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Nella sezione Scrittori di aforismi su Twitter l’articolo di oggi è dedicato a @Plumbeer89 (Plumbeer®). Nella breve nota biografica che mi ha inviato, l’autore scrive di sé: “Plum per gli amici su Twitter, nato sotto il segno della bilancia perché sopra pesavo troppo, arrivo dal pianeta cibo, ma lunedì mi metto a dieta. Obbiettivi nella vita? Spero di raggiungerli in un modo o nell’alcool”.
@Plumbeer89 si è iscritto a Twitter nel gennaio 2012. “Per me Twitter è un buon rimedio contro la noia, mi diverto a giocare con le parole e la fantasia, trasformo i miei pensieri in battute che poi in realtà capisco solo io” afferma l’autore. Che a proposito della scelta del nome “Plumbeer” commenta: “Inizialmente era plumber ovvero idraulico in inglese poi bevendoci su ho scoperto che aggiungendo una semplice ‘e’ potevo fondere il lavoro con la mia bevanda preferita, la birra (beer)”.
L’umorismo tradizionale a cui eravamo abituati era fatto di lunghi sketch, imbastiti di dialoghi e monologhi e interazioni con il pubblico in mezzo a centinaia, talora migliaia di parole. Twitter ci insegna un’arte opposta, l’arte di fare umorismo con una, due frasi e pochissime parole. Ed è quello che fa molto bene @Plumbeer89. Bastano solo quattro parole per descrivere una ossessione: “Ti penso troppo sesso”. Cinque parole per capovolgere il finale delle favole da “E vissero felici e contenti” a “E vissero felici a momenti”. E Con sei parole si può parodiare il culto contemporaneo dell’apparenza e dell’ostentazione: “Se volete apparire andate a Lourdes” oppure si può raccontare di come “ci innamoriamo sempre della persona sballata” o si può capovolgere con un guizzo il famoso detto “morire di invidia” in “Dell’invidia mi piace che morite”. Con sette parole si può scrivere: “+ Fai sport? – Corro rischi tutti i giorni”. E così via. Gesualdo Bufalino diceva che l’aforisma benfatto sta in “otto parole”, ma @Plumbeer89 – che pure scrive tanti tweet di otto parole – riesce a essere ancora più concentrato. Addirittura gli basta una parola per descrivere il suo carattere: “-Descrivimi il tuo carattere in una parola. -Arial”.
Tra giochi di parole, dialoghi surreali, parodie, battute paradossali e brevi storie tristi (ma dall’effetto sempre comico), @Plumbeer89 si diverte a descrivere le nostre ossessioni, le nostre manie, le nostre intolleranze (“Ho fatto il test delle intolleranze ed è uscito il tuo nome”) e i nostri falsi idoli, smascherando le nostre debolezze e mostrandoci – con la particolare lente deformante dell’ironia – come siamo realmente, pieni di difetti, stonati e proprio per questo più veri.
In un momento in cui Twitter raddoppia i caratteri da 140 a 280, @Plumbeer89 ci insegna che 140 caratteri sono più che sufficienti per esprimere un pensiero. E anzi a volte ne basterebbe davvero molti meno. Del resto come scriveva Thomas Jefferson: “Il più utile dei talenti è di non usare mai due parole quando una è sufficiente”.
Presento una raccolta dei tweet più belli di @Plumbeer89:
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@plumbeer89, Tweet scelti
E vissero felici a momenti.
Prendetevi per mano non per il culo.
Se volete apparire andate a Lourdes.
Ho salvato un sacco di gente in rubrica, mai nessuno che abbia ringraziato.
Sarebbe bello leggere la trama di una persona, prima di conoscerla.
+ Fai sport?
– Corro rischi tutti i giorni.
Mia nonna ha creato il gruppo “HAI MANGIATO? ” su whatsapp e ha aggiunto tutti i nipoti.
+ Mi scusi quanto costa un sorriso?
– Dipende, lo preferisce vero o falso?
+ Vero.
– Allora non costa nulla.
Breve storia triste:
+ Amore mi dai il codice sblocco dello schermo del tuo cellulare?
– La data del nostro fidanzamento.
+ Non fa niente.
Ti ho studiato ma appena ti vedo non mi ricordo più nulla.
Io rompo il ghiaccio, tu prendi da bere.
Dell’invidia mi piace che morite.
+ Che ti dice il cervello?
– Non mi parla più da anni.
Speranza, visto che sei l’ultima a morire paga da bere.
Scopri chi ha visitato tua moglie mentre eri su Twitter.
“Voglio costruire qualcosa con te”, e ti porta all’IKEA.
“Parlami un po’ di te” e ti parla del suo ex.
Ho fatto il test delle intolleranze ed è uscito il tuo nome.
Ti ho conosciuto, ora ne pago le coincidenze.
Devo cambiare casa, io e i miei pensieri non ci stiamo più.
Ho tutta una vita davanti, ma va troppo di fretta.
Non nascondo la mano, ti lancio il sasso e basta.
+ Mi hai chiamato?
– No, ti ho fatto uno squillo perché ti pensavo.
Scrivo la mia vita in matita, troppi errori.
Se ti monti la testa segui le istruzioni.
Sono diventato celiaco con la farina del mio sacco.
+ Amore mi scarichi la spesa dalla macchina?
