Annunci
Nella sezione Scrittori di aforismi su Twitter l’articolo di oggi è dedicato a @robgere (Bravoroberto!). Nella nota biografica che mi ha inviato, l’autore si riassume sinteticamente e ironicamente in due parole: “frequento autogrill”.
@robgere è su Twitter da tre o quattro anni, ma scrive da inizio 2013. “Come spesso capita si comincia leggendo, poi si scrive qualche timida cazzata e infine Twitter ti prende la mano. E lì ormai è troppo tardi: sei fottuto”.
@robgere è un umorista che ama illuminare e definire caratteri, persone e situazioni. In poche parole riesce a cogliere vizi e virtù, colti soprattutto nelle loro manifestazioni sociali. E’ dalla persona (la cosiddetta “gente”), dalle sue contradditorie e rivelatorie ambiguità, che @robgere parte per definire tutto un mondo. Quello che l’autore osserva sono spesso scene ilaro-tragiche, una società piena di tic e manie, dove la gente si muove in preda a idoli collettivi e false certezze, con esiti di follia e di assurdo evidenti (“Vedo gente che crede di fare jogging e invece si trascina sudata e arrancante verso il primo infarto disponibile” o “Vorrei imparare il cinese per aver conferma che su almeno metà dei vostri tatuaggi c’é scritto “rosticceria, agosto sempre aperto” o “Conosco una formula magica capace di smuovere le montagne, spostare le genti, entusiasmare i popoli: “Seguirà rinfresco”).
Siccome l’umorismo è sempre anche auto-umorismo, lo sguardo di @robgere non è verticale (dall’alto) ma orizzontale e così l’autore – partecipe della comune fragilità umana – prende in giro anche se stesso, partendo dalla sua situazione matrimoniale, dal suo essere accomunato a tanti altri mariti e padri in meccanismi sociali che si ripetono identici perché così va il mondo (“Mia moglie ha appena finito una telefonata di auguri di 35 minuti con sua sorella. Ora, tra 10 minuti usciamo. Per andare da sua sorella” o anche “Viaggi. Da single: Islanda, Perù, Patagonia, Namibia. Ti sposi: Spagna, Portogallo, Francia. Fai un figlio: Gabicce Mare, bagno 26, fila 4” o anche “Mia moglie non smette mai di dimostrare che mi ama: mi indica le panchine dove aspettare mentre gira per negozi con la mia carta di credito”).
Ogni volta @robgere si diverte a mandare all’aria i coperchi dorati che coprono il mondo e in ogni battuta riuscita c’è sempre una situazione che viene illuminata e una falsa certezza che viene distrutta.Tra i tanti modelli stilistici che l’autore utilizza, si segnala l’uso particolare del dialogo, una sorta di botta e risposta che crea sempre situazioni paradossali e divertenti (“- Vorrei prenotare una Tac + C’è posto il 7 marzo 2017 – Mattina o pomeriggio? + Perché vuole saperlo ora? – Al mattino mi viene l’idraulico” o anche “- Cara, facciamo l’amore? + Sì, ma aspettiamo dopo il Tg. E ha messo su Skytg24” o “- E come lo chiamerete? + Probabilmente Leonardo. – Come Di Caprio! + Noi pensavamo come Da Vinci. – Ah, non conosco: che film ha fatto?).
Presento una selezione di tweet di @robgere
**
@robgere, Tweet scelti
Vorrei imparare il cinese per aver conferma che su almeno metà dei vostri tatuaggi c’é scritto “rosticceria, agosto sempre aperto”.
– Vorrei prenotare una Tac
+ C’è posto il 7 marzo 2017
– Mattina o pomeriggio?
+ Perché vuole saperlo ora?
– Al mattino mi viene l’idraulico
– Cara, facciamo l’amore?
+ Sì, ma aspettiamo dopo il Tg.
E ha messo su Skytg24
Viaggi.
Da single: Islanda, Perù, Patagonia, Namibia.
Ti sposi: Spagna, Portogallo, Francia.
Fai un figlio: Gabicce Mare, bagno 26, fila 4.
Mia moglie ha appena finito una telefonata di auguri di 35 minuti con sua sorella. Ora, tra 10 minuti usciamo. Per andare da sua sorella.
– È in coda?
+ No, approfitto della schiena di questo signore per giocare a nascondino con la cassiera.
Si scrive “A causa di un disguido tecnico”, si legge “Siccome abbiamo fatto una cazzata”.
Ho incontrato un vecchio amico che non vedevo da moltissimo tempo: è stato bello.
Non averlo visto per moltissimo tempo, intendo.
