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Tudor Vasiliu nasce nel 1950 a Botoşani, in Romania. Dopo il liceo, si iscrive alla Facoltà di Filologia dell’Università di Bucarest, ma viene espulso al secondo anno per motivi politici.
Nel 1964, a quattordici anni, scrive la sua prima opera, Urzica, una raccolta di epitaffi. Il suo debutto editoriale avviene nel 1969 con la raccolta di poesie În general, triumful pădurilor. Ha pubblicato poesie, romanzi (umoristici, gialli e di fantascienza), racconti e libri per bambini. Ha inoltre collaborato con numerose riviste. In ambito aforistico fa il suo debutto nel 1975 con il libro Pegasul troian. Pubblicherà poi le seguenti raccolte di aforismi: Îndreptar de greşelile altora (1978), Cele mai frumoase nerozii (1981), Şcoala tăcerii (1992), Pe scurt/Bref, versione bilingue rumeno-francese (1992) e Poveşti de dragoste (1993). Ha scritto anche due libri di definizioni umoristiche: Dicţionarul falitului 1993 e Dicţionar romîn-român (1995).
L’aforisma di Tudor Vasiliu sottolinea le ipocrisie e i luoghi comuni della realtà, attraverso l’uso del paradosso e dell’antitesi. Molti suoi aforismi assomigliano a dei proverbi ed esprimono delle massime di saggezza temperate da un costante uso dell’ironia. Come scrive il critico Nicolae Steinhardt, “Di fronte alle ingiustizie e alle assurdità, anche in Tudor Vasiliu l’aforisma romeno si rifugia nei suoi nascondigli da sempre, nell’umorismo e nell’intelligenza, nella mitezza e nella tranquillità… Gli aforismi di Tudor Vasiliu somigliano ai proverbi e sovente – e un complimento più grande non gli si può fare – riportano a Creanga, l’autore più saggio e sagace tra quanti abbiamo mai avuto”.
Sono molteplici le riflessioni di Tudor Vasiliu sull’aforisma. In uno scrive: “Gli aforismi? Immaginate che prima di utilizzarli come arma, il riccio abbia dovuto sopportare che degli aghi si infilassero nel suo corpo” e in un altro: “L’aforisma è la scintilla che accende in noi la polvere delle parole, ma anche la goccia che cerca di spegnere tutto questo fuoco inutile”.
Presento una selezione di aforismi di Tudor Vasiliu tratti da Pe scurt/Bref (1992, casa editrice Vasiliu) e Cele mai frumoase nerozii (1981, casa editrice Cartea romaneasca). La traduzione è di Alina Breje che ha già tradotto diversi autori rumeni tra cui gli aforismi di Valeriu Butulescu, apparsi in lingua italiana con il titolo Oasi di sabbia (Genesi editrice, 2011).
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Tudor Vasilu, aforismi scelti
Asupra acestei lumi pǎstreazǎ-ţi ochiul deschis şi limpede; şi doar din când ȋn când sǎ clipeşti –a ghilotinǎ.
Su questo mondo tieni i tuoi occhi aperti e limpidi; ma di tanto in tanto abbassa le palpebre, come la ghigliottina.
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Cu cât adevǎrul atârnǎ mai greu ȋn balanţǎ cu atât ridicǎ minciuna mai sus.
Quanto più la verità pesa sulla bilancia, tanto più solleva la menzogna.
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De substanţa noastrǎ depinde dacǎ nenorocirea care ne loveşte scobeşte sau sculpteazǎ.
La sventura che si abbatte su di noi ci scava o ci scolpisce, dipende dalla nostra sostanza.
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Ce alibi, de fapt, omniprezenţa.
Che alibi, nei fatti, l’onnipresenza.
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Viaţa e un tren nesfârşit. Mulţi ȋl aşteaptǎ sǎ plece, puţini ȋnţeleg cǎ trebuie strǎbǎtut.
La vita è un treno senza fine. Molti lo attendono per partire, pochi si rendono conto che bisogna percorrerlo.
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Dacǎ binele, triumfând asupra rǎului, nu şi l-ar anexa!
Se il bene, quando trionfa sul male, non lo annettesse anche!