– No, ho finito i giga.
Prossimo acquisto maglietta con scritto “stavo scherzando”.
Sono nato sotto il segno della bilancia perché sopra pesavo troppo.
+ Il tuo profumo preferito?
– Quello che hai lasciato ieri sul cuscino.
Se dobbiamo cambiare lo facciamo insieme, prendi il telecomando.
+ Amore mi dedichi una poesia?
– “Mi piace quando taci” di Neruda.
Ho parecchi difetti, tu sei il più bello.
Ci innamoriamo sempre della persona sballata.
Ho lasciato il WiFi libero ed é scappato.
+ Ho sudato tanto per averti.
– Si sente, lavati.
Ho trovato il coraggio, si nascondeva.
Ti aspetto fuori, di testa.
Ho collegato la mia tartaruga al WiFi di casa, ora va molto più veloce.
Non mi calcolare, sono difficile da risolvere.
+ Qual è il tuo piatto preferito?
– Quello abbondante.
+ Hai bimbi?
– L’ultimo modello.
Il mio conto in banca è tratto da una storia poVERA.
I tuoi occhi parlano da soli, hanno bisogno di compagnia.
Delle persone scontate guardo prima il prezzo.
Quindi mi state dicendo che la cordina del campanello di emergenza in bagno non va tirata quando finisce la carta igienica?
Non disturbare can che dorme ma anche nonna che cucina.
Ti penso troppo sesso.
Ma fatevela una ritwittata ogni tanto.
Non serve farla ridere, già ride di te.
BREVE STORIA TRISTE :
Ho chiesto la mano alla mia ragazza, mi ha mostrato il dito medio.
Alle ballerine preferisco la scarpetta nel piatto.
Se ti monti la testa segui le istruzioni.
In geografia conosco solo i fiumi di birra.
Ti leggono negli occhi, ma guardano solo le immagini.
Sono arrivato terzo ad una gara di alcol, medaglia di sBronzo per me.
Ho in mente un piano, ma devo fare le scale.
+ Sei della bilancia?
– Si, perché?
+ Sei pesante.
Breve storia triste:
+ Hai animali a casa?
– Si, un pappagallo.
+ Lo tieni in gabbia?
– Nooo, lo tengo nella cassetta dei ferri.
Ho ricevuto un’email da mia nonna, come “allegato” ho trovato del cibo.
+ Perché tremi quando mi vedi?
– Non sono io, è il cuore.
+ Ti dico un segreto ma acqua in bocca.
– Meglio il vino.
Se fai ridere una donna, rivestiti.
Non cantare vittoria, sei stonato.
+ Piatto preferito?
– Amo, odio e peperoncino.
Ti ho chiesto una mano, non una pugnalata.
Ti posso dare un assaggio a casa?
Ho un indiano davanti in macchina che non mette mai le frecce per girare, le avrà finite.
Lo schiaffo morale dove lo preferisci?.
Non inventarti scuse, esistono già.
-Descrivimi il tuo carattere in una parola.
-Arial.
Breve storia triste:
+ Che bello sono diventato amministratore del gruppo su whatsapp.
– Si per forza hanno abbandonato tutti.
Sono stanco, troppi giri di parole.
Ho chiesto a una ragazza quante storie serie avesse avuto, mi ha risposto “non tante” perché ha instagram da poco.
Sei la donna dei miei sogni, sporchi.
Io non convivo con la mia ragazza, conmuoio.
– Ciao nonna, non so cosa regalare al nonno per Natale.
+ Vuoi andare sul sicuro?
– Si, certo.
+ Allora prendigli un Cantiere.
+ Ti trovo ingrassata.
– Io invece ti trovo un oculista.
I pensieri sporchi vanno lavati a 69°.
+ Ho fame, ti piace il giapponese?
– Prima voglio conoscerlo.
+ Dimmi un po’ di lui.
– Non sono brava a raccontare le barzellette.
+ Amore due minuti e arrivo.
– Sai che novità.
Ho espresso un desiderio, è uscito un ginseng.
Quando ve la tirate prendete bene la mira.
L’ unico modo per fare i soldi è passare dal VIA.
Cameriere mi porti una bottiglia d’acqua per favore, il conto è troppo salato.
Su Twitter non basta usare il cuore, usate anche il RT.
Per telefonare vai sotto una porta da calcio, c’è più rete.
Due candele stanno litigando, hanno una discussione accesa.
L’ orto ti salvia la vita.
Se ti scambiano per un altro, sei un doppione.
Sei una donna tutta da scolpire.
Breve storia triste:
+ Oggi ho incontrato la donna dei miei sogni.
– Perfetta?
+ No no, tutta intera.
+ Domani che tempo fa?
– Dovrebbe arrivare il Bello.
+ Ti sbagli, domani non vengo.
Fatti i matti tuoi.
+ Amore facciamo una constatazione amichevole?
– Perché?
+ Sei uno schianto.
Sono forte al gioco della dieta, non perdo mai un kilo.
Non è che sei cesso, sei turca.
Se passi dal mio cuore fai attenzione, è zona a battito limitato.
+ Sono serena.
– Anche io, finalmente.
+ Anche te cosa, te sei Silvia.
Finché karma non ci separi.
Il cuore scrive “ti amo” , la testa scrive “ho casa libera”.
Se una persona non ti prende cambia operatore.