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Presento qui di seguito una selezione di Frasi, citazioni e aforismi sulla scuola. Il lettore potrà leggere anche l’articolo “gemello” Frasi, citazioni, aforismi e battute divertenti sulla scuola e contro la scuola. Tra gli articoli correlati si veda anche Frasi, citazioni e aforismi sui libri e la lettura e Frasi, citazioni e aforismi sugli insegnanti e sull’insegnamento.
Frasi sulla scuola – Indice dei contenuti
Frasi celebri sulla scuola
Frasi di Massimo Recalcati sulla scuola
Frasi di Gianni Rodari sulla scuola
Frasi di Maria Montessori sulla scuola
Frasi di Alessandro D’Avenia sulla scuola
Frasi di Don Lorenzo Milani sulla scuola
Frasi di Papa Francesco sulla scuola
Frasi di Daniela Lucangeli sulla scuola
Frasi sulla scuola italiana
Frasi sul primo giorno di scuola
Frasi sulla scuola elementare
Frasi divertenti sulla scuola
Proverbi sulla scuola
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Un bambino, un insegnante, un libro, una penna, possono cambiare il mondo.
(Malala Yousafzai)
Lo scopo della scuola è quello di trasformare gli specchi in finestre.
(Sydney J. Harris)
Il medico salva le vite, l’insegnante salva le menti.
(Fabrizio Caramagna)
Gli insegnanti prendono ogni giorno circa 500 decisioni di conduzione della realtà di classe. Il loro lavoro è secondo come complessità e stress, solo a quello dei controllori di volo del traffico aereo.
(Fredric Jones)
Una buona testa e un buon cuore sono una combinazione formidabile. Ma quando ci aggiungi una lingua o una penna colta, allora hai davvero qualcosa di speciale.
(Nelson Mandela)
La scuola è il nostro passaporto per il futuro, poiché il domani appartiene a coloro che oggi si preparano ad affrontarlo.
(Malcom X)
La ragione principale per andare a scuola è quello di imparare, per il resto della vita, che c’è un libro per tutto.
(Robert Frost)
Colui che apre una porta di una scuola, chiude una prigione.
(Victor Hugo)
Le scuole sono il luogo più sacro. Lì c’è tutto il cuore, lì ci sono tutti i germogli, lì c’è tutto il futuro, lì ci sono tutti i figli.
(Fabrizio Caramagna)
La scuola che vorrei: è inclusiva, rivela legami invisibili tra le cose, nutre con discrezione, moltiplica stupore e conoscenza, accompagna gli studenti verso il futuro.
(Fabrizio Caramagna)
La scuola è imparare quello che non sapevi nemmeno di non sapere.
(Daniel J. Boorstin)
L’arte di insegnare è l’arte di assistere a una scoperta.
(Mark Van Doren)
La mia idea di scuola è quello di turbare le menti dei giovani e infiammare il loro intelletto.
(Robert Maynard Hutchins)
Scopo della scuola è quello di sostituire una mente vuota con una aperta.
(Malcolm S. Forbes)
L’insegnante mediocre dice. Il buon insegnante spiega. L’insegnante superiore dimostra. Il grande insegnante ispira.
(William Arthur Ward)
Ogni singola mattina, quando entro in classe, rinasco. Ogni mattina è il mio compleanno. Loro, i miei studenti, il regalo.
(Orporick, Twitter)
Il mondo può essere salvato solo dal soffio della scuola.
(Talmud)
Lo scopo della scuola è quello di formare i giovani a educare se stessi per tutta la vita.
(Robert Maynard Hutchins)
Mi piace un insegnante che ti dà qualcosa da pensare da portare a casa oltre ai consueti compiti.
(Lily Tomlin)
L’obiettivo principale della scuola è quello di creare uomini che sono capaci di fare cose nuove, e non semplicemente ripetere quello che altre generazioni hanno fatto.