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Ce e gloria fǎrǎ gloria de a fi refuzat-o?
Cos’è la gloria senza la gloria di averla rifiutata?
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Visul maimuţei e sǎ poatǎ imita papagalul.
Il sogno della scimmia è quello di poter imitare il pappagallo.
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Vorba de duh? Ȋn mâna geamgiului-diamant; zvârlitǎ de praştia ţâncului-piatrǎ.
Il motto di spirito? Nella mano del vetraio: un diamante. Lanciato dalla fionda del bambino: una pietra.
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Ȋnţeleptul e un desǎvârşit indicator de drumuri; ȋl consultǎm: nici nu ne pasǎ cǎ, ȋn fond, e la rǎscruce.
Il saggio è un perfetto indicatore delle strade; ci facciamo consigliare da lui: non ci importa che, in fondo, sia a un bivio.
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”Iubeşte-ţi”, nu “iubeşte-mi” aproapele.
“Ama il prossimo tuo”, e non “il mio”
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Ȋncearcǎ sǎ realizezi cǎ, zi şi noapte, lipite de tâmple, douǎ atente urechi te ascultǎ.
Cerca di renderti conto che, giorno e notte, incollate alle tempie, due orecchie attente ti ascoltano.
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Din douǎ primejdii microscopice, alege-o totuşi pe cea mai vizibilǎ.
Tra due pericoli microscopici, scegli quello più visibile.
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Noaptea, mai mult decât cântecul greierilor, mǎ impresioneazǎ tǎcerea milioanelor de furnici care ascultǎ.
Di notte, più del canto dei grilli, mi impressiona il silenzio di milioni di formiche che ascoltano.
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Pentru un petic de cer, totuşi cât sac!
Per un pezzo di cielo, quanti rattoppi!
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Şansa unui deschizǎtor de drumuri greşite e cǎ multǎ lume se grǎbeşte sǎ-i calce pe urme, ştergându-i-le.
La fortuna di colui che si mette su strade sbagliate è di vedere le sue tracce cancellate da coloro che si affrettano a seguirlo.
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Cei care au gǎsit cheia succesului ştiu cǎ acesta nu e un seif ci o jucǎrie mecanicǎ.
Coloro che hanno trovato la chiave del successo sanno che esso non è una cassaforte ma un giocattolo meccanico.
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Sigur cǎ suntem egali, iubito; nuanţa e cǎ tu eşti egalul meu, nu eu al tǎu.
Certo che siamo identici, cara, ma la differenza è che tu sei il mio uguale e non io, il tuo.
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Ȋnţelepciunea e precum cântarul; nu o strivi, cǎ te cântǎreşti!
La saggezza è come la bilancia; se la schiacci, essa ti misura!
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Cǎrţile sunt canaturile aceleiaşi porţi: e suficient sǎ deschizi una.
I libri sono i battenti di una medesima porta: è sufficiente aprirne uno.
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Ȋntre foarte mic şi foarte mare acest om a fost la un moment dat ȋntreg.
Tra molto piccolo e molto grande quest’uomo è stato, in un determinato momento, intero.
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Modestia e orgoliul de a nu excela comparându-te cu proştii.
La modestia è l’orgoglio di non eccellere quando ti confronti con gli idioti.
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Un arǎtǎtor, ȋndoindu-se ȋn semn de chemare, ȋntâlni ȋn calea lui un trǎgaci.
Un dito indice, piegandosi in segno di invito, incontrò sulla sua via un grilletto.
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Cine fuge dupǎ doi iepuri se bifurcǎ.
Chi corre dietro due conigli si biforca.
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Ȋn artǎ, ţinta se propagǎ sub formǎ de cercuri concentrice ȋn jurul primului glonte ȋntâmplǎtor.
Nell’arte, il bersaglio si propaga sotto forma di cerchi concentrici intorno al primo colpo accidentale.
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Ne ridicǎm ştacheta din ce ȋn ce mai sus ca sǎ putem, ȋn final, trece pe dedesupt.
Alziamo l’asticella sempre più in alto per poter, alla fine, passare sotto.
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Era un om atât de modest ȋncât s-ar fi mulţumit sǎ locuiascǎ ȋntr-o statuie.
