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Poesie Felicità - Aforisticamente

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Presento una raccolta di 22 poesie sulla felicità. Tra i temi correlati si veda Frasi, citazioni e aforismi sulla felicità e l’essere felici, Frasi sull’amore e la felicità e Frasi sui soldi e la felicità e Frasi per dire Sei la mia felicità.

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22 poesie sulla felicità

Trilussa, Felicità

C’è un’ape che si posa
su un bocciolo di rosa:
lo succhia e se ne va…
Tutto sommato, la felicità
è una piccola cosa.

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Fernando Pessoa, Quasi anonima sorridi

Quasi anonima sorridi
e il sole indora i tuoi capelli.
Perché per essere felici
è necessario non saperlo?

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José Antonio Muñoz Rojas, La felicità, cos’è la felicità?

La felicità, cos’è la felicità? (La parola
non mi rende felice, tra l’altro). Direi
che è semplicemente andare con te per mano,
sostare un momento perché un profumo ci chiama,
una luce ci rincorre, qualcosa che ci riscalda
dentro, che ci fa pensare che non è la vita
a portarci, ma che siamo noi la vita,
che vivere è questo, semplicemente questo.

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Arthur Rimbaud, Sensazione

Nelle azzurre sere d’estate, me ne andrò per i sentieri,
graffiato dagli steli, sfiorando l’erba nuova:
trasognato, ne sentirò la frescura sotto i piedi,
e lascerò che il vento mi bagni la testa nuda.
Non parlerò, non penserò a niente:
Ma l’amore infinito mi salirà nell’anima,
E andrò lontano, molto lontano, come uno zingaro.

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Czesław Miłosz, Dono

Un giorno così felice.
La nebbia si alzò presto, lavoravo in giardino.
I colibrì si posavano sui fiori del quadrifoglio.
Non c’era cosa sulla terra che desiderassi avere.
Non conoscevo nessuno che valesse la pena d’invidiare.
Il male accadutomi, l’avevo dimenticato.
Non mi vergognavo al pensiero di essere stato chi sono.
Nessun dolore nel mio corpo.
Raddrizzandomi, vedevo il mare azzurro e le vele.

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Hermann Hesse, Felicità

Fin quando dai la caccia alla felicità,
non sei maturo per essere felice,
anche se quello che più ami è già tuo.
Fin quando ti lamenti del perduto
ed hai solo mete e nessuna quiete,
non conosci ancora cos’è pace.
Solo quando rinunci ad ogni desiderio
e non conosci né meta né brama
e non chiami per nome la felicità,
Allora le onde dell’accadere non ti raggiungono più
e il tuo cuore e la tua anima hanno pace.

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Pablo Neruda, Ode al giorno felice

Questa volta lasciate
che sia felice,
non è successo nulla a nessuno,
non sono da nessuna parte,
succede solo
che sono felice
fino all’ultimo profondo angolino
del cuore, camminando,
dormendo o scrivendo.
Che posso farci, sono
felice.

Sono più sterminato
dell’erba
nelle praterie,
sento la pelle come un albero raggrinzito,
e l’acqua sotto,
gli uccelli in cima,
il mare come un anello
intorno alla mia vita,
fatta di pane e pietra la terra,
l’aria canta come una chitarra.

Tu al mio fianco sulla sabbia
sei sabbia,
tu canti e sei canto,
il mondo
è oggi la mia anima,
canto e sabbia,
il mondo
è oggi la tua bocca,
lasciatemi,
sulla tua bocca e sulla sabbia,
essere felice.

Essere felice perché sì, perché respiro
e perché respiri,
essere felice perché tocco
il tuo ginocchio
ed è come se toccassi
la pelle azzurra del cielo
e la sua freschezza.

Oggi lasciate
che sia felice,
io e basta,
con o senza tutti,
essere felice
con l’erba
e la sabbia,
essere felice
con l’aria e la terra,
essere felice
con te, con la tua bocca,
essere felice.

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Fabrizio Caramagna, C’è stato un momento

C’è stato un momento
in cui ci siamo sentiti davvero felici
e la vibrazione è stata così forte
che deve essere arrivata fin lassù,
a spostare gli assi e la geometria delle stelle,
a modificare l’algebra infinita dell’universo.

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Sergej A. Esenin, Eccola questa sciocca felicità

Eccola, questa sciocca felicità
Con le sue finestre bianche spalancate sull’orto!
Sopra lo stagno, uguale a un cigno purpureo
Naviga silenzioso il tramonto.

Salve, mia pozzanghera d’oro
E voi betulle capovolte nell’acqua!
Dal tetto una banda di cornacchie
Canta i Vespri alle stelle.

Laggiù oltre i giardini
Dove fiorisce la vitalba
Una soave ragazza vestita di bianco
Accenna delicate canzoni:

E il freddo notturno si distende sui campi
Come una sottana celeste.
O mia cara, mia sciocca felicità,
Tenere e fresche guance di una volta!

