Skip to main content
AutoriFrasi BellePoesieProverbi e poesie

Le frasi e poesie più belle di Lord Byron

Annunci

George Gordon Byron, meglio noto come Lord Byron (Londra, 22 gennaio 1788 – Missolungi, 19 aprile 1824), è considerato uno dei massimi poeti del Romanticismo.

Presento una raccolta delle frasi e poesie più belle di Lord Byron. Tra i temi correlati si veda Le frasi più belle di John Keats e Frasi, citazioni e aforismi di Ugo Foscolo.

**

Le frasi e poesie più belle di Lord Byron

Il grande oggetto della vita è la sensazione – sentire che esistiamo, anche se nel dolore.
[The great object of life is sensation- to feel that we exist, even though in pain]

C’è un piacere nei boschi senza sentieri,
c’è un’estasi sulla spiaggia desolata,
c’è vita, laddove nessuno s’intromette,
accanto al mare profondo, e alla musica del suo sciabordare:
non è ch’io ami di meno l’uomo, ma la Natura di più.
(Il pellegrinaggio del cavaliere Aroldo)

Montagne, onde e cieli non sono forse parte di me, come io di loro?

Confondermi con l’universo e lì sentire
ciò che mai posso esprimere
né del tutto celare.

L’amicizia è amore senza le sue ali.
[Friendship is Love without his wings]

Un amico è un regalo che fai a te stesso.

Così il cuore si spezzerà, eppure spezzato vivrà.

Ci sono quattro domande che contano nella vita:
Cosa è sacro?
Di cosa è fatto lo Spirito?
Per cosa vale la pena vivere?
Per cosa vale la pena morire?
La risposta ad ognuna è la stessa:
solo l’AMORE.

Il ricordo della felicità non è più felicità; il ricordo del dolore è ancora dolore.

L’amore è una cosa a parte nella vita dell’uomo, la vita intera per la donna.

L’amore è l’elemento in cui viviamo. Senza di esso vegetiamo appena.

Chiunque vuole conquistare la gioia deve condividerla con qualcuno: la felicità è nata gemella.

E se il mare freddo faceva paura agli altri, a me dava gioia. Perché ero come un figlio suo, e mi fidavo delle sue onde, lontane e vicine, e giuravo sul suo nome.

C’è qualcosa di pagano in me da cui non posso liberarmi. In breve, non nego nulla, ma dubito di tutto.

Oh, chi può dirlo, salvo colui il cui cuore ha provato.
[Oh who can tell, save he whose heart hath tried]

Se dovessi incontrarti
dopo lunghi anni,
come salutarti?
Con silenzio e lacrime.

Farò della mia anima uno scrigno
per la tua anima
del mio cuore una dimora
per te.

Ti amerò
come le praterie
amano la primavera
E vivrò in te
la vita di un fiore
sotto i raggi del sole.

Quelli che non vogliono ragionare, sono bigotti,
quelli che non possono, sono degli sciocchi,
e quelli che non osano, sono degli schiavi.

Non c’è figlia della bellezza
di un incanto simile al tuo.

Dimmi non so che cosa,
ma che io ti senta
una volta ancora.

Canterò il tuo nome
come la valle canta l’eco delle campane,
ascolterò il linguaggio
della tua anima

Il cane è l’amico più fedele, il primo cui dare il benvenuto, il più importante da difendere.
[The dog, in life the firmest friend, the first to welcome, the foremost to defend]

È dolce sentire l’onesto abbaio del cane da guardia che ci lancia un profondo benvenuto quando ci avviciniamo a casa; è dolce sapere che c’è un occhio attento che cura il nostro ritorno e si illumina quando arriviamo.

Qui sono sepolti i resti
di chi possedeva bellezza senza vanità,
forza senza insolenza,
coraggio senza ferocia,
e tutte le virtù dell’uomo senza i suoi vizi.
E questa lode
che non sarebbe che una mendace adulazione
se di resti umani si trattasse
non è che un giusto omaggio
alla memoria di Botswain
che nacque a Terranova nel maggio 1801
e morì a Windsor il 18 novembre 1815.
(Epitaffio per il cane Boatswain)

Ridi sempre quando puoi. È una medicina a buon mercato.
[Always laugh when you can. It is a cheap medicine]

È triste! È tutto un’illusione:
il futuro ci inganna da lontano,
non siamo più quel che ricordiamo,
né osiamo pensare a ciò che siamo.

Sono spesso più religioso in un giorno di sole.

Una mente timida è capace di scambiare ogni graffio per una ferita mortale

Ma le parole sono cose, e una piccola goccia di inchiostro,
che cade come rugiada su un pensiero, produce
ciò che fa pensare migliaia, forse milioni di persone.

Se non scrivo per svuotare la mente, impazzisco.

