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I due libri di aforismi dello scrittore polacco Stanislaw Jerzy Lec, Myśli nieuczesane (Pensieri spettinati) e Myśli Nieuczesane Nowe (Nuovi pensieri spettinati), pubblicati in Polonia rispettivamente nel 1957 e nel 1964 (la pubblicazione senza censure si deve anche al clima di disgelo promosso dall’allora segretario del partito comunista polacco Wladislaw Gomulka), sono considerati da molti una delle opere più importanti se non la più importante, nel genere aforistico. “Un tono scettico e catastofista, che tuttavia non esclude l’humour e il lirismo” (“Un ton sceptique et catastrophiste, qui, pourtant, n’exclut ni l’humour ni le lyrisme”) scrive Claude Roy. E Umberto Eco nella prefazione a I Pensieri spettinati scrive: “Se dovessi andare nella solita isola deserta e potessi portarmi dietro un solo libro, da leggere e rileggere, e la scelta fosse tra Kraus e Lec, io sceglierei Lec.”
I pensieri di Lec erano inizialmente apparsi in Italia nel 1965 con il titolo di “Pensieri proibiti“. La prima traduzione italiana si soffermava di preferenza sui pensieri dissidenti che più facilmente si riferivano alla situazione della Polonia socialista e più in generale di ogni regime totalitario. Poi nel corso del tempo il titolo Pensieri proibiti è stato cambiato in Pensieri spettinati, sono uscite diverse edizioni contenenti un maggior numero di aforismi fino ad arrivare all’edizione Bompiani tascabile del 2001 di Pensieri Spettinati con traduzione di Riccardo Landau e Pietro Marchesani e all’edizione Bompiani tascabile Altri pensieri spettinati, aforismi in margine a tovaglioli di carta” del 1999 con traduzione di Pietro Marchesani.
Purtroppo da qualche anno i due libri di Stanislaw Jerzy Lec sono difficilmente reperibili. Su Internet book shop la più importante libreria online e uno dei maggiori distributori in Italia, I pensieri spettinati edizione Bompiani tascabile 2001, sono indicati come “non disponibili“, mentre Altri pensieri spettinati non compare neanche più in catalogo. Facendo una ricerca sull’altro più importante distributore Bol.it, emerge lo stesso risultato.
Per fare un paragone con altri generi letterari è come se I fiori del Male di Baudelaire o l’Amleto di Shakespeare o Madame Bovary di Flaubert non fossero più disponibili nelle librerie e si potessero acquistare usati solo su Ebay o su Maremagnum o su altre librerie antiquarie. A dir la verità, mentre i Pensieri Spettinati si possono ancora trovare in edizione usata presso qualche antiquario (a volte però i prezzi sono piuttosti alti!), ben più difficile è reperire Altri pensieri spettinati.
Il caso editoriale dei Pensieri spettinati è, ahimè, il simbolo di quanto il genere aforistico sia sottovalutato in Italia. Letto e saccheggiato su Internet, del tutto ignorato nelle librerie e dai grandi editori. E la situazione nel resto del mondo come è? A macchia di leopardo e non del tutto consolante.
Se guardiamo l’edizione in inglese dei Pensieri spettinati e di Altri pensieri spettinati sembrerebbe che l’interesse per questo autore e di conseguenza per il genere aforistico sia ancora minore che da noi. Cercando su Amazon.com, le ultime edizioni dei Pensieri spettinati, esse risalgono a quasi cinquant’anni fa. Unkempt Thoughts (Pensieri Spettinati) è infatti del 1962 e More Unkempt Thoughts (Altri pensieri spettinati) è del 1969! Ambedue sono disponibili in edizioni di seconda mano.