Era un uomo così modesto che si sarebbe accontentato di vivere in una statua.
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Pentru gustul meu, un om echilibrat conţine totuşi prea mult lest.
Per il mio gusto, un uomo equilibrato contiene comunque troppa zavorra.
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Ȋmi plac cei care tac şi fac. Sunt cei care te pot ȋnvǎţa ce-i de tǎcut.
Mi piacciono quelli che tacciono e fanno. Sono quelli che ti possono insegnare ciò che c’è da tacere.
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Idealul visului e realitatea.
L’ideale del sogno è la realtà.
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Ca moralist, ȋncerc sǎ va transmit preceptele cele mai juste şi adevǎrurile cele mai ȋnǎlţǎtoare deoarece simt cǎ ȋn mine acestea nu se aflǎ ȋn siguranţǎ.
Come moralista, cerco di trasmettervi gli insegnamenti più giusti e le verità più sublimi perché esse non sono al sicuro dentro di me.
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Aforismele sunt ca boabele de grâu: la nevoie faci din ele o pâine, deşi rostul lor e sǎ devinǎ holdǎ.
Gli aforismi sono come i chicchi di grano: se ne hai bisogno puoi farne del pane, anche se normalmente sono destinanti a seminare il campo.
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Ce derizorie, spaima tânǎrului ca nu-şi va scrie cǎrţile, pe lângǎ sentimentul bǎtrânului maestru cǎ nu şi le mai poate şterge.
Com’è irrisoria, la paura del giovane che non potrà scrivere i suoi libri, rispetto al sentimento del vecchio maestro che non potrà più cancellare i suoi.
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Bacnotele apar ȋn milioane de exemplare şi nu s-a ȋnfiinţat ȋncǎ o bancnotecǎ publicǎ unde noi, sǎracii, sǎ putem veni sǎ le studiem.
Le banconote appaiano in milioni di copie ma non si è ancora creata una banconoteca pubblica in cui noi, i poveri, possiamo venire a studiare.
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Selecţia naturalǎ constǎ ȋn selectarea celor slabi de cǎtre cei puternici.
La selezione naturale risiede nella selezione dei deboli da parte dei forti.
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Ȋntre talerul cu doua feţe şi diamantul cu mii de faţete, ipocrizia trece discret de la tinichea la podoabǎ.
Tra una medaglia a due facce e il diamante con mille sfaccettature, l’ipocrisia passa discretamente dal ferro al gioiello.
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Cei dintâi dau un frumos exemplu de modestie acceptând sǎ aibǎ ultimul cuvânt.
I primi offrono un bellissimo esempio di umiltà accettando di avere l’ultima parola.
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Ţi-am urat , draga mea, o viaţǎ lungǎ, nu dublǎ!
Ti ho augurato una vita lunga, mia cara, non doppia!
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Bǎtrâneţea: Puţin câte puţin, dǎm ȋnapoi pentru a ne lua avânt.
Vecchiaia: a poco a poco, ci tiriamo indietro per prendere lo slancio.
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Prefer sǎ nu gǎsesc niciodatǎ un trifoi cu patru foi, decât sǎ-l pasc zilnic.
Preferisco non trovare mai un quadrifoglio, che brucarlo ogni giorno.
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O minte doldora de idei aduce cu nisipul aurifer. Alegi o viaţǎ ȋntreagǎ ”firele de aur”, le purifici, şi deodatǎ ai revelaţia nisipului rǎmas atât de curat, atât de pur, fǎrǎ ele.
Una mente piena di idee è come la sabbia aurifera. Per una vita intera separi “le pagliuzze d’oro” dai granelli di sabbia e all’improvviso hai la rivelazione della purezza di questa sabbia, cosi pulita, così pura, senza le pagliuzze.
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Devenim atât de ocupaţi ȋncât ȋn curând cititorii nu vor mai avea timp sǎ citeascǎ toate cǎrţile pe care scriitorii nu vor mai avea timp sa le scrie.
Stiamo diventando così occupati che presto i lettori non avranno più tempo per leggere tutti i libri che gli autori non avranno più tempo di scrivere.