(Jean Piaget)
Un buon insegnante colpisce per l’eternità; non può mai dire dove la sua influenza si ferma.
(Henry Brooks Adams)
L’insegnante ha un privilegio enorme, assoluto: incontrare ogni mattina in classe gli uomini e le donne che un domani cambieranno il mondo.
(Fabrizio Caramagna)
La scuola non è riempire un secchio, ma accendere un incendio.
(William Butler Yeats)
Quello che vogliamo è vedere il ragazzo alla ricerca della conoscenza, e non la conoscenza alla ricerca del ragazzo.
(George Bernard Shaw)
Un investimento in conoscenza paga sempre il massimo interesse.
(Benjamin Franklin)
Se pensate che l’istruzione sia costosa, provate l’ignoranza.
(Anonimo)
Il vero oggetto della formazione è quello di mettere un uomo nella condizione di porre continue domande.
(Vescovo Mandell Creighton)
Le radici dell’educazione sono amare, ma il frutto è dolce.
(Aristotele)
La scuola non serve a imparare il latino o le date, ma l’amore per la ricerca della verità e di ciò che è giusto. Per questo fa paura.
(Scrip, Twitter)
Trasformare i sudditi in cittadini è miracolo che solo la scuola può compiere
(Piero Calamandrei)
Distruggere la prigione, mettere al centro della scuola il bambino, liberarlo da ogni paura, dare motivazione e felicità al suo lavoro, creare intorno a lui una comunità di compagni che non gli siano antagonisti, dare importanza alla sua vita.
(Mario Lodi)
Si può insegnare a uno studente una lezione al giorno; ma se gli si insegna la curiosità, egli continuerà il processo di apprendimento finché vive.
(Argilla P. Bedford)
L’insegnante saggio sa che 55 minuti di lavoro, più 5 minuti di risate valgono il doppio di 60 minuti di lavoro costante.
(Anonimo)
Scusate il disordine, siamo impegnati a imparare.
(Cartello affisso davanti alla porta di una classe)
Non vedo l’ora di tornare in classe, il terreno solido dei banchi, il cielo di ardesia e gesso, le pareti tappezzate di studenti e domande.
(orporick, Twitter)
Una nazione che fallisce nella valorizzazione dei suoi insegnanti, fallisce nella valorizzazione del suo futuro.
(David Puttnam)
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Frasi di Massimo Recalcati sulla scuola
Un bravo insegnante non è forse quello che sa fare esistere nuovi mondi? Non è quello che crede ancora che un’ora di lezione possa cambiare vita?
(Massimo Recalcati)
In classe si genera fiducia quando la parola dell’insegnante si rivela degna di rispetto e tale diventa solo se è appassionata a ciò che insegna.
(Massimo Recalcati)
Lo sappiamo tutti: un’ora di lezione può cambiare una vita, imprimere al destino un’altra direzione, sancire per sempre quella che si era solo debolmente già abbozzata.
(Massimo Recalcati)
Sono i maestri che non scordiamo, quelli che hanno lasciato un’impronta indelebile dentro di noi. E’ l’etimo del del verbo insegnare: lasciare un’impronta, un segno, nell’allievo. Non li scordiamo non solo per quello che ci hanno insegnato, per il contenuto dei loro enunciati, ma innanzitutto per come ce lo hanno insegnato, per l’enigma irrisolvibile della loro enunciazione, per la loro forza carismatica e misteriosa.
(Massimo Recalcati)
I veri insegnanti non sono quelli che ci hanno riempito la testa con un sapere già costituito, dunque già morto, ma quelli che vi hanno fatto dei buchi al fine di animare un nuovo desiderio di sapere. Sono quelli che hanno fatto nascere domande senza offrire risposte precostituite.
(Massimo Recalcati)
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Frasi di Gianni Rodari sulla scuola
Nelle nostre scuole, generalmente parlando, si ride troppo poco. L’idea che l’educazione delle mente debba essere una cosa tetra è tra le più difficili da combattere.
