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Sophia Loren, nome d’arte di Sofia Costanza Brigida Villani Scicolone è nata a Roma nel 1934. Dotata di un’eleganza e una grazia inimitabile, corteggiatissima da sempre, Sophia Loren è una delle attrici più famose della storia del cinema. Fra i tanti premi che ha vinto nel corso della sua carriera, si possono ricordare: due Premi Oscar come migliore attrice con i film: La ciociara (1962) e Matrimonio all’italiana (1965); e un Premio Oscar alla carriera nel 1991. Come migliore attrice protagonista ha vinto anche sei David di Donatello e due Nastri d’argento.
Presento una raccolta delle più belle frasi di Sophia Loren. Tra i temi correlati Le frasi più belle di Audrey Hepburn, Le più belle frasi e citazioni di Marilyn Monroe e Le frasi più belle di Anna Magnani.
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Le frasi più belle di Sophia Loren
Che cos’è il fascino?… Se lo si potesse definire, sarebbe un ingrediente alla portata di tutti. E invece è un dono di natura, anzi, un mistero, che a differenza della bellezza fisica ha il vantaggio di non sfiorire con gli anni.
Il sex appeal è composto per il cinquanta per cento da ciò che uno ha, per l’altro cinquanta per cento da ciò che gli altri pensano uno abbia.
Io non sono italiana, sono napoletana!… È un’altra cosa.
Una donna che sa fare la pasta a regola d’arte ha un prestigio che resiste anche oggi a qualsiasi altro richiamo dei tempi.
Tutto quello che vedete lo devo agli spaghetti.
Io sono una persona positiva, guardo sempre avanti. Non c’è stato mai tempo per la nostalgia. Le sfide e la passione ti mantengono sempre giovane.
Il cinema non è una cosa facile, non è come bere un bicchiere di champagne e vai.
Ho sempre voluto fare l’attrice. Fin da bambina, non ho mai avuto dubbi.
Se hai capito ciò che vuoi essere, non c’è niente che possa infrangere quella convinzione. È come una febbre. È l’unica cosa a cui riesci a pensare.
A Pozzuoli, durante la guerra, mi rifugiavo nei cinema. E lì m’immergevo dentro quei bellissimi film di Hollywood, sognavo davanti a quelle grandi star.
C’è una fonte della giovinezza: è nella tua mente, nei tuoi talenti, nella creatività che porti nella vita. Quando impari ad attingere a questa sorgente, avrai davvero sconfitto l’età.
La vera bellezza, oltre che espressione di sé, è un regalo per chi ci sta intorno. Coltivarla è una forma di rispetto per chi si ama.
Fare l’attrice è come andare in guerra. Bisogna avere determinazione, scansare tanti pericoli.
Il mio unico rimpianto? Non essere mai stata bambina.
Goffredo Lombardo, il produttore con cui ha lavorato nel 1953 in Africa sotto i mari, stava lavorando con un’attrice olandese, Märta Torén, che era già piuttosto nota. Mi disse: “Devo trovarti un nome che permetta alla gente di riconoscerti”. Perciò il produttore prese Torén, cambiò la prima lettera, e diede una sfumatura inglese al nome Sofia. Da allora in poi, mi chiamai Sophia Loren. Ed è quello che sono. Sono Sophia Loren. Per me è sempre stata una cosa normale. Stavano cercando un nome d’arte, e scelsero Sophia Loren.
L’acconciatura giusta può rendere bellissima una donna ordinaria, mentre una bella donna diventa indimenticabile.
Ogni donna può figurare al meglio se sta bene dentro la propria pelle. Non centrano i vestiti e il trucco, ma come si brilla.
Dal primo film che abbiamo girato insieme, “Peccato che sia una canaglia”, ci siamo immediatamente trovati, Marcello Mastroianni ed io. La nostra era un’alchimia perfetta perché sapevamo divertirci l’un l’altra. Lui era un uomo spassosissimo.
La ciociara. Non ci sarà mai più un tipo di film così bello e così sentito come quel capolavoro che ho fatto con Vittorio De Sica. Avevo 26 anni, mi sono sentita la persona giusta al momento giusto con la storia giusta fra le mani.
Una rivista americana, tempo fa, scriveva che la pastasciutta «al dente» potrebbe essere anche una causa della vivacità erotica del latin lover. Non giurerei sul fondamento scientifico di tale tesi, ma non si sa mai: sempre meglio provarla.
Fate lavorare la fantasia, oltre le mani, questo è il mio pensiero, anche in cucina.
Sì, posso dire che sono nata una seconda volta il giorno in cui il mio primo bambino vide la luce.
Il vero elisir di giovinezza si nasconde nella fantasia con cui si affrontano le sfide di ogni giorno, nella passione per ciò che si fa e si è, nell’intelligenza con cui si sfruttano le proprie capacità e si accettano i propri limiti.
L’ho detto tante volte, e lo ripeto anche oggi: sono loro, i miei figli, i miei film migliori. Ed è la loro felicità il premio che mi onora di più.
Il problema della guerra e della pace sarà radicalmente diverso il giorno in cui le donne contribuiranno con lo stesso peso dell’uomo alle sorti del genere umano. Le madri e le mogli hanno una sola risposta a questo problema: la pace.
La mia vita è davvero una favola che, come tutte le favole, apre e chiude i suoi capitoli con grandi gioie e grandi, immensi dolori.
La morte è tanto più brutta quanto più è normale. C’è qualcosa di profondamente innaturale nel dover lasciar andare chi si è amato tanto. Ci si gira in cerca di appigli, sapendo che non ce ne sono. E si resta soli, abbandonati perfino dalle parole.
La vita non è un gioco facile, richiede serietà e buon umore.
Complimenti? Non so, non ho idea, non sto lì a contare chi mi fa quanti e quali complimenti. Mi piace quando mi dicono che sono una persona seria.
L’orgoglio più grande è tutto quello che ho fatto lavorando nel cinema. Non ho mai fatto niente che non amassi, mai.
Sentirsi realizzati vuol dire essere contenti di quello che si ha. Di quello che stai facendo. Delle possibilità che hai nella tua vita. Ma non solo cinematografiche. Sono realizzata al massimo come madre. Perché ho dei figli meravigliosi, una famiglia meravigliosa. E già questo mi basta. Ed è bello avere la possibilità di diventare padrona di sé stessa e fare nella vita quello che veramente desideriamo.