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M-a ȋnvǎţat o ȋncǎpere cǎ ȋmpotriva zgomotului din afarǎ o perfectǎ izolaţie fonicǎ ţi-o procurǎ doar tumultul interior.
Una stanza mi ha insegnato che un perfetto isolamento acustico contro il rumore esterno lo procura solo un tumulto interiore.
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Salonul literar? Ciudat cum penele atâtor scriitori provin de la aceeaşi gâscǎ.
Il salotto letterario? Strano come le penne di cosi tanti scrittori provengono dalla stessa oca.
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O cǎsnicie ce se destramǎ aduce cu o barcǎ ce se scufundǎ: pe mǎsurǎ ce e pǎrǎsitǎ, revine la suprafaţǎ – despovǎratǎ.
Un matrimonio che si disgrega assomiglia ad una barca che affonda: dopo che è stata abbandonata, ritorna in superficie – alleggerita.
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Aforismele? Imaginaţi-vǎ cǎ, ȋnainte de a le folosi ca armǎ, ariciul ar suporta sǎ i se ȋnfigǎ acele ȋn trup.
Gli aforismi? Immaginate che prima di utilizzarli come arma, il riccio abbia dovuto sopportare che degli aghi si infilassero nel suo corpo.
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Privit din spaţiu, Pǎmântul e rotund: o gurǎ ce ar vrea sǎ strige adevǎrul, dar din pǎcate e umplutǎ cu pǎmânt.
Vista dallo spazio, la Terra è rotonda: si direbbe una bocca che vorrebbe gridare la verità, ma purtroppo è piena di terra.
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Spiritul e o armǎ vetustǎ; nici de atac, nici de apǎrare, ȋşi mai gǎseşte, iatǎ, unele ȋntrebuinţǎri ȋn hara-kiri.
Lo spirito è un’arma vetusta; né per l’attacco, né per la difesa, ma se ne trova ancora qualche utilizzo nell’hara-kiri.
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Cel ce ştie sǎ trǎiascǎ e ca cel ce ştie sǎ ȋnoate: de el se agaţǎ neştiutorii, trǎgându-l la fund.
Chi sa vivere è come chi sa nuotare: a lui si aggrappano tutti gli ignoranti tirandolo verso il fondo.
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Pentru a ȋncolţi, roadele muncii de scriitor trebuie ȋngropate pentru o vreme ȋn tǎcere.
Per germogliare, i frutti del lavoro dello scrittore devono essere sepolti per qualche tempo nel silenzio.
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Devenim cu toţii nişte muşte ȋn plasa pǎianjenului de riduri, doar cǎ femeile se zbat mai mult.
Diventiamo tutti delle mosche nella ragnatela delle rughe, solo che le donne si dibattono un po’ di più.
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Prostule, statuia prostiei te va reprezenta ȋntotdeauna ȋn chip de postament al unuia mai deştept decât tine.
Stupido, la statua della stupidità ti raffigurerà sempre come piedistallo di uno più intelligente di te.
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Ce-mi pasǎ mie cǎ nimic nu se pierde, dacǎ totul se trasformǎ!…
Che me ne importa che nulla si distrugge, se tutto si trasforma!…
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Se pare cǎ existǎ şi câini poliţişti, dar mai ales invers.
Sembra che esistano anche i cani poliziotto, ma soprattutto il contrario.
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Aforismul e scânteia ce aprinde ȋn noi pulberea cuvintelor, dar şi picǎtura ce ȋncearcǎ sǎ stingǎ tot acest incendiu de prisos.
L’aforisma è la scintilla che accende in noi la polvere delle parole, ma anche la goccia che cerca di spegnere tutto questo fuoco inutile.
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Am reuşit sǎ-mi dezvolt spiritul de observaţie ȋntr-o asemenea mǎsurǎ ȋncât izbutesc sǎ ȋnchid ochii la foarte multe.
Sono riuscito a sviluppare il mio senso di osservazione a tal punto che riesco a chiudere gli occhi su tante cose.
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Urmǎreşti cu privirea o pasǎre ȋn zbor; ea se face micǎ, mai micǎ, şi dispare deodatǎ- ca şi când ar fi gǎsit o ieşire.
