la tarde de ayer.
Nella sera di oggi mi basta il domani. Domani mi basterà la sera di ieri.
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La soledad es el horno donde se cuece el más sabio de los panes.
La solitudine è il forno dove si cuoce il più saggio dei pani.
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Mi alma es tan delgada como el ala transparente de la mariposa. Tiene miedo, incluso, de un tibio soplo de felicidad.
La mia anima è tanto leggera come l’ala trasparente di una farfalla. Ha paura persino di un alito caldo di felicità.
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El mar es uno para todos. Su misterio y seducción radica en que es capaz de contestarle a cada uno con su propia voz.
Il mare è per tutti. Il suo mistero e seduzione consistono nella capacità di rispondere ad ognuno con la sua voce.
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El premio de escribir es poderse perdonar anticipadamente; y el castigo es reconocerse publicado.
Il premio di scrivere è potersi perdonare in anticipo; e il castigo è di riconoscersi pubblicato.
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La muerte es todo aquello que me vive.
La morte è tutto ciò che mi vive.
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Si no voy a morir por ti, entonces vivo tu muerte en mí.
Se non morirò per te, poi dovrò vivere la tua morte in me.
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La jaula ha heredado la algarabía de mis sueños. Los pájaros que puse adentro, no.
La gabbia ha ereditato il baccano dei miei sogni. Gli uccelli che sono dentro, no.
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Y todo lo escribió el desierto, el frío, el amor, la montaña, la rabia insepulta. Jamás el mar.
E tutto lo scrisse il deserto, il freddo, l’amore, la montagna, la rabbia insepolta. Giammai il mare.
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La envidia tiene dos caras: la admiración y la tristeza.
L’invidia ha due facce: l’ammirazione e la tristezza.
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¡Ah! Esa edad en que las madres somos hijas y las hijas madres…
Ah! Questa età in cui le madri sono figlie e le figlie madri…
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En esta estridente ciudad, hasta el calor tiene sonido.
In questa chiassosa città, anche il calore ha un suono.
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Destruyo al fin mi espejo. Ése que ya no piensa, que ya no escribe. Ése que se ha pasado medio siglo sin decirme nada.
Distruggo alla fine il mio specchio. Esso che non pensa e che non scrive. Esso che ha passato mezzo secolo senza dirmi nulla.
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Lo más acertado de mis visitas al psiquiatra es no recordar cuánto le he pagado.
Il maggior successo delle mie visite dallo psichiatra è non ricordare quanto gli ho pagato.
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Los libros son ladrillos que construyen nuestra voz.
I libri sono mattoni che costruiscono la nostra voce.
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Escribo poco. Sólo lo suficiente para no perder mi sombra.
Scrivo poco. Solo ciò che è sufficiente per non perdere la mia ombra.
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Dios es un mago: nos tritura lo que más amamos para mostrárnoslo después en un diamante.
Dio è un mago: tritura ciò che più amiamo per mostrarcelo dopo in forma di diamante.
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Los sueños son las únicas genuinas obras de arte.
I sogni sono le uniche vere opere d’arte.
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Amanece y el mundo parece tan feliz… como una solitaria iglesia.
Albeggia e il mondo pare così felice… come una chiesa solitaria.
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He querido hacerle una transfusión de música a mis palabras.
Ho cercato di fare una trasfusione di musica nelle mie parole.
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De viejas, ya mis manos comienzan a brillar en su aridez.
Da vecchia, già le mie mani cominciano a brillare nella loro aridità.
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Con absoluta desnudez se visten mis palabras.
Le mie parole si vestono di assoluta nudità.
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La locura de algunos escritores es muy seductora: esa falsa luz donde se estrellan todas las polillas…
La follia di alcuni scrittori è molto seducente: quella luce falsa dove vanno a sbattere tutte le falene …
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Soy carnívora definitivamente. Cuando te beso, la nostalgia de la fruta desaparece.
Sono sicuramente carnivora. Quando ti bacio, la nostalgia della frutta scompare.
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Somos unas bolitas de mierda. Y Dios el escarabajo que no se cansa de arrastrarnos.
Siamo una pallina di merda. E Dio lo scarafaggio che non si stanca di rotolarci.
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¿Y si me secuestras el recuerdo y yo te secuestro el olvido?
E se tu mi sequestrassi il ricordo e io ti sequestrassi l’oblio?