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Nella sezione Scrittori di aforismi su Twitter, l’articolo di oggi è dedicato a @_Luilla_ (Luilla). Nella breve nota biografica che mi ha inviato, l’autrice scrive di sé: “Sono cresciuta in campagna tra torte di fango e cadute dagli alberi. Il mio sogno di diventare ballerina è svanito la prima volta che mia nonna ha messo in tavola le lasagne”.
Iscritta dal novembre 2010, nel suo profilo personale @_Luilla_ scrive che è su Twitter “per cazzeggiare, figuriamoci se mi interessa fare belle figura” e in un tweet aggiunge: “Non scrivevo così tante cazzate nemmeno sui diari di scuola”.
Il tweet comico, la cosiddetta battuta o barzelletta o cazzeggio ironico, è un modello ricorrente e spesso abusato su Twitter. E il confine tra la demenzialità e l’arguzia, tra la battuta da salotto e il lampo di un motto di spirito, tra il ridere per ridere e il ridere per sciogliere i nodi del senso è spesso sottile e impalbabile. Rispetto ai tanti, molti autori di Twitter che hanno fatto della battuta il proprio punto di forza, @_Luilla_ ha questa capacità di far ridere non solo di pancia, ma anche e soprattutto di testa, con i suoi giochi sottili di parole e di idee, con il suo scetticismo sul mondo (“Dovremmo uscire di casa a giorni alterni. Un giorno io e uno la gente”), con la sagacia psicologica, con sua inconfondibile autoironia. L’autrice non usa la comicità in modo impersonale – quasi come uno sketch da palcoscenico – ma crea una specie di diario personale dove mette in scena – essendo lei la prima a ridere di se stessa – le proprie debolezze, le proprie idiosincrasie e anche le proprie aspirazioni (spesso mancate). Dalla taglia del proprio corpo (“Io sono una 42 che non ce l’ha fatta”) alla pigrizia (“La mattina prima di parlarmi dovrebbero contare almeno fino a mezzogiorno”), dalla dieta (“Io la farei la dieta a zone ma nella mia non prende”) alla vita coniugale (“Sta cosa che quando va a comprare le sigarette poi torna sempre deve finire”), dal social Twitter (“A quei follower che rimangono con me solo una notte volevo chiedere se almeno un po’ gli è piaciuto”) alla sua poca socialità (“Tutte queste App e non ce n’è una che ti segnali se nelle vicinanze c’è qualcuno che non vuoi salutare”), @_Luilla_ crea una mitragliata davvero inconfondibile di battute, trovate, sfoghi, sghignazzate, paradossi, morsi, ditate negli occhi, insomma il meglio del peggio di questo mondo in cui viviamo.
Presento una selezione di tweet di @_Luilla_
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@_Luilla_ , Tweet scelti
La mattina prima di parlarmi dovrebbero contare almeno fino a mezzogiorno.
Dovremmo uscire di casa a giorni alterni. Un giorno io e uno la gente.
A quei follower che rimangono con me solo una notte volevo chiedere se almeno un po’ gli è piaciuto.
Eppure eravamo dei bambini che ridevano per una linguaccia o se ci “portavano via il naso”. Perché siamo diventati così non so.
– E mai possibile che in questa casa sono sempre l’ultimo a sapere le cose??
– Dai calmati che svegli il bambino.
– Bambino? Quale bambino??
“Ehi, dove credi di andare?”
“Nel panico.”
Io la farei la dieta a zone ma nella mia non prende.
Ogni volta che mi dicono “Fai quello che sai fare meglio” mi viene l’istinto di aprire il frigorifero.
Volevo chiedere a quelli che copiano se sanno già cosa sto per scrivere che non ho voglia di pensare.
I tempi cambiano. Prima se tornava all’improvviso dovevi nascondere l’amante nell’armadio ora devi lanciare lo smartphone dalla finestra.
Tutte queste App e non ce n’è una che ti segnali se nelle vicinanze c’è qualcuno che non vuoi salutare.
Vi state laureando in troppi e i fast-food non hanno posto per tutti.
Che ne sapete voi di riflessi se non registravate su cassetta dalla radio premendo stop un secondo prima che lo speaker inizi a parlare.
La mia prossima vita seppur breve sarà intensa e con qualcuno che ci tiene a me più di ogni altra cosa. Sarò uno smartphone.
Sta cosa che quando va a comprare le sigarette poi torna sempre deve finire.