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Emily Dickinson, Quanto è felice la piccola pietra

Quanto è felice la piccola pietra
che rotola sulla strada tutta sola
e non si preoccupa della carriera
e non teme le esigenze –
il cui cappotto di bruno elementare
indossa un universo passeggero,
e indipendente come il Sole
si accompagna o brilla sola,
seguendo una volontà assoluta
con spontanea semplicità.

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Emily Brontë, Più felice sono quando più lontana

Più felice sono quando più lontana
porto la mia anima dalla sua dimora d’argilla,
in una notte di vento quando la luna brilla
e l’occhio vaga attraverso mondi di luce.

Quando mi annullo e niente mi è accanto
né terra, né mare, né cieli tersi
e sono tutta spirito, ampiamente errando
attraverso infinite immensità.

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Sandro Penna, Ogni giorno era bello

Ogni giorno era bello. In cuor la vita
cresceva come vela a mare colmo.
Ogni gioia che era in cuor finita
ricresceva nel cuor di vita colmo.

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Blaga Dimitrova, Non scordarti di gioire

Non scordarti di gioire! –
gli alberi saggi sussurrano
e con le ginocchia falciate
con fragore cadono sotto la scure.
Non scordarti di gioire!
Fino a quando starai in piedi
fino a quando andrai incontro al vento
fino a quando respirerai l’altezza.

Fino a quando la scure resterà assopita.

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Misuzu Kaneko, Il fioraio

Il fioraio
è andato in città a vendere i fiori
e li ha venduti tutti.

Povero e solitario fioraio.
I fiori che curava sono andati via tutti.

Il fioraio
adesso è solo nella sua casetta
mentre il sole tramonta.

Il fioraio
sogna la felicità
per i fiori che ha venduto.

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Umberto Saba, Paura

Nel mio cuor dubitoso
sento bene una voce che mi dice:
“Veramente potresti esser felice.”
Lo potrei, ma non oso.

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Giovanni Pascoli, Felicità

Quando, all’alba, dall’ombra s’affaccia,
discende le lucide scale
e svanisce; ecco dietro la traccia
d’un fievole sibilo d’ale,
io la inseguo per monti, per piani,
nel mare, nel cielo: già in cuore
io la vedo, già tendo le mani,
già tengo la gloria e l’amore.
Ahi! ma solo al tramonto m’appare,
su l’orlo dell’ombra lontano,
e mi sembra in silenzio accennare
lontano, lontano, lontano.
La via fatta, il trascorso dolore,
m’accenna col tacito dito:
improvvisa, con lieve stridore,
discende al silenzio infinito.

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Totò, Felicità

Felicità!
Vurria sapè ched’è chesta parola,
vurria sapè che vvò significà.
Sarrà gnuranza ‘a mia, mancanza ‘e scola,
ma chi ll’ha ‘ntiso maje annummenà.

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Jacques Prévert, E i bicchieri erano vuoti

E i bicchieri erano vuoti
e la bottiglia spaccata
E il grande letto era aperto
e la porta serrata
E tutte le stelle di vetro
della felicità e della bellezza
splendevano nella polvere
della stanza in disordine
E io ero ubriaco morto
e tutto una vampa di gioia
e tu ubriaca viva
nuda tra le mie braccia.

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Benny Andersen, Felicità

C’è qualcosa di speciale nella felicità
puoi essere davvero contento
quando lo senti
ma anche ansioso
ti blocchi per un secondo
poi lentamente avanzi con cautela
come in un campo minato
e ogni volta che metti giù un piede
senza saltare in aria
o dimentichi di goderti la felicità
o ti arrabbi perché non sai
quanto durerà
così quando infine appare l’avversità
è un sollievo
come se fossi tornato al sicuro
è un peccato
perché c’è qualcosa di speciale nella felicità
che altrimenti non incontrerai
forse questo è il problema
non lo sappiamo abbastanza bene
dovremmo saperne di più
penso sia questione di allenamento.

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Eugenio Montale, Felicità raggiunta

Felicità raggiunta, si cammina
per te su fil di lama.
Agli occhi sei barlume che vacilla,
al piede, teso ghiaccio che s’incrina;
e dunque non ti tocchi chi più t’ama.
Se giungi sulle anime invase
di tristezza e le schiari, il tuo mattino
è dolce e turbatore come i nidi delle cimase
Ma nulla paga il pianto del bambino
a cui fugge il pallone tra le case.

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Karmelo C. Iribarren, Felicità

Ti siedi su una terrazza
a prendere qualcosa
A pochi metri da te,
bambini e bambine pattinano, saltano
la corda, fanno la lotta.
Accendi una sigaretta,
fumi tranquillo.
Alla fine arriva
la birra: al punto giusto,
schiumosa, fresca.

Chiudi gli occhi
e dici
“questa è la felicità”.

Poi li apri
e vedi quel povero vecchio
che rovista tra i cassonetti.

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Odissea Elitis, Nel paradiso ho disegnato un’isola

Nel paradiso ho disegnato un’isola
a te uguale ed una casa sul mare
con un grande letto e una piccola porta.