(Gianni Rodari)
Vorrei che tutti leggessero, non per diventare letterati o poeti, ma perché nessuno sia più schiavo.
(Gianni Rodari)
Sbagliando s’impara, è un vecchio proverbio. Il nuovo potrebbe essere che sbagliando s’inventa.
(Gianni Rodari)
Se un bambino scrive nel suo quaderno «l’ago di Garda», ho la scelta tra correggere l’errore con un segnaccio rosso o blu, o seguirne l’ardito suggerimento e scrivere la storia e la geografia di questo «ago» importantissimo, segnato anche nella carta d’Italia. La Luna si specchierà sulla punta o nella cruna? Si pungerà il naso?
(Gianni Rodari)
L’incontro decisivo tra i ragazzi e i libri avviene sui banchi di scuola. Se avviene in una situazione creativa, dove conta la vita e non l’esercizio, ne potrà sorgere quel gusto della lettura col quale non si nasce perché non è un istinto. Se avviene in una situazione burocratica, se il libro sarà mortificato a strumento di esercitazioni (copiature, riassunti, analisi grammaticale eccetera), soffocato dal meccanismo tradizionale: «interrogazione-giudizio», ne potrà nascere la tecnica nella lettura, ma non il gusto. I ragazzi sapranno leggere, ma leggeranno solo se obbligati.
(Gianni Rodari)
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Frasi di Maria Montessori sulla scuola
Il più grande successo per un insegnante è poter dire: i bambini stanno lavorando come se io non esistessi.
(Maria Montessori)
Mai aiutare un bambino mentre sta svolgendo un compito nel quale sente di poter avere successo.
(Maria Montessori)
La scuola è quell’esilio in cui l’adulto tiene il bambino fin quando è capace di vivere nel mondo degli adulti senza dar fastidio
(Maria Montessori)
Per insegnare bisogna emozionare. Molti però pensano ancora che se ti diverti non impari.
(Maria Montessori)
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Frasi di Alessandro D’Avenia sulla scuola
Cari colleghi professori,
Stupiteli con un argomento che desti la loro meraviglia. Uccideteli di meraviglia! È dallo stupore che inizia la conoscenza, diceva Aristotele e nulla è cambiato. Annichilite i grandi fratelli, gli uomini e donne. Superateli in share con le vostre lezioni. Rinnovate in voi lo stupore. Spiegate loro “L’Infinito” di Leopardi anche se non è nel programma, fateglielo toccare questo infinito di là dalla siepe dei banchi. Raccontate loro la vita e la morte di una stella. Descrivete loro la sezione aurea dei petali di una rosa e il segreto per cui la si regala al proprio amore. Stupitevi. Stupiteli. Fatevi brillare gli occhi, fate vedere loro che sapete perché insegnate quella materia, che siete fieri di aver speso una vita intera a imparare quelle cose, perché quelle cose contengono il mondo intero.
(Alessandro D’Avenia)
Adesso dipende tutto da voi. Rimboccatevi le maniche, prendetevi cura di quei 20-30 come fosse il mondo intero. Che mondo sarà quello di domani? Dipende da te caro collega.
(Alessandro D’Avenia)
C’è la scuola nella sua essenza. Tu e loro e quel che ci sta in mezzo: le parole. Gli animali si addestrano, gli uomini si educano: con le parole. Non c’è lo stipendio, perché non c’è lo Stato e non c’è il privato: sono loro il tuo stipendio. Ti è rimasto solo un libro: quello della tua materia. Da lì devi partire per costruire il mondo intero. Quello è il punto di appoggio con cui sollevarlo, il mondo intero.