Ho visto uno col tatuaggio “Sky is the limit” essere cazziato dalla fidanzata perché aveva comprato il Rovagnati invece del Parmacotto.
Tutti sappiamo di avere vicini che il sabato mattina martellano muri.
Il mio vicino però non sa che ha un vicino che riga le macchine.
“Ti faccio conoscere una, è una brava ragazza”.
Io: “Ok, non si tromba”.
Quella sera non ho trombato, ma ora lei ha nella pancia mio figlio.
La gioia è sentirsi dire:
“Amore” da tua moglie
“Papà” da tuo figlio
“Mi faccia subito la fattura che gliela pago ora” dai tuoi clienti.
– Di che segno sei?
+ Gemelli.
– Ah, come il policlinico!
Ogni mattina un anziano col cappello si sveglia e sa che dovrà prendere la sua Panda verdina per andare a creare le code in tangenziale.
Anche dove c’è il sole prima o poi arriverà l’ombra.
Tranne dove ho parcheggiato l’auto: lì no, l’ombra non arriverà.
Vedo uno da lontano: penso “Ha il collare, si è fatto male”. Mi avvicino e la situazione è molto peggiore: ha il colletto della polo alzato.
Madri che per attraversare lanciano in avanscoperta il passeggino in mezzo alla strada e poi a 14 anni “no il motorino no che è pericoloso”
A me i black block mi fanno una pippa: il vero ribelle sono io che vado alla Conad col sacchetto della Coop.
Cazzo invitate a fare tutti quegli amici al vostro matrimonio se poi nessuno di loro in chiesa ha il coraggio di impedirvi di sposarvi?
– Voto Lega perché mi stanno sul cazzo gli immigrati.
+ Ma tuo figlio non è emigrato in Germania?
– Saranno cazzi della Lega Tedesca.
Vedo gente che crede di fare jogging e invece si trascina sudata e arrancante verso il primo infarto disponibile.
La cosa commovente di chi non capisce un cazzo è l’impegno che ci mette per farcelo sapere senza lasciarci alcun dubbio.
Finché mia moglie resta così maniaca dell’ordine e della pulizia sto tranquillo: non mi ucciderebbe mai anche solo per la paura di sporcare.
Ho imparato alla perfezione ad usare la lavatrice: ora però, cazzo, non ricordo più come funziona la regola del fuorigioco.
All’ottavo paio di scarpe che prova le dici che sono bellissime anche se sono le Crocs.
Non sono bello.
Non ho un gran fisico.
Non ce l’ho grosso.
Ma so infilare il piumione nel copripiumone matrimoniale. DA SOLO!
Il defollow è normale, nell’ordine naturale delle cose e non va vissuto come un affronto personale.
Almeno così mi ha detto il mio analista.
Conosco una formula magica capace di smuovere le montagne, spostare le genti, entusiasmare i popoli: “Seguirà rinfresco”.
– E come lo chiamerete?
+ Probabilmente Leonardo.
– Come Di Caprio!
+ Noi pensavamo come Da Vinci.
– Ah, non conosco: che film ha fatto?
Ultimamente trovo sempre l’ascensore occupato. Probabilmente nel condominio qualcuno si è fatto un profilo instagram.
Ti accorgi che tuo figlio è cresciuto quando sta nel passeggino con le gambe accavallate sfogliando annoiato il Corriere della Sera.
In giro col bimbo mi fermano molte ragazze:
“Che carino!” (e spero si riferiscano a me);
“Com’è piccolo!” (e spero si riferiscano al bimbo).
– Mi ami?
– Boh, intanto ti ho aggiunto ai preferiti.
La classe dell’asilo di mio nipote Michele è multietnica: ci sono Matteo, Anna, Sharon, Brian e Gabriel.
Matteo è indiano, Anna rumena.
Il neonato è quella cosa che piange disperato, poi si ferma di botto e si guarda attorno come a dire “Chi cazzo è che fa tutto sto casino?”
Mi ricordo quando ero giovane. Era un giovedì.
Non avevo preferenze tra maschietto o femminuccia. Certo, doverlo portare allo stadio invece che al concerto di Violetta un po’ mi solleva.
La bellezza della lingua italiana:
Mi illumino d’immenso.
Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie.
Scendi il cane che lo piscio.
-Andiamo a dormire?
-Ok
Lui: divano-bagno-letto in 32″
Lei: divano-bagno-cucina-lavatrice-stendino-cucina-sala-cucina-bagno-letto in 53’44”
Le auto sono come i Gremlins: se piove si bagnano e si moltiplicano.
Non farò mai strada in questo paese: tutti ammirano la Lamborghini e io sono l’unico che si incazza perchè è nel posto per gli handicappati.
