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Le frasi più belle di Santa Rita da Cascia

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Rita da Cascia, al secolo Margherita Lotti (Roccaporena, 1381 – Cascia, 22 maggio 1457) è una delle sante più venerate. Beatificata da papa Urbano VIII nel 1628, è stata proclamata santa da papa Leone XIII nel 1900.

Figlia unica, fin da giovane Rita avrebbe voluto consacrarsi a Dio. Su insistenza della famiglia, però, sposò un uomo violento, che lei con pazienza riuscì a “convertire”. Dopo la morte del marito e dei due figli, Rita potè seguire la via alla consacrazione, entrando nel monastero dell’Ordine di Sant’Agostino a Cascia.

Santa Rita è considerata la santa degli impossibili perché si ricorre alla sua intercessione nei casi che sembrano disperati.

Tradizionalmente la figura di santa Rita è collegata al dono di una rosa. Particolare che si spiega con un episodio della sua vita, quando ormai prossima alla morte era costretta a letto e si nutriva pochissimo. Ricevendo la visita di una parente le chiese una rosa dall’orto. La visitatrice obiettò che si era in pieno inverno ma Rita insistette. Così rientrata a casa la parente, con grande stupore, trovò una bella rosa che colse portandola alla santa la quale la consegnò alle consorelle.

Presento una raccolta delle frasi più belle di Santa Rita da Cascia. Tra i temi correlati si veda Le frasi più belle di Sant’Antonio di Padova, Le frasi più belle di Santa Teresa di Lisieux e Frasi, citazioni e aforismi di San Francesco.

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Le frasi più belle di Santa Rita da Cascia

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Frasi su Santa Rita da Cascia

Santa Rita da Cascia è donna, sposa, madre, vedova e monaca e insieme modello di vita più che mai valido anche oggi.
(Papa Francesco)

Come la rosa, Rita ha saputo fiorire, nonostante le spine che la vita le ha riservato.
(Papa Francesco)

Le donne di oggi , sull’esempio di Santa Rita, possano manifestare il medesimo entusiasmo di vita e, al contempo, essere capaci dello stesso amore che ella riservò a tutti incondizionatamente.
(Papa Francesco)

Santa Rita è la “santa degli impossibili”, la santa della rosa e della spina, un vero esempio di virtù, di fede e di amore per Cristo.
(Rita Coruzzi)

Talvolta le persone non sono soddisfatte del proprio nome, perché non l’hanno potuto scegliere. Per me invece è il contrario. Sono fiera e onorata di chiamarmi come la «santa degli impossibili», la santa della rosa e della spina, un vero esempio di virtù, di fede e di amore per Cristo. Non smetterò mai di ringraziare chi ha scelto per me questo nome, lo percepisco giusto per me, e mi ha sempre spronato a prendere come modello Rita da Cascia
(Rita Coruzzi)

Tradizionalmente la figura di santa Rita è collegata al dono di una rosa. Particolare che si spiega con un episodio della sua vita, quando ormai prossima alla morte era costretta a letto e si nutriva pochissimo. Ricevendo la visita di una parente le chiese una rosa dall’orto. La visitatrice obiettò che si era in pieno inverno ma Rita insistette. Così rientrata a casa la parente, con grande stupore, trovò una bella rosa che colse portandola alla santa la quale la consegnò alle consorelle.
(Riccardo Maccioni)

Nella storia del nostro popolo Rita è la sorella minore di due grandi santi dell’Umbria: il grande patriarca san Benedetto da Norcia (situata a pochi chilometri da Cascia) e san Francesco d’Assisi. Ella, però, è, forse, la più amata dal popolo.
(Antonio Sicari)

In Rita ricercano certo la «santa degli impossibili», ma nel senso che può tutto colei che tanto ha conosciuto e tanto ha amato: i devoti cercano la ragazza desiderosa di Dio, la donna dal matrimonio difficile, la sposa privata violentemente dello sposo, la madre che non sa più cosa fare per salvare i propri figli, la vedova capace di perdono e di bontà, la donna consacrata che sta accanto alla Croce per ricevere e distribuire quella grazia e quella salvezza.
(Antonio Sicari)

La popolarità e l’attualità di Rita sono impresse nella sua storia, semplice ma straordinaria, perché pur non avendo lasciato nulla di scritto, i suoi insegnamenti arrivano forti e preziosi, grazie all’esempio concreto della sua vita. I valori che ha lasciato non hanno tempo e non si legano a una sola confessione religiosa, sono universali.
(madre Maria Rosa Bernardinis, priora del monastero Santa Rita da Cascia)

