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Frasi Belle

Scrittori di aforismi su Twitter, _Kimyo_

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Nella sezione Scrittori di aforismi su Twitter l’articolo di oggi è dedicato a @_Kimyo_ (India). Nella breve nota biografica che mi ha inviato, l’autrice scrive di sé: “Una volta cercavo l’amore con la S maiuscola, poi sono guarita”.

@_Kimyo_ si è iscritta a Twitter nel gennaio 2012 “Mi sono iscritta perché succedevano più cose nella mia testa che nella mia vita e non sapevo dove metterle” mi confessa l’autrice.

kimyo_

A guidarci alla comprensione della scrittura di @_Kimyo_ è una frase che compare nel profilo di Instagram dell’autrice: “Non sono una fotografa, sono solo una persona annoiata”. Nelle sue tante foto di Instagram @_kimyo ci guarda con le sue molteplici facce ed espressioni, quasi sempre insoddisfatte e annoiate, a volte distratte o tristi o serie o incuriosite da un particolare o un dettaglio, talora anche stralunate, raramente sorridenti (“sorrido solo quando lavo i denti”). @_Kimyo_ ci guarda come se cercasse una posa – quella definitiva, quella della serenità e della felicità – e non riuscisse mai a trovarla. Ed è quello che accade anche leggendo i suoi tweet dove – passando dal visivo al testuale, da un mezzo di espressione all’altro – si coglie sempre questa perenne inquietudine, questa noia insoddisfatta, questa impossibilità di star fermi nello stesso posto, nello stesso pensiero, nello stesso umore anche (“Cambio umore così velocemente che sembra sempre lo stesso”).

In questo diario di Twitter @_Kimyo_ annota sforzi, disavventure, tentativi che sono sforzi, disavventure, tentativi che non hanno quasi mai a che fare con la realtà, ma con il possibile, con l’immaginazione (“Vorrei andare a vivere in quasi tutti i quadri che vedo”), con l’intentato, con il virtuale che forse è più rassicurante e più denso di avventure del reale.

“Oggi mi manchi, chiunque tu sia” scrive in un tweet e in un altro aggiunge “Leccare il coltello sporco di nutella è stata la cosa più vicina al sesso degli ultimi mesi”. I rumori della vita sono in sottofondo, lontani, e la migliore acustica è quella che si sente sotto il piumone (“Sotto il piumone c’è un’acustica fantastica”). Chiusa nel castello della sua immaginazione, e anche dell’accidia e del dolce far niente (“A me piace dormire e a dormire piaccio io”), @_Kimyo “continua a farsi la treccia sperando che qualcuno venga a salvarla” e ovviamente nessuno arriva. Forse perché tra il mondo di @_Kimyo_ e il mondo reale c’è troppa diversità di vedute, perché il mondo là fuori è troppo serio e pieno di convinzioni (“Voi tutte queste verità in tasca e io solo vecchi scontrini accartocciati”) o anche troppo semplice ed elementare rispetto alla complessità dell’autrice (“Voi vi lasciate e vi innamorate subito di un’altra. Io ci metto un anno per odiarlo, uno per dimenticarlo e uno per trovarne un altro. Boh”).

In questa consapevolezza della diversità che si manifesta anche a livello corporale (“Con una mano guido, con una scrivo, con una fumo e con una metto il burrocacao”), in questa condanna all’eccessiva sensibilità che si esprime bene nella metafora del pisello sotto il materasso (“Stasera sento particolarmente il pisello sotto il materasso”), l’autrice si muove su una superficie instabile, piena di contraddizioni (“Non cercare di essere quello che piace a me, smetteresti di piacermi”), dove storie complesse che durano anni si possono svolgere nello spazio di pochi minuti (“Scusami ma sono appena uscita da una relazione di cinque minuti difficilissima”).

Quella che @_Kimyo_ descrive è un mondo fatto di debolezze dove però la sottile ironia riesce a temperare la connaturata fragilità (“Tolgo i calzettoni come fossero auto reggenti perché è l’atteggiamento quello che conta”) e a restituirci l’immagine di una ragazza “complicatamente genuina” alla perenne ricerca della strada giusta, tra continui e inevitabili (“umani, troppo umani” direbbe Nietzsche) incidenti di percorso (“Stasera faccio le cosce di pollo al forno perché ho controllato e la casa è assicurata contro gli incendi. Tuttapposto raga”).

Presento una selezione dei migliori tweet di @_Kimyo_

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@_Kimyo_ , Tweet scelti

Speravo fosse una multa e invece era un invito ad un matrimonio.

Ridammi subito l’importanza che ti ho dato.

Mi alieno quattro volte a settimana.

Ci sono persone che vogliono anche quello che non vogliono solo perché lo vorresti tu.

Cambio umore così velocemente che sembra sempre lo stesso.

Tolgo i calzettoni come fossero auto reggenti perché è l’atteggiamento quello che conta.

Questo è il periodo in cui io sono vestita invernale, un’altra è vestita estiva e ci guardiamo storto.

Mi piacerebbe lavorare nel campo del sonno.

I sentimentono.

A me piace dormire e a dormire piaccio io.

Non cerco più l’amore, ma qualcuno con cui condividere la rata del mutuo.

Dimmi quando ti colleghi al cervello che ti scrivo.

Finalmente è arrivato l’amor proprio che avevo ordinato un sacco di tempo fa.

Da quando non faccio più niente per piacerti, mi piaccio di più io.