Se mai farò un profilo di coppia sarà col mio frigorifero.
Secondo me da piccoli per giocare vi lanciavano in aria e poi non vi prendevano.
– La smetti di farti foto?!
– Si dice selfie.
– La selfie di farti foto?!
Pure la mia anima è passata da 21 grammi a 5 chili in questo weekend.
Il fatto è che l’universo femminile è troppo complesso per riuscire a farlo stare in una valigia.
Se avessi il cielo in una stanza pioverebbe sempre.
Se sei un genio, fatti una lampada.
– Che fai nella vita?
– Riempio i silenzi di noi incamminati verso il tramonto dipinto nei suoi occhi.
– Ho capito, stai su Twitter.
Pure io ho il mare dentro eh.
Comprese due boe davanti e un transatlantico al posto del culo.
Non si è mai troppo grandi per l’altalena. A patto che ci stia dentro il culo.
Io non sono una “star”. Se lo fossi paghereste 8 euro + pop corn per vedermi.
Sono solo una qualunque con uno smartphone.
Quando avete finito di giocare con le parole rimettetele a posto.
Cambiare argomento con nonchalance come fa Studio Aperto quando passa da “Strage famigliare” a “Il cucciolo Pippo fa le capriole allo zoo”.
Uomini non sposatevi che poi ci tocca avere sempre ragione.
Pensate sempre alle tette cose.
Le vegetariane non saranno pienamente soddisfatte finché gli uomini non avranno l’uccello di soia.
Attenzione che con i baci Perugina si allarga il culo, non il cuore.
Avevo un Ken solo e molte più Barbie. In pratica un puttaniere che se la faceva con tutte. È colpa anche nostra se poi ci piacciono stronzi.
Voglio entrare in una palestra con un vassoio di paste e sentirmi come un kamikaze col giubbotto esplosivo al mercato di Baghdad.
Scusate, è che sugli altri social non mi volevano.
Da piccola mi chiamavano col mio nome ma adesso mi chiamano “Mollaquelcazzoditelefono”.
Marito che dice al cane di mettersi le scarpe perché dobbiamo uscire. Capito perché sto su Twitter?
Mi farei un panino con dentro un frigorifero ma senza maionese perché ingrassa.
Non andavo d’accordo nemmeno con tutte le mie Barbie figuriamoci con voi.
Scusate, vado un attimo nel panico e torno.
Le vegetariane non saranno pienamente soddisfatte finché gli uomini non avranno l’uccello di soia.
Io sono una 42 che non ce l’ha fatta.
Gli ho fatto la tessera. Ogni 5 volte che lava i piatti riceve un pompino in omaggio. Funziona!!
Mi piace venire qui e trovare sempre nuovi e stimolanti niente da dire.
Per allietare questo pomeriggio così noioso quasi quasi svuoto il fustino di Lego sul pavimento e ci corro sopra a piedi nudi.
Non è che se l’hai fatta ridere automaticamente l’hai fatta innamorare. Lei può ridere anche perché pensa che tu sia solo un cretino.
Stamattina a qualsiasi domanda rispondo con gli stessi suoni di un vecchio modem 56k.
Cominciate a sperare che l’Italia vinca i mondiali perché è l’unico modo per farvi baciare e abbracciare anche da degli sconosciuti.
Di Twitter posso benissimo farne a meno come ho dimostrato nell’ultimo quarto d’ora.
Internet è così. Vai su Google per cercare “tavoli da giardino” e finisci per leggere la storia dei buddisti del Tibet.
Perché, non si sa.
Se lasci i piatti nel lavello per una sera:
a) non muori
b) nessuno te li ruba
c) di notte nessuno viene per vedere il tuo lavello.
Come hobby mi piace illudere i negozi online riempiendo il carrello senza andare alla cassa.
Vado a fare un paio di errori che ho bisogno di imparare.
– “Fammi sentire donna.”
– “Hai ragione.”
Vorrei ci fossero le previsioni del tempo emotivo. Tipo se sono previsti giramenti di coglioni nel weekend con possibilità di schiarite.
Certe risposte rovinano dei tweet così belli come se disegnassero un cazzo col pennarello sulla parete della Cappella Sistina.
Facciamo che tu guardi il tramonto e mi parli d’amore e io in punta di piedi me ne vado al bar sulla spiaggia a farmi un panino e una birra.
Mi rendo utile. Metto la piscina in giardino, mi tuffo a bomba e il quartiere ha risolto il problema di bagnare le piante.