(Alessandro D’Avenia)
Se loro vedranno in te il fuoco ti ripagheranno con uno stipendio che nessun altro mestiere dà: saranno degli innamorati del bene, della verità, della bellezza (cioè della vita). Non saranno dei furbi, ma degli innamorati. Forse ti manderanno ugualmente all’inferno come Dante ha fatto – anche se per altri motivi – col suo maestro Brunetto, ma sapranno riconoscerti (come Dante) di avere insegnato loro “come l’uom s’etterna”: come l’uomo si è reso immortale nella storia e come l’uomo si rende immortale al presente.
(Alessandro D’Avenia)
La scuola è sempre nello sguardo dei maestri, rivolto al concreto e irripetibile darsi della vita, e non solo nelle soluzioni tecnico-organizzative. Il fine della vita è la bellezza: un seme di rosa o un bruco di farfalla lo dimostrano. Ciò che è vivo non ha copie, e una pedagogia priva della stella polare della bellezza da compiere, a partire da quella che gradualmente e fragilmente si manifesta, fa violenza all’originalità e spegne la vita.
(Alessandro D’Avenia)
Educare è mettere l’invisibile in condizioni di rendersi visibile, ma richiede attenzione, pazienza e rischi.
(Alessandro D’Avenia)
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Frasi di Don Lorenzo Milani sulla scuola
E allora il mastro deve essere per quanto può, profeta, scrutare i “segni dei tempi”, indovinare negli occhi dei ragazzi le cose belle che essi vedranno chiare domani e che noi vediamo solo in confuso.
(Don Lorenzo Milani)
Su una parete della nostra scuola c’è scritto grande: I CARE. È il motto intraducibile dei giovani americani migliori. Me ne importa, mi sta a cuore. È il contrario esatto del motto fascista “Me ne frego”.
(Don Lorenzo Milani)
Se si perdono i ragazzi più difficili la scuola non è più scuola. E’ un ospedale che cura i sani e respinge i malati.
(Don Lorenzo Milani)
Quando avete buttato nel mondo d’oggi un ragazzo senza istruzione avete buttato in cielo un passerotto senza ali.
(Don Lorenzo Milani)
Spesso gli amici mi chiedono come faccio a far scuola. Sbagliano la domanda, non dovrebbero preoccuparsi di come bisogna fare scuola, ma solo di come bisogna essere per poter fare scuola.
(Don Lorenzo Milani)
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Frasi di Papa Francesco sulla scuola
Andare a scuola significa aprire la mente e il cuore alla realtà, nella ricchezza dei suoi aspetti, delle sue dimensioni. E noi non abbiamo diritto ad aver paura della realtà!
(Papa Francesco)
Perché amo la scuola? Proverò a dirvelo. Ho un’immagine. Ho sentito qui che non si cresce da soli e che è sempre uno sguardo che ti aiuta a crescere. E ho l’immagine del mio primo insegnante, quella donna, quella maestra, che mi ha preso a 6 anni, al primo livello della scuola. Non l’ho mai dimenticata. Lei mi ha fatto amare la scuola.
(Papa Francesco)
Non lasciamoci rubare l’amore per la scuola.
(Papa Francesco)
L’educazione non può essere neutra. La scuola deve educare al vero, al bene e al bello.
(Papa Francesco)
Se un insegnante non è aperto a imparare, non è un buon insegnante, e non è nemmeno interessante; i ragazzi capiscono, hanno ‘fiuto’, e sono attratti dai professori che hanno un pensiero aperto, ‘incompiuto’, che cercano un ‘di più’, e così contagiano questo atteggiamento agli studenti.
(Papa Francesco)
Educare non è un mestiere, ma un atteggiamento, un modo di essere; per educare bisogna uscire da se stessi e stare in mezzo ai giovani, accompagnarli nelle tappe della loro crescita mettendosi al loro fianco.
(Papa Francesco)
La famiglia e la scuola non vanno mai contrapposte! Sono complementari, e dunque è importante che collaborino
(Papa Francesco)
Vi chiedo di amare di più gli studenti ‘difficili’, quelli che non vogliono studiare, quelli che si trovano in condizioni di disagio, i disabili e gli stranieri, che oggi sono una grande sfida per la scuola. E ce ne sono di quelli che fanno perdere la pazienza.