Oggi mi manchi, chiunque tu sia.

L’uomo più importante della mia vita è il mio lato maschile.

Scusami ma sono appena uscita da una relazione di cinque minuti difficilissima.

Leccare il coltello sporco di nutella è stata la cosa più vicina al sesso degli ultimi mesi.

Io mi fidanzerò a 90 anni così sono sicura che staremo insieme fino alla morte.

Magari avessi il culo duro come la testa.

Non sono cicatrici ma promemoria.

Se sta con te per come sei fatta dentro è Hannibal Lecter.

E anche oggi saremo onesti con noi stessi domani.

Non voglio passare tutta la vita ad aspettare i week end per essere felice.

Se mancassero tre settimane alla fine del mondo, probabilmente le passerei cercando di stare con l’unica persona che non mi vuole.

Ma è legale questa cosa che non esiste più un posto dove posso far finta di non aver letto un messaggio?

Non vorrei sembrare superficiale ma lo sono.

Alcune persone sanno sparire così bene che ti sembra di vederle ovunque.

Sotto il piumone c’è un’acustica fantastica.

Traffico in entrambi i sensi di colpa.

Ho più mollette a chiudere le confezioni di cibo che sullo stendino.

Mio padre mi costringe a guardare un film che non voglio vedere e mi sgrida se prendo in mano il telefono.
Dev’essere questo il matrimonio.

Sento che quel qualcosa che ci lega ha preso la forma di un cappio.

Quelli fidanzati che ti fissano mi fanno passare la voglia di fidanzarmi.

Ti vedo più come un capro espiatorio.

È più sbagliato il motivo per cui ci innamoriamo che la persona.

Cosa pretendete da una il cui umore dipende da come le stanno i capelli.

Mi piaci, ma non abbastanza per farmi alzare dal divano.

Voi tutte queste verità in tasca e io solo vecchi scontrini accartocciati.

Vieni a casa mia a scandalizzare i vicini?

Un pensiero per la baguette calda, appena sfornata, che ho comprato e non ce l’ha fatta ad arrivare a casa.

Quando ascolto la lirica mi piace credermi una psicopatica che sta per commettere un omicidio efferato.
Con eleganza.

Iniziate ad immaginarveli pelati i vostri uomini che poi una mattina li guarderete e ci rimarrete male.

È triste vedere alcune persone trasformarsi nella brutta copia di chi amano.

La prova del 69.

Una volta avevo molte più cose da dire o forse bevevo solo di più.

I pantaloni del pigiama che si arrotolano al ginocchio ogni volta che stendiamo le gambe sotto al piumone sono la grande piaga della vita.

Mi si è accesa la spia dell’odio.

Sei mio amico solo se posso dirti “dai ora vattene da casa mia che ho sonno”.

Se vi lasciate aspettate il vostro turno per rifidanzarvi ché c’è gente che aspetta da un po’.

Dovremmo avere tutti qualcuno sotto il piumone con noi che si alzi per andare a prendere l’acqua.

I problemi vanno affrontati a testate alte.

Io continuo a farmi la treccia sperando che qualcuno venga a salvarmi.

Vorrei andare a vivere in quasi tutti i quadri che vedo.

Ho il superpotere dell’invivibilità.

Ho spento lo sguardo per risparmiare.

Il momento in cui capisco che non mi piace più è quando lo cerco senza farmi nessun problema.

Regalatemi un viaggio di nozze per single.

La mia posizione preferita sul lettino è quella della sagoma in gesso dei cadaveri dopo un omicidio.

Dovrei trovarmi un hobby che abbia un pene.

Il bacio in fronte solo se stai per uccidermi.

Quando il mio pranzo stava in un biberon era tutto più semplice

Non cercare di essere quello che piace a me, smetteresti di piacermi.

Sono entrata in ufficio che era autunno e sono uscita che è estate.
Cazzo se ho lavorato.

Devo vaccinarmi contro l’influenza che gli altri hanno su di me.

Voi vi lasciate e vi innamorate subito di un’altra. Io ci metto un anno per odiarlo, uno per dimenticarlo e uno per trovarne un altro. Boh.

Con una mano guido, con una scrivo, con una fumo e con una metto il burrocacao.

Se non ti fai la ceretta tutti i nodi vengono al petting.

Secondo me chi si fotografa parti del viso (bellissime) sempre singolarmente, nell’insieme probabilmente è un Picasso.

Mi è caduta in testa una brioches al cioccolato e mi sono sentita in dovere di mangiarla.

Credo di essere diventata più tollerante, ma devo uscire e incontrare gente per capirlo e non c’ho voglia.

Il momento in cui sorrido di più è quando mi lavo i denti.

Certo che ci vuole un bel coraggio a stare bene anche senza di me.

Vuoi dormire tra le mie braci?

Posso fare il tuo gatto da appartamento?

Non capisco perché il mio migliore amico non voglia diventare gay solo per farmi contenta.

Chiedo l’intervento della mia controfigura.

Domani faccio i biscotti con gli stampini dei miei errori.

Mi metto il rossetto rosso e guardo un film coreano dove non parla nessuno.

Ma se ceno ora poi qualcuno mi da un passaggio alla casa di riposo?

Stasera sento particolarmente il pisello sotto il materasso.

Il mio problema sta alle base. Non so mai se devo scegliere “esegui” o “salva”.

In ogni caso tutte le mie amiche sono munite di cucchiaino per raccogliermi.

Una volta scappavo dai problemi. Ora li followo.