La moglie è quella cosa che impiega 45 minuti per raccontarti un fatto che nella realtà ne è durato tre.
I cinesi hanno gli occhi a mandorla perché li hanno copiati dai giapponesi.
Vieni, figlio mio, che ti porto in spiaggia a vedere i signori anziani coi capelli tinti che parlano di figa.
Alla fine mi è rimasto ‘sto dubbio: o non ho nemici o ho sbagliato fiume.
Twitter è un elenco di frasi memorabili che dopo cinque minuti nessuno ricorda più.
Mio figlio non è ancora nato, ma in famiglia il suo parere conta già più del mio.
65 anni circa.
Capelli tinti.
Spiderino.
Occhiali fumé.
Foularino al collo.
Gnocca dell’est a fianco.
Più che un uomo, un luogo comune.
– Mi piace stare sul divano con mio figlio che dorme sulla mia pancia.
+ Non lo starai viziando troppo?
– È lui che sta viziando me.
Ci sono cose che un uomo non può e non deve sapere.
Tipo la differenza tra il celeste e il pervinca.
La felicità è quell’attimo che dopo chilometri riesci a superare quel camion solo per scoprire che davanti ce ne sono altri sei.
Con la nascita di Pietro mia moglie mi ha finalmente permesso l’adesivo “bimbo a bordo” in auto. Poi vabbè ne prenderemo uno pure per Pietro
– Allora, sei contento che diventi papà?
– Ma sì: ero stufo di pesci rossi che poi mi muoiono subito.
– Ti amo.
– Per sempre?
– Beh, non esageriamo: mica è un’offerta Vodafone.
Il fatto che si muoia più spesso cadendo in bagno che in incidenti di autobus non autorizza a salire su mezzi pubblici senza essersi lavati.
Le zanzare rompono i coglioni solo di notte.
È per questo motivo che per il giorno hanno inventato le mosche.
Twitter è un gioco, non una gara.
E comunque io ce l’ho più lungo.
La sorpresa di scoprire che gli uomini con le sopracciglia rifatte possono lo stesso fare figli.
Devo smetterla di lasciar passare i pedoni sulle strisce che poi quelli si illudono.
Se nessuno vi assume non cercate la colpa in quello che non avete scritto sul curriculum. Cercatela in quello che avete scritto su Facebook.
Da giovane vivevo in un paese la cui unica alternativa alla droga era l’oratorio. Ho fatto la scelta sbagliata: so tutta la messa a memoria.
Armadi pieni di scheletri, cassetti pieni di sogni: poi ci credo che al mattino uscite vestiti di merda.
Che spreco avere due mani ed un solo pisello!
Quindicenni che nel weekend fumano, bevono, scopano, si drogano.
E nei giorni feriali la mamma va a prenderli a scuola in macchina.
Siate sempre voi stessi.
Ma solo se non avete alternative migliori.
Gli hastag sono come le rotelle della bicicletta: dopo un po’ dovresti farcela anche senza.
Qui c’è uno che ha chiamato i figli Ariel, Daniel, Denis, Maximilian e Ines: uno a cui fanno schifo le vocali finali. E i preservativi.
Mi ero stufato di scrivere nei cessi degli autogrill, così… eccomi qua!
Ti chiedono l’amicizia su FB.
Ti taggano nelle foto.
Ti invitano a giocare a CandyCrush.
Ti mandano auguri su wzapp.
Ti ignorano per strada.
Lo sportivo della domenica è quello che va a correre vestito da Decathlon e viene superato da quelli con le infradito e la borsa della spesa
Se non sapete decidere tra quantità e qualità, pensate se preferite una con una quarta o una con quattro tette.
Vedono la pancia di mia moglie e fanno: “Ma allora è vero che è incinta!”.
Insomma, sta storia che anche io scopo non gli entra in testa.
Mi faccio il tatuaggio. Sarà un tatuaggio che ricorderà un cambiamento importante, una svolta nella mia vita: mi tatuerò la lavastoviglie.
Voglio lavorare con questo seduto al bar che, con cappuccio e brioche, al telefono ha appena detto: “richiamami oggi che ora sto lavorando”.
Se regalate alle zia 65enne lo smartphone e le insegnate ad usare whatsapp, accertatevi di non essere il suo unico numero in rubrica.
Quelli che si autostellinano i tuit li riconosci anche fuori da qui: sono quelli che hanno tatuato sul braccio il proprio nome.
Più un ascensore è affollato più è interessante il suo soffitto.
Non importa sia estate o inverno, tu sia al mare, in montagna, al lago o in città: tua moglie troverà comunque un mercatino dove deportarti.
L’Autogrill è un luogo che annulla le differenze.