(Papa Francesco)
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Frasi di Daniela Lucangeli sulla scuola
Se vogliamo che i bambini apprendano ottenendo il meglio da sé, dobbiamo farli apprendere con il sorriso.
(Daniela Lucangeli)
Un bravo insegnante è colui che dà fiducia e coraggio, non soltanto giudica e verifica.
(Daniela Lucangeli)
Le nozioni si fissano nel cervello insieme alle emozioni. Se imparo con curiosità e gioia, la lezione si incide nella memoria con curiosità e gioia. Se imparo con noia, paura, ansia, si attiva l’allerta. La reazione istintiva della mente è: scappa da qui che ti fa male. La scuola ancora crea questo cortocircuito negativo.
(Daniela Lucangeli)
I ragazzi sono caricati, ingolfati come se fossero contenitori da riempire con schede, compiti, messaggi e materiali fino a sera. Si chiedono continue prestazioni. Colpa e paura sono le emozioni alla base del nostro sistema educativo.
(Daniela Lucangeli)
Ogni alunno ha diritto di esprimere le sue potenzialità al massimo. La didattica non deve dare a tutti la stessa cosa ma a ciascuno la migliore, in base alle sue possibilità. Un cervello in età evolutiva non può adattarsi a un metodo unico per tutti.
(Daniela Lucangeli)
Gli insegnanti con il loro lavoro hanno delle enormi responsabilità ma anche immense potenzialità: in ogni istante della loro azione educativa stanno lasciando un segno in una persona che sta costruendo non soltanto un bagaglio di nozioni e procedure, ma il proprio Sé, la propria intelligenza, la struttura del suo pensiero, l’organizzazione del suo sentire e la percezione del proprio talento. Non è romanticismo, ma scienza
Ci vorrebbe una maggiore consapevolezza dei sistemi di apprendimento, maturazione e qualità psichica. A scuola, come nella vita, cresce ciò che semini. Quindi un insegnante che vuole far crescere l’intelligenza deve seminare l’intelligenza; se vuol far crescere il benessere, deve seminare il benessere; se vuol far nascere la fiducia, deve seminare la fiducia.
(Daniela Lucangeli)
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Chi blatera sugli insegnanti sfaccendati e privilegiati non soltanto dice sciocchezze ma, contribuendo ad abbassare la stima sociale, concorre alla loro demotivazione e danneggia quindi l’intero sistema dell’educazione.
(Tullio De Mauro)
La scuola dovrebbe premiare l’irregolarità e l’inclinazione di ognuno. Gli esseri umani non sono uniformi. Ognuno ha la sua misura di felicità e i propri desideri, che rendono il rapporto col sapere unico e irripetibile.
(Massimo Recalcati)
Non curare la scuola è come dimenticare di annaffiare l’orto o di rifare il letto, è una forma di sciatteria depressiva, un torto che si fa al presente e un sabotaggio in piena regola del futuro.
(Michele Serra)
Ho incontrato insegnanti immensi, ma la scuola oggi è in una bolla. Non c’è corrispondenza tra ciò che dice e ciò che fa. Chiede l’accomodamento dei bambini a se stessa, ai programmi, alle burocrazie. Invece vorrei che si accomodasse ai bisogni degli alunni
(Daniela Lucangeli)
Nella scuola si cresce, ci si incontra, si sviluppano cultura, affetti, solidarietà, conoscenza reciproca. Si sperimenta la vita di comunità, il senso civico.
(Sergio Mattarella)
Va considerato con attenzione che le nostre classi sono frequentate da circa 800 mila studenti, migranti o figli di migranti stranieri. Un decimo degli iscritti nei nostri istituti. Si tratta di un impegno educativo imponente. Studiano da italiani, apprendono la nostra cultura ei nostri valori, e possono costituire un grande potenziale per il Paese. Dal loro positivo inserimento può dipendere parte importante del futuro dell’Italia.