L’ostinazione del bene produce miracoli, converte i cuori e cambia la storia: è questa resistenza dell’umiltà che ci viene testimoniata da santa Rita da Cascia, la «santa degli impossibili». E impossibile, infatti, poteva sembrare l’intento di cambiare il cuore del marito, ma con umile determinazione e la forza del Vangelo Rita ci riuscì.
(Matteo Liut)

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Preghiere e invocazioni a Santa Rita da Cascia

Ogni stagione del mondo,
attraversa una notte,
e l’uomo sempre si sente,
smarrito e bambino,
sente bisogno di stelle,
segni d’amore nel cielo,
e il Signore le accende,
nel cielo lassù
(Inno a Santa Rita)

Rita, Santa dei casi impossibili, aiutaci
ad affrontare ogni prova
con la certezza di non essere abbandonati.
Santa del dialogo e della famiglia,
proteggici e accompagnaci sempre
nel nostro cammino.
(Preghiera a Santa Rita)

O cara Santa Rita,
nostra Patrona anche nei casi impossibili e Avvocata nei casi disperati,
fate che Dio mi liberi dalla mia presente afflizione…,
e allontani l’ansietà, che preme così forte sopra il mio cuore.
Per l’angoscia, che voi sperimentaste in tante simili occasioni,
abbiate compassione della mia persona a voi devota,
che confidentemente domanda il vostro intervento
presso il Divin Cuore del nostro Gesù Crocifisso.
O cara Santa Rita,
guidate le mie intenzioni
in queste mie umili preghiere e ferventi desideri.
Emendando la mia passata vita peccatrice
e ottenendo il perdono di tutti i miei peccati,
ho la dolce speranza di godere un giorno
Dio in paradiso insieme con voi per tutta l’eternità.
Così sia.
Santa Rita, patrona dei casi disperati, pregate per noi.
Santa Rita, avvocata dei casi impossibili, intercedete per noi.
(invocazione a Santa Rita per i casi impossibili)

O Dio onnipotente ed eterno, che in Santa Rita
da Cascia ci hai dato un luminoso esempio
di unione a te nella preghiera
e di servizio e amore ai fratelli,
fa che superando per sua intercessione
il nostro egoismo e la pigrizia,
possiamo imitarla per sperimentare nella prova
il tuo amore misericordioso
e la sua fraterna protezione.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio,
che è Dio, e vive e regna con Te, nell’unità dello
Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Amen.
(Preghiera a Santa Rita)

Vieni in soccorso a chi combatte ogni giorno
malattia e sofferenza…
Santa Rita che ben conosci il soffrire!
Intercedi per noi!
(Preghiera a Santa Rita)

Mia venerata santa protettrice, Continua ad aiutarmi, perché io impari sempre di più ad amare come tu hai amato, a perdonare come tu hai perdonato, ad accettare come tu hai accettato. Nel giorno della tua festa voglio solo ringraziarti, le mie parole non vogliono essere né una supplica né un addio, ma semplicemente una promessa d’amore
(Preghiera a Santa Rita)

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Frasi di Santa Rita da Cascia

Dio è sommo medico, e fa e può e vuole darci le nostre necessità, e la medicina che ci bisogna alla nostra infirmità.

La carità è quello dolce e santo legame, che lega l’anima col suo creatore: ella lega Dio nell’uomo, e l’uomo in Dio.

L’amore proprio è miserabile, e partesi dalla giustizia, e commette le ingiustizie, e ha uno timore servile, che non gli lassa fare giustamente quello che debbe, o per lusinghe o per timore di non perdere lo stato suo.

Adunque ci conviene tollere da noi quella cosa che ci tolle il lume, cioè l’amore proprio, che è una nuvola che non ci lascia cognoscere nè vedere la verità di quello che dobbiamo amare.

State, dunque, state contento in ogni tempo, in ogni luogo; perché tutti vi sono conceduti dallo eterno Amore.

Dalla superbia nasce l’amore proprio, e dall’amore proprio la superbia; perché subito che l’uomo s’ama di cosifatto amore, presume di sé medesimo, e li frutti suoi generano tutti morte, togliendo la vita della Grazia nell’anima che li possiede

Ogni gran peso diventa leggero sotto questo santissimo giogo della dolce volontà di Dio, senza la quale non potresti piacere a Dio, anzi gusteresti l’arra dell’inferno.

Ponetevi per obietto Cristo crocifisso, nascondetevi nelle piaghe di Cristo crocifisso, annegatevi nel sangue di Cristo crocifisso. E non indugiate, né aspettate il tempo, perché il tempo non aspetta voi.

Il peccato non procede da altro, che amare quello che Dio odia, e odiare quello che Dio ama.