Non va meglio in Spagna e in America Latina. I Pensamientos descabellados (Pensieri spettinati) e Nuevos pensamientos descabellados (Nuovi pensieri spettinati) con traduzione di Carlos Lohle pubblicati a Buenos Aires nel 1977 si trovano solo presso le librerie antiquarie. E anche i Pensamientos despeinados, con traduzione di Emilio Quintana (si veda anche il suo bel articolo su Lec), pubblicati a Barcellona nel 1996, sono anche essi reperibili soltanto in edizioni usate (in realtà Casadellibro, il principale distributore spagnolo di libri, mi dice che i Pensamientos despeinados sono in vendità, ma non immediatamente disponibili, si veda il link a Casadellibro.com).
Migliora la situazione in Francia. Su Amazon.fr e su Chapitre è possibile trovare sia i Nouvelles pensées échevelées (Nuovi pensieri spettinati), 1993 contenente l’edizione integrale con oltre 4000 aforismi, sia Pensées échevelées, 2000 (Pensieri spettinati), con le illustrazioni di Roland Topor (grande scrittore di aforismi e grande illustratore) e una prefazione di Claude Roy.
Ma la vera isola felice è la Germania (anche per i forti legami di Stanislaw Jerzy Lec con la scrittura aforistica in lingua tedesca), dove il lettore ha davvero l’imbarazzo della scelta potendo scegliere tra l’edizione Sämtliche unfrisierte Gedanken: Dazu Prosa und Gedichte. Neuausgabe, 2007 (Tutti i pensieri spettinati, poesia e prosa) con traduzione di Karl Dedecius dove in 500 pagine ci sono tutti gli aforismi di Stanislaw Lec compresi gli epigrammi satirici, oppure il tascabile dal titolo Alle unfrisierten Gedanken“, 1982. Su Amazon.de si può trovare addirittura l’edizione di Stanislaw Jerzy Lec dal titolo Das große Stanislaw-Jerzy-Lec-Buch. Aphorismen, Epigramme, Gedichte und Prosa, 1990, con prefazione in lingua tedesca di Umberto Eco (Il grande libro di Stanislaw Jerzy Lec: aforismi, epigrammi, poesia e prosa) in offerta a 1 euro. Sempre in lingua tedesca è appena uscito un libro biografico su Stanislaw Jerzy Lec dal titolo: Die Tinte ist ein Zündstoff: Stanislaw Jerzy Lec – der Meister des unfrisierten Denkens (“L’inchiostro è una dinamite Stanislaw Jerzy Lec – il signore dei pensieri spettinati”), uscito in occasione del Centenario della sua nascita nel 2009 (Centenario che da noi in Italia è stato completamente ignorato!).
Ovviamente i Pensieri spettinati sono disponibili anche in polacco con il titolo Mysli nieuczesane odczytane z notesów i serwetek, presso l’editore polacco Blanc e Noir.
Umberto Eco nella prefazione ai Pensieri spettinati scriveva “E’ un libro di cui qualsiasi persona civile e pensosa dovrebbe leggere almeno tre o quattro righe ogni sera prima di prendere sonno (se potrà ancora)”. Con quel “se potrà ancora” messo tra parentesi Umberto Eco si riferiva alla durata della vita di ciascuno di noi, ma con il senno di poi e giocando sulle parole (spero che Umberto Eco non se ne dolga) quella frase si può leggere anche come “se potrà ancora trovarlo in libreria“!!
Nella speranza che almeno in Italia la Bompiani (o chi ne detiene i diritti) ristampi le opere di Lec (possibile che su 60.000 titoli pubblicati ogni anno non si trovi neanche uno spazio?!), vorrei colmare questa lacuna presentando al pubblico italiano una piccola selezione di 60 aforismi tratti da Altri pensieri spettinati, che tra i due libri di Lec è quello di più difficile reperibilità ed è anche meno citato. Wikiquote, ad esempio, presenta una selezione di circa 100 aforismi di Pensieri spettinati, mentre cita appena una dozzina di aforismi tratti da Altri pensieri spettinati, a testimonianza di una minore ricezione in Italia di questo secondo libro di Lec (qui c’è il link agli aforismi di Lec su Wikiquote).