(Sergio Mattarella)
Dobbiamo incoraggiare il lavoro di tanti insegnanti, entusiasti e volenterosi e aiutare la loro strada per camminare insieme agli studenti, evitando che cambino ogni anno, con la necessità di ricostruire ogni volta il rapporto con loro. Assicurando loro condizioni economiche adeguate e restituendo pienamente alla loro funzione il prestigio che le compete nella società e che talvolta è messo in discussione da genitori che non si rendono conto di recar danno ai propri figli.
(Sergio Mattarella)
Se si vuole che la democrazia prima si faccia e poi si mantenga e si perfezioni, si può dire che la scuola a lungo andare è più importante del Parlamento e della Magistratura e della Corte costituzionale.
(Piero Calamandrei)
Qualcuno ti dirà che la scuola serve solo se riesce a trovarti un lavoro. Non credergli. La scuola serve se riesce a fornirti gli strumenti per gestire un sentimento, smascherare un ciarlatano e ammirare un tramonto, non solo una vetrina.
(Massimo Gramellini)
Nei Paesi dove si studia in media dodici anni c’è un livello di reddito pro capite otto volte superiore a quello dei Paesi in cui mediamente si studia la metà, vale a dire sei anni.
(T. Boeri e V. Galasso)
Una volta la scuola era semplice. Campanella, lavagna, lezione, promozione o bocciatura. Adesso è un labirinto di funzioni, acronimi, corsi, riunioni, competenze digitali, coding attraverso cui è difficile vedere.
(Fabrizio Caramagna)
Italo Calvino parla di leggerezza, rapidità, esattezza, visibilità, molteplicità, concretezza: parla di letteratura, ma come sarebbe bello attribuire queste voci al mestiere di insegnante.
(Fabrizio Caramagna)
Potete pensare quel che volete della scuola, i problemi sono innumerevoli e molti insegnanti sono solo dei burocrati senza vocazione. Ma questo spazio è anche abitato da giganti che da anni lavorano in silenzio per il bene comune più importante che abbiamo, i nostri giovani. Sono questi insegnanti le colonne silenziose che sostengono la scuola.
(Fabrizio Caramagna)
Vogliategli bene, in maniera che non s’accorga di esser lontano dalla città dove è nato; fategli vedere che un ragazzo italiano, in qualunque scuola italiana metta il piede, ci trova dei fratelli.
(Edmondo De Amicis)
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Frasi sul primo giorno di scuola
Settembre settembrino,
matura l’uva e si fa il vino,
matura l’uva moscatella:
scolaro, prepara la cartella!
(Gianni Rodari)
Oggi primo giorno di scuola. Passarono come un sogno quei tre mesi di vacanza in campagna! Mia madre mi condusse questa mattina alla Sezione Baretti a farmi inscrivere per la terza elementare: io pensavo alla campagna e andavo di mala voglia.
(Edmondo De Amicis, Cuore)
Primo giorno di scuola in prima elementare.
I bambini arrivano con i loro vestiti colorati davanti al portone dell’edificio, sembrano tante piccole api operose che si accingono a fare un miele nuovo.
(Fabrizio Caramagna)
I miei genitori erano talmente poveri che quando andavo a scuola non solo mi compravano i libri usati, ma addirittura i diari usati. Il primo giorno di scuola avevo già compito per tutto l’anno.
(Mario Zucca)
I vostri alunni sono trepidanti, perché il primo giorno di scuola attraversa il cuore di un ragazzo come uno stormo di promesse. Sperano che quel primo giorno sia un giorno nuovo, sintomo di un anno nuovo, una vita nuova, direbbe Dante. Rendete quel giorno la loro Beatrice.
(Alessandro D’Avenia)
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La vista di una scuola elementare mi riempie di gioia e di slancio verso il futuro. E’ come guardare un campo di grano. E il grano è ancora erba, e poi diventerà spiga, e poi farina, e poi pane.