Manager, operai, turisti, famiglie: nessuno che si lavi le mani dopo aver pisciato.
Un applauso a quei negozianti che “Ah, la crisi!” e poi se vai 10 minuti prima che chiudano “Mi spiace, ripassi domani: stiamo chiudendo”
Twitter l’hanno inventato perché quando arriverà il momento di rinchiuderci sanno dove trovarci.
– Ti voglio bene.
+ Come a un fratello?
– Di più.
+ Come a un figlio?
– Di più: come a un follower.
Giovanni, nipote di 1 anno e 2 mesi, dopo ogni minchiata che fa si ferma e si applaude da solo. Ha già la stoffa della Tuitstar.
Altro weekend dedicato alla ricerca del passeggino perfetto. Probabilmente quando mia moglie lo troverà, mio figlio potrà pagarselo da solo.
Vivi come se oggi fosse l’ultimo giorno.
Lavati come se fosse il primo.
Che poi quello che parcheggia in doppia fila è lo stesso che occupa tutto il bancone mentre tu bevi il caffè nell’angolo vicino al cestino.
Le donne che parcheggiano male sopravvalutano le dimensioni dell’auto. Ma è anche una fortuna che sopravvalutino le dimensioni in generale.
Merda, finite le ferie!
Da domani per non fare un cazzo tocca andare fino in ufficio.
Comunque sia, le donne hanno sempre la figa dalla parte del manico.
Non sono bello, non affascinante, non ho un gran fisico.
Ma so coniugare al passato remoto il verbo aspergere.
Il futuro sta nel conoscere le lingue di nicchia tipo il danese, il turco, lo sloveno.
Chi cazzo vuoi che ti scopra se copi un tuit sloveno?
Al rientro dalle vacanze ho trovato la dispensa invasa da scarafaggi. Per fortuna scadono a marzo 2015.
Annunciare un defollow è come mandare una raccomandata al vicino dicendo che gli cagherai sullo zerbino. Si fa, ma per eleganza non si dice.
Mi hanno rubato l’iPhone. Mando sms col cell di moglie al ladro per dirgli cosa tuittare. Se ha tuittato pure questo allora è un coglione.
Mia moglie non smette mai di dimostrare che mi ama: mi indica le panchine dove aspettare mentre gira per negozi con la mia carta di credito.
Ho appena visto un pedone sorpassare l’anziano con la Panda.
Abbiamo speso € 102: 20 io, 82 lei. Pagati con la gift card da € 100 che LEI ha regalato a ME. I 2 euro mancanti ce li ho messi io.
A volte ritornano.
E se non gli dai il followback, tornano anche tre o quattro volte a settimana.
Quelli che timbrano il cartellino e poi vanno subito in pausa caffè, è perché di lavoro fanno i timbratori di cartellini, vero?
Che la vita sia beffarda lo si capisce dal fatto che “tutto attaccato” si scriva staccato.
Twitter è un grande esperimento sociologico il cui risultato è che i nostri genitori hanno fatto sesso con troppa superficialità.
– Dovresti leggere i classici: Hemingway, Kerouac, Dostoevskij!
+ Eh, vabbè, li leggo, ma almeno danno il followback?
Che in ufficio fosse una giornata pesante dovevo capirlo vedendo il collega che tentava di fare calcoli con la tastiera del telefono fisso.
Tempo medio al reparto ortofrutta del supermercato: 22 minuti. Di cui 19 impiegati per separare i due lembi del guanto di plastica
Dall’affollamento fuori da scuola, il primo giorno delle elementari, si deduce come ogni bambino abbia almeno sette genitori.
Mia moglie sta allattando mio figlio. Mi avvicino e sussurro: “Vi amo, tutt’e due”.
Ovviamente mi riferisco alle tette di mia moglie.
Che poi noi maschi abbiamo poche pretese: ci basta un pallone, una figa e la possibilità di fotocopiarci il culo appena ce n’è l’occasione.
Seguirmi non è gratis: leggere i miei tuit è il pegno da pagare per leggere i tuit di quelli molto più bravi che retuitto.
– Ma davvero è figlio tuo?
+ No, è che alla raccolta punti della Coop avevano esaurito le pirofile.
È quando di notte al buio giri per casa a piedi nudi per non disturbare chi dorme che si risvegliano gli spigoli.
– Abiti lontano?
+ Beh, fai tu: al mio paese c’è un bar dove si trovano a bere tutte le rette parallele.
Vorrei avere le incrollabili certezze di quelli che vanno a 80 all’ora in 2° corsia in autostrada e vengono superati a destra e a sinistra.
– Mi sono innamorato di un ragazzo.
+ Sei diventato gay?
– Sono diventato papà.