Se si segue con lo sguardo un uccello in volo, diventa sempre più piccolo e all’improvviso scompare, come se avesse trovato una via d’uscita.
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Falimentul combinǎ senzaţia cǎ toate uşile ţi se ȋnchid, cu ademenitoarea constatare cǎ, ȋn schimb, toate ferestrele ȋţi sunt larg deschise…
Il fallimento combina la sensazione che tutte le porte siano chiuse con l’affascinante constatazione che, a sua volta, tutte le finestre siano aperte…
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Aurul este metalul cel mai ductil. El poate fi tras ȋn fire atât de subţiri ȋncât bǎrbatul nici nu simte când soţia ȋi ȋmpleteşte, noaptea, verigheta despletitǎ ziua de cǎtre altǎ femeie.
L’oro è il metallo più duttile. Se ne possono trarre fili così sottili che l’uomo non sente sua moglie intrecciare, di notte, la fede sciolta, di giorno, da un’altra donna.
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Pentru regularizarea cursului istoriei mai e ȋncǎ nevoie de multe baricade.
Per regolare il corso della storia c’è ancora bisogno di molte barricate.
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Faţǎ de romanul-fluviu, aforismul e ca picǎtura ce se adunǎ imperceptibil pe streaşinǎ: când cade-parcǎ s-a copt.
A differenza del romanzo-fiume, l’aforisma è come la goccia che si accumula impercettibilmente su un cornicione: quando cade – sembra piena.
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Gelosul e ca melcul: are ochii excelent plasaţi pentru a-şi supraveghea iubita, dar cam ȋn vârful coarnelor.
Il geloso è come la lumaca: ha gli occhi ben piazzati per sorvegliare la sua amata, ma un po’ troppo sulla punta delle corna.
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Lucrul cel mai rǎu n-ar fi ca un extraterestru sǎ scrie cândva o carte intitolatǎ: “De ce au dispǎrut pǎmântenii?”, ci ca aceastǎ carte sǎ nu mai intereseze pe nimeni.
La cosa peggiore non è che un alieno possa scrivere un giorno un libro intitolato, “Perché sono spariti i terrestri?”, ma che questo libro
non interessi più a nessuno.
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Mulţi se aventureazǎ ȋn gura lupului doar aşa, pentru cǎ vǎd deschis.
Molti si avventurano nella bocca del lupo per questo motivo, perché la vedono aperta.
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Femeile pe care le cucereşti milimetru cu milimetru sunt cele pe care le pierzi dintr-o datǎ.
Le donne che conquisti millimetro per millimetro sono quelle che perdi improvvisamente.
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Mǎ uit la mişcǎrile creionului meu cu gumǎ: scriu pentru eternitate, sau şterg, ȋn aer, tot ce-mi trece prin minte?
Guardo i movimenti della mia matita in gomma: scrivo per l’eternità, o al contrario cancello, nel vuoto, tutto quello che mi passa per la testa?
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Autorule, când ȋţi potriveşti cartea, cerceteazǎ dincotro bate vântul: el ţi-o poate ȋnchide, sau rǎsfoi.
Caro scrittore, quando correggi il tuo libro, cerca di capire da dove soffia il vento: esso te lo può chiudere, o sfogliare.
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Existenţa e un cart ȋmpǎrţit frǎţeşte: la ȋnceput umbra se odihneşte şi omul stǎ treaz, apoi omul se culcǎ, şi umbra rǎmâne sǎ vegheze.
L’esistenza è una veglia condivisa in due: all’inizio l’ombra si riposa e l’uomo veglia, poi l’uomo va a dormire, e l’ombra rimane a vegliare.
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Și deşteptul are capul plin de cucuie, dar ale prostului sunt fǎcute de mereu acelaşi zid.
Il saggio, anche lui, ha la testa piena di bernoccoli, ma quelli degli stupidi sono fatti sempre dalla stessa parete.
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Mǎ cutremur la gândul cǎ pânǎ şi dezarmarea va fi nuclearǎ.
Rabbrividisco al pensiero che anche il disarmo sarà nucleare.
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Artistul este un soldat cu calitǎţi de general: el devine ȋnsǎ un simplu caporal dacǎ se lasǎ avansat.