La scrittura di una lettera è l’unico strumento che combina la solitudine con una buona compagnia.

Esco solo per darmi di nuovo voglia di essere solo.

Tra due mondi la vita aleggia come una stella, tra la notte e il mattino, all’orizzonte.

Come il morbillo, l’amore è più pericoloso quando arriva tardi nella vita.

Per essere davvero originali si dovrebbe pensare molto e leggere poco, e questo è impossibile, perché bisogna aver letto prima di imparare a pensare.

Un’ombra in più, un raggio in meno, avrebbero
in parte guastato la grazia senza nome
che si posa sui capelli neri
o illumina il volto con dolcezza,
dove pensieri limpidi
svelano pura e preziosa dimora.
Su quella guancia, sopra quella fronte serena
sorrisi e colori parlano di pacifici giorni,
di un intelletto in armonia con tutto,
di un cuore che ama innocente.

Uomo!
Tu pendolo fra un sorriso e una lacrima.

La disperazione e il genio sono troppo spesso uniti.

La cosiddetta morte, è una cosa che fa piangere gli uomini. Eppure un terzo di vita è passato nel sonno.

Filosofia e scienza,
E le sorgenti del Meraviglioso e la saggezza del Mondo.
Tutto ho sperimentato, e nella mia mente è il potere
Di soggiogare ogni cosa a se stessa – ma ciò non vale a nulla.

Mi hai dato la chiave del tuo cuore, amore mio, allora perché mi hai fatto bussare?

Sii tu l’arcobaleno nelle tempeste della vita. Il raggio che la sera, come un sorriso, le nuvole disperde, e tinge il domani col suo raggio profetico.
[Be thou the rainbow in the storms of life. The evening beam that smiles the clouds away, and tints tomorrow with prophetic ray]

Il trascorrere delle ere cambia tutte le cose – tempo, lingua, la terra, i confini dei mari, le stelle nel cielo, ed ogni cosa riguardante, o sopra od attorno o sotto l’uomo, eccetto la natura dell’uomo stesso.

Una porzione di Paradiso è ancora sulla terra, e l’Eden rivive nel primo bacio d’amore.

Vieni, posa la testa sul mio petto, e io t’acquieterò con baci e baci.

Sembra che in me ci siano due modi di esistere: l’uno completamente contemplativo, durante il quale al mio sguardo si presentano i crimini, gli errori e le follie del mondo…; e l’altro, attivo, in cui io recito la mia parte nel dramma della vita, quasi costretto da una forza che non è in mio potere controllare.

Un affare è nella sua intima essenza una transazione ostile, non cercano forse tutti gli uomini di abbattere il prezzo di ciò che comprano? Io affermo che un affare anche tra fratelli è una dichiarazione di guerra.

Quando si trova un coniuge ammazzato, la prima persona inquisita è l’altro coniuge: questo la dice lunga su quel che la gente pensa della famiglia.

Quando l’età raffredda il sangue e i piaceri sono una cosa del passato, il ricordo più caro resta sempre l’ultimo, e la nostra memoria più dolce, quella del primo bacio.

Quando colui che ama sa osare, sarà difficile che egli ami senza successo.

Non v’è gioia che il mondo possa dare, eguale a quella che nega,
quando lo sfavillio della mente giovanile volge verso il torpido declino.

Ecco un sospiro per chi mi ama,
Ecco un sorriso per chi mi odia,
E quale che sia il cielo su di me,
Ecco un cuore per ogni destino.

La fama è la sete della giovinezza.

La vera pietra di paragone del merito è il successo.

E la coppa incantata della vita solo brilla vicino l’orlo.
[Life’s enchanted cup sparkles near the brim]

L’inverno inglese – che termina a luglio per ricominciare in agosto.

Il mondo è un fascio di fieno. L’umanità è l’asino che tira.

Ma, ahimè!, chi può amare ed essere saggio?

Ognuno è incline a credere in ciò che desidera, da un biglietto della lotteria a un passaporto per il paradiso.

L’onore deve essere mantenuto strettamente come la dieta.

Una donna non dovrebbe mai farsi vedere mentre mangia, a meno che si tratti di insalata di aragosta e champagne, le uniche vivande davvero appropriate e femminili.

Poiché in sé un pensiero, un pensiero assopito, racchiude anni, e in un’ora condensa una lunga vita.

La sorte ha in pugno i dadi e chissà che non esca la combinazione vincente.

A mezzanotte la volta del cielo è disseminata di stelle, simili a isole di luce in un oceano sospeso sulle nostre teste, chi può contemplarle e ritorcere lo sguardo sulla terra, senza provare un triste rimpianto e senza desiderare le ali per spiccare il volo e confondersi fra splendori immortali?

Scintillano calme le onde,
Placati i venti sembrano sognare:
E la luna di mezzanotte
Tesse una trama lucente sul mare.

