Skip to main content
AutoriFrasi Belle

Le frasi più belle di Bruno Munari

Annunci

Bruno Munari (Milano, 24 ottobre 1907 – Milano, 29 settembre 1998) è stato un artista, designer e scrittore italiano. Genio poliedrico e multiforme, Bruno Munari è stato capace di muoversi agevolmente in tutte le manifestazioni della creatività umana.

Su Bruno Munari scrive Enzo Mari: “Scoprii con sorpresa che non aveva uno studio e nemmeno un tavolo: lavorava a casa seduto su un divanetto, disegnando su un taccuino”.

Bruno Munari è stato cronologicamente il sesto fra i sette grandi di Milano tumulati nel Famedio del Cimitero Monumentale

Presento una raccolta delle frasi più belle di Bruno Munari. Tra i temi correlati Frasi, citazioni e aforismi di Andy Warhol, Frasi, citazioni e aforismi di Pablo Picasso e Frasi, poesie e filastrocche di Gianni Rodari.

**

Le frasi più belle di Bruno Munari

ALBERO
l’esplosione lentissima
di un seme.

L’uovo ha una forma perfetta benché sia fatto col culo.

Quando qualcuno dice:
“questo lo so fare anch’io”,
vuol dire
che lo sa rifare
altrimenti
lo avrebbe già fatto prima.

Complicare è facile, semplificare è difficile. Per complicare basta aggiungere, tutto quello che si vuole: colori, forme, azioni, decorazioni, personaggi, ambienti pieni di cose. Tutti sono capaci di complicare. Pochi sono capaci di semplificare.

Ho cercato di comunicare per tutta la vita quello che gli altri non vedono, ad esempio un arcobaleno di profilo.

Ogni libro è letto
ma ogni letto non è anche un libro.

Niente passa tanto di moda
come la moda.

Quando tutto è Arte
niente è Arte.

Il più grande ostacolo alla comprensione di un’opera d’arte è quello di voler capire.

La fantasia, l’invenzione, la creatività pensano.
L’immaginazione vede.

Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco.

Il lusso è la manifestazione della ricchezza incivile che vuole impressionare chi è rimasto povero. È la manifestazione dell’importanza che viene data all’esteriorità e rivela la mancanza di interesse per tutto ciò che è elevazione culturale. È il trionfo dell’apparenza sulla sostanza.

Il lusso è una manifestazione di stupidità. Per esempio, a cosa servono i rubinetti d’oro? Se da quei rubinetti d’oro esce un’acqua inquinata non è più intelligente, con la stessa spesa, mettere un depuratore d’acqua e tenere i rubinetti normali?

C’è sempre qualche vecchia signora che affronta i bambini facendo delle smorfie da far paura e dicendo delle stupidaggini con un linguaggio informale pieno di ciccì e di coccò e di piciupaciù. Di solito i bambini guardano con molta severità queste persone che sono invecchiate invano; non capiscono cosa vogliono e tornano ai loro giochi, giochi semplici e molto seri.

Conservare lo spirito dell’infanzia dentro di sé per tutta la vita vuol dire conservare la curiosità di conoscere, il piacere di capire, la voglia di comunicare.

La perfezione è bella ma è stupida, bisogna conoscerla ma romperla.
La combinazione tra regola e caos è la vita, è l’arte, è la fantasia, è l’equilibrio.

La banalità non aumenta la conoscenza.

Perché non facciamo una fantasia sull’alfabeto… fantastico, imprevisto, con lettere tutte diverse di dimensioni, di forma, di materia, di colore; buttate per aria con allegria…

Il sogno dell’artista è comunque quello di arrivare al Museo, mentre il sogno del designer è quello di arrivare ai mercati rionali.

Un uomo che vive di ricordi, diventa vecchio. Uno che vive di progetti resta giovane.

Una persona senza creatività è una persona incompleta, il suo pensiero non riesce ad affrontare i problemi che gli si presentano, egli dovrà sempre farsi aiutare da qualche altra persona di tipo creativo.

Fantasia: tutto ciò che prima non c’era anche se irrealizzabile.
Invenzione: tutto ciò che prima non c’era ma esclusivamente pratico e senza problemi estetici. Creatività: tutto ciò che prima non c’era ma realizzabile in modo essenziale e globale.

Creatività non vuol dire improvvisazione senza metodo: in questo modo si fa solo della confusione e si illudono i giovani a sentirsi artisti liberi e indipendenti.

Nelle pitture di Caravaggio ci sono effetti di luce. L’interruttore non so dov’è.

Un dizionario dei gesti italiani è divertente e utile, tanto più se pensiamo che gli italiani, appunto, sono conosciuti in tutto il mondo perché si esprimono, oltre che con le parole, anche con i gesti.

Un esempio di forma spontanea è la lampada di maglia Falkland. Il materiale è un tubo di filanca. Da molto tempo pensavo all’elasticità come componente formale di oggetti e un giorno sono andato in una fabbrica di calze per vedere se mi potevano fare una lampada. – Noi non facciamo lampade, signore. – Vedrete che le farete. E così fu.

Ci sono più sedie che culi.

Occorre far capire che finché l’arte resta estranea ai problemi della vita, interessa solo a poche persone.

Non ci deve essere un’arte staccata dalla vita: cose belle da guardare e cose brutte da usare.

L’Italia è un paese di furbi che cercano sempre di approfittare degli altri. Occorre educare i bambini a non fare i furbi.

Se volete poi sapere qualcosa di più sulla bellezza, che cos’è esattamente, consultate una storia dell’arte e vedrete che ogni epoca ha le sue veneri e che queste veneri (o apolli) messi assieme e confrontati, fuori dalle loro epoche, sono una famiglia di mostri. Non è bello quello che è bello, disse il rospo alla rospa, ma è bello quello che piace.

Non ci deve essere un’arte staccata dalla vita: cose belle da guardare e cose brutte da usare.

Occorre far capire che finché l’arte resta estranea ai problemi della vita, interessa solo a poche persone.

Il verismo vede l’oggetto così come è. L’impressionismo lo vede incompleto, lasciando allo spettatore il compito di completarlo. Il futurismo ne vede il movimento. Il surrealismo lo vede in combinazioni strane. Il cubismo lo seziona e lo vede da tutte le parti ma disposte su di un unico piano.

L’immaginazione in certi individui è molto tenue, in altri è fervida, pronta, in altri va oltre il pensato.

La creatività è un uso finalizzato della fantasia.

La fantasia è quella facoltà umana che permette di pensare a cose nuove non esistenti prima. La fantasia è libera di pensare a cose assolutamente inventate, nuove, mai esistenti prima, ma non si preoccupa di controllare se ciò che pensa è veramente nuovo. Non è suo compito. Se si desidera questo controllo allora occorre far intervenire la ragione

Una persona creativa prende e dà continuamente cultura alla comunità, cresce con la comunità. Una persona non creativa è spesso un individualista ostinato nell’opporre le proprie idee a quelle degli altri individualisti.

L’arte è ricerca continua, assimilazione delle esperienze passate, aggiunta di esperienze nuove, nelle forma, nel contenuto, nella materia, nella tecnica, nei mezzi.

D’inverno la natura dorme e quando sogna appare la nebbia. Camminare dentro la nebbia è come curiosare nel sogno della natura.

Spariranno i troni e le poltrone di lusso per i dirigenti imposti, gli arredi speciali per i capi, le cattedre di lusso alzate su pedane di mogano, i paludamenti, i gradi, e tutto ciò che serviva per suggestionare.

La rivoluzione va fatta senza che nessuno se ne accorga.