L’artista è un soldato con le qualità di un generale: ma egli diventa un semplice caporale se vuole farsi fare carriera.
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A nu se confunda visǎtorul cu capul ȋn nori, cu vizionarul – periscop deasupra acestora.
Da non confondere il sognatore con la testa tra le nuvole, con il visionario – il periscopio sopra di esse.
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Oricât ai fi de obiectiv fa ţǎ de societate, pǎrerea ei despre tine va i ȋntotdeauna foarte subiectivǎ.
Non importa quanto tu sia oggettivo di fronte alla società, la sua opinione su di te sarà sempre molto soggettiva.
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Pentru unii asperitǎţile urcuşului sunt piedici, pentru alţii – trepte.
Per alcuni l’asperità della salita è un ostacolo, per altri – un gradino.
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Dacǎ tot nu poţi fi ȋnţeles decât cu ȋntârziere, de ce nu ti s-ar face o vinǎ din graba cu care te-ai pripit sǎ te exprimi?
Se puoi essere compreso solo in ritardo, perché non ti fai una colpa dalla fretta con cui ti sei affrettato ad esprimerti?
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Fluviul acceptǎ contribuţia afluenţilor: el ştie cǎ fiecare, la timpul sǎu, visa sǎ-l ȋntretaie.
Il fiume accetta l’apporto dei suoi affluenti : sa che ognuno, a suo tempo, ha sognato di attraversarlo.
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Cheltuieşte frenetic, dacǎ vrei sa ţi se dea restul.
Spendi freneticamente, se vuoi che ti venga dato il resto.
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Viaţa e o partiturǎ ciudatǎ: cu cât o iei de mai multe ori de la capǎt, cu atât o interpretezi mai prost.
La vita è una partitura strana: più la ricominci da capo, più la interpreti male.
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Paralelele au totuşi ceva comun: nu se ȋntâlnesc niciodatǎ.
Le parallele hanno comunque qualcosa in comune: non si incontrano mai.
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Fluturele: Unul care aplaudǎ incontinuu pentru a se ȋnǎlţa.
La farfalla: Colei che applaude continuamente per alzarsi.
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Pentru sǎgeţile duşmane, sǎ ai ȋntotdeauna o tintǎ pregǎtitǎ: ȋţi va servi drept scut.
Contro le frecce nemiche, devi sempre mostrare un bersaglio: ti servirà come scudo.
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Bine cǎ am spatele asigurat- ȋţi spui când eşti la zid.
Meno male che ho le spalle coperte – dici a te stesso quando vieni messo con le spalle al muro.
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Mi se spune cǎ mǎ joc cu focul, când eu de fapt nu fac decât sǎ ȋntreţin o flacǎrǎ.
Mi si dice che sto giocando con il fuoco, quando non faccio altro che tenere accesa la mia fiamma.
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Ȋnţeleptul are şi experienţa prostului, prostul- nici pe a lui.
Il saggio ha anche l’esperienza dello stupido, lo stupido – nemmeno la propria.
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Maimuţa ne imitǎ gestul, papagalul- vorba, cameleonul- culoarea…Jungla ne egaleazǎ oare?
La scimmia imita i nostri gesti, il pappagallo – la parola, il camaleonte – il colore… Forse la giungla vuole mettersi alla pari con noi?
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Faptele sunt grǎitoare. Dar cine le ascultǎ?
I fatti parlano da soli. Ma chi li ascolta?
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A greşi e omenesc, a persevera în omenesc e diabolic
Errare è umano, perseverare nell’umano è diabolico
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Cine sapă groapa altuia riscă să dezgroape pe altcineva
Chi scava una fossa è probabile che porti alla luce qualcun altro.
L’ha ribloggato su EUROITALIA – Agenzia giornalistica europea.
La ringrazio per il reblog. Se le interesse qui c’è un articolo sull’antologia dell’aforisma romeno contemporaneo che ho recentemente curato e dove è presente anche Tudor Vasiliu.
http://aforisticamente.com/2013/04/16/antologia-dellaforisma-romeno-contemporaneo/
Mentre a questo link trova tutte le informazioni sull’aforisma romeno contemporaneo.
http://aforisticamente.com/category/laforisma-in-romania/