Tranquillo, anche se non siamo d’accordo sono pronta a venirti incontro.
Con un tir a tutta velocità.
Dai che c’è di peggio, tipo quelli che stanno passando la sera a caricare le foto delle comunioni su Facebook.
Ho accidentalmente rigato il parquet spostando un mobile. Ho camuffato ma nel caso mi preparo alla migliore prestazione sessuale di sempre.
Per ricordarmi di stendere i panni vorrei la lavatrice che aveva mia nonna, quella che camminava per casa e alla fine te la trovavi davanti.
Dai che forse un giorno faranno un Doodle in vostro onore con un gran paio di tette al posto delle sue “o” di Google.
Per me la pizza deve avere il bordo alto, l’impasto morbido che quando la pieghi non si deve spezzare. I dischi volanti li lascio agli ufo.
Per colpa vostra la notte sogno leoni che scrivono sulla sabbia e gazzelle che si siedono dalla parte del torto sotto una pioggia di tette.
Fanno tanto gli omofobi e poi si fanno le seghe sui video Lesbian di Youporn.
Questo Twitter mi piace perché sto in compagnia ma non devo offrire da bere a nessuno.
A 1000 follower vi faccio vedere come ho fatto a perderne 6000.
Leggo sempre tweet sul perdono, il volersi bene, baci e abbracci ma mai nessuno che ti spieghi come nascondere un cadavere e ripulire.
Tutto perché quando eravate piccoli vi hanno illuso. Eravate in braccio, toccavate una tetta e loro ridevano.
Se tutti i cazzi che ho per la testa ce l’avessi per le mani vivrei più felice.
AAA Cercasi serial killer disponibile per eliminare quelli che fanno la battuta “l’ora legale unica cosa rimasta in Italia”. No perditempo.
La luce in fondo al mio tunnel è quella del frigorifero.
Vi state facendo così tante foto che ci metteranno un mese per decidere quale mettere sulla vostra lapide.
La mia prova costume è stata un successone tanto che ho subito prenotato le vacanze in un villaggio della Groenlandia.
Gli amici veri sono quelli che non ti fanno vedere il bicchiere mezzo vuoto perché te ne ordinano subito un altro.
Ho incontrato per caso il mio primo bacio. È gnocco, sposato, 2 figli e fa l’architetto.
Ecco, era meglio se mi fermavo al primo bacio.
Noi con questo bellissimo stivale potremmo prendere a calci nel culo l’Europa. E invece…
Questi tapis roulant sono una truffa. Ho già fatto 2 km e sono ancora in salotto.
Su Twitter bravissime coi paroloni ma quando ci esci ti esprimi a monosillabi, ridi con la rucola tra i denti e ti rovesci il vino addosso.
E anche oggi lo faccio domani come ho detto ieri.
– “Vieni a vedere, ci sono due che stanno litigando qua sotto.”
– “Capirai, ho una rissa nello smartphone e non mi devo nemmeno alzare.”
Non gli parlo da una settimana, gli ho risposto “Niente” già 19 volte e ancora non ha capito che è perché non ha buttato lo shampoo vuoto.
Mettete il lucchetto al vostro frigorifero, non all’account.
Mettetevi nei miei panni. Ci state, almeno in 10.
Tema: La vita
Svolgimento: Che ansia.
Alla seconda fetta di colomba guardo fuori dalla finestra e penso: cazzo, potevo metterci la Nutella.
“Guarda mamma, ho 98 membri nella mia lista!”
“Mi raccomando, usa le precauzioni.”
“Nonna mi seguono in più di 6000!”
“Falli venire su che ho fatto la lasagna.”
Avevo il Booster mettevo 2000 lire di benzina e cercavo gli amici in giro per il paese perché nessuno aveva il cellulare. #ragazzianni90
Ho paura che anche mio marito vorrà il divorzio perché non ho mai consumato. Nemmeno una caloria in 10 anni.
Quest’ estate mi devo abbronzare un po’ altrimenti una mattina che fatico a svegliarmi mi portano via per errore in un sacco con la lampo.
Vado a seminare il panico tra gli acari di casa mia.
“Che fai questo weekend?”
“Ho comprato le ciabatte nuove e devo fare il rodaggio.”
Gli ho detto di assaporarci l’anima per vivere insieme in un turbine d’amore ma vuole lo stesso che gli preparo la cena. Siete ingannevoli!