Stanislaw Jerzy Lec diceva sempre che “la vita è troppo breve per scrivere cose lunghe” e per questo aveva deciso di dedicare la vita all’aforisma. Si riferiva ai suoi aforismi con il termine “fraszki” (frasche, bazzecole) e li componeva annotandoli sui pezzi di carta, tovaglioli o su un taccuino che portava sempre con sè. Per lui i Dieci comandamenti non erano sufficienti, così ne aveva ideato un undicesimo “Dei dieci comandamenti ne ho tratto un undicesimo: la concisione”. E in effetti i suoi aforismi, spesso parodie o paradossi di luoghi comuni, che raramente vanno oltre le due righe. Ecco per il lettore italiano 60 dei suoi aforismi (fraszki) tratti da Altri pensieri spettinati (gli aforismi presenti nel libro sono circa 1300):
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Altri pensieri spettinati, aforismi in margine a tovaglioli di carta, Trad. Pietro Marchesani, 1999, Bompiani (Myśli Nieuczesane Nowe)
Non riconosco quelle persone. Sulle barricate erano molto più alte.
Forse le speranze si realizzano. Infatti ce n’è sempre di meno.
Alcuni autori danno l’impressione di aver cominciato a scrivere solo perchè non avevano nulla da dire.
La maggioranza della gente ha una visione del mondo definita. Dalla minoranza.
Se si potesse conservare per dopo il tempo non usato!
Gli esseri umani geniali sono una rarità Sono o geni o esseri umani.
Con lo stesso cervello pensare e credere?
Immortale è anche chi non è nato.
Si fece il segno della croce con la falce e il martello.
Sulle corna del diavolo l’aureola si regge meglio.
Non dimentichiamo che più di uno della nostra generazione ha imparato a contare gettando i cadaveri nella fossa.
L’unica valuta dell’antichità ancora oggi in corso – i trenta denari.
L’immaginazione? La più grande è quella degli onanisti.
Bisogna chiudersi in sè in modo da lasciare fuori se stesso.
Essere Dio e creare uomini mortali?
Un enigma eterno non è quello che non ha affatto soluzioni, ma quello che ogni giorno ne ha una diversa.
Ogni volta che dico sì, vedo già quanti no questo mi costerà.
Un inchino ai sacerdoti vale più di cento alla divinità.
I morti cambiano senza difficoltà opinioni politiche.
Quando mi sono trovato sul fondo, ho sentito bussare dal basso.
Dio ha creato l’uomo a propria somiglianza. Come facciamo a sapere che era realista?
“Il male non esiste?” affermano alcuni. Vogliono brillare come creatori.
Gli scrittori che si vendono più facilmente sono quelli di cui nessuno compra i libri.
Si mette davanti ai primi. Ha ragione. E’ uno zero.
Ricordiamoci che i nostri sogni non fanno dormire gli altri.
Un vero Dio è Dio anche se non esiste.
Quando la scimma ha riso della sua immagine nello specchio, è nato l’uomo.
Un cervello limitato contiene una quantità illimitata di idiozie.
Dai manicomi possono uscire guariti solo i pazienti, non i medici.
Più di uno agitando la frusta pensa di essere un direttore d’orchestra.
C’è chi nasce per dire qualcosa, e chi per impedirglielo.
Per torturare un uomo bisogna conoscere ciò che gli fa piacere.
Nessun Dio è sopravvissuto alla perdita dei propri fedeli.
Il realismo – è come ci ordinano di vedere la realtà.
Hanno scritto biblioteche intere sulla necessità di coincisione.
Spesso i matrimoni non hanno senso, ma bambini.
Non so se le parole abbiano creato il mondo, ma temo che lo distruggeranno.
“Essere libero come un uccello?” E fischiare per tutta la vita una melodia, già stabilita?
Non si può fermare il tempo, l’industria degli orologi non lo permetterebbe più.