Il diavolo non ha al suo arco frecce che vadano dritto al cuore più di una bella voce.

Non andremo più vagando,
Nella notte fonda
Anche se il cuore vuole ancora amore
E la luna splende luminosa…

Quando dalla vita si sottrae l’infanzia (che è come vegetare), il sonno, il mangiare e il tracannare, l’abbottonarsi e lo sbottonarsi, quanto resta di esistenza vera e propria? L’estate di un ghiro.

Quando sono per sempre, gli addii dovrebbero essere rapidi.

Quel rintocco che addolcisce ogni cuore e domina la mente, il toccasana dell’anima, la campana del pranzo.

Uno dei piaceri del leggere vecchie lettere, è sapere che non occorre rispondere.

C’è qualcosa in me che mi intenerisce quando sono in presenza di una donna, una strana influenza, anche se non sono innamorato di lei, che non posso attribuire a nulla, non avendo un’opinione molto elevata del sesso. Ma tuttavia, io mi sento sempre di umore migliore con me stesso e con ogni altra cosa, se c’è una donna nel mio campo visivo.

È singolare come si perda l’impressione di ciò che cessa di essere costantemente davanti a noi. Un anno altera, un lustro cancella. Restano poche cose distinte senza uno sforzo di memoria, poi le luci si riaccendono per un momento – ma chi può essere sicuro che l’Immaginazione non sia quella che regge la torcia?

Chi ha da fare non ha tempo per le lacrime

Ella passa splendida come la notte
di limpidi clini e di cieli stellati;
tutto il meglio del notturno splendore
vedo sul suo viso e nei suoi occhi.

È l’ora in cui s’ode tra i rami
la nota acuta dell’usignolo;
è l’ora in cui i voti degli amanti
sembrano dolci in ogni parola sussurrata
e i venti miti e le acque vicine
sono musica all’orecchio solitario

Nello sport puoi scegliere tra il piacere della vittoria e il piacere della sconfitta.

Noi del mestiere siam tutti pazzi. Alcuni sono affetti da gaiezza, altri da melanconia, ma tutti siamo più o meno toccati.

È piacevole di sicuro vedere il proprio nome stampato;
Un libro è un libro, anche vi manca il contenuto.

Il nome di Shakespeare, ci potete contare, è troppo in alto e cadrà.
(Lord Byron, Parlando di William Shakespeare)

Ho proprio l’intenzione di credere al Cristianesimo per il puro piacere d’immaginare che potrei essere dannato.

Sono un così strano miscuglio di bene e male, che sarebbe alquanto complesso descrivermi.

Adesso devo andare a dormire. Buonanotte.
(Ultime parole di Lord Byron prima di morire)

**

Don Giovanni (Don Juan 1819–1824)

Dopo tutto, una bugia cos’è? Nient’altro che la verità in maschera.
[And, after all, what is a lie? The truth in masquerade]

Voltai le spalle al Signore e camminai sui sentieri del peccato.

Il matrimonio deriva dall’amore, come l’aceto dal vino.

L’odio è di gran lunga il più durevole dei piaceri; gli uomini amano in fretta, ma detestano a tutto loro agio.

Se Laura fosse stata la moglie del Petrarca, pensate che lui avrebbe scritto sonetti tutta la vita?

Sappiamo così poco quello che facciamo in questo mondo che mi chiedo se il dubbio stesso non sia in dubbio.

L’alta società è un’orda sofisticata composta da due potenti tribù: i noiosi e gli annoiati.

È strano, ma vero; perché la verità è sempre strana. Più strana della finzione.

L’uomo, giacché è ragionevole, si deve ubriacare: il meglio della vita è l’ebbrezza.

Non v’è nulla, senza dubbio, che calmi lo spirito come il rum e la vera religione.

Nella sua prima passione la donna ama il suo amante, in tutte le altre ciò che ama è il suo amore.

Il piacere è peccato, e qualche volta il peccato è un piacere.

C’è musica nel sospirare di una canna;
C’è musica nello zampillare di un ruscello;
C’è musica in tutte le cose, se gli uomini avessero orecchie;
La terra non è che la musica delle sfere.

Dolce per l’avaro è il suo possesso scintillante,
Dolce al padre è la nascita del suo primogenito,
Dolce è la vendetta, specialmente per le donne.

La vita è una stella che splende all’orizzonte sui limiti di due mondi, tra la notte e l’aurora. Quanto poco sappiamo quello che siamo!

L’entusiasmo non è altro che ubriachezza morale.

Non ammirare è tutta l’arte ch’io conosco.

Tutta la storia umana attesta che la felicità dell’uomo, peccatore affamato, da quando Eva mangiò il pomo, dipende molto dal pranzo.

Tutte le tragedie finiscono con la morte, tutte le commedie con un matrimonio.