(Fabrizio Caramagna)
Quest’anno per la maestra c’è una classe nuova e un cambio di creature e vocali, e sarà una festa anche per i banchi che aspettano i bambini come rami aperti che attendono tante farfalle colorate.
(Fabrizio Caramagna)
A un pessimista. Se solo vedesse i bambini, la mattina, in classe, i loro occhi spalancati, le loro mani aperte verso la luce.
(Fabrizio Caramagna)
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La nostra insegnante parla sempre al suo amico immaginario chiamato classe.
(Anonimo)
Se i Romani fossero stati obbligati a imparare il latino, non avrebbero mai trovato il tempo di conquistare il mondo.
(Heinrich Heine)
Odio la scuola. Mi fa impazzire. Appena imparo una cosa, vanno avanti con qualcos’altro.
(Sally Brown)
Ho avuto una educazione terribile. Ho frequentato una scuola per insegnanti emotivamente disturbati.
(Woody Allen)
Insegno matematica. Vendo un prodotto ad un mercato che non lo vuole, ma è costretto per legge a comprarlo.
(Dan Meyer)
I ragazzi al giorno d’oggi si lamentano perché vanno a scuola la mattina. Quando ero piccolo si andava dalla mattina alla sera anche la domenica. E il lunedì due volte. Però ci hanno insegnato tutto della vita: l’ettolitro e il decametro. Io non ho mai visto sull’autostrada un cartello con scritto: “Autogrill a 10 decametri”.
(Francesco Salvi)
Miss Swanson, non capisco il quarto problema. Veramente, non capisco bene neanche gli altri tre. In realtà non capisco affatto la matematica. Parliamoci chiaro… non capisco nemmeno la scuola!
(Piperita Patty in Peanuts)
Quando un soggetto diventa totalmente obsoleto si istituisce un corso scolastico obbligatorio.
(Peter Drucker)
5 giorni di scuola, 2 giorni di week-end. 9 mesi di scuola, 3 mesi di vacanze. Chi è quell’asino che ha sbagliato questa divisione?
(Anonimo)
La tragedia della scuola si svolge in due scene – alunni incompetenti di fronte a insegnanti competenti e insegnanti incompetenti di fronte a alunni competenti.
(Martin H. Fischer)
La prima nota di merito che un bambino riceve a scuola per aver semplicemente eseguito un compito necessario è la sua prima lezione di concussione.
(Philip Gordon Wylie)
Non ho mai permesso che la scuola interferisse con la mia istruzione.
(Mark Twain)
Diploma: permesso di dimenticare − o perlomeno − di non imparare più.
(Georges Elgozy)
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L’apprendimento è un tesoro che seguirà il suo proprietario ovunque.
(Proverbio cinese)
Una scuola senza un buon maestro è come una casa senza tetto.
Un buon insegnante è come una candela – si consuma per illuminare la strada per gli altri.
(Proverbio turco)
Un solo giorno con un bravo insegnante è meglio di mille giorni di studio diligente.
(Proverbio giapponese)
Coloro che si perdono sulla strada per la scuola non potranno mai trovare la loro strada attraverso la vita.
(Proverbio tedesco)
Il maestro ignorante fa asini gli scolari.
Popolo senza educazione è come cibo senza sale.
(Proverbio africano)
Una scuola senza disciplina è come un mulino senza acqua.
(Proverbio russo)
bellissimi
sono frasi molto belle complimenti. sono venuta a vederle perchè con la scuola per il nostro diario annuale ci servono frasi e sono stata molto colpita da alcune frasi in particolare molto legate a noi giovani di oggi e molte frasi mi hanno fatto sorride e farmi una risata in un momento di compiti. congratulazioni perchè è difficile fare questo per me
La scuola fa come i muratori: costruisce una base solida in un terreno, ma deve essere il proprietario a dare gli ultimi ritocchi.