Adamo ed Eva diedero inizio alla produzione in massa del corpo umano, ma Caino ed Abele a quella dell’anima.
Libertà, Uguaglianza, Fraternità – come arrivare ai verbi?
Gli stupidi non sono così stupidi, sono sempre in maggioranza.
Se la Creazione del mondo fosse a spese dello Stato, quanto materiale si sprecherebbe!
Gli inquisitori conoscono la libertà dalle confessioni dei prigionieri.
Se un giorno gli uomini dovessero estinguersi, il pensiero si troverebbe un altro luogo di incubazione.
Anche gli onorari di uno scrittore sono critica letteraria.
I poeti – pappagalli che ripetono l’indicibile.
Il Nulla è grande! Quanti filosofi ci abitano!
Ogni classe sociale ha la sua piccola borghesia.
Di massa dovrebbe essere il lettore, non l’arte.
Lo zero vuole essere la cornice di tutto.
Chi ha creato il mondo? Finora solo Dio lo ha ammesso.
Certi uomini potrebbero fare a meno dell’arte, ma non i censori.
E se la fede più pura fosse quella in una divinità inesistente?
I vigliacchi devono avere il potere, altrimenti hanno paura.
Le vie del progresso sociale: anche gli schiavi col tempo hanno ottenuto il diritto di possedere schiavi.
Nella mitologia gli uomini hanno rivelato come si sarebbero comportati se fossero stati dei.
Ricorda che il paracadute rende difficile spiegare le ali.
Al traguardo non arrivano tutti quelli che hanno preso il via alla partenza. Ma all’arrivo ce ne sono molti di più.
La fama di molti scrittori oltrepassa i confini patri. Gli scrittori desidererebbero seguirla.
A volte le donne giacciono con quelli che non avrebbero il diritto di sedere con loro.
Buona rassegna complessiva di Fabrizio.
Questa é la copertina dell´edizione spagnola (Barcelona, Península, 1996) : Pensamientos despeinados (1996). Potete chiedere una nuova edizione: qui.
Ringrazio Emilio Quintana, traduttore dei Pensamientos despeinados, per la segnalazione e anche per la foto del libro.
Anch’io avevo visionato la Casadellibro.com, ma al link indicato da Emilio Quintana mi appare questa scritta: “Edición agotada. Actualmente libro no servido por su distribuidor comercial, por lo que no podemos entregarlo. No obstante, si lo deseas podemos avisarte mediante correo electrónico si lo recibimos en nuestros almacenes. Para esto, por favor pulsa sobre el botón “Avisar reedición” y rellena el formulario que se te mostrará a continuación. La disponibilidad únicamente se refiere a casadellibro.com”.
Mi pare di capire che i “Pensamientos despeinados” siano disponibili per l’acquisto, ma in una edizione “usata” o di “seconda mano”. O sbaglio?
Mentre i PENSAMENTS DESPENTINATS, tradotti in valenciano, sono immeditamente disponibili presso la Casadellibro.com. Link
http://www.casadellibro.com/libro-pensaments-despentinats/874907/2900000890157
sono d’accordo.Questo è un libro da ristampare.
Nell’articolo
http://aforisticamente.wordpress.com/2010/01/25/aforisti-da-ristampare/
c’è un lungo elenco di libri di aforismi da ristampare. Tra i più importanti segnalo Longanesi, Porchia, Melotti, Gomez De La Serna, Basili.
Grazie mille per aver pubblicato gli aforismi tratti da Altri pensieri spettinati, libro che a quattro anni dal Vostro post continua a essere indisponibile (comunque i più fortunati potrebbero trovarlo nella biblioteca del proprio comune o dintorni).
Annuntio vobis gaudium magnum! La Bompiani ha da pochi giorni stampato un volume con tutti i Pensieri spettinati finalmente riuniti, prezzo € 13.
Questa è davvero una grande